Terminator – Dark Fate

Questo era un film che, insieme a Doctor Sleep (di cui probabilmente parlerò in un secondo momento), attendevo parecchio. I motivi li spiegherò in seguito (anche se, chi ha letto le recensioni su Terminator e Terminator 2, li conosce bene), ma comunque avevo un certo timore verso questa pellicola, visto le grandi le grandi delusioni che ci avevano dato i tre capitoli precedenti (Terminator 3, Salvation e Genisys). Quindi sono andato a vederlo al cinema con una certa emozione e un pizzico di paura. Alla fine questo nuovo capitolo vale la pena di essere visionato?
Ecco a voi Terminator – Dark Fate, sesto capitolo della saga di Terminator, diretto da Tim Miller.

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Trama:
Il futuro apocalittico causato dal supercomputer Skynet non è mai avvenuto. Sarah e John sono riusciti a salvare miliardi di vite. Ora ci troviamo nel 2020 dove ci verrà presentata la nuova protagonista, Daniella Ramos, chiamata da tutti “Dani”, che vive a Città del Messico. Subito dopo dal futuro vengono inviati una donna e un Terminator. La prima si chiama Grace ed è un soldato potenziato ovvero un ibrido uomo-macchina. Il secondo invece è il modello Rev-9 che possiede la capacità di rigenerarsi e di utilizzare il suo esoscheletro come arma (e quindi combattere come due esseri connessi). Grace fa del suo meglio per proteggere Dani da questo implacabile mostro e a soccererle arriverà anche Sarah Connor.

Come ho già detto, avevo un po’ di paura per questo film, visto quanto erano stati deludenti gli ultimi capitoli, ma c’erano diversi fattori che mi avevano molto colpito. Prima di tutto il ritorno di Linda Hamilton nei panni di Sarah Connor (il suo personaggio non era presente in Terminator 3 e Salvation e in Terminator Genisys Emilia Clarke non era riuscita a trasmetterle lo stesso carisma e la stessa forza), il fatto che sia un sequel diretto di Terminator 2: Il giorno del giudizio e che quindi non tiene conto dei capitoli senza Cameron e, cosa più importante di tutto, il coinvolgimento di James Cameron nell’opera, qui in veste di produttore. Tutti vari elementi che facevano ben sperare, insieme al fatto che alla regia è stato scelto Tim Miller, regista che aveva convinto con il suo Deadpool.

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Partiamo dall’inizio del film che si dimostra molto accattivante. Si apre con la guerra del futuro che avviene su una spiaggia, dove i Terminator emergono dal mare e segue poi una transizione in cui si vede la stessa spiaggia ma nel 1998 con le persone che si stanno godendo il sole. Ciò ci fa capire che Sarah è riuscita veramente a fermare l’apocalisse di Skynet (che doveva avvenire nel 1997). Purtroppo un T-800 inviato sempre da Skynet riesce a trovarli e a uccidere John davanti agli occhi di Sarah per poi andarsene via. E questo inizio mi ha veramente colpito: John, il capo della resistenza umana contro le macchine, il salvatore del futuro alla fine è stato ucciso da Skynet (anche se quest’ultima non avrà mai un futuro). Ciò sottolinea ancor di più la volontà di questa pellicola di provare ad allontanarsi da tutto ciò che riguarda Skynet e fare qualcosa di nuovo (e se qualcuno pensa che la morte di John sia qualcosa di fastidioso o che insulti il suo personaggio, ricordatevi cos’era diventato nel terzo capitolo).
Questa volta a mandare un Terminator nel passato (2020) non sarà Skynet bensì Legion, una nuova intelligenza artificiale.

Parliamo subito della sceneggiatura del film. Nonostante abbiano cercato di cambiare e/o modificare certe cose, Terminator – Destino Oscuro non riesce a staccarsi da alcuni momenti che caratterizzano i primi due capitoli. Di base ci sono cose molto simili: due esseri del futuro che arrivano nel passato per uccidere/salvare una determinata persona che cambierà i destino dell’umanità; la base è sempre la stessae non credo che questa cosa verrà cambiata per i futuri seguiti. Nonostante questa sia una regola da cui non ci si può sottrarre, hanno aggiunto particolari interessanti come ad esempio il soldato potenziato, un’idea che funziona ed è molto in linea con il mondo di Terminator. Grace ha una resistenza e forza fisica superiore a qualsiasi umano ed è capace di tener testa a un Terminator perfino nel corpo a corpo, peccato però che subisca gli effetti di questa sua trasformazione e il suo corpo delle volte fa fatica a sopportare gli enormi sforzi che fa. Apprezzo molto come abbiano reso il Rev-9, un Terminator capace di staccarsi dal suo esoscheletro per utilizzarlo come arma (facendo in modo che ci siano due avversari), un’idea semplice ma che funziona benissimo e sicuramente molto più interessanti rispetto al T-X e il T-3000.

