Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo ripreso il nostro viaggio nei classici Disney, arrivando al suo 34° film animato e, personalmente parlando, quello che considero il loro classico migliore in assoluto, Il gobbo di Notre Dame. La storia inizia nella Parigi del 1482 con un burattinaio che racconta la storia del misterioso campanaro della cattedrale. Anni prima un gruppo di zingari tentò di entrare a Parigi ma vennero scoperti e catturati da Claude Frollo. Una donna del gruppo riuscì a fuggire ma Frollo riuscì a raggiungerla e ucciderla. Quest’ultimo si accorse che la donna aveva un neonato deforme e cercò di ucciderlo, venendo però fermato dall’arcidiacono di Notre-Dame che, facendo leva sul terrore di Frollo nei confronti della cattedrale, lo convince a far crescere il neonato. Passano vent’anni e il bambino è diventato un uomo di nome Quasimodo che sogna di poter uscire dalla cattedrale per vivere insieme agli altri e vorrebbe farlo durante la Festa dei folli. Ancora non sa che quella decisione cambierà ogni cosa. Amo il romanzo di Victor Hugo e, nonostante il film della Disney cambi come sempre le cose, trovo questa trasposizione incredibile e molto coraggiosa. Tecnicamente è un film stupendo, l’animazione 2D è di alta qualità e il 3D usato è a servizio del primo, rendendo più epiche e complesse certe sequenze. Le ambientazioni sono dettagliate e le musiche sono anch’esse coraggiose e tra le più belle della Disney. Inoltre i personaggi sono affascinanti e caratterizzati, con il miglior cattivo della Disney che prova sentimenti di ossessione e lussuria verso Esmeralda e introduce tematiche molto importanti e pesanti come il razzismo, il genocidio e, appunto, l’ossessione. Una delle opere più coraggiose create dalla Disney che consiglio assolutamente.
Prendiamo congedo dalla Disney per parlare di un’opera a cui sono molto affezionato, un’opera diretta da un regista che, nonostante abbia all’attivo poche pellicole, si è dimostrato uno degli artisti più affascinanti e bravi di quest’ultimo periodo. Inoltre considero questo film come uno dei migliori del 2022 che io abbia visto al cinema.
Ecco a voi The Northman, pellicola drammatica, storica e fantastica del 2022 scritta da Robert Eggers e Sjón (pseudonimo per Sigurjón Birgir Sigurðsson) e diretta da Robert Eggers.
Trama:
Siamo nell’895 e re Aurvandil (Ethan Hawke) torna nel suo regno dove riabbraccia la moglie Gudrún (Nicole Kidman) e soprattutto il figlio Amleth (Oscar Novak). Essendo gravemente ferito, il re decide che è giunto il tempo per Amleth di crescere e lo fa partecipare a una cerimonia spiritica presieduta da Heimir (Willem Dafoe), in cui fa promettere al figlio di vendicarlo se qualcuno osasse ucciderlo. Il mattino seguente Fjölnir (Claes Bang), il fratello di Aurvandil, tende un’imboscata e uccide il re. Amleth, creduto morto, fugge su una barca e giura di vendicare il padre, di salvare la madre e di uccidere Fjölnir. Passano gli anni e Amleth (Alexander Skarsgård) è diventato un guerriero carico di rancore e odio. Dopo aver attaccato un villaggio, una veggente (Björk) gli ricorda qual è il suo destino e Amleth, sentito che lo zio ha perso il regno e si è rifugiato in Islanda, decide di partire per la sua vendetta fingendosi uno schiavo. Nel suo viaggio, conoscerà Olga (Anya Taylor-Joy), una schiava slava che sembra essere una maga. I due si aiuteranno a vicenda per uccidere Fjölnir.
Ho già parlato di Eggers in passato, recensendo i suoi due film, The VVitch e The Lighthouse, due degli horror più belli degli ultimi anni, dimostrando di avere uno stile unico e affascinante e di essere davvero un grande regista. Sono due opere che consiglio di vedere, due film di grande spessore e di alto cinema che stupiranno molti di voi. Questo film lo attesi con grande curiosità e quando lo vidi in sala ne rimasi impressionato. Direi di iniziare subito con il lato tecnico.
La regia di Eggers è uno dei primi elementi che salta all’occhio. Fin da subito abbiamo modo di vedere una regia di alto livello, che ci mostra ampi scorci dei vari luoghi, cavandosela benissimo anche nei luoghi stretti. Una regia molto precisa, con una messa in scena stupenda e ricca di dettagli e soprattutto capace di avere un ritmo pressoché perfetto, senza alcuni momento morti o troppo lunghi, un ritmo che sa quando essere lento e quando essere dinamico e veloce. Le scene inoltre sanno rimanere nella mente dello spettatore. Per esempio ogni volta che compare l’albero degli antenati, questo albero che ha alle radici un cuore pulsante e sui rami sono presenti vari membri della dinastia di Amleth.
