Malena senza sonno – Daisy Franchetto

Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo continuato a parlare della saga di Cloverfield, una saga che pian piano sta crescendo, arrivando a discutere del suo terzo capitolo ossia The Cloverfield Paradox. La storia è ambientata nel 2028 dove la Terra sta vivendo una grave crisi energetica che sta causando numerose guerre. Un gruppo di ricercatori viene spedito su una stazione spaziale per fare esperimenti su un acceleratore di particele che, se dovesse funzionare, potrebbe dare al pianeta energia illimitata. Dopo aver sperimentato per due anni, riescono ad attivarlo ma qualcosa va storto e si arriva a un sovraccarico. Quando riescono a spegnerlo, si rendono conto che la Terra è sparita dai loro monitor e di essere finiti in un’altra dimensione. Dovranno tornare indietro se vogliono salvarsi.
Questo era un film che a mio avviso aveva un enorme potenziale per essere davvero interessante, ma che è stato messo in scena male. I primi dieci minuti sono buoni ma da lì in poi è una lunga discesa, con personaggi che a volte si comportano in maniera decisamente immatura e soprattutto si tende a empatizzare poco con loro. Inoltre alcune scene potevano essere gestite molto meglio perché, di base, erano davvero folli e affascinanti. In alcuni casi sono decenti, ma altre volte invece causano qualche risata involontaria. Si aggiunge qualcosa riguardo la storia di Cloverfield, ma sembra entrare in contrasto con tutto quello che sapevamo dal primo capitolo. Purtroppo è un film che boccio a malincuore.
Intanto ci tengo a segnalare l’ottimo articolo di Fran dedicato al manga Misumisou – Anemone epatica, una storia spietata e crudele ma capace di sorprendere il lettore. Se non l’avete letto la recensione su quest’opera, vi consiglio di farlo!
E dopo esserci concentrati sulla trilogia cinematografica di Cloverfield, facciamo un cambio di rotta e dal cinema passiamo alla letteratura. So bene che io ne parlo poco, ma amo profondamente i libri e, per quanto mi è possibile, cerco sempre di portare opere interessanti. L’ultima volta è stato con Notre-Dame de Paris di Victor Hugo, un libro magnifico che ho adorato dall’inizio alla fine. Oggi invece parlo di qualcosa di più recente, un’opera italiana che ha saputo sorprendermi.
Ecco a voi Malena senza sonno, romanzo fantasy del 2021 scritto da Daisy Franchetti ed edito dalla Dark Zone Edizioni.

Trama:
Malena è una donna che ha perso il proprio neonato per via di un aborto spontaneo. La perdita è stata così dolorosa che lei si è chiusa in sé stessa, incominciando a non dormire più. Passa del tempo e, nel condominio dove abita Malena arriva un uomo chiamato Errante. Lui viene accolto da Custode, il cui compito era controllare come stesse la donna, ma le cose non sono andate bene. Malena è sparita, non è più nel suo appartamento e tutti gli abitanti del condominio sono stati uccisi dalle Crisalidi, esseri mostruosi che non si fermano davanti a niente e che stanno cercando anche loro Malena. Il compito dei due sarà attraversare di ricordi di Malena, un viaggio onirico che gli permetterà di conoscerla e soprattutto di trovarla.

Ho conosciuto questo libro grazie al blog Fantastici Stonati e, visto che le sono grato, metto il link della sua ottima recensione (QUI). Ci sono stati diversi elementi che mi hanno convinto a comprarlo, in primis il genere, fantasy, in quanto nel nostro Paese si tende a sminuirlo, cosa che trovo deplorevole dato che il fantasy ha un potenziale enorme (e inoltre, con il nostro ricco folklore, ha svariate possibilità di creare storie interessanti). Oltre al genere mi incuriosiva molto anche la tematica trattata che a mio avviso è molto importante.

La storia infatti inizia subito con Malena dopo l’aborto spontaneo, ossia la morte naturale del feto. Questo evento l’ha sconvolta, l’ha distrutta, causandole un trauma più profondo di quanto gli altri possano immaginare, neanche suo marito riesce a comprenderne la gravità. Ed è da questo punto che partirà la trama con due storie parallele, quella di Malena, in cui vediamo come questa perdita l’ha distrutta e come le ha cambiato la vita, isolandola, facendola soffrire e causandole quella strana insonnia, e la storia di Errante e Custode che, nella loro ricerca della donna, dovranno compiere diversi viaggi onirici e introspettivi che li porteranno a conoscere meglio Malena e forse anche loro stessi. Uno dei primi elementi che colpisce è sicuramente lo stile narrativo, uno stile scorrevole che riesce a catturare l’attenzione del lettore, dimostrandosi armonioso con l’utilizzo delle parole e non annoiando, a volte utilizzando proprio parole ricercate ma senza mai esagerare, trovando un buon equilibrio tra i dialoghi dei personaggi, le loro interazioni, la descrizioni che visitano Errante e Custode ma soprattutto le sensazioni che provano e i loro pensieri. Lo stile è ottimo e lo trovo molto maturo e interessante.