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Ciò che ho apprezzato di più è il fatto che si ritorni a parlare delle tematiche che mi avevano fatto innamorare dei primi due capitoli. Quindi si sottolineerà l’importanza della vita umana, il rapporto uomo-macchina e soprattutto l’importanza delle scelte. In special modo si parlerà parecchio di quest’ultimo argomento e si tornerà a discutere sul fatto che il destino non è ancora stato scritto, lo scriviamo noi e sempre noi dobbiamo prendere in mano le redini della nostra vita e rendere il futuro un luogo migliore. Per quanto riguarda invece il rapporto uomo-macchina, il portagonista assoluto sarà ancora una volta Arnold Schwarzenegger nel suo solito ruolo e con ancora qualcosa da dire che mi ha fatto molto piacere.
Nel film ci saranno anche altre tematiche importanti come ad esempio l’immigrazione e il femminismo, tematiche trattate molto bene e senza essere didascaliche.

Tra i vari personaggi della storia ho apprezzato sia Grace (Mackenzie Davis) sia Dani (Natalia Reyes) che praticamente ricoprono i ruoli che avevano Kyle Reese e Sarah Connor nel primo film. La prima ha il compito di salvare la ragazza, ragazza per cui prova un grande rispetto, mentre la seconda, nonostante alla fine dimosterà una forza di volontà come Sarah, sarà leggermente diverso. Infatti Dani fin da subito dimostra di essere un personaggio forte e andando avanti questa caratteristica non farà altro che diventare più evidente. Sicuramente una crescita meno impattante e più semplice rispetto a quella di Sarah nel primo capitolo ma che comunque funziona.
Indovinate però chi riesce a rubare la scena? Sempre lei, Linda Hamilton con il personaggio di Sarah Connor. Lei è il personaggi scritto meglio di tutti e soprattutto quello con più sfaccettature. Ha tanti pregi quanti difetti, riesce a essere fredda e calcolatrice così come sa essere molt emotiva e cocciuta. E’ un personaggio che ancora riesce a dire tanto e che potrà ancora farlo se ci saranno altri seguiti.

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Passiamo adesso al lato tecnico. Tim Miller si è dimostrato la scelta giusta come regista. Riesce a dirigiere veramente bene le scene d’azione, scene molto lunghe e con un ottimo montaggio dove riesce a mantenere una mano ferma che è dal terzo capitolo che manca (a volte sembrava che i registi perdessero il controllo della telecamera). Buona anche la fotografia di Ken Seng, che ricorda molto quella dei primi due capitoli curata da Adam Greenberg. Gli effetti speciali sono stati realizzati dalla Industrial Light & Magic e dalla Scanline VFX. Sugli effetti digitali utilizzati nella pellicola ci sarebbe parecchio da dire. Nonostante siano veramente ottimi, in alcuni punti si nota molto il digitale e non riesce a creare quel senso di solidità che dovrebbe cercare di dare. Sono passati quasi 30 anni eppure gli effetti di Terminator 2 sono ancora qualcosa di incredibile e moderno.
Le musiche sono state curate da Tom Holkenberg (Junkie XL) che aveva già lavorato con Miller a Deadpool. Della musica ho apprezzato alcuni momenti musicali latino-americani, visto dov’è ambientato il film, e, rispetto alla colonna sonora di Brad Fiedel, questa è molto più aggressiva cosa che non mi ha colpito per niente (anche se comunque l’ho apprezzata).

Terminator – Dark Fate è un film con qualche difetto soprattutto nella sceneggiatura, dove sono presenti alcune ingenuità ma che riesce a essere, dopo tanto tempo, un ottimo seguito. Ha ottime scene d’azione, personaggi ben caratterizzati e con un certo carisma e soprattutto ha qualcosa da dire e lo fa bene. Mi dispiace solamente che non stia guadagnando quanto dovrebbe e ciò mi fa temere per i futuri seguiti (avevano intenione di fare una trilogia).

Spero vivamente che apprezziate questo film come l’ho apprezzato io.
Alla prossima!

 [The Butcher]

10 pensieri riguardo “Terminator – Dark Fate

  1. Purtroppo non ho la spinta ad andarlo a vedere perché gli ultimi capitoli mi hanno molto deluso. Apprezzo comunque la tua recensione e ammetto che mi dispiacerebbe se la saga fosse stroncata. Il marchio Terminator é un cult nel mondo del cinema

    1. Capisco la tua delusione ma comunque ti consiglio di vederlo. Ovviamente non può competere con i primi due capitoli ma è comunque un ottimo film d’intrattenimento che sa divertire e sa fare riflettere. C’è tutto quello che mancava negli altri tre.

