La gang del bosco

Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo fatto una breve pausa dal mondo del cinema e siamo andati a concentrarci sul mondo dei fumetti, continuando la saga fantasy italiana di Kalya con il volume 11. Dopo aver aiutato Bael a riprendersi il trono nel regno dei nani, Kalya e gli altri sono finalmente pronti per raggiungere Hobur e fermare il morbo. Varnon e i suoi elfi però sono diretti lì per trovare una cura solo per loro e il cugino di Bael continua a voler riprendersi il trono. Un volume molto buono con un disegno fatto bene e curato molto nei personaggi, anche se lo stesso non si può dire delle ambientazioni. Il ritmo è ottimo e scorre con naturalezza e le scene d’azione risultano molto dinamiche. Inoltre qui iniziamo ad avere le prime risposte a certi misteri e vedremo come i nostri protagonisti sono maturati e soprattutto come siano affiatati. Lo consiglio!
Torniamo nel mondo del cinema e per la precisione nel mondo dell’animazione e cerchiamo così di portare avanti almeno una delle maratone che ho iniziato, scegliendo questa volta la DreamWorks e arrivando al loro 13° lungometraggio animato.
Ecco a voi La gang del bosco (Over the Hedge), pellicola animata del 2006 scritta da Len Blum, Lorne Cameron, David Hoselton e Karey Kirkpatrick e diretta da Tim Johnson e Karey Kirkpatrick.

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Trama:
RJ (Bruce Willis) è un procione affamato che, non riuscendo a prendere del cibo, decide di rubare le scorte a un orso chiamato Vincent (Nick Nolte), scorte che ha rubato a sua volta agli umani. Mentre cerca di svignarsela, distrugge tutto quanto il cibo e viene catturato dall’orso. I due arrivano a un accordo: RJ dovrà recuperare tutto il cibo perduto entro una settimana e se dovesse fallire allora Vincent lo ucciderà. Nel frattempo un gruppo di animali, capitanati dalla tartaruga Verne (Garry Shandling), si risvegliano dal letargo e scoprono che gli umani hanno distrutto tutto il bosco per costruire le loro case e agli animali è rimasto un piccolissimo spazio per raccogliere le provviste. RJ quindi decide di sfruttare la situazione a suo vantaggio e convincerli a prendere il cibo degli umani, nonostante Verne non sia d’accordo. Le cose vanno per il meglio ma il loro comportamento allarma gli umani che decidono di rispondere in maniera drastica.

Ricordo di averlo visto per la prima volta molto anni fa e, nonostante fosse passato del tempo, ricordavo bene certi momenti e certe scene specifiche. Ovviamente non ricordavo tutto alla perfezione, ma il fatto che mi fosse rimasto impresso tutto ciò dopo così tanto tempo è certamente un buon segno. Quindi iniziamo subito con la recensione.

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Partiamo come al solito dal lato tecnico. A livello di design il film convince assolutamente, in particolar modo quelli degli animali. Per fare un esempio, mi piace molto come hanno realizzato Verne, con forme rotonde e piene e dei grandi occhi oppure Hammy lo scoiattolo (Steve Carrell), con il corpo molto esile e sottile e una testa grande e larga. Sotto questo punto di vista c’è molta diversificazione e saranno tutti riconoscibili all’istante. Anche l’animazione è davvero molto buona, più veloci e dinamiche, ma ci saranno alcuni momenti in cui la loro pesantezza e lentezza riusciranno a sottolineare dei momenti drammatici. Le ambientazioni saranno convincenti e qui apprezzo molto il modo con cui questi animali si approcceranno con il mondo umano non solo per le gag ma anche per la prospettiva che avranno di questo ambiente così strano per loro e anche così grande.

Ciò che convince maggiormente sono però le gag e soprattutto il ritmo. In particolar modo quest’ultimo riesce ad aiutare perfettamente il film, dandogli la giusta atmosfera e soprattutto aiutando la comicità. Le gag sono infatti molto simpatiche e alcune idee riusciranno a raggiungere un buon grado di follia, ma è proprio il ritmo a valorizzarle maggiormente e crea dei tempi comici stupendi. Il film non è molto lungo ma con il ritmo passa in un batter d’occhio, riuscendo comunque a spaziare in tantissimi momenti tra commedia, piani folli, azione e anche una crescita interessante dei personaggi e dei loro rapporti. In generale tutto il lato tecnico funziona e anche la sceneggiatura sa sorprendere.

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Una delle cose migliori di questa pellicola riguarda i numerosi personaggi. I due più importanti sono sicuramente RJ e Verne, ma apprezzo molto come abbiano gestito gli altri membri del gruppo. Infatti anche quest’ultimi avranno le loro storie e dei rapporti interessanti, come ad esempio la famiglia di opossum con Ozzie (William Shatner) e sua figlia Heather (Avril Lavigne), come quest’ultima critichi molto che il padre si finga morto ogni volta che crede di trovarsi in pericolo e come i due si riavvicineranno. E lo stesso potrei dire di tutti gli altri, una cosa ottima che sottolinea ancor di più la forza di questa peculiare famiglia e la faccia sentire come tale. Verne è un ottimo personaggio, una tartaruga molto cauta e sempre piena di dubbi e ansie che cerca di fare del suo meglio per coloro che ama, ma a colpire veramente è RJ perché è l’animale che avrà una crescita del personaggio ottima. Lui parte come qualcuno che vuole sfruttarli solo per salvarsi la pelle ma, passando del tempo con loro, si affezionerà parecchio ed avrà dei bellissimi dubbi e sensi di colpa, non riuscendo a scegliere tra stare con loro e dire la verità oppure continuare con il piano, arrivando poi a capire la bellezza di essere circondato da qualcuno che ti ama. Una crescita semplice ma fatta bene. Inoltre apprezzo la critica sociale che il film fa dell’esagerato consumismo americano in cui il cibo non è mai abbastanza e lo fa di base proprio con questa storia ma anche attraverso delle scene comiche esilaranti, come appunto la prima volta in cui RJ spiega agli altri come gli umani si rapportano con il cibo. E tutto ciò non è neanche mostrato in maniera banale o così retorica e la cosa mi ha stupito.

Per concludere, La gang del bosco è un ottimo film d’intrattenimento che riesce a divertire attraverso un umorismo veramente simpatico e a volte folle, quest’ultimo valorizzato da un ritmo che trova il perfetto equilibrio in questa storia. I personaggi sono ben caratterizzati e arriviamo ad affezionarci a loro e il film arriva perfino a fare una critica sociale a un certo tipi di mondo. Lo consiglio!

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Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!

[The Butcher]

18 pensieri riguardo “La gang del bosco

  1. Lo trovo anche io un ottimo film, con una trama che funziona, scene molto divertenti e bei personaggi. Anche alcune canzoni molto belle, aggiungo, e un gran cast di doppiatori che purtroppo in italiano va perduto. Quando l’opossum morendo ha detto “Rosebud!” sono morta dal ridere la prima volta.

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