Benvenuto e bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo ripreso in mano un horror indipendente molto particolare ossia Come True. La storia parla di un’adolescente che ha dei gravi problemi di insonnia. Nei suoi sogni, prima di svegliarsi, vede sempre una figura oscura che la spaventa. Decide così di partecipare a uno studio sull’insonnia e le prime volte sembra andare tutto bene, almeno fino a quando la protagonista non inizierà a vedere quella strana figura anche da sveglia, arrivando a confondere la realtà e il sogno. I film con questa tematica non sono pochi e nell’horror è stata usata diverse volte, ma il pregio del regista è di mostrarla con un’ottica e una messa in scena interessante, con questi mondi distorti, senza senso, dei veri e propri incubi, dove nelle profondità di essi si nasconde qualcosa di antico. Ed è anche un film che mostra in maniera moderna e affascinante la figura dell’Uomo Nero, una sorta di paura antica e collettiva. Purtroppo non è una pellicola adatta a tutti, sia perché non spiega quasi nulla (ma a me questa cosa non dispiace) sia per il finale, il vero difetto della storia. Per il resto è un’esperienza che raccomando di fare.
Dopo due articoli dedicati al mondo del cinema, si ritorna a parlare di fumetti e più nello specifico di manga. L’altra volta mi sono divertito molto parlando di Dissolving Classroom di Junji Ito. Un’opera che forse in molti non conoscono, ma scritta da un autore che tutti hanno almeno sentito nominare, visto la sua importanza. Diciamo che, sulla falsa riga di quell’articolo, ho deciso di scrivere una recensione su un manga autoconclusivo di cui pochi avranno sentito parlare. Mi piace esplorare in ogni cosa, lo trovo divertente e stimolante e quando scopro qualcosa di bello e poco conosciuto mi viene voglia di condividerlo con gli altri. E penso che questo manga meriti di essere letto.
Ecco a voi The Second Goldfish (Nihikime no kingyo; 二匹目の金魚), manga del 2018, edito in Italia da Star Comics e scritto da Panpanya.
L’opera che mi accingo a recensire è una raccolta di racconti e sono tutti incentrati su una bambina che vive alcuni momenti quotidiani della sua vita, momenti in un certo qual modo banali e scontati ma in una visione davvero molto interessante. Prima di parlare delle storie, volevo velocemente soffermarmi sui disegni. Una cosa molto curiosa è lo stile degli ambienti, con linee scure e pieni di numerosi dettagli. Ciò entra in contrasto con la protagonista, disegnata con linee più chiare e in maniera molto più semplice. In questo modo il personaggio riesce a risaltare parecchio nella messa in scena e come se non bastasse la protagonista è una delle poche ad avere un volto umano, visto che altri avranno volti di animali o di una specie di casco.
Ero rimasto molto colpito da tutto ciò, ma la ragione principale per cui ho deciso di comprare questo manga è il modo in cui racconta le sue storie. Come ho detto, i vari racconti ci narrano di momenti comuni nella vita di tutti i giorni, però la protagonista li affronta in maniera interessante. Lei si dimostra fin da subito una persona molto curiosa, pronta a porsi diverse domande su come funzionano certe cose, sul perché, nello scoprire l’origine di un evento. Ad esempio uno dei racconti che più mi ha colpito è quello sul nascondino. In questa storia si ha una lezione di nascondino, dove vengono spiegate alcune regole fondamentali come il motivo di urlare quando la conta è finita, quando avviene lo scambio tra chi conta e chi si nasconde e perché limitarsi a trovare nascondigli nella zona circostante. Il racconto trasforma il nascondino in un gioco molto intelligente e vediamo la protagonista osservare la zona di gioco, cercando un nascondiglio perfetto, seguendo quelle regole, guardando luoghi che non avrebbe mai guardato e ingegnandosi. Un modo davvero curioso di vedere le cose e certi eventi saranno in qualche modo surreali, come la creazione in fabbrica dei talismani oppure la chiusura di un bar al mare.
Le situazione hanno evoluzione particolari, quasi sovrannaturali e fuori dalla realtà, qualcosa di voluto che però continua nella sua tematica principale: continuare a farsi domande, cercare di vedere la situazione in maniera differente con occhi curiosi, non limitarsi ad accettare le cose così come sono ma essere attivi, sviluppare il proprio acume per scoprire un mondo pieno di sorprese. Una messaggio veramente bello che riesce a colpire il lettore a ogni capitolo. Inoltre un altro elemento che mi ha colpito è quella sottile malinconia che permane l’intera opera, rendendo il tutto più affascinante e curioso.
Per concludere, The Second Goldfish è un manga molto intelligente che riesce a rendere delle situazioni normali straordinarie, con una protagonista sempre pronta a porsi delle domande e a riflettere molto su tutto ciò che la circonda, finendo anche in dei contesti surreali ma interessanti. Un manga che vi consiglio di leggere.
Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!
[TheButcher]
So che faccio sempre lo stesso commento, però belli i disegni. Scegli sempre manga con design interessanti.
Grazie mille. Di solito cerco sempre di spaziare su varie opere, da alcune poco conosciute e particolare ad altre più mainstream. In genere mi piace provare di tutto e quest’opera, a mio avviso, meritava di essere conosciuta. Grazie ancora per il commento!
A proposito di raccolte di racconti, hai letto “Parker Pyne indaga”?
No, purtroppo. Ci sono tantissime cose che devo recuperare. Però l’avevo adocchiato tempo fa.
Queste coincidenze mi lasciano sempre a bocca aperta. Colgo l’occasione per dirti che ho appena pubblicato un nuovo post… spero che ti piaccia! :)
Grazie mille. Appena avrò del tempo libero vengo a leggerti!
Nel mio blog sei sempre il benvenuto! :)
Grazie mille!
[…] scorso articolo abbiamo parlato nuovamente di manga, anche questa volta un volume autoconclusivo, The Second Goldfish di Panpanya. Una storia molto semplice, uno slice of life in cui vediamo una bambina che vive la vita di tutti […]