Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo parlato della Disney, ma questa volta non dei suoi classici animati (anche se dell’animazione era presente anche qui), ma di un film con attori in carne e ossa che ha fatto la storia, probabilmente uno dei musical più famosi di sempre, Mary Poppins. La storia è incentrata sulla famiglia Banks, una famiglia in cui i due bambini fanno scappare via le varie tate e il padre è troppo occupato per pensare a loro. Quest’ultimo decide di mettere un annuncio per trovare una nuova governante ed è qui che compare Mary Poppins. Questa tata con poteri magici farà del suo meglio per educare i bambini, comportandosi co serietà ma usando anche la fantasia e un pizzico di follia. Nonostante l’ottimo lavoro, il padre dei bambini non sarà molto contento di tutte queste stranezze.
Probabilmente è uno dei musical più interessanti mai fatti, un’opera a livello tecnico impressionante sia per messa in scena che per fotografia. Gli elementi che colpiscono di più sono sicuramente le coreografie e le musiche, capaci insieme di creare dei momenti eccellenti e ancor oggi iconici. Gli effetti speciali sanno convincere ancora, con una tecnica mista curata in cui usarono il così detto yellowscreen. Inoltre il film è diventato un cult anche per i suoi personaggi, bizzarri e ben caratterizzati, come la grande Mary Poppins, Bert e soprattutto George, una delle più grandi sorprese della pellicola per la sua crescita. Un film che merita di essere visto.
Parliamo sempre di cinema e, dopo aver parlato di un’opera immortale come Mary Poppins sicuramente parlerò di un’opera altrettanto interessante o comunque importante? Nient’affatto. Oggi si ritorna al trash. Sì, lo so che la recensione di Cruel Jaws è recente, ma non posso farne a meno. Ne ho bisogno. Penso che questa sarà una recensione breve e molto leggera quindi, senza perdere altro tempo, cominciamo.
Ecco a voi Santa Claus Conquers the Martians, pellicola fantascientifica e comica del 1964 scritta da Paul S. Jacobson e diretta da Nicholas Webster.
Trama:
Siamo su Marte e Kimar (Leonard Hicks) è molto preoccupato per i suoi figli Bomar (Chris Month) e Girmar (Pia Zadora). I due bambini sembrano molto depressi, guardano molto televisione terrestre e sono molto affascinati dalla figura di Babbo Natale (John Call). Kimar decide così di consultarsi con l’anziano saggio Chochem e quest’ultimo gli dice che i bambini marziani si comportano così per via dell’educazione rigida che ricevono fin da quando sono piccoli, costretti a diventare adulti e mai a essere bambini. Così Kimar elabora un piano: rapire Babbo Natale. Durante l’operazione sono però costretti a prendere anche Billy (Victor Stiles) e Betty (Donna Conforti), due bambini terrestri che li hanno visti. Voldar (Vincent Block), un marziano del gruppo, non è d’accordo con il piano, considera Babbo Natale una minaccia e vorrebbe che Marte rimanesse così com’è. Farà di tutto per eliminare Babbo Natale.
Perché mai ho deciso proprio questo film? Bè, penso che uno dei motivi più ovvi sia il titolo. Un titolo del genere può attirare l’attenzione di chiunque (o portare a una fuga strategica). Tra le altre cose è uscito perfino nello stesso anno di Mary Poppins. Questa cosa è meravigliosa. Qui si potrà vedere chiaramente cosa succede se manca il budget ma soprattutto se mancano le capacità.
Diciamo che il design dei marziani è abbastanza banale e scialbo e il fatto che sia una pellicola vecchia non giustifica nulla (abbiamo visto design molto più accattivanti negli anni ’50). Sono alieni con la pelle verde (il colore sembra spalmato in maniera frettolosa sui loro volti) con tute verdi e delle antenne sopra il casco verde. Tra le altre cose dormono su dei tavoli sospesi molto scomodi e mangiano pillole fatte di torte, carne ecc…
Visto la piega che prendeva il film in certi punti, io, Shiki e Idreim ci siamo chiesti spesso se i marziani non confondevano le pillole del cibo con altre pillole. E lo stesso vale per gli umani, in special modo Babbo Natale.
Anche qui c’è in parte la stessa peculiarità di Cruel Jaws: non sanno ridere. Più che altro ogni volta che ridono, invece che provare un senso di gioia e allegria, provavo molta inquietudine, soprattutto quando ride Babbo Natale!
