Tremors

Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo ripreso a parlare di animazione e in particolar modo della DreamWorks, portando all’attenzione uno dei film più strani di questo studio ossia Shark Tale. Oscar è un pesce pulitore che lavora in un autolavaggio per balene e sogna di diventare qualcuno di famoso. Un giorno il suo capo gli ordina di restituirgli un grosso debito che aveva con lui e quando Oscar riesce a trovare i soldi necessari, li spende tutti all’ippodromo sperando di guadagnare di più. Invece perde tutto e il capo ordina ai suoi scagnozzi di occuparsi di lui, ma è qui che incontra gli squali Lenny e Frankie, i figli del boss del reef. Frankie sta cercando di insegnare a Lenny come essere uno squalo, ma quest’ultimo si rifiuta di mangiare gli altri pesci. Mentre succede ciò, un’ancora colpisce per sbaglio Frankie, uccidendolo, e gli altri pesci pensando erroneamente che sia stato Oscar a farlo fuori e iniziano a considerarlo come un eroe. Questo film ha un character design che non convince soprattutto nei pesci per via delle loro labbra pronunciate ma soprattutto per la scelta di dargli una dentatura umana. E anche il digitale si rivela invecchiato molto male. La storia è tremendamente articolata all’inizio per poi diventare in seguito più lineare e il tutto è realizzato in maniera fin troppo infantile. La cosa sorprendente è che questo film riesce a farsi ricordare per le sue stranezze che le rendono unico. Certamente il mio giudizio è sempre negativo, ma devo ammettere che la sua unicità riesce a rimanermi impressa.
Con l’articolo di oggi torniamo a parlare di horror e questa volta lo facciamo con una pellicola che non vedevo l’ora di recensire (ormai da tantissimo tempo). Diciamo che questo è un film della mia infanzia e che sicuramente molti di voi ricorderanno.
Ecco a voi Tremors, pellicola horror fantascientifica e comica del 1990 scritta da Steven Seth Wilson e Brent Maddock e diretta da Ron Underwood.

Trama:
Val McKee (Kevin Bacon) ed Earl Basset (Fred Ward) sono due tuttofare che vivono nella minuscola cittadina di Perfection, in Nevada, composta da 14 abitanti. I due non sono soddisfatti della vita che conducono e vorrebbero cambiare tutto e trasferirsi a Bixby, la città più vicina. Tentano più volte di andarsene ma incappano in delle misteriose morti che li fermano, come quella di Edgar (Sunshine Parker), rimasto appeso per diversi giorni a un traliccio senza scendere e morendo disidratato, oppure quella del vecchio Fred (Michael Dan Wagner), di cui trovano solo la testa il suo gregge massacrato. La situazione comincia a farsi ancora più strana quando la laureanda sismologa Rhonda LeBeck (Finn Carter) nota che la strumentazione sta reagendo a movimenti sismici del tutto atipici. Alla fine scoprono che a causare tutto quel caos sono delle enormi creature mostruose, i Graboid, esseri che si muovono sottoterra a grande velocità e che assomigliano a dei vermi. Ben presto la piccola cittadina di Perfection si ritroverà isolata e tutti i suoi abitanti dovranno fare il possibile per sopravvivere contro questi Graboid.

Tremors ha fatto parte della mia infanzia e, nonostante da piccolo mi spaventassi per poco, riuscivo a guardare questo film perché sapeva come intrattenere, spaventava ma soprattutto divertiva parecchio. Da piccolo arrivai a vederlo fino al quarto capitolo e il resto lo recuperato con pazienza nel corso degli anni quando uscivano in home video (siamo arrivati al settimo film e hanno in programma l’ottavo). Nonostante ciò e nonostante io apprezzi molto l’intera saga, è il primo capitolo ad appassionarmi parecchio e a stupirmi ancora oggi.

L’idea venne in mente a Wilson e Maddock quando negli anni ’80 lavoravano per la Marina creando documentari. In quel periodo si trovavano in una landa deserta per cercare del materiale da filmare e, arrampicandosi su una roccia per avere una visuale migliore, arrivò la domanda che diede inizio a tutto.
E se ci fosse qualcosa che non mi permette di scendere da questa roccia?
Da qui scrissero le prime bozze della storia che in principio doveva chiamarsi “Land Shark” ed era diverso da quello che conosciamo noi, specialmente per le creature. Alla fine chiesero consiglio a Ron Underwood, che lavorava al National Geographic, per poter realizzare questo film e decisero anche di cambiare il titolo, soprattutto dopo che al Saturday Night Live andò in onda uno sketch con lo stesso titolo. E inoltre non bisogna dimenticarsi dell’enorme contributo della produttrice Gale Anne Hurd (la stessa che aveva prodotto pellicole come Terminator e Aliens – Scontro Finale) che decise di investire su quest’opera. Il film al botteghino non fu un grande successo, ma ebbe un enorme successo grazie all’home video e nel tempo divenne un vero e proprio cult.

