Folklore – Antologia del fantastico sul folklore italiano

Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nell’articolo precedente abbiamo discusso di uno dei miei registi preferiti in assoluto ossia John Carpenter. Un’artista che ha creato delle opere stupende e affascinanti di cui abbiamo discusso attraverso uno dei suoi film migliori: Essi vivono. Una pellicola molto intelligente che racchiude molto del suo pensiero, la passione per la fantascienza anni ’50, la critica feroce e al consumismo e una certa ironia. Essi vivono è sicuramente uno dei suoi film più belli e interessanti, un’opera con un’idea di base davvero ottima che viene utilizzata benissimo per tutto il film attraverso una messa in scena curata e un modo di narrare una storia che conosciamo tutti bene (un’invasione aliena) sicuramente molto originale e curioso. Inoltre è un film molto attuale anche oggi visto che quel tipo di società rispecchia in maniera tremendamente fedele il nostro mondo. Un film da vedere assolutamente.
Mi rendo conto però che per il momento ho parlato solo di pellicole cinematografiche, la maggior parte delle quali sono davvero stupende, ma ho notato che non ho ancora discusso di qualche libro. Così ho deciso di rimediare e in quest’articolo non parlerò di una pellicola bensì di un’opera letteraria. Anche questa volta però discuterò di un’antologia. Ormai come alcuni di voi sanno bene, sto cercando di recuperarne il più possibile e da un po’ di tempo ormai mi sono molto appassionato. Quindi mi sembra giusto portare un’altra antologia sul blog. Questo volta però poterò un libro italiano davvero interessante. Sono sempre rimasto colpito dalle diversità che si possono trovare nel nostro Paese. A volte non c’è neanche bisogno di dover cambiare regione, basta spostarsi anche solo da un comune a un altro vicino per notare differenze legate al dialetto o alle storie. Questa particolarità mi ha sempre incuriosito ed è per questa ragione che ho cercato qualche libro che mettesse in risalto tutto ciò e così è stato.
Ecco a voi Folklore – Antologia del fantastico sul folklore italiano, un libro antologico fantasy/horror pubblicato dalla Watson Edizioni, con illustrazioni di Pietro Rotelli (la copertina invece è stata realizzata da Vincenzo Patricò) e scritto da vari autori.

Io adoro tutti i miti e le leggende che fanno parte delle varie culture. Sono sempre stato appassionato di questo tipo di storie, rappresentavano il pensiero e la cultura di un certo popolo in un certo periodo, erano storie affascinanti che cercavano di dare spiegazioni a eventi allora incomprensibili per le persone e soprattutto mostravano uno spaccato storico interessante. Ogni volta che sento parlare di queste leggende mi emoziono e quindi ho deciso nell’ultimo periodo di recuperare tutte quelle storie che fanno parte del folclore italiano. E di queste storie siamo veramente ricchi e questo libro cerca, attraverso questi racconti, di approfondire l’argomento in questione. Folklore è un’antologia composta da 20 racconti che hanno come ambientazione le 20 regioni italiane e che appunto prendono miti, leggende e creature tipiche di quei luoghi, per costruire delle storie originali. Venti racconti sono davvero tanti e questa volta ho deciso che non li recensirò a uno a uno come ho fatto con A volte ritornano e Stagioni Diverse, entrambi di Stephen King. Mi rendo conto che facendo così renderei la lettura molto noiosa (aveva senso farlo invece con Stagioni Diverse perché aveva solo quattro racconti). Quindi questa volta proverò a cambiare impostazione e cercherò di parlare delle creature presenti in quest’opera, citando e discutendo brevemente dei racconti a loro dedicati. Quindi con questa recensione proverò a cambiare anche stile e spero veramente che mi riesca bene.