  2. Fa niente se c’è qualche difetto, che magari sono quei difetti tipici delle opere anni ’80-’90, e quindi amen: ogni tanto c’è bisogno di sequel onesti e ben realizzati!^^

    Moz-

    1. Scusa se rispondo al tuo commento solo adesso, ma per qualche motivo era finito nello spam (a volte WordPress fa questi errori e non ne capisco il motivo). Comunque sì, quelle ingenuità sono quasi tipiche dei film anni ’80-’90 ma non sono tali da minare la narrazione o la trama. Mi dispiace solo che non stia avendo il successo che si merita.

  3. Dopo aver letto questa tua ottima recensione (tale perché, come sempre, circumnavighi il film dapprima nello specifico filmico e poi lo analizzi come evoluzione della storia iniziale), mi sono quasi sentito in colpa per aver deciso di non andare al cinema a vedere quest’ultimo capitolo della saga di Terminator: infatti, dopo aver soppesato da un lato la noia, per una storia che dopo gli ultimi tre tentativi (tutti con qualcosa da dire ma anche dimenticabili e persino inopportuni, come una deriva dagli inarrivabili primi due film) mi ha da tempo pervaso su questo franchise e dall’altro lato la curiosità di vedere cosa aveva fatto con la sua saga il suo creatore James Cameron, ha vinto in me la preferenza ad altri film da vedere in sala.

    Ciò non significa che non vedrò il film, tutt’altro: lo recupererò il prima possibile in streaming ad alta qualità (Rakuten o altri siti) e probabilmente comprerò anche un’edizione Bluray 4k, perché in genere quelle versioni sono accompagnate da contenuti extra, in questo caso quanto mai importanti.

    Non ti nascondo che il peso maggiore della mia decisione è legato all’assenza di Cameron al timone di regia, perché malgrado Miller abbia tutta la mia stima per l’ottimo lavoro fatto con il primo Deadpool, non ha un’oncia delle capacità di un vero Dio del cinema come il buon James (specie nel rapporto uomo-macchina, dai robot dei T1 e T2, agli esoscheletri di Aliens, fino ai simulacri di Avatar), tanto che quando usciranno i sequel di Avatar sarò certamente in sala al day-one!

    Mi dispiace inoltre di non essere un caso isolato, giacché il film sta andando, sembrerebbe, molto male e come già accaduto per Alita, anche questo flop commerciale metterà un’ipoteca gigantesca sui possibili sequel previsti in fase di progettazione delle sceneggiature.

    Siccome, anche dai tuoi post precedenti dedicati ai primi due film della serie, ti so molto preparato sull’argomento, approfitto di questo commento per chiedere la tua opinione sulla sfortunata fiction televisiva The Sarah Connor Chronicles

    1. Purtroppo le delusioni causate dagli altri film si ripercuotono su questa pellicola. Non è un capolavoro ma è un ottimo film d’azione che si merita molto di più. A questo punto spero che guadagni bene in Cina (che ormai è diventata la salvezza di tanti blockbuster a quanto pare).
      Ovviamente la regia di Miller non può competere con quella di Cameron ma fa comunque un ottimo lavoro e dimostra che può dare molto come regista e che sta ancora crescendo e migliorando.
      Per quanto riguarda The Sarah Connor Chronicles invece un po’ mi è dispiaciuto. Ha avuto qualche problema a partire come serie ma alla fine si era dimostrato un buon prodotto, sicuramente più interessante dei tre seguiti. Un po’ mi dispiace che non abbia riscosso un grande successo.

  4. Non vedo l’ora di vedere questo film… forse perché i primi due film della saga mi ricordano un periodo molto bello della mia vita. Mi piace molto l’idea che abbia gli stessi protagonisti di allora!

    1. Io sono contento del ritorno di Linda Hamilton. Molti pensano che il simbolo di Terminator sia solo il T-800, ma non sanno quanto anche Sarah Connor abbia rappresentato i primi due capitoli. Comunque non aspettarti dei capolavori come quelli di Cameron, è un ottimo film e sicuramente uno dei film action migliori di quest’anno.

  5. knock, knock, knock… Sarah Connor?

    Quando ho visto il trailer di questo film, ho pensato “Oh no, dopo Terminator 3, Genesis e Salvation, spremono ancora su questo franchising come su un vecchio limone! ” Ma latua recensione mi ha entusiasmato! Per me, T1 e T2 sono tra i miei film di fantascienza preferiti e sono contento che lo spirito originale sia stato ritrovato.

    Beh, chi vuole andare a ballare al Tech-Noir?

    1. Mi fa molto piacere! Ovviamente non aspettarti un capolavoro, ma un ottimo film d’azione che ha effettivamente qualcosa da dire e lo fa bene. Ha i suoi difetti ma è finalmente un sequel fatto come si deve. Bastava solo un regista in gamba e una sceneggiatura decente.

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