Parlando del lato tecnico, vorrei iniziare proprio con la regia dove Ron Underwood dimostra una grande abilità, soprattutto se pensiamo che questo era il suo primo lungometraggio e che il budget era molto basso. Infatti fin da subito riesce a catapultarci nelle atmosfere del film, a farci capire che tipo di tono avrà e lo fa presentandoci due personaggi che prendiamo subito in simpatia, Val ed Earl, riuscendo a strapparci un sorriso e introducendo così l’elemento comico, che sarà sempre presente ma mai invasivo. In questa prima parte abbiamo modo di conoscere la piccolissima cittadina di Perfection, l’area circostante che la rende un posto isolato, i suoi abitanti e anche il mistero delle creature. Infatti i Graboid si paleseranno veramente dopo più di 30 minuti e in questa prima parte li vedremo arrivare e agire in diversi modi, come ad esempio attraverso delle carrellate in avanti con la telecamera bassa vicino al terreno, per indicare il loro movimento, la polvere che si alza e vari oggetti che al loro passaggio cadono. Tutti piccoli elementi che creano la tensione e la curiosità, riuscendo a unire ciò con l’ironia. Infatti i vari eventi che precederanno l’apparizione dei Graboid saranno veramente horror, ma allo stesso tempo non faremo sorridere al fatto che ogni volta che Val ed Earl tentano di andarsene, incontrano qualcosa che li riporta indietro (e anche loro ci faranno qualche battuta).

Quando finalmente i Graboid si faranno vedere, la regia continuerà a dar prova d’ingegno sia nelle numerose situazioni che si verranno a creare sia per le tecniche che metterà in atto. In quest’ultimo caso dobbiamo ricordarci che il film è costato poco e in modo intelligente che hanno usato per ovviare a ciò è riprendere i Graboid mentre si muovono sottoterra, facendo innalzare e smuovere il terreno e riuscendo così a creare tensione perché ciò sottolinea la loro presenza. Un’altra strategia è stata quella di mostrare molto spesso le lingue tentacolari che usano per afferrare le persone attraverso le mandibole, molto più semplici da gestire rispetto a un mostro gigantesco, ma usati sempre in maniera funzionale. Ci sono tante belle idee registiche che vengono messe in atto come ad esempio il punto di vista degli Graboid che si muovono sottoterra, gli effetti vertigo per aumentare la tensione e un montaggio curato quando le creature attaccano. Inoltre ci ritroveremo davanti sempre situazione diverse, sempre pronti a evolversi in maniera inaspettata, rendendo la storia più dinamica e arrivando a strategie per fronteggiare i mostri che sono semplici ma intelligenti, come la fuga sulle rocce con le aste e i piani per distrarre i Graboid, che si muovono sentendo le vibrazioni, e raggiungere le montagne (e gli stessi mostri mostreranno una grande capacità di adattamento, mettendo in difficoltà i protagonisti). C’è grande diversificazione ed è anche questo, oltre alla commedia e ai personaggi, a rendere il film divertente.

L’uso degli effetti artigianali è davvero ottimo, anche in questo caso semplice ma funzionale, come ad esempio l’Emporio di Chang, un edificio costruito in modo che potesse crollare e poi tornare come prima se dovevano rigirare la scena. E il design dei Graboid, progettato dalla Amalgamated Dynamics, è diventato iconico, semplice e riconoscibile, ma con caratteristiche specifiche come le tre lingue tentacolari con mandibole con cui afferra le sue vittime, la testa con tre mandibole che si aprono come un fiore e le punte poste sul suo corpo che usano per muoversi sottoterra. Un design che ancora oggi sa sorprendere anche se ad alcuni ricorda un po’ Shai Hulud del Dune di David Lynch. Il lato tecnico è ottimo e possiede un ritmo che non annoia mai, ma un altro elemento che apprezzo è la sceneggiatura e in particolar modo i personaggi.

