Peliculas para no dormir: La Culpa

Era da un po’ di tempo che volevo iniziare questo progetto e ora finalmente mi sono deciso a iniziare. Quello che voglio fare oggi è portare sul blog questa serie: Peliculas para no dormir. Che cos’è? Peliculas para no dormir è una mini-serie televisiva spagnola andata in onda nel 2006 e composta da sei film e, come avete potuto intuire dal tiolo, tutti e sei sono degli horror. In italiano questa serie è stata chimata 6 film per non dormire ed esiste il confanetto con tutti e sei il film, se qualcuno volesse recuperarli. Questa serie prende spunto da un’altra serie spagnola andata in onda dal 1966 fino al 1984 ovvero Historias para no dormir.
Perché ho deciso di buttarmi su questo progetto? Probabilmente per potare qualcosa di effettivamente nuovo sul blog e cambiare un po’ il format. In questo caso le recensioni saranno più brevi rispetto al solito, anche perché non c’è tanto da dire a riguardo. Inoltre ho iniziato ttuto questo anche perché ero sinceramente interessato a questa mini-serie e a i nomi dei registi che ci hanno partecipato. Senza perdere altro tempo iniziamo parlando del primo film.
Ecco a voi La Culpa (La Colpa), pellicola scritta e diretta da Narciso Ibáñez Serrador.

Trama:
Gloria (Montse Mostaza) è un’infermiera che vive da sola con sua figlia Vicky (Alejandra Lorenzo) e ha seri problemi economici che non riesce ad affrontare. Un giorno Ana (Nieve de Medina), una ginecologa, si offre di ospitare le due a casa sua in modo da non dover pagare la casa, in cambio Gloria dovrà aiutarla nel suo lavoro. In seguito Gloria scoprirà che Ana pratica anche l’aborto e che in quelle mura c’è qualcosa di inquietante e misterioso.

Chi conosce il cinema horror sicuramente avrà riconosciuto il nome di Serrador. Un regista spagnolo con una lunga carriera nel mondo della televisione che però ha sfornato due horror molto belli e di grande importanza: Gli orrori del liceo femminile e Ma come si può uccidere un bambino? Due film che vi consiglio di recuperare. Inoltre è stato diretto e scrittore di molte storie di Historias para no dormir, così come è stato il produttore di questo Peliculas para no dormir. Insomma ci sono tutte le premesse giuste per un primo film ottimo. E invece non è così.

La pellicola inizia molto bene, con il corpo di una donna che viene trascinato via e una bambina, Vicky, che assiste a tutto. Il film fin da subito sa come cogliere l’interesse dello spettatore, ma in seguito riesce a far crollare tutto. Uno dei problemi più gravi della pellicola è la sua dispersività, apre molte sottotrame e non ne chiude nessuna. L’esempio perfetto lo ritroviamo con Christina. A un certo punto del film viene menzionato questo nome e Ana fa finta di non saperne nulla. E il mistero su questa persona, che prima viveva con Ana, viene enfatizzato: le chiamate da persone che la cercano, oggetti appartenenti a lei, il comportamento della domestica quando sente il suo nome. Il punto è che non scopriamo più nulla su di lei e a un certo punto non verrà più nominata. Si perde un sacco di tempo a parlare di lei e all’inizio è molto fuorviante perché sembra che la storia si incentri su ciò (cosa che avrei preferito visto poi come si evolve la storia). E non sarà l’unica storia senza risposta e conclusione: il rischio di perdere il lavoro da parte di Gloria, la casa della vicina che sembra uscita da un film gotico a basso budget. Sottotrame che servono solo da riempitivo perché non fanno avanzare la trama e non sono utili in alcun modo alla trama principale e se dovessimo mettere insieme tutti questo momenti avremo ben metà del film e questa è una cosa molto grave.

Un’altro errore grave e il modo con cui il regista tratta l’argomento principale del film. In questa pellicola si affronta la tematica del diritto alla vita e dell’aborto e vengono affrontate veramente male. Per prima cosa per il modo con cui viene messa in scena ovvero in maniera, piatta, senza fantasia e con banalità ed è una cosa che mi ha lasciato perplesso, visto che Serrador ha molta esperienza alle spalle e quelli che commette lui sono errori da dilettanti (come ad esempio alla fine con quei barattoli). Il secondo motivo è che Serrador mostra su queste tematiche una chiusura tematica terrificante e degna degli anni ’60. Non mette in scena un dibattito o qualcosa di simile, mostra solo che l’aborto è brutto e mette in cattiva luce il personaggio di Ana che pratica l’aborto, tra l’altro è anche omoessuale e ci prova con Gloria. Il bello è che nonostante si cerchi di dipingerlo come negativo, il personaggi di Ana è quello caratterizzato meglio di tutti ed quello con cui il pubblico empatizza veramente.

La Culpa è un primo episodio veramente tremendo, con vari problemi di sceneggiatura, una regia vecchia e piatta (i due film che ho citato del regista sono mille volte più moderni di questo nonostante li abbia girati negli ’60 e ’70) e un modo di approciarsi a temi delicati veramente vecchio e chiuso. Una delusione su tutti i fronti, accentuata dal fatto che Serrador aveva appunto diretto due pellicole importanti per l’horror spagnolo. Tralasciando l’inizio e una o due scene di tensione, La Culpa non ha tanto da offrire.
Ve lo dico fin da subito, questo è l’episodio peggiore della serie e infatti i prossimi saranno migliori, anche dobbiamo aspettare ancora un po’ prima di vedere quelli veramente belli.

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!

[The Butcher]

14 pensieri riguardo “Peliculas para no dormir: La Culpa

      1. Lo immagino. A me succede con certi film di Dario Argento, sembra di entrare nel luna park degli orrori dove appaiono improvvisamente figure spaventose e poi spariscono. Lasciamo perdere altri film con buchi di sceneggiatura che paiono la fossa delle Marianne 😅

  1. Ho cominciato a leggerti pensando che avrei dovuto recuperare assolutamente questo lavoro di Serrador… Puoi immaginare la mia delusione nel leggere la tua stroncatura! Spero che gli episodi successivi siano migliori…

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