Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo continuato a parlare di cinema e siamo rimasti negli anni ’90 per parlare di un cult che ancora oggi riesce a stupire, Point Break. Una pellicola che ha portato a un grande successo commerciale Kathryn Bigelow, una delle migliori registe in circolazione, e ha fatto conoscere al mondo Keanu Reeves. Una storia incentrata su un giovante agente dell’FBI che deve scoprire l’identità di quattro rapitori che in 3 anni hanno svaligiato numerose banche indossando le maschere di quattro ex-presidenti americani. Per farlo, dovrà intrufolarsi in un gruppo di surfisti, di cui si hanno diversi sospetti. Una trama davvero molto particolare che riesce a sorprendere grazie alla regia, piena di energia e con delle scene d’azione varieggiate e stupende, e alla sceneggiatura, molto più profonda di quanto si creda che critica la società e mostra dei personaggi molto sfaccettati, in cui non c’è un buono o un cattivo assoluto e dove faremo il tifo per ambo le parti. Un’opera da vedere e rivedere.
Quest’oggi invece non parlerò di cinema. Di tanto in tanto bisogna pur cambiare, no? Di che parlerò oggi?
Da diverso tempo volevo tornare a parlare di fumetti e manga (come avevo anche detto su L’orda), però vorrei discutere di opere brevi, che finiscono in un solo numero, e non una storia con una lunga serializzazione. Fortunatamente nell’ultimo periodo ho letto diverse storie di questo tipo, alcune delle quali ho trovato molto interessanti. Ammetto che per un momento avevo quasi intenzione di portare un’opera di Naoki Urasawa, uno degli autori più importanti e talentuosi che esistano nel panorama dei manga. Per poco non stavo per parlare di lui, ma alla fine ho cambiato idea. Ho deciso di parlare di qualcosa un po’ più leggero. Alla fine ho optato per qualcosa che mi ha sempre divertito.
Ecco a voi Dissolving Classroom (in inglese Junji Ito’s Dissolving Classroom, in lingua originale Youkai Kyoushitsu; 溶解教室), manga horror sovrannaturale del 2013, edito in Italia da Star Comics e scritto e disegnato da Junji Ito.
Trama:
La storia inizia con un ragazzo e sua sorella minore che si trasferiscono in una città: Yuma Azawa e Chizumi Azawa. Fin da subito si dimostrano una coppia molto strana. Il primo è una persona che tende a scusarsi per ogni piccola cosa, arrivando perfino a prostrarsi di fronte agli altri, mentre la seconda è una ragazzina inquietante che spaventa le persone, dicendo diverse crudeltà. Inizialmente sembreranno solamente una coppia davvero bizzarra, ma subito veniamo a conoscenza di una verità tremenda: quando Yuma si scusa il cervello delle persone si scioglie e Chizumi beve con gioia il cervello liquefatto. Dovunque andranno, loro due mieteranno numerose vittime.
In passato abbiamo già parlato di Junji Ito. A essere onesto è stata Shiki a introdurlo con due opere molto interessanti: Yon & Mu e Remina l’astro infernale. Mentre il primo è un manga comico e leggero, il secondo è un horror molto interessante e profondo che vi consiglio di leggere. Io e Shiki adoriamo questo autore, è uno dei massimi esponenti dei manga horror e i suoi racconti sono entrati a far parte della storia del fumetto. Quindi, amando io l’horror, mi sembrava perfetto per me. Inoltre ho sempre apprezzato questo fumetto e per vari motivi.
Partiamo con la storia e i personaggi.
Questi due fratelli sono molto strani e inquietanti, e lo vedremo fin dall’inizio. Diciamo però che non ho rivelato qualche chicca della trama. Com’è che Yuma ha ottenuto questo potere? Per via di un patto con il diavolo. Quando si scusa, non si scusa con la persona che ha di fronte, ma con il diavolo stesso e chi si trova in mezzo finisce per ritrovarsi con il cervello sciolto. Chizumi invece è arrogante, crudele, spietata sia con le parole che nei gesti e con una lingua capace di allungarsi. Già solo con queste informazioni il manga mi aveva conquistato e andando avanti con la lettura non ha fatto altro che convincermi di più. Nei vari capitoli vedremo Yuma e Chizumi in diverse situazioni e in luoghi sempre diversi, dove interagiranno con nuove persone. Quest’ultimi non avranno una caratterizzazione profonda come i due protagonisti, ma proveremo pena per loro in quanto sono persone comuni, persone che si possono incontrare tutti i giorni, che si ritroveranno vittime di qualcosa di terrificante. I due protagonisti saranno costruiti alla perfezione. Yuma sembra un tipo educato, gentile, responsabile e timido, una persona incapace di fare del male a qualcuno e molto probabilmente anche il classico personaggio vittima dei bulli, ma in realtà è molto più complesso di così. Come dice in diverse occasioni Chizumi, lui è un masochista che ama scusarsi, gode nel prostrarsi di fronte agli altri e inoltre dice molte bugie, cercando di non far ricadere su di sé la colpa di tutto quello che sta accadendo. Lui è un personaggio molto ingannevole e per questo davvero ben realizzato. Chizumi invece è il personaggi più divertente del manga (e anche quello più iconico). Lei ha le battute migliori, è un personaggio diretto che dice sempre la verità e si diverte a far del male agli altri. Riesce ad essere inquietante ma anche a divertire per quanto è infame.