Il film è un grande tributo ai film di fantascienza degli anni ’50 e lo si vede fin da subito, anche se prende una strada del tutto differente proprio con l’aggiunta dell’elemento comico, e trovo stupendo come l’horror, la fantascienza e la commedia riescano a trovare un’equilibrio praticamente perfetto. Apprezzo anche che in questo film non trovino risposte alla provenienza di queste creature e i nostri protagonisti possono solo fare delle ipotesi verosimili (alieni, esperimenti del governo, creature modificare dalle radiazioni o esseri sempre esistiti). In tutto questo sono i personaggi a rapire completamente il pubblico.
I protagonisti della storia, Val ed Earl, sono due ignoranti ma non degli sciocchi, come dimostreranno in seguito, e oltre a divertire con le loro battute si dimostrano dei grandi amici con i loro modi di fare (ad esempio come decidono chi deve fare certe cose) o anche i loro battibecchi. E inoltre saranno loro, grazie alle conoscenze di Rhonda, a capire come funzionano di Graboid e come agire. Anche Rhonda è un personaggio adorabile, molto intelligente ma soprattutto molto attivo e pronto a ideare nuovi piani. In generale tutti i personaggi della cittadina sono ben caratterizzati nel loro piccolo, passando da Walter Chang (Victor Wang) fino ad arrivare alla piccola Mindy Sterngood (Ariana Richards). Colui che però ruba la scena è il mitico Burt Gummer (Michael Gross), il personaggio che diventerà il simbolo di questa saga e che nei film film successivi diventerà il vero protagonista. Lui è un survivalista sempre pronto all’azione e con un armamentario impressionante e che si rivelerà fondamentale e, insieme alla moglie Heather (Reba McEntire), supportiva e folle quanto lui, faranno una magnifica coppia.

La cosa più divertente in assoluto è che Michael Gross fino ad allora era conosciuto per essere Steven Keaton nella sitcom Casa Keaton, dove interpretava il ruolo di padre educato, intelligente, che ci tiene alla propria famiglia e si comporta bene. E con Tremors invece è l’estremo opposto. Quello che invece mi è sempre dispiaciuto è come Kevin Bacon abbia sempre visto male questo film, considerandolo come la fine della sua carriera. Questo era anche dovuto a un pensiero tipico di Hollywood che, specialmente in quei tempi, snobbava i film di serie B, considerandoli indegni, senza capire veramente la loro forza e l’impatto che queste hanno sempre avuto, permettendogli di sopravvivere nel corso del tempo al contrario di certi film considerati di serie A. Quello era anche un periodo nero per Kevin Bacon che non aveva un soldo e stava aspettando l’arrivo del suo primo figlio e scelse questo film per necessità. Per anni lo ha disprezzato ma sembra che recentemente sia arrivato a capirlo e anche ad apprezzarlo e di questo ne sono contento, anche perché le persone lo ricordano più per quest’opera che per Footloose.

Per concludere, Tremors è un film straordinario, fatto con impegno e capace di unire diversi generi con maestria, oltre che a divertire e intrattenere dall’inizio alla fine, attraverso un’ottima regia, un ottimo uso degli effetti artigianali e dei personaggi meravigliosi. Un film che consiglio assolutamente!

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!

[The Butcher]

48 pensieri riguardo “Tremors

  1. L’ho adorato, soprattutto per la presenza di Bacon che mi piaceva moltissimo, ma anche per la geniale commistione di generi, come hai giustamente rimarcato. E poi la coppia Bacon – Ward era troppo simpatica. Credo di aver visto il secondo in televisione, ma poi ho disertato i seguiti, perché si era ormai persa l’originalità dell’idea iniziale. Bella recensione, come sempre del resto.

    1. Come si fa a non amare questo film? Ancora oggi riesce a divertirmi un sacco e sì, la coppia Bacon-Ward era eccezionale ma anche gli altri personaggi avevano la loro personalità. Sappi che parlerò anche dei seguiti e, sorprendentemente, mi sono piaciuti quasi tutti. Ovviamente non raggiungono per niente il livello qualitativo del primo, ma come Z-movies sono divertenti e Burt Gummer è ciò che li salva.

  2. Tremors ancora oggi non annoia mai, il personaggio di Gross vero protagonista del film, mette in ombra a volte persino Bacon; i successivi capitoli sono dei “proto-Asylum”, ma diciamo fino al capitolo 3-4 li guardi con piacere.

    Curiosità: la Locandina vede il Graboid più simile al mostro pensato in “Land Shark”, ma non venne cambiata nemmeno quando si scelse la forma finale del mostro.

    1. Tremors sapeva come divertire attraverso una regia ben fatta e dei personaggi a cui ti affezionavi veramente. Gross è un mito ed è quello che poi salverà molti dei seguiti grazie al suo carisma e al suo personaggio. E sappi che porterò tutti i film della saga con cui mi ci sono divertito molto (a parte uno). Come Z film funzionano a mio avviso.
      Comunque sì, l’aspetto nella locandina è quello che avevano in mente all’inizio e ormai, nonostante non corrisponda al Graboid, è diventato iconico.