In questo libro sono presenti tantissime creature legate alla nostra cultura ma anche esseri presenti in molte storie europee. Un esempio perfetto possiamo farlo con i vampiri e i lupi mannari. Il vampiro è la prima creatura a essere mostrato nel libro e ciò avviene nel racconto di Donato Altomare, Sampyr, per la Puglia. In questo caso abbiamo un esempio perfetto di vampiro antecedente a quello descritto da Bram Stoker. Qui sono esseri che tornano in vita di notte per poi morire di nuovo durante il giorno e che rubano il sangue alle vittime attraverso il solo contatto. La cosa affascinante è che questo mito è stato portato in Puglia dagli albanesi che sono andati ad abitare in quelle terre e in seguito questa loro leggenda è diventata parte integrante delle storie pugliesi.
Sono presenti anche i lupi mannari anche se il termine corretto in questo caso è Lupi ominari che compaiono nel racconto dedicato alla Sicilia di Mauro Longo, Lupi ominari e donna di foresta. Sicuramente tra i racconti più interessanti di questa antologia, parla in maniera interessante di questi esseri. I lupi mannari si trasformano durante le notti di luna piena e possono maledire altre persone se le mordono, ma qui la questione è diversa. I lupi ominari possono contrarre questo male se si addormentano per sbaglio con il viso rivolto alla luna oppure attraverso un incantesimo lanciato da una strega come succede in questo racconto. Inoltre non si trasformano, semplicemente si denudano e iniziamo a comportarsi come bestie selvagge. Su questo punto però condividono un elemento importante con i lupi mannari: quando si trasformano lasciano uscire la parte bestiale nascosta dentro di loro, una tematica che qui viene spiegata molto bene. In questo racconto è presente anche la Donna di foresta, una strega siciliana con caratteristiche simili alle fate.

E adesso passiamo proprio alle streghe. In Italia abbiamo veramente tante streghe differenti tra loro, alcune delle quali hanno origini perfino dall’antica Grecia mentre altre si riferivano a guaritrici o comunque a donne che seguivano riti e tradizioni del loro luogo. In Folklore ci sono tantissime streghe tra cui la Janara, la già citata Donna di foresta oppure la Galorcia. Tra tutte queste sono rimasto affascinato dalla Galorcia per il suo aspetto. Costei è una strega che vive nelle fogne o nei sotterranei e ha un aspetto bestiale. Nel racconto omonimo scritto da Andrea Berneschi è descritta quasi come un essere lovecraftiano e questa particolarità mi ha davvero colpito e mi ha anche fatto piacere. Inoltre è diversa dalle altre streghe e la sua leggenda serviva per non far andare i bambini nelle fogne.

Altre creature presenti nel nostro Paese sono i folletti e in questa antologia appaiono due folletti molto interessanti: Il Lenghelo e il Mazzamurello. Il primo appare nel racconto Occhiò e u Lenghelu di Adriano Monti-Buzzetti ed è una creatura alta e allungata che si diverte a dare fastidio alle persone anche se in qualche caso può aiutare a trovare soldi. Nel racconto ho trovato interessante l’suo del dialetto che utilizza uno dei due protagonisti che abita ai Castelli Romani (c’erano anche dei punti in cui l’autore spiegava il significato di certi termini ma ammetto che a volta nonostante ciò facevo fatica a capire cosa diceva).
Il mazzamurello invece appare in due racconti ossia La notte di San Giovanni di Luigi de Pascalis per l’Abruzzo e in Toc-Toc di Alessandro Forlani per le Marche. I mazzamurelli sono folletti anch’essi dispettosi ma che in varie occasioni possono aiutare le persone. La loro presenza indica che lì vicino è nascosto un tesoro, che hanno un messaggio da parte di un defunto oppure avvertono le persone che stanno per morire. Nel racconto di de Pascalis il mazzamurello aiuta il protagonista a raggiungere il suo obiettivo mentre quelli di Forlani perseguitano un gruppo di disertori che si era rifugiato in una casa abbandonata. Ed è proprio Toc-toc ad avermi sorpreso nella narrazione dall’inizio alla fine. A volte infatti ci sono racconti davvero eccellenti che purtroppo verso la conclusione accelerano dando un finale davvero brusco.

