65 – Fuga dalla Terra

Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo continuato a parlare di film animati e in questo caso siamo tornati dalla Pixar per discutere del seguito di una loro opera, un sequel di cui onestamente non sentivo il bisogno, Cars 2. Dopo aver vinto l’ennesimo Piston Cup, Saetta McQueen torna a casa per stare con i suoi amici e soprattutto con il suo migliore amico, Crichetto. Intanto in televisione stanno intervistando un famoso petroliere che si è convertito alle rinnovabili dopo aver scoperto un carburante ecologico e, per sponsorizzarlo, decide di inaugurare il World Gran Prix, delle gare che si terranno in varie nazioni. In questo servizio una macchina di Formula 1 sfida apertamente Saetta e quest’ultimo l’accetta e con Crichetto si dirige alla prima tappa, Tokyo. Qui Crichetto verrà coinvolto in una storia di spie dove si ritroverà a dover affrontare insieme a degli agenti segreti un gruppo di criminali che vogliono sabotare la gara. Sul lato tecnico non c’è molto da dire, la Pixar si dimostra ancora grandiosa, con un buon character design, un uso delle luci impressionante, ambientazioni enormi e curate e scene d’azioni divertenti. Il problema è la storia che diventa un’opera di spionaggio, arrivando a tradire cos’era Cars e mettendo come protagonista la spalla comica che purtroppo non funziona bene in questo ruolo. L’azione mangia non solo la storia, ma anche i personaggi che vengono sacrificati e non riusciamo ad affezionarci a loro. Un vero peccato.
Con questo articolo torniamo a parlare di film in live-action e ci spostiamo su un’opera molto recente che aveva catturato la mia attenzione e aveva il potenziale di rivelarsi un’opera divertente o veramente brutta.
Ecco a voi 65 – Fuga dalla Terra (65), pellicola fantascientifica d’azione del 2023 scritta e diretta da Scott Beck e Bryan Woods.

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Trama:
Mils (Adam Driver) è un pilota di astronavi che vive sul pianeta Somaris a cui è stato affidato un carico importante, ma questa volta il viaggio durerà ben due anni. Mils però accetta il compito perché così guadagnerà molto e potrà in questo modo pagare le cure per sua figlia Nevine (Chloe Coleman), anche se ciò significa stare lontano da lei. Durante il viaggio però l’astronave di Mils viene colpita da una grande massa di asteroidi e si schianta su un pianeta sconosciuto. Mils si salva, ma la nave è completamente distrutta e i personaggi che trasportava sono tutti morti. Proprio quando sta per perdere le speranze, Mils trova una sopravvissuta, Koa (Ariana Greenblatt), una bambina di nove anni. Mils riesce anche a rintracciare una capsula di salvataggio a 15 km dalla loro posizione, ma le cose per loro si faranno molto complesse. Infatti loro due sono precipitati sulla Terra, 65 milioni di anni prima, quando ancora era governata dai dinosauri e dovranno sopravvivere a numerosi pericoli per salvarsi.

Già solo leggendo la trama si può arrivare a due reazioni: un grande interesse o una grande paura. Perché effettivamente poteva rivelarsi una cafonata senza quartiere. Però la curiosità era veramente tanta per me e alla fine sono perfino andato a vederlo al cinema. Un B-movie di fantascienza con i dinosauri. Non potevo perderlo, anche se poteva rivelarsi una delusione. E alla fine com’era? Scopriamolo subito!

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Si parte come al solito dal lato tecnico, che in questo caso è gestito molto bene dal duo di registi. Nonostante la presenza dei dinosauri, il film non è costato tantissimo (il budget si aggira tra i 40-50 milioni di dollari) e sappiamo quanto queste creature necessitino di effetti speciali di una certa importanza. Certamente questo tipo di budget non permette la creazione di scene mastodontiche con i dinosauri protagonisti o di curarli nei minimi dettagli. E alla fine non era neanche questo lo scopo finale del film. Infatti i due registi riescono a ovviare al budget ridotto grazie a diversi stratagemmi usati molto bene. Il film si basa molto su ciò che non si vede, sui fuori campo, con i nostri protagonisti che si aggirano per questa foresta, con diversi rumori di sottofondo, tra versi di dinosauri e movimenti sospetti tra la vegetazione che terranno i personaggi sempre allerta.

Ovviamente però questo non è l’unico trucco adottato dai registi, ce ne sono numerosi che funzionano bene, come riprendere da lontano le creature oppure mostrare una piccola porzione del loro corpo mentre i protagonisti fuggono. C’è anche una sequenza interessante con Mils in una caverna che combatte contro un dinosauro, dove ho trovato ottima la scelta di mostrare lo scontro attraverso un ologramma trasmesso da un macchinario che il protagonista aveva con sé. E ovviamente anche il buio arriverà in soccorso. Certo, i dinosauri comunque appaiono e avranno i loro momenti con sequenze niente male e quando riusciremo a vederli del tutto, faranno un certo effetto proprio per la costruzione dell’attesa che i due registi gestiscono bene e alla fine il digitale non sarà neanche male (voglio dire, a volte sono migliori di quelli dei vari Jurassic World). Quindi attraverso tutto ciò si creerà un’ottima atmosfera fatta di tensione in cui non mancheranno i pericoli dati dai dinosauri, insetti mortali e dall’ambiente circostante. Anche su quest’ultimo elemento è stato fatto un buon lavoro, ricreando ambientazioni simili a quelle che conosciamo ma che sembrano allo stesso tempo molto diverse, dandoci una sensazione di straniamento. In generale il lato tecnico è meglio di quanto ci si poteva aspettare e anche la sceneggiatura ha elementi interessanti.