    1. In un certo senso sì, si muovono sottoterra e viene anche spiegato come fanno a fare una cosa simile. In ogni caso questa potrebbe essere l’occasione perfetta per vedere un’opera interessante. È molto simpatica e magari ti aiuterà a passare dei momenti divertenti. Porterò anche i seguiti usciti solamente per l’home video che sono dei veri e propri film di serie Z, con cui però mi ci sono quasi sempre divertito.

        1. Se è per questo la Asylum fece perfino un film con uno squalo fantasma XD
          Diciamo che anche prima di Sharknado questo studio cinematografico aveva usato la figura dello squalo in maniera assurda, anche se con risultati veramente pessimi.

            1. E su questo non posso darti ragione. E comunque ci sono anche film non Asylum veramente assurdi sugli squali ma veramente brutti. Uno che mi viene in mente, ed è una roba fatta veramente male, è Shark Exorcist. Penso che il titolo dica tutto XD

                1. Lo Squalo 3 e 4 sono decisamente brutti, ma molto brutti. Quello che peroho imparato è che c’è sempre di peggio e a quanto pare con i film brutti sugli squali non si è ancora toccato il fondo XD
                  E sì, finalmente dopo decine di seguiti fatti male, Jaws 19 ha fatto un pò di giustizia!

  3. Film divertentissimo, anche io ci sono molto affezionata e nel corso degli anni ho poi recuperato tutti i sequel girati, compreso l’ultimissimo che, lo ammetto, mi ha anche strappato una lacrimuccia. C’è stata anche una serie tv, di cui all’epoca ho visto qualche episodio, ma era molto meno thriller e più commedia. La cosa belle di questo primo film è il giusto mix tra le due cose.

    1. Commedia, horror e azione si uniscono perfettamente e lo rendono divertentissimo e avvincente. Oh, guarda, sono felice di trovare qualcuno che si è commossa con il settimo film. Ok, non sarà grandioso ma il finale mi ha veramente sorpreso. La serie televisiva invece non mi ha mai colpito del tutto, preferivo vedere di più i seguiti per l’home video.

      1. Ed il colpo di genio della produzione è stato non prendersi sul serio. Ma gli elementi di base ci sono tutti, compreso “il mostro” che non si vede mai fino a film inoltrato; e cos’è la “traccia” lasciata dai Garboid sulla terra se non la versione “desertica” dell’iconica pinna di Jaws?

        1. Alla fine Lo Squalo ha lasciato dei segni indelebili e solo in pochi sono riusciti a usare questi elementi con sapienza. Mi viene sempre in mente Piranha di Joe Dante, forse uno dei pochissimi film che prendono spunto da Lo Squalo a essere veramente ottimo. Tremors per fortuna è stato realizzato con grande cura e intelligenza.

  4. questo è uno dei miei cultoni personali, l’ho visto un sacco di volte, ogni volta che lo rimettono in tv! gli altri sono arrivato a vederli fino al 4, ma una volta sola; niente batte il primo!

    credo che tempo fa avessi in programma di parlarne sul blog, perke ho l’immagine del graboid in libreria; cmq, quell’immagine ogni tanto la uso e ha contribuito alla creazione della Fiaba di Ermenegilda :)

    il graboid è una delle icone più famose, e sì: io abbino Bacon soprattutto a ‘sto film

    1. Tremors è un film che non annoia mai e funziona perfettamente anche dopo anni di distanza. Io ho in programma di parlare di tutti i seguiti di Tremors, che sono comunque film di series Z molto simpatici. Se mai un giorno dovessi parlare di Tremors fammelo sapere! Sono interessato a una tua recensione su quest’opera.
      E sì, anch’io se penso a Bacon il primo film che mi viene in mente è questo.

  5. Le jour se lève

    Je suis devant mon café avec mon PC 

    Des mots de poésie me viennent à l’esprit

    Je t’écris ce poème pour te dire bonjour en toute amitié

    Pour te souhaiter une bonne journée

    Que chaque seconde de ce jour soit un tendre vers de poésie

    Chacun sera servi 

    Que ces mots amicaux t’accompagnent du matin au soir

    Certains vont à l’école, d’autres au boulot, certains au repos, à chacun sa vie

    Que ces petits mots de tendresse te donnent de l’envie

    Et pour ce dimanche à venir bonne fête aux mamans  

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