Le creature però non finiscono qui, ce ne sono molte altre particolari come i Cucibocca in Basilicata descritti da Loredana Pietrafesa oppure i gatti neri, considerati molte volte in maniera negativa (in un racconto si dicono che siano streghe trasformate) mentre in certi casi possono proteggere da certi spiriti crudeli come ne Il Tesoro dello Spettro di Yuri Zanelli. Ci sono tanti esseri di cui parlare in questo libro ma tra tutti c’è una creatura che è riuscita a colpirmi parecchio: la Malombra. Quest’entità compare nel racconto Ombre di Caterina Armentano per la Calabria, uno dei racconti dove l’elemento fantasy è presente in maniera maggiore e anche una tra le storie più inquietanti della raccolta. La Malombra è uno spirito che si posa sopra il petto del malcapitato mentre dorme. Se la persona in questione non riesce a svegliarsi in tempo rischia la morte. Mi ha molto interessato per queste sue caratteristiche, sembra una spiegazione molto fantasiosa per quanto riguarda le morti nel sonno oppure (e questa è la cosa che mi piace di più) è una spiegazione della paralisi del sonno ossia un disturbo del sonno in cui quando ci si sveglia il corpo non riesce a muoversi ed è un disturbo che può durare al massimo due minuti anche se, vista l’esperienza orrenda di non avere il controllo del tuo corpo, può sembrare molto più lunga e chi la soffre. In ogni caso è una delle creature che mi hanno colpito di più in assoluto. Ci sono altre creature e altri racconti che meriterebbero un approfondimento ma ho deciso di concludere qui altrimenti non finirei più e soprattutto non voglio rilevarvi tutte le creature presenti.

Per concludere Folklore – Antologia del fantastico sul folklore italiano è un libro davvero interessante sui miti e le leggende popolari italiane. Un libro dove varie culture si incontrano e mettono in mostra le ricchezze della nostra storia. Non tutti i racconti sono incredibili, è presente una storia che mi ha molto deluso, ma comunque questo è un libro molto divertente che saprà affascinarvi e incantarvi.

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!

[The Butcher]

20 pensieri riguardo “Folklore – Antologia del fantastico sul folklore italiano

    1. Sono felice che tu abbia apprezzato il libro. Ne vale veramente la pena! Il nome deriva da un personaggio di Silent Hill, una serie di giochi horror che ho sempre amato per la loro profondità e per il loro coraggio. Quel nome mi è sempre piaciuto e ho deciso di utilizzarlo.

    1. Veramente! Abbiano tanti miti e leggende locali veramente affascinanti e con tante varianti ed è un vero peccato che siano poco conosciute. Abbiamo una cultura enorme e sono felice che ci sia qualcuno disposto a farla conoscere.

  1. Stile della recensione perfetto per conoscere qualcosa di nuovo e stuzzicare la curiosità :)
    Mi è rimasta impressa in particolare la Galorcia per la sua peculiarità: non mi sarebbe mai venuta in mente l’idea di una strega delle fogne!

    1. Anche io ho trovato molto interessante la Galorcia in particolar modo la sua descrizione. È veramente particolare. Questo è un libro che mette in mostra molte leggende particolari del nostro Paese. Saprà sicuramente sorprendere.

  2. Copertina che sembra quella di un libro su riti magici e non sul folklore.
    Dalle mie parti, la Lanterna di Vigata ( la parte sopra, rispetto alla marina di Vigata) c’era la “Malaluna” ossia un essere che di notte strisciava sui palazzi e veniva a prendersi i bambini. Io ero terrorizzata da quei racconti e ogni notte fissavo le fessure dell’avvolgibile sperando di non vederci mai un’ombra.
    Dalle parti dei miei nonni, Aragona ( non di Spagna) il “Mazzamareddu” era un vortice di vento che arrivava all’improvviso e poteva causare cecità, handicap e follia. E quando si giocava in cortile a noi bambini ci dicevano di scappare se vedevamo questo coso che girava forte.
    Ero una bambina di città e per me quelle cose erano molto strane. Ma causavano una verta paura lo stesso perchè i vecchi ne parlavano con una certa serietà. 😅

    1. Questo dimostra quante storie e miti esistano nel nostro Paese e soprattutto quanto possano differenziarsi di regione in regione. In oltre dimostra anche come alcune di quelle storie fossero un monito per non andare i certi luoghi. Tipo la Galorcia: il suo mito venne inventato per evitare che i bambini andassero nelle fogne.

  3. […] di parlare di un’altra pellicola, abbiamo discusso di un libro antologico italiano ossia Folklore – Antologia del fantastico sul folklore italiano. Un’opera davvero interessante che prendono alcune leggende e miti di tutte le regioni […]

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