In generale le sequenze oniriche sanno colpire parecchio, riescono a dare l’impressione di qualcosa di onirico, qualcosa che esula dalla realtà. Anche le scene d’azioni sono gestite con grande cura e studio. Molte di queste sono realizzate con piani sequenza e realizzarle in questo modo è tremendamente complesso, con combattimenti contro diverse persone che continuano a lungo ed eventi che avvengono sullo sfondo anch’essi curati per dare maggior realismo. Una scelta coraggiosa e capace di dare al pubblico degli scontri realistici e molto violenti. Parlando della violenza, qui viene mostrata in maniera diretta, non solo con momenti sanguinolenti, ma anche con atrocità nei confronti di persone che hanno avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. E oltre ciò il mondo che Eggers riprenderà sarà fatto di fango e sporco, non sarà niente di idilliaco ma un mondo crudele e marcio fino al midollo e su questo argomento ci ritorniamo alla fine.
Apprezzo profondamente la fotografia, in questo caso una fotografia al naturale, anche questa una scelta molto difficile in cui bisogna aspettare il momento giusto per avere la luce ideale, ma talmente ben fatta che dà una sensazione di vero. Anche la fotografia usata negli interni sarà curata con il fuoco delle torce e delle candele, che illumineranno luoghi bui ma non del tutto, creando scene impressionanti con i volti degli attori illuminati ma con forti ombre e uno sfondo oscuro che sembra isolare il personaggio dal mondo esterno. Per non parlare delle musiche, mai invasive e che riescono a restituire un’atmosfera epica ma soprattutto tragica. E ora passiamo alla sceneggiatura.
Molti avranno sicuramente detto che questa storia sembra ispirarsi parecchio all’Amleto di William Shakespeare, ma in realtà si ispira a una storia più antica, presente nel Gesta Danorum di Saxo Grammaticus, da cui poi Shakespeare riprese alcuni elementi. Quindi alla fine è una storia epica di vendetta, ma non come molti se l’aspettano. La cosa sorprendente di quest’opera è che sia un blockbuster di ben 90 milioni di dollari, ma un blockbuster affidato a un autore come Eggers, un’artista che ha avuto grande libertà creativa, libertà che si percepisce benissimo. Una cosa che Eggers ha fatto nelle sue opere precedenti e lo contraddistingue è evitare qualsiasi tipo di modernismo nella storia e ha deciso di mostrarci la mentalità di quei tempi specifici e di quegli ambienti precisi. Qui fa la stessa cosa, mettendoci davanti a un mondo spietato e sanguinoso.
Inoltre c’è un concetto che mi ha davvero sorpreso per come è stato sorpreso: la predestinazione. Di solito questa tematica non mi piace molto, avevano senso ed erano ben contestualizzate nei tempi antichi, ma nel mondo odierno lo trovo qualcosa di fuori posto e anche ingiusto, ma questo è un altro discorso. Amleth è predestinato a uccidere lo zio, ha fatto una promessa, deve seguire il destino che è stato scelto per lui, ma questa predestinazione non ha niente di grandioso, è un cammino fatto di sangue, di sporco, di brutalità e di morte. Lo stesso Amleth diventa così pieno di odio e rabbia, così concentrato sul compiere il suo destino, che sembrerà a volte più bestia che uomo. Eppure c’è una sorta di luce, una speranza, ed è il suo incontro con Olga. L’incontro con la maga proverà che il destino che gli è stato assegnato non è definitivo, che può essere cambiato, che può sfuggirgli ma è qualcosa che forse capirà troppo tardi.
Oltre ciò ho adorato un altro elemento: non c’è un vero buono e non c’è un vero cattivo. Fjölnir non è il male assoluto che ha ucciso il re buono e giusto, Amleth non è l’eroe che salva tutti, il bene e il male non sono identificabili e questo è davvero peculiare per un blockbuster, visto a come siamo abituati nell’ultimo periodo. Vediamo dei personaggi molto più complessi di quello che sembrano, persone capaci di altruismo ma anche di crudeltà, persone capaci di amare e odiare profondamente. Una scelta coraggiosa e che mette maggiormente in dubbio la missione di Amleth, a sua volta vittima di un destino beffardo. Adoro i personaggi per la loro sfaccettatura e la loro complessità e inoltre i complimenti vanno all’ottima recitazione che mette in mostra il talento degli attori, anche di quelli più giovani.
Per concludere, The Northman è un blockbuster atipico, potremo definirlo un blockbuster d’autore che si differenzia da tutti gli altri, una boccata d’aria fresca in confronto a molte opere enormi che però sembrano tremendamente simili. Un’opera d’autore tecnicamente straordinaria e che decide coraggiosamente di uscire da ogni canone, mostrando fedelmente la mentalità dei tempi, mettendo in mostra un mondo crudo e violento, parlando in maniera intelligente di predestinazione e con personaggi complessi, vissuti in un modo crudele e costretti a crescere di conseguenza.
Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!
