Mortal (film)

Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo deciso di cambiare genere e dall’horror siamo passati alla fantascienza, che ho sempre amato, e abbiamo discusso di una pellicola che ancora oggi continua a sorprendermi e divertirmi, Atto di forza. Douglas Quaid è un’operaio edile che da un po’ di tempo ha sogni ricorrenti su Marte e vuole andare su quel pianeta. Un giorno, vedendo una pubblicità, decide di andare alla Rekall, una compagnia capace di impiantare falsi ricordi nella mente delle persone. Mentre sta per iniziare il trattamento, Quaid perde il controllo dicendo di essere un’altra persona e i tecnici scoprono che qualcuno gli ha già fatto un innesto, cancellandogli la memoria. Da quel momento in poi la sua vita verrà stravolta, scoprirà di essere un agente segreto e che diverse persone gli danno la caccia, tra cui colei che credeva fosse sua moglie, e su Marte troverà le risposte che cerca. Un film che ebbe una lunga produzione, soprattutto in fase di scrittura ma che si dimostrò molto ambizioso e alla fine venne realizzato con grande cura. La regia riesce a intrattenere e a interessare sempre, sia nei vari momenti d’azione che nel mostrare questo mondo futuristico e il suo funzionamento, specialmente con Marte. Le scene rimangono impresse e il ritmo è perfetto, riuscendo a non annoiare e gli effetti speciali artigianali sono stupendi e ancora oggi convincono. Inoltre apprezzo molto il coraggio che hanno avuto nel mostrare certe cose, soprattutto i mutanti, i diversi, i deformi, ossia i buoni, cosa che rompe certi canoni hollywoodiani. Questo film osa in più punti e riesce in tutto, per questo motivo ve lo consiglio assolutamente.
Con l’articolo di oggi continuiamo a cambiare genere, questa volta arrivando al fantasy, un genere con un potenziale enorme ma che molto spesso viene sottovalutato. Questo succede sia in ambito cinematografico sia letterario, specialmente qui in Italia, ma questo discorso sarà per un’altra volta. Sta di fatto che anche il fantasy possiede diverse sottocategorie e una che viene utilizzata spesso nell’ultimo periodo è l’urban fantasy, ossia prendere elementi fantastici e inserirli nei giorni odierni. E questo film fa parte di quest’ultima categoria.
Ecco a voi Mortal (Torden), pellicola fantasy d’azione del 2020 scritta da André Øvredal, Norman Lesperance e Geoff Bussetil e diretta da André Øvredal.

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Trama:
Eric Bergland (Nat Wolff) si trova nei boschi della Norvegia, ferito e affamato e, mentre ha un incubo, causa involontariamente un incendio, dimostrando si avere degli strani poteri. Allo stremo delle forze, decide di cercare cibo e cure tornando nella società, ma mentre sta tornando indietro viene fermato da un gruppo di ragazzi che iniziano a tormentarlo. Lui li incita di smetterla ma il capo del gruppo non lo ascolta ed Eric, senza neanche toccarlo, lo uccide. Eric viene preso subito dalla polizia lovale che chiede alla giovane psicologa Christine (Iben Akerlie) di parlare con lui, visto che nessuno ci è riuscito prima. Grazie a ciò scopriamo che Eric è americano-norvegese, in visita nel Paese per scoprire le sue origini ma che tre anni fa è rimasto coinvolto in un incendio che ha ucciso cinque persone. Eric, fidandosi di lei, le mostra di avere dei poteri terrificanti che non riesce a controllare. Christine però riesce ad aiutarlo, dicendogli di gestire le proprie emozioni. Eric controlla momentaneamente i propri poteri ma l’ambasciata americana tenta di prenderlo, fallendo. Da qui in poi inizierà una caccia all’uomo in cui Eric troverà Christine come unica alleata.

Il cinema del nord Europa è sempre stato molto interessante e pieno di pellicola affascinanti. Per esempio in passato abbiamo recensito The Wave e The Quake dalla Norvegia mentre dalla Svezia abbiamo parlato di quel capolavoro di Lasciami Entrare. Ci sono pellicole incredibilmente ottime che meriterebbero di essere recensiti e Mortal è una di queste perché come storia ha un enorme potenziale, unendo la cultura norrena con i tempi moderni. Ovviamente già altri hanno fatto questo esperimento, ma la cosa importante è sempre come ciò viene mostrato.

