Ultimamente si parla spesso di nostalgia, specialmente di un certo periodo nostalgico che negli ultimi tempi sia nel cinema sia nelle serie televisive sta riscontrando un certo successo. E nella maggior parte dei casi si tenta di riportare in scena gli anni ’80. Non voglio però parlare di questa moda, ma piuttosto voglio soffermarmi su quelle pellicole che vedevamo spesso da bambini e con cui siamo cresciuti. Molto spesso questi film, quando si cresce, si tende a non guardarli più e ad andare avanti con il pensiero che fossero delle perle o film geniali, pensiero nato dal fatto che ci aveva accompagnato in molte giornate. In molti casi non è così. E’ da un po’ di tempo che sto cercando di recuperare alcuni film che mi hanno seguito per buona parte della mia infanzia e che mi divertivano.
Riguardandoli ora invece mi accorgo di quando o siano invecchiati male oppure fossero abbastanza brutti anche allora. Certo, ci sono delle eccezioni, ma molto spesso ho rivalutato parecchie di queste pellicole nostalgiche.
L’ultimo film che ho visto del periodo della mia infanzia è Casper, una commedia fantasy del 1995, diretto da Brad Silberling.
Trama:
Carrigan Crittenden (Cathy Moriarty) è una donna avara a cui viene lasciata in eredità dal padre il castello di Whipstaff. Inizialmente non è per niente contenta della cosa, ma scopre subito che l’edificio potrebbe nascondere un tesoro. Cerca di entrare nel castello solo per scoprire che è infestato da Casper, un fantasma gentile che cerca degli amici, e dai suoi tre zii, Molla, Ciccia e Puzza, i quali invece si divertono a tormentare le persone. Carrigan non si arrende e manda persone esperte a occuparsi dei fantasmi, senza ottenere successo. Finalmente però riesce a trovare la persona giusta nel dottor James Harvey (Bill Pullman), che si trasferisce nel castello insieme a sua figlia Kat (Christina Ricci). Quest’ultima riuscirà ad allacciare una stretta amicizia con Casper.
Questo era un film che trasmettevano molto spesso in televisione quando ero un bambino e di cui ho ancora la VHS (già, sono giovane ma ho vissuto anch’io il periodo delle VHS). Da piccolo mi divertivo parecchio a guardarlo e poi non l’ho più visto per un lunghissimo periodo. Ci sono molte persone in rete che hanno dei bei ricordi su di esso e lo considerano un cult. Dopo averlo rivisto, posso affermare con certezza che non è quel filmone che credevo quando ero bambino (ovviamente) ma non è neanche un prodotto brutto o mediocre.
Iniziamo dalla regia.
Il regista del film è Brad Silberling, regista che alcuni di voi ricorderanno per aver diretto Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi con Jim Carrey. Con Casper Silberling segna il suo debutto sul grande schermo. E ammetto che come regista non se la cava per niente male. Ovviamente non è un regista incredibile o straordinario, ma riesce a fare bene il suo lavoro. Essendo Casper un film per famiglie, destinato soprattutto ai più piccoli, deve avere un ritmo abbastanza veloce e deve riuscire a non annoiare. Cosa che il regista riesce a fare molto bene. Gli eventi procedono in modo spedito e il buon montaggio aiuta molto in questo. Il tempismo funziona benissimo sia nelle scene movimentate sia in quelle comiche e anche nei momenti tranquilli in cui i personaggi cercano di parlare di se. In questo film si nota fin da subito come Silberling si sia impegnato molto per cercare di dare un tocco in più a una semplice pellicola per bambini. E penso che sia anche per questo uno dei motivi per cui le persone si ricordano bene di questo prodotto. Se pensiamo alla sceneggiatura, argomento di cui tratterò tra poco, Casper non è nulla di che, ma poi vediamo un certo impegno e una certa cura in vari settori. Una di queste è la regia di Silberling. L’altro punto che affascina è l’ambientazione del castello. Hanno ricreato un edificio gotico molto bene. Da fuori ha una certa imponenza mentre dentro è veramente enorme e riesce a dare la sensazione di un luogo pieno di segreti e affascinante. E’ un luogo perfetto anche per fare degli ottimi giochi di luce (soprattutto con il colore rosso e il blu), peccato che non ne abbiano approfittato.
