Horror Express

Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo continuato a parlare di Disney, arrivando finalmente alla fine di un suo Periodo molto particolare, fatto di alti e bassi ma sempre affascinante, il Periodo di Bronzo, e discutendo di Oliver & Company. Una storia ispirata a Oliver Twist, in cui il protagonista è un gatto orfano che si unisce a un gruppo di cani randagi e di un barbone gentile. Questo barbone però si ritrova indebitato con un pericoloso gangster e se non gli porta i soldi in tre giorni rischierà la morte. Così il gruppo va alla ricerca dei soldi, ma Oliver finisce per ritrovarsi con una bambina che si affezionerà a lui. Sicuramente un film pieno di difetti ma con altrettanti pregi e momenti interessanti. Un ponte fra il vecchio e il nuovo in cui i due stili collidono, riuscendo a funzionare bene, con dei fondali capaci di mostrare la grandezza di New York, anche se alcuni sembravano abbozzati. I personaggi sono tutti molto diversi, ma alcuni rischiano di risultare piatti mentre altri invece riescono a trasmettere molto attraverso le loro azione e interazioni con gli altri. Una pellicola che riesce a cogliere le sfumature di una città come New York attraverso delle sottigliezze interessanti. Consigliato!
Ora, dopo aver concluso questo Periodo Disney, torniamo al mio genere preferito, l’horror. Sì, lo so che faccio sempre la battuta sul passaggio da horror a Disney e viceversa, ma ormai potrei anche renderla una sorta di tradizione del blog. Mi piace come idea, penso che farò proprio così. Quindi oggi torniamo all’horror e per la precisione facciamo un salto negli anni ’70. Quel periodo fu molto importante per il genere, tante cose stavano cambiando, non solo in quel ambito, e si portava sullo schermo film molto interessanti. La Spagna ebbe un periodo ricco con l’horror in quegli anni e lo stesso si può dire per L’Inghilterra (su quest’ultimo caso basta fare l’esempio del grandioso The Wicker Man). E l’opera che affronteremo oggi rispecchia proprio queste caratteristiche.
Ecco a voi Horror Express, pellicola horror fantascientifica del 1972 scritta da Arnaud D’Usseau e Julian Zinet e diretta da Eugenio Martin (nel film indicato come Gene Martin).

Trama:
Siamo nel 1906 e il professor Alexander Saxton (Christopher Lee), un famoso e rinomato antropologo, durante una spedizione in Manchiura trova i resti fossili di una creatura per metà uomo e per metà scimmia. Decide di trasportarlo con sé in Europa grazie all’Espresso Transiberiano e lì incontra l’amico e rivale Doctor Wells (Peter Cushing). Prima di partire però, un uomo viene ritrovato morto davanti alla cassa contenente il fossile, con gli occhi completamente bianchi, senza pupille. Nonostante ciò la cassa viene messa sul treno e l’Espresso parte senza problemi. Sul treno però viene ritrovato un altro cadavere simile al precedente e si scopre che il fossile è ancora vivo ed è riuscito a scappare da quella cassa e ora si nasconde sul treno, senza che nessuno sappia le sue intenzioni. I nostri protagonisti dovranno cercare di catturare la creatura ma quest’ultima si dimostrerà molto intelligente e il modo in cui uccide le sue vittime è brutale e molto pericoloso.

Sul blog ho sempre parlato ed elogiato Vincent Price, un attore che apprezzo profondamente, ma adoro tanto quanto lui sia Christopher Lee che Peter Cushing. D’altronde questo trio ha rappresentato alla perfezione il gotico dagli anni ’50 in poi. Noto anche con un certo dispiacere che ho parlato molto poco di pellicole con protagonisti Lee e Cushing e vorrei rimediare iniziando con questa perla.

Horror-Express-peter-cushing-christopher-lee

Iniziamo ovviamente a parlare del lato tecnico di questa produzione spagnola e inglese. Ci sono tanti elementi che mostrano un grande potenziale, primo fra tutti la decisione di ambientare la pellicola in un treno. Una location davvero interessante, un luogo piccolo e claustrofobico in cui, visto anche le enormi distanze da percorrere nella Siberia di inizio ‘900, non ci si può assolutamente fermare. Una trappola mortale per tutti i passeggeri all’interno. Ci potrebbero essere dei problemi con questa scelta proprio per via dell’ambientazione piccola, infatti non è per niente semplice muoversi in un luogo simile ma il regista già dimostra di esserne capace già dai primi minuti, quando Saxton ritrova il fossile in una caverna molto angusta.