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Fin dall’inizio (perfino nei trailer) il film si presentava per quel che è ossia un film di genere, un B-movie in cui passato e futuro si uniscono insieme. Ovviamente è un’opera derivativa che prende spunto da altre pellicole, ma riesce comunque a essere unico e a dire la sua. La storia è semplice in quanto i due protagonisti devono spostarsi fino alla capsula di salvataggio e nel frattempo lottare per sopravvivere ai numerosi pericoli. Il tutto è molto semplice ma su questo il film si è dimostrato molto onesto con il pubblico e non ha deluso le aspettative. Quel che riesce a convincere dell’opera, oltre le numerose situazioni, sono proprio i due protagonisti e il loro rapporto. Entrambi devono cercare di sopravvivere ed entrambi stanno cercando di tornare da qualcuno, in questo caso Koa vuole riunirsi alla sua famiglia, senza sapere che loro sono tra le vittime dello schianto. E questo viaggio li avvicinerà sempre di più, creando un rapporto padre-figlia veramente dolce e ciò che lo renderà più forte ed empatico è il fatto che i due non riescono a comunicare verbalmente. Koa infatti parla una lingua diversa da Mils e lui non riesce a capirla e viceversa. Al massimo riescono a comprendere singole parole come “casa” e “famiglia” ma la loro comunicazione avverrà soprattutto con i gesti, con le loro espressioni e in certi casi con il tono della loro voce. Ho sempre apprezzato questo metodo per sviluppare un rapporto tra personaggi, una cosa che abbiamo già visto ma che funziona bene e viene messa in scena ottimamente.

Per concludere, 65 – Fuga dalla Terra si dimostra capace di gestire il budget ridotto con espedienti usati in maniera intelligente e andando a creare una buona tensione e delle buone aspettative. Inoltre sono proprio i due protagonisti e il loro rapporto a colpire di più, un rapporto basato su gesti e sguardi. Lo consiglio!

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Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!

[The Butcher]

21 pensieri riguardo “65 – Fuga dalla Terra

  1. Mmmm… You seem to have enjoyed this movie more than I did.

    A few good ideas, but very bad ones too. Still, I don’t hate the movie, it’s not as bad as many people say.

    1. I admit I had fun watching it. I know a lot didn’t like it and honestly I can understand the reasons… but I can’t help and enjoy it. I don’t know, it reminds me of those B-movie i love. Maybe I’m just strange myself XD

  2. Che bella recensione! Si vede che c’era tanta curiosità dietro questo film e mi è piaciuto come hai sottolineato gli aspetti tecnici e narrativi senza pregiudizi. Mi aspettavo un classico action con dinosauri e invece sembra che abbia delle trovate interessanti, soprattutto nella gestione della tensione e del rapporto tra i protagonisti. Ora mi hai messo voglia di vederlo—e di sicuro ci andrò con la giusta prospettiva!

    1. A molti non è piaciuto e in realtà posso anche capire le motivazioni e probabilmente sono uno dei pochi che ci si è divertito, ma non posso farne a meno. Spero che questo film possa essere una piacevole visione anche per te!

    1. Hai detto benissimo. Per essere un B-movie il budget era alto, ma per essere un film con i dinosauri il budget era molto basso. Sì, è un film che ci prova. Magari non è perfetto e a volte è goffo, ma almeno provare a dare qualcosa e io lo apprezzo per questo.

  3. Apprezzo la tua recensione che mi ha fatto rivalutare parzialmente il film. Solo parzialmente. Sul blog (a parte libri e serie TV) scrivo di film brutti e questo era il candidato n. 1 in lista per il prossimo articolo. Per mancanza di tempo ho rimandato. Diciamo che è godibile ma è anche un’accozzaglia di trovate che purtroppo me lo hanno fatto dimenticare in fretta. Un extra-terrestre, umano in tutto e per tutto, arriva sulla Terra milioni di anni prima della nascita dell’uomo e, guarda caso, se ne va nel momento esatto dell’estinzione dei dinosauri… fantastico!

    1. Riguardo alla trama… ma guarda te il caso a volte!
      No, io mi ci sono divertito e in realtà posso capire benissimo che a molti non sia piaciuto. A me ricorda tanto quei B-movie che apprezzo e che comunque, anche goffamente, ci provavano.

  4. L’ho visto per caso dopo il passaggio al cinema e ricordo che non mi aveva fatto proprio impazzire…però la tua è una bella recensione e la passione per il cinema che sempre trasmetti ancora di più.

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