[The Butcher]
Ora che ho letto la tua recensione mi sento un po’ in colpa… Ho provato a guardarlo per il mio sconfinato amore per l’Amleto: ogni volta che ne esce una nuova versione cerco di non perderla, perché mi piace vedere i modi diversi in cui la storia di Shakespeare viene interpretata. Dicevo: ho provato a guardarlo, ma dopo la prima mezz’ora ho dovuto mollare, perché mi stavo addormentando. Sicuramente, leggendoti, ho capito che ho sbagliato prospettiva, che andava visto come un film a sé stante, non come l’ennesima versione dell’Amleto. Gli darò una seconda possibilità, magari in una serata in cui sono meno stanca. Il tuo entusiasmo mi ha contagiato.
Questo commento mi riempie di gioia. Sono felice che questa recensione sia stata capace di farti percepire l’entusiasmo che ho provato guardando il film. Sì, in molti lo hanno definito una sorta di Amleto anche se è abbastanza sbagliato visto che è ispirato a scritti molto più antichi. Sono curioso di sapere cosa proverai con una nuova visione!
Malgrado sia recente, non l’avevo mai sentito. Sembra interessante per la caratterizzazione dei personaggi che descrivi. Grazie di avermelo portato a conoscenza.
Mi fa molto piacere! Purtroppo il film è stato un flop e alcune persone non l’hanno compreso per niente, probabilmente perché il grande pubblico non è abituato a un cinema simile, un cinema d’autore ma con un budget elevato. Spero che possa piacerti!
Un film che mi è piaciuto moltissimo, ma ero sicuro che Eggers avrebbe fatto un grande lavoro in merito.
Se ti interessa, i miei 5 cent sul film li ho scritti qui: https://loscalzo1979.wordpress.com/2022/05/12/la-prima-rece-non-si-scorda-mai-the-northman/
Grazie mille per il commento! Appena posso leggerò con piacere la tua recensione.
Ne abbiamo già parlato e sai cosa ne penso, ma la tua esegesi come sempre colpisce!
Aspettavo il tuo intervento! Ricordo benissimo la nostra discussione e trovai il tuo punto di vista profondamente interessante e ben approfondito. Sono felice che la mia esposizione ti sia piaciuta.
ciao…
io…è la prima volta che sento parlare di questo film…
mi hanno colpita queste parole…
“Le scene inoltre sanno rimanere nella mente dello spettatore. Per esempio ogni volta che compare l’albero degli antenati, questo albero che ha alle radici un cuore pulsante e sui rami sono presenti vari membri della dinastia di Amleth.”
è davvero così?
questo è uno dei motivi… per cui consigli di vederlo?
secondo Wikipedia…” The Northman” è stato accolto molto positivamente dalla critica…
The Northman è un film che vale la pena di vedere per diversi motivi: per la sua messa in scena, per come cerca di rappresentare in maniera realistica un mondo antico con la mentalità di quei tempi, per la bellezza delle scene e per la storia e i suoi personaggi. Però voglio anche sottolineare che è un film abbastanza violento. Tendo sempre a precisare questo punto visto che sono in tanti a non apprezzare questa cosa e a rimanerne impressionati.
violento… come il film “Apocalypto” di Mel Gibson?
Sì, più o meno su quel livello.
ok…
incuriosita dalla tua recensione… proverò a guardarlo…
Spero che possa piacerti!
The Yggdrasil scene was beautiful, my favourite bit of the movie.
It was magnificent in every way. A beautiful and strong scene indeed
Agreed.
bel film bei manzi, ma si dilunga troppo
e poi, per Tanya che dice che lei sarà il cervello dell’operazione è sempre lui che prende le decisioni strategiche; lei si limita ad aiutarlo passivamente e a predisporre il fumo allucinogeno
E ti pare poco? Praticamente lei attraverso le sue conoscenze e le sue abilità lo aiuta tantissimo. Poi sì, è lui a decidere quando muoversi, ma senza di lei non sarebbe andato lontano. Onestamente non trovo che si dilunghi in maniera esagerato, a mio avviso a un buon ritmo, ma posso capire che se a qualcuno risulta un pò troppo lungo.
[…] in breve tempo ha dimostrato di essere molto capace e talentuoso, parlo di Robert Eggers e del suo The Northman. La storia parla di Amleth, un giovane principe che un giorno assiste alla morte di suo padre. Ciò […]
I really would have liked appreciate this film but it was a real disappointment for me. But, when I read your review, I can feel how the movie should hav been better. Maybe the inspiration of Eggers is to close to “Conan” (I had the Milius Masterpiece in mind every second) but the CGI is a realy bad idea. I felt all the mystic part so grotesque. But I must admit some sequences are great, like the Rus village attack, but in the end, that was an unpleasant moment for me.
I can understand, you’re not the first one to feel this sensation of disappointment. I was pretty happy with this movie and how it turned out but I can understand why some people think in that way.
Bella recensione, ottimo film.
Grazie mille! Questo film è straordinario e qualcosa di veramente particolare e unico nel panorama odierno.
Si si,me lo disse pure il mio amico che mi suggerì di vederlo.
Bravo, racconti e scrivi bene.
Grazie ancora. Sei troppo gentile.