Oltre a sapersi muovere bene con la macchina da presa, il regista utilizza in maniera molto intelligente il montaggio, costruendo sequenze in grado di creare tensione e inoltre ho apprezzato anche certe transizioni che mi hanno ricordato Mario Bava, con uno zoom in avanti fino a quando l’immagine diventa sfocata per poi fare uno zoom indietro e mostrare il cambio della scena. Una tecnica molto interessante e il montaggio qui sarà fondamentale soprattutto quando il mostro attaccherà, ma ci torneremo dopo. Anche la fotografia si dimostra molto curata, passando da un tipo di illuminazione accesa quando ci saranno scene nei vagoni o nella mensa, fino ad arrivare a dei tagli di luci elaborati e interessanti quando il mostro taglierà la corrente. Le scene realizzate nell’oscurità sono certamente le migliori e in certi casi, con lo sfondo completamente nero, ricordano l’espressionismo. Il lato tecnico è ottimo ma anche la scrittura è molto intelligente.

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I due protagonisti principali, Saxton e Wells, sono ben caratterizzati. Il primo è un uomo molto serio e freddo che mette in primo piano il suo lavoro e la scienza rispetto alle persone, mentre il secondo è una persona amichevole e aperta, furba ma anche altruista. Ci sono tanti personaggi che riescono a rendere viva questa pellicola e mi fa piacere vedere personaggi secondari fatti bene. Non sono profondi, ma ognuno di loro ha una personalità. Quello che però mi ha sorpreso più di tutti è il mostro.

Anche il mostro ha una sua personalità, non è una creatura priva d’intelletto che uccide a caso, anzi si dimostra molto furbo e soprattutto fin dall’inizio ci vengono mostrare alcune sue capacità. Non farò spoiler a riguardo e inoltre non vi dirò neanche da che racconto è ispirato il film perché potrebbe rovinarvi qualche sorpresa (in caso andata a scoprirlo dopo aver visto la pellicola). Sta di fatto che uccide le persone guardandole attraverso i suoi occhi rosi. Chiunque entri con i suoi occhi morirà e di una morte orrenda, visto che inizierà a uscire sangue da occhi, naso e bocca e gli occhi diventeranno completamente bianchi. Inoltre questo contatto visivo farà altro. La prima vittima era un ladro capace di aprire qualsiasi serratura. E il mostro, quando si libera dalla cassa, mostra la stessa abilità del ladro, dimostrando che è capace di assimilare anche determinate caratteristiche delle vittime. Queste sono solo alcune delle sue capacità e non mi soffermerò oltre per evitare spoiler. Sappiate solo che questa creatura saprà sorprendere più volte, cambiando le carte in tavola e dando più ritmo alla storia stessa.

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Per concludere, Horror Express è un piccolo gioiello del cinema horror degli anni ’70, una pellicola curata nel lato tecnico, con ottimi attori e con tanta voglia di intrattenere e sorprendere il pubblico attraverso delle buone idee e a una creatura ben costruita. Una pellicola stupenda che saprà stupire tutti quanti.

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!

[The Butcher]

19 pensieri riguardo “Horror Express

  1. Ricordo di averlo visto da ragazzino e non era male (una volta l’ho trovato citato come possibile spunto per avventure in un manuale del GDR di Cthulhu e devo dire che potrebbe prestarsi, specie se si decide un retroscena per la specie della creatura. Non ricordo se il film approfondisse la questione, man mano che passava in persone del mondo moderno o tramite… l’interprete, chiamiamolo così).
    È strano che nessuno abbia pensato di rifarlo, ha delle ottime pensate, ma forse è un bene, probabilmente sarebbe rivisitato in chiave “adolescemi in calore” (interpretati da trentenni) o qualcosa del genere 😅

    1. Personalmente parlando non credo che abbia bisogno di un remake o cose simili. Riguardandolo oggi rimane un’opera che riesce a intrattenere e interessare fin dall’inizio e ha delle bellissime idee oltre che una bella regia. Quindi, se mai dovessero decidere di fare un remake, almeno prendessero un regista di tutto rispetto che sappia fare il suo lavoro e abbia qualcosa da dire veramente.

  2. I agree with you! I discovered this movie on Amazon.jp a few months ago and I loved it! I am really happy to see this movie on your website, more people need to discover this little gem! I wrote a few lines about it (in French) on a forum:

    “Beaucoup aimé ! Petit film d’horreur d’un réalisateur espagnol et tourné en Espagne, qui n’a pas le charme de la Hammer, qui est aujourd’hui un brin désuet certes, mais qui tente et réussit beaucoup de choses : le huis clos dans un train, le climat délétère, des personnages hauts en couleur (il y en a un qui ressemble même à Raspoutine), les épineux mystères… Et le film change presque de genre à plusieurs reprises : on pense d’abord être en face d’un “film de malédiction de la momie” mais en fait… non. Après on croit avoir droit à un film de monstre, et pas vraiment, etc. Et puis casting royal ; Lee, Cushing, Savalas…”

    1. Thank