Apprezzo tutti i personaggi della storia, Malena è affascinante così come lo sono Errante e Custode, due personaggi all’opposto che in realtà si assomigliano più di quanto sembri, freddo, calcolatore e determinato il primo, spaventato, vittima delle emozioni e del senso di colpo il secondo. Oltre loro saranno interessanti anche i personaggi secondari, persone che hanno qualcosa in comune con Malena e che, nella loro solitudine, sono riuscite a trovare un punto d’incontro e saranno importanti per la ricerca di Malena.
E in tutta la storia l’argomento principale si concentra sull’aborto spontaneo, senza essere troppo didascalico o pesante, ma parlandone attraverso il viaggio e le immagini che l’autrice riesce a creare. Si comprende il dolore della protagonista e si capisce quanto questo evento possa lasciare delle cicatrici profonde ma soprattutto un vuoto quasi incolmabile. Si riesce a percepire lo stato dissociato che Malena prova e, una cosa che ho apprezzato, è anche come ha mostrato il metodo sbagliato con cui hanno cercati di aiutarla, dicendole di andare avanti e di tirarsi su. Da anni ho a che fare con la depressione e con persone che ne soffrono e questo tipo di comportamento, seppur fatto con intenzioni buone, è completamente sbagliato e causa l’effetto opposto, un altro dei motivi che hanno fatto chiudere Malena in sé stesa. E io apprezzo tantissimo quanto l’autrice abbia ricercato con cura l’argomento e come sia riuscito a metterlo per iscritto con tale bravura ed empatia.
Ho amato molto anche il viaggio introspettivo che fanno Custode ed Errante nei diversi mondi, mondi incredibili e anche folli, legati molto ad alcuni personaggi ma soprattutto a Malena. Tra tutti penso di aver apprezzato tantissimo la Città di Ossa e la sua descrizione, la sua architettura incredibile ma anche ciò che rappresenta. Vorrei andare avanti con la recensione, ma il libro non è molto lungo e rischierei di fare spoiler, quindi decido di chiudere qui.

Per concludere, Malena senza sonno è un libro fantasy davvero impressionante sotto diversi punti di vista, attraverso uno stile narrativo eccellente e ben curato, dei personaggi convincenti e ben scritti, diversi mondi unici e descritti alla perfezione ma soprattutto il modo di affrontare certe tematiche davvero mature, in modo sensibile ma intelligente, portando al lettore un viaggio introspettivo incredibile e mai noioso. Un libro che consiglio con tutto il cuore.

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!

[The Butcher]

16 pensieri riguardo “Malena senza sonno – Daisy Franchetto

    1. Sono felice che la storia ti abbia incuriosito. È un’opera veramente interessante che sa differenziarsi dagli altri e capace di trattare elementi delicati con intelligenza e sensibilità.

  1. Il fantasy non è mai stato il mio genere, né letterario, né cinematografico. Ho cercato di dargli più di una possibilità, ma solitamente non riesco ad andare oltre le prime pagine, o i primi minuti di film. Non so spiegarmi il motivo. Anche se le storie non mi attraggono, a volte mi piace l’atmosfera creata nei racconti, e apprezzo anche il fandom. Forse un giorno riuscirò a trovare qualche opera che possa piacermi.

    1. Chissà, forse questo libro potrà essere la scelta giusta. Perché è un fantasy molto atipico, è più un viaggio d’introspezione il cui tema principale non viene mai accantonato ma sempre presente e ben narrato. Forse questo potrebbe colpirti. Stammi bene amica mia!

        1. Purtroppo non ha avuto una grande distribuzione. Penso che tu possa trovarlo nel sito della casa editrice. Io l’avevo ordinato nella mia libreria e mi è arrivato dopo più di una settimana.

    1. E io ti ringrazio per avermelo fatto conoscere! Adesso un libro che voglio tanto recensire e che mi hai fatto conoscere tu è proprio Il Sognatore di Laini Taylor. E ovviamente il suo seguito.

  2. Ce l’ho in lista da un po’, proprio grazie alla recensione di Fantastici Stonati, e la tua recensione rinforza il mio desiderio di leggerlo. Appena posso, prometto!

    Riguardo il fantasy, secondo me il problema è che è un genere “a catena di montaggio”: tante storie che si assomigliano un po’ tutte, in mezzo alle quali è difficile beccare “il pezzo buono”. Ma è a questo che servono i blog, no? ;-)

    1. Fantastici Stonati ha fatto una recensione davvero ottima che mi ha incuriosito fin da subito.
      Per quanto riguarda il fantasy la questione è più complessa. D’altronde è un genere con tantissime sotto categorie che lo rendono unico, non si parla solamente di high-fantasy. Questo ad esempio come fantasy è del tutto diverso. Spero veramente che possa piacerti!

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