Se vi aspettate un film colmo di azione e di effetti speciali, quest’opera non fa per voi. Fin dall’inizio ci viene mostrata come la storia si muoverà e l’atmosfera che girerà intorno a essa. Possiamo dire che questo è quasi un film atipico e se volete approcciarvi dovete anche pensare che non sarà per niente simile a una produzione americana. In primis possiamo dire che il budget è abbastanza basso, ma questo elemento non salta mai all’occhio perché il regista riesce a spostare l’attenzione del pubblico sulla storia e sui personaggi e soprattutto a creare con cura i pochi effetti speciali presenti.
La messa in scena è veramente ottima e riesce a dare alla vicenda un’atmosfera molto cupa e drammatica. Tutto questo non solo viene accentuato dall’ottima fotografia, che riprenderà per lo più ambienti quasi grigi, paesaggi meravigliosi ma sempre coperti da inquietanti nubi grigi, ma anche per il ritmo della storia, che sarà molto lento e ideale per il tipo di storia che ci viene proposta.

Il film infatti inizierà in maniera molto drammatica, con un protagonista completamente perso, lo si vede chiaramente che vaga senza meta e soprattutto che è molto spaventato. Da qui in poi lo vedremo sfoderare involontariamente i suoi poteri e ogni volta che succederà saranno momenti di tensione. Soprattutto nella prima parte non ci sarà solo stupore quando Eric mostrerà ma anche terrore. Perché sono poteri molto forti, capace di uccidere le persone con poco e soprattutto perché non ha il controllo e, nello stato di confusione e panico in cui si trova, rischia veramente di causare enormi disastri. Per lo più quindi si avrà un’atmosfera drammatica e un’altra ricca di tensione, quasi horror, che ci accompagneranno per buona parte della pellicola. Le musiche saranno molto belle e verranno usate nei momenti giusti e lo stesso vale per gli effetti speciali. Quest’ultimi, come ho detto, non saranno tantissimi, ma quando saranno presente riusciranno a convincere e soprattutto riusciranno a dare l senso di potenza e pericolosità.

Quello che però colpisce molto è la storia e il modo in cui è stata gestita. Possiamo dire che tutta la vicenda è una crescita del protagonista, un passaggio da una fase a un’altra della nostra vita e soprattutto una scoperta di sé stesso. Nella prima parte vediamo per lo più il protagonista spaventato e confuso, terrorizzato da quello che gli sta succedendo. Capiamo immediatamente che non è cattivo ma il potere che possiede può causare distruzione e morte, arrivando perfino a ferire sé stesso. In questa prima fase dovrà provare ad avere il controllo di ciò e soprattutto dovrà ritrovare lucidità e tutto ciò avverrà grazie al supporto di Christine, con cui svilupperà gradualmente un grande rapporto di fiducia.
In seguito si trasformerà in un vero e proprio viaggio alla ricerca di sé stesso, una sorta di viaggio verso le proprie origine, ostacolato dalle forze dell’ordine e dall’ambasciata americana che vorrebbero tenerlo sotto custodia ma che, conoscendo la sua vera natura e i suoi poteri, non sapranno bene come gestire la situazione. E la seconda sarà molto affascinante proprio per l’approccio che avranno questi poteri e queste origini con la società stessa.

Alla fine la storia di Eric verrà fuori e le persone saranno molto curiose ed entusiaste di questa cosa. Lo considereranno quasi un salvatore con quei poteri mentre ci saranno altri, come l’ambasciatrice americana Hathaway (Priyanka Bose), che ne avranno paura. E ovviamente si arriverà anche alla questione su come questi poteri verranno utilizzati. Si vedrà che Eric è anche capace di usare questi poteri per aiutare, non solo per distruggere, ma alla fine riuscirà veramente a usarli per il bene?
Il film in realtà si dimostra molto più intelligente e maturo di quanto possa sembrare, ponendo delle domande molto profonde e interessanti. Inoltre si può notare un grande amore e rispetto per la cultura norrena, una cosa che negli ultimi tempi ho visto sempre poco (se non contiamo quella perla di The Northman) e questo rispetto e cura è solo un altro grande punto a favore di quest’opera.

Per concludere, Mortal è un film fantasy davvero molto interessante ma anche atipico che riesce a portare in maniera ben fatta la cultura norrena nei giorni nostri, mostrando il viaggio di un ragazzo che dovrà ricercare le sue origini, la verità e soprattutto dovrà imparare a utilizzare i suo poteri, poteri che potrebbero portare distruzione o salvezza.

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!

[The Butcher]

8 pensieri riguardo “Mortal (film)

  1. Altroché se la recensiine mi è piaciuta!!! Complimenti come sempre non hai lasciato al caso nessun dettaglio e sei riuscito a incuriosirmi chissà… 🥀👏 Buonanotte ormai 😊

    1. Grazie mille per il commento! Io invece adoro il fantasy anche se purtroppo per trovare pellicole veramente coraggiose e ben fatte a riguardo bisogna puntare alle piccole produzioni. Spero vivamente che possa piacerti.

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