Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo siamo tornati a parlare di live-action e abbiamo deciso di concentrarci su un’opera che non richiedesse un’enorme attenzione ma che allo stesso tempo avesse qualcosa da dire e la scelta è ricaduta su un catastrofico degli anni ’90, Dante’s Peak – La furia della montagna. Harry Dalton è un vulcanologo che viene chiamato dal suo capo per fare dei rivelamenti nella piccola cittadina di Dante’s Peak e controllarne l’attività vulcanica. Qui incontra il sindaco, Rachel Wando, che lo aiuta volentieri. Mentre fa i suoi controlli, nota elementi che lo allarmano e quindi decide di chiamare un’assemblea comunale per discutere di una possibile evacuazione, ma viene fermato dal proprio capo in quanto le prove sono insufficienti e non vuole causare il panico. Quindi decidono di monitorare tutto ma alla fine sarà Harry ad avere ragione. Tecnicamente il film è ben fatto, con una regia che sa fare il suo dovere e costruire una certa tensione e soprattutto il film ha degli effetti speciali, in particolar modo quelli artigianali, che sanno colpire e impressionare. A livello di storia non ci ritroviamo davanti a niente di originale e abbiamo tante cose già viste, ma aveva del potenziale visto che i suoi protagonisti risultavano simpatici e avevano delle ottime discussioni inerenti alla geologia. Lo consiglio assolutamente!
Cambiamo argomento e riprendiamo a discutere del mondo dei fumetti e continuiamo così con la saga fantasy di Kalya!
Ecco a voi Kalya volume 18, edito dalla Bugs Comics, scritto da Luca Lamberti e Leonardo Cantone e disegnato da Andrea Modugno.

Trama:
Kalya e il suo gruppo sono arrivati alla fortezza di Harro, una prigione costruita appositamente per rinchiudere i gjaldest, per trasportare Hamon-Dern a Galdor. Purtroppo la loro impresa si rivelerà più ardua del previsto perché sia nelle file di Galdor sia in quelle della fortezza di Harro sono presenti dei traditori che cercheranno in tutti i modi di liberare l’antico tiranno.
E ancora una volta eccoci qui con la serie di Kalya e i suoi sporadici articoli. Ormai sto finendo le battute su quanto stia scrivendo con poca costanza questa saga e quindi, senza perdere altro tempo, cominciamo.
I disegni questo volta sono affidati ad Andrea Modugno che riesce in tantissime cose a fare un buon lavoro, anche se in altri non mi ha convinto del tutto. Apprezzo molto l’uso dei chiaroscuri e un esempio ottimo è il modo in cui disegna il mare, con queste onde profondamente oscure, e lo stesso dicasi per gli ambienti bui. Nonostante tutto però il disegnatore tende ad avere un tratto molto pulito e preciso, creando numerose scene chiare e comprensibili, usando tratti semplici e ben delineati. Nelle costruzione e negli ambienti è ben fatto e i volti umani, nonostante non siano ricchi di dettagli, sono resi bene e realistici con poche linee, ma è qui che arriva forse l’unico difetto. I volti sono ben resi ma li ho trovato poco espressivi e a volte molto rigidi, stessa cosa dicasi a volte per certi combattimenti

A livello di storia ci presenta questa fortezza e il suo scopo principale, spiegandoci come la presenza di Harmon-Dern sia nota a pochissime persone. Per il resto non c’è tanto da aggiungere, visto che si concentra sulla fuga dei nostri protagonista insieme al prigioniero, mostrando di tanto in tanto scorci di come va la situazione su come le cose pian piano iniziano ad andare secondo i piani di Hamon-Dern nel resto di Theia.
Per concludere, Kalya volume 18 è un buon volume che, seppur con qualche difetto, ha uno stile veramente valido e sa intrattenere fino alla fine. Lo consiglio!
Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!
[The Butcher]
Come sempre, mi dispiace non riuscire ad usufruire dei fumetti.
Non ti preoccupare. So bene i problemi che ti causano. Un giorno mi piacerebbe invece parlare delle strisce dei Peanuts. Quello sarebbe interessante.
fabulous these.
Thanks!
[…] così con la saga fantasy di Kalya e i suoi sporadici articoli, andando a prendere in esame il volume 18. Kalya e il suo gruppo sono arrivati alla fortezza di Harro, una prigione costruita appositamente […]