Ciò che invece che sorprese molto ai tempi furono gli effetti speciali. Gli effetti artigianali sono ben resi ma quelli che sorpresero più di tutti furono quelli in CGI. Casper e i suoi zii sono resi veramente bene. Hanno un’aspetto cartoonesco, che cerca di emulare quello del fumetto, ma che comunque riesce ad avere una sua profondità, la trasparenza è ben resa e non sembrano dei bambolotti. Qui anche gli attori hanno fatto un ottimo lavoro quando dovevano interagire con loro, rendendo il tutto molto realistico. E guardando quegli effetti a distanza d’anni, e considerando che quella CGI è del 1995, devo ammettere che sono invecchiati veramente bene. A livello tecnico hanno fatto le cose in grande, ma è arrivato il momento di parlare della sceneggiatura, il lato dolente di Casper.
Ci sarà giustamente chi dirà che me la prendo troppo essendo questo un film per bambini e in parte hanno ragione, ma certe cose non si possono assolutamente sorvolare e in molti casi è un peccato non vedere trattate meglio certe situazioni o certe tematiche. Partiamo dai lati positivi. Il rapporto tra Casper e Kat è molto approfondito ed è un tema principale specialmente nella seconda parte della pellicola. E’ un rapporto semplice ma allo stesso tempo dolce, alla fine i due sono dei ragazzini che hanno bisogno di qualcuno che li accetti e li comprenda. Anche il rapporto tra Kat e suo padre James è reso bene. I due si vogliono bene, nonostante il lavoro del padre, lo psichiatra dei fantasmi, crei molto disagio alla ragazza, soprattutto perché è costretta a trasferirsi ogni volta e ciò le impedisce di trovarsi degli amici. Il padre invece vuole trovare il fantasma della moglie, sperando di riuscire a parlare con lei un’ultima volta. Entrambi, nonostante i loro problemi, si vogliono bene e questo rapporto viene narrato bene.
Ora però iniziano tutte le note negative partendo con l’antagonista della pellicola, Carrigan. Lei dà il via a tutta questa storia e sembra essere un personaggio tenace che ottiene tutto quello che vuole. Il problema è che nella parte centrale del film, per un bel po’ di tempo, ci si dimentica della sua presenza. A un certo punto sparisce per per poi tornare all’improvviso. Un po’ un peccato perché poteva sicuramente dare di più.
Un’altra pecca sono le sottotrame troncate. Ad esempio il rapporto tra James e i tre zii di Casper che poteva portare a una conoscenza tra loro più approfondita ma che alla fine diventa un pretesto per fare parecchie battute. Mi vengono anche in mente quei due bulletti che volevano fare uno scherzo a Kat. Che fine hanno fatto poi? Ricompaiono alla fine in un nulla di fatto. Ci sono troppe cose lasciate al caso o fatte morire sul nascere.
E qui arriviamo infine alle battute e alla comicità. Ovviamente non aspettatevi chissà che, ma stranamente alcune di queste funzionano abbastanza bene e sono simpatiche mentre altre sono decisamente infantili e non rendono bene.
Bisogna sottolineare come questo film sia pieno di camei, a partire da Dan Aykroyd nei panni di Raymond Stantz di Ghostbusters a Clint Eastwood e infine zio Tibia Sono camei simpatici che non mi aspettavo in una pellicola simile e ammetto che è grazie a Casper se ho scoperto i Ghostbusters e I racconti della cripta. Quindi in un certo senso ha fatto una buona cosa.
Riassumendo tutto, Casper non ha una sceneggiatura molto forte, ci sono dei buoni spunti che in certi casi non vengono sfruttati come dovrebbero. Una storia che riesce comunque a essere simpatica e che riuscì a colpirmi da piccolo probabilmente perché mi sentivo come Casper, solo, invisibile e incompreso. Tutte caratteristiche che ho ritrovato nel fantasmino e che mi hanno fatto avvicinare a lui. Inoltre a livello tecnico hanno fatto davvero tanto per riuscire a portare un buon prodotto, non limitandosi a un lavoro mediocre e troppo facilotto. Infine Casper non è certo il grandissimo film che credevo quando ero un bambino, ma ha comunque qualcosa da dire e a livello visivo è in un certo modo curato. Ovviamente è un prodotto adatto più ai bambini ma che può funzionare in parte anche per gli adulti (anche se certe parti sono troppo infantili).
Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!
[The Butcher]
Caspeeeeeer ❤❤❤❤❤😊
Bei ricordi vero?
Ma tanto grazie
Un bellissimo film che va’ visto a cavallo tra l’infanzia e l’adolescenza 😊
Anche se qui noi lo rivediamo ogni volta
Anche solo x ridere come matti al cameo di Dan Akroyd “e chi chiamerai?Chiamate qualcun’altro!!!”
I camei presenti nel film erano davvero simpatici e divertenti. Come hai giustamente detto è più un film da vedere tra infanzia e adolescenza. Buona domenica!
E buona domenica a te Butch! 😊
Così come questa tua recensione (una sorta di carezza domenicale), Casper è un film gradevolissimo, assolutamente piacevole, da guardare in famiglia durante le feste, migliore di tantissime altre porcherie spacciate per film “natalizi” che ammorbano sia Sky, sia le Tv generaliste in questo periodo: Casper ha incredibilmente la sua dignità, fatta di piccole cose e splendidi camei (su cui ti sei soffermato sia nel post come nei commenti) e per questo si ritaglia un suo spazio di significato, di contro ad altre pellicole di genere familiare, così ipocrite e davvero troppo zuccherose, piene di così tanti buoni sentimenti posticci, sbattuti in faccia, da sperare quasi che possa di colpo fare irruzione nella scena da un momento all’altro un grassone, rude e sfregiato, che stupri a morte i presenti, per poi scomparire in una pozza di fango sul terreno, vomitato dall’inferno, con addosso uno di quei maglioni con ricamato un cervo tolto ad una delle vittime…
Trucidume a parte, anch’io concordo che Silbering sia un bravo artigiano, sempre al filo del melodramma stucchevole (City of Angels con la Meg nazionale e Cage fu molto a rischio, in questo senso, specie perché aveva osato confrontarsi con il totemico film di Wenders…), ma è anche sempre stato un pelino aldiquà di quel confine, tanto da salvarsi… Io reputo comuqnue Lemony Snicket’s A Series of Unfortunate Events il suo capolavoro, ma poi sono gusti…
Grazie ancora per il commento. Noto con piacere che i film natalizi che trasmettono in questo periodo stanno avendo effetto anche su di te XD. Comunque è vero, rispetto a tanti altri film per famiglie Casper non è troppo sdolcinato e soprattutto non è odioso. È un buon film, con una buona regia e dei buoni attori. Se la cava molto bene e ancora oggi riesce a stare al passo con i tempi. Lemony Snicket è stato un film interessante e sicuramente uno dei suoi migliori. Di Silberling comunque ho apprezzato veramente solo Lemony e Casper, mentre gli altri o non mi sono piaciuti e mi hanno detto poco. Mi fa piacere sapere che comunque sia tornato alla regia dopo il disastro con Land of the Lost (quello non mi è proprio piaciuto per niente).
Concordo, una vera e propria porcheria…
Comunque a proposito dell’effetto che i film cosiddetti natalizi fanno evidentemente su entrambi noi due, sappi che mi sono autocensurato: la descrizione di ciò che faceva alle vittime il ciccione era molto più gore :)
Buona serata.
Be’, quei film manderebbero in bestia chiunque visto quanto riescono a condividere pensieri ed emozioni falsi.
Quando era uscito al cinema avevo supplicato i miei per portarmi a vederlo ma non ci ero riuscita, non ricordo il motivo esattamente. Poi mi hanno regalato la VHS e l’ho consumata letteralmente. L’altra sera l’hanno ritrasmesso in tv, ne ho rivisto un pezzo ed l’ho apprezzato lo stesso. Tu ti identificavi in Casper io in Kat, ma c’è da dire che Cristina Ricci è una pietra miliare della mia infanzia/adolescenza. Tornando a noi, è vero, Casper se lo rivedi a un’altra età con occhi diversi noti duecento cose che non notavi da piccola a certi film sono troppo affezionata non riesco a fargli le pulci :D
Casper è un fim che mi piace ancora oggi e che trovo davvero simpatico. Ha molti difetti e ciò bisogna riconoscerlo, però ha anche dei pregi da non sottovalutare. E’ stato bello rivederlo.