La regia è abbastanza inesistente. Ha molte inquadrature fisse e senza una vera e propria costruzione della scena e la storia scorre in maniera abbastanza normale grazie ai personaggi. A livello di storia non aspettatevi colpi di scena oppure idee per parlare di tematiche importanti. Qui la narrazione sarà abbastanza prevedibile e banali e a questo punto si arriva al vero problema del film.
Cruel Jaws non annoiava mai, era tutto sbagliato, ma non c’era un momento che stancasse, riusciva a intrattenere. Qui invece ci sono dei momenti morti, sequenze allungate giusto per arrivare a un certo minutaggio. Ad esempio tutti i momenti in cui i marziani fanno manovre con l’astronave. Inutili e molto lunghe.
Però è proprio qui che arrivano i momenti e le scene che stupiscono lo spettatore, anche se per motivi sbagliati. Sono scene che non ti aspetti, scene che colpiscono come un fulmine a ciel sereno. Per esempio lo scontro tra Kimar e Volgar. Raramente ho visto un combattimento così brutto ed esilarante. Tralasciando il montaggio a caso, ma questi due marziani mettono in mostra mosse molto interessanti come la carezza rotante, la piroetta evasiva, il casquè a caso e lo scuotere delicatamente la testa. Devo informarmi meglio sulle tecniche di combattimento marziane. Ed è qui che arriva il trash involontario bello. La cosa buffa è che ci sono delle macchiette comiche, ma questi non riescono a far ridere. Le scene un pochino più serie invece sì. Lo scontro finale (se così si può definire), l’arrivo di Torg ossia il robot fatto di cartapesta, sono solo alcune di queste. Però c’è anche il momento emblematico, la scena clou che descrive alla perfezione quest’opera: l’orso polare.
A un certo punto Billy e Betty si ritrovano alle prese con un orso polare e se ti ritrovi in un film con un budget limitato e soprattutto con persone non proprio competenti, come potrebbe venir fuori la creatura? Qualcuno potrebbe dire che hanno usato un pessimo animatronic. Magari. Era un uomo in costume poco credibile. La cosa peggiore è che il regista faceva perfino dei primi piani che mostravano maggiormente la finzione. Meraviglioso.
Per concludere, Santa Claus Conquers the Martians è una pellicola trash che riesce a essere spassosa per la sua povertà e soprattutto per una regia che nei momenti giusti riesce a esaltare questa povertà, oltre che creare scene esilaranti involontarie. Purtroppo non sempre è capace di intrattenere per via di certi momenti lenti e lunghi, ma è sicuramente un’opera da vedere.
Spero che la recensione mi sia piaciuta.
Alla prossima!
[The Butcher]
Non conoscevo questa perla, anche se il design del robot mi è familiare. Di sicuro è stato ripreso in Futurama, ma probabilmente già questa pellicola si ispirava a robot già creati in passato. Devo recuperare questo film. Grazie ^_^
Sì, il design si ispirava a certi robot degli anni ’50, ma quelli erano decisamente migliori e realizzati con più cura. Questo film purtroppo non è esilarante come Cruel Jaws, ma ha dei momenti che ti fanno crepare dal ridere. Adoro il mondo trash. Grazie a te e buona serata!
That is a pretty weird Christmas movie !
Indeed but a funny one in a sort of way XD
Bella recensione, ma propendo per la fuga strategica…
Sì, posso capire benissimo XD
“Qui si potrà vedere chiaramente cosa succede se manca il budget ma soprattutto se mancano le capacità.”
Morta!
Onestamente credo di aver riso di più leggendo la tua recensione che non guardando il film(che è stato divertente grazie alla vostra compagnia per quanto mi riguarda), il modo in hai descritto le arti marziane è stato bellissimo XD
Questo film può divertire solo se lo si guarda in compagnia perché purtroppo ha dei momenti morti. Non raggiunge lo stesso apice di Cruel Jaws, ma certi momenti fanno ridere parecchio. Grazie mille, amica mia!
Mi incuriosisce il fatto che tu dica “trash involontario”.
E se fosse stato volontario?
Ci sono trash volontari che tributano un tipo specifico di cinema ma certe brutture sono fatte apposta. Per questo quello involontario diverte molto di più perché è in un certo qual modo più spontaneo e “naturale”
[…] di ritornare nel magico mondo del cinema trash e quale modo migliore se non con un film chiamato Santa Claus Conquers the Martians? Su Marte i bambini iniziano a comportarsi in maniera strana, sono distratti, tristi e guardano […]