Apprezzo molto l’evoluzione del manga perché all’inizio vira di più verso l’horror fatto di atmosfere e momenti inquietanti ma, andando avanti, l’elemento grottesco si farà più presente, creando delle scene folli e a tratte volutamente comiche. Tra l’altro ho trovato molto interessante l’idea della scusa come causa di queste morti. In Giappone questo è un elemento culturale, molte volte si scusano facendo un inchino e più l’inchino è basso e più dimostrano di essere dispiaciuti. Sono rimasto affascinato da come Ito sia riuscito a trasformare un elemento così comune in qualcosa di originale e unico e ci leggo anche una sorta di critica e presa in giro a questo modo di comportarsi, visto che certe volte si è costretti a scusarsi anche per la più piccola cosa e a mettere su uno spettacolo.
Per concludere, Dissolving Classroom è un manga molto breve che vi farà passare dei momenti interessanti. Sarà capace di spaventare, disgustare ma anche divertire e intrattenere. Un’opera folle con una storia particolare e due protagonisti originali, spietati e affascinanti. Non posso aggiungere altro su quest’opera o rischio di dire troppo, sappiate solo che ne vale la pena. Ovviamente non è ai livelli di opere come Remina o Spiral (quest’ultimo il capolavoro per eccellenza di Ito), però è divertente, probabilmente una delle opere con cui io mi sia divertito di più.
Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!
[The Butcher]
Come sai non sono amante dei manga. Apprezzo la recensione, molto chiara e dove spieghi le ragioni per il quale ti piace, ma non sembra che possa essere un prodotto che potrei apprezzare.
Conoscendo i tuoi gusti in fatto di fumetti penso di no, anche se è una storia molto breve e autoconclusiva. In ogni caso grazie mille per il commento, un giorno spero di poter portare altri tipi di fumetto.
Ho colto l’occasione di questa recensione per leggermi questo volume (di Ito ho solo letto Uzumaki). Non è che mi abbia entusiasmato molto in realtà, però immagino sia da prendere molto alla leggera.
Mi interessa molto però il tuo discorso sugli inchini. In effetti, ora che ci penso, in uno dei capitoli Yuma non fa altro che complimenti, sciogliendo i volti delle ragazze a cui sono diretti: il concetto di faccia nelle culture orientali è molto presente, e per non perderla (a questo punto letteralmente) si deve seguire tutta una serie di regole non scritte. Forse è proprio perché le ragazze accettano i complimenti, anziché rifiutarli come di norma si fa, che succede quel che succede :0
Io scioccata
Il manga in questione prende in giro infatti molte usanze legate alla cultura giapponese. Il fatto che si scusi sempre è legato alla loro cultura, un concetto che a volte viene usato anche troppo e lo stesso vale per i complimenti. In realtà critica in maniera molto intelligente tutto ciò. Ovviamente non è ai livelli del bellissimo Uzumaki, ma è un manga che intrattiene molto e che ho apprezzato molto.
what the fleppity fluppity fuck 🤣🤣🤣
Dai è bellissimo! XD
Io impazzisco per queste opere.
wow, sembra fantastico, vorrei proprio leggerlo! Grazie per la dritta :)
E’ una lettura interessante, soprattutto se ti piace il genere. Spero che ti piaccia!
grazie :)
I Manga non rientrano tra i miei preferiti mentre invece tra i miei preferiti rien5ri 5u con le 5ue impeccabili recensioni. Anche questa tua mi è piaciuta molto e come sempre, non ppsso altro che dirti bravo 🥀👏
Grazie mille per i tuoi enormi complimenti. Spero di riuscire a continuare in questo modo!
Non seguo molto il genere, ma poichè mi piace il filone horror, mi associo al commento di Nemesys: hai la notevolissima capacità di invogliare chi ti legge a seguire il tuo consiglio. Si percepisce la tua partecipazione emotiva supportata da una grande preparazione, complimenti 😊👏
Grazie mille per i complimenti! Cerco sempre di fare del mio meglio per esprimere ciò che provo verso le mie passioni e spero veramente di incuriosirvi parlando di queste opere. Grazie ancora!
non è il mio genere, anche se i disegni che hai messo sono veramente belli. L’unico termine di paragone che ho è Berserk di Miura. Ma penso che Berserk di Miura abbia influenzato tantissimo l’horror nel manga…
Se parli di Berserk con me io rischio di perdermi. Amo quell’opera e sì, Berserk ha influenzato moltissimo il mondo dei fumetti e non solo (tra le altre cose un manga di grande ispirazione per Berserk ful il grande Devilman). Le opere di Junji Ito hanno un tipo di orrore diverso da Berserk, ma certe atmosfere soffocati sicuramente si possono paragonare.
Ma più che altro il disegno
Non tanto onestamente. Sono entrambi molto precisi e adorano i dettagli ma lo stile mi è sempre sembrato differente.
Si esatto riguardo la precisione e i dettagli. Poi adesso io il manga non l ho letto
Un giorno potresti provare, sia Ito che Miura hanno uno stile di scrittura molto bello e maturo.
Ma magari
Una delle mie storie preferite di Ito, mi ha svagato tantissimo leggerlo
Mi diverto tantissimo a rileggerla. Non è la migliore ma è sicuramente quella che riesce a intrattenere di più attraverso il ritmo e a situazioni folli!
[…] invece di cinema abbiamo discusso di manga e per la precisione di un’opera di Junji Ito ossia Dissolving Classroom. Un manga horror paranormale che narra le vicende di Yuma Azakawa e sua sorella minore Chizumi, una […]
[…] di fumetti e più nello specifico di manga. L’altra volta mi sono divertito molto parlando di Dissolving Classroom di Junji Ito. Un’opera che forse in molti non conoscono, ma scritta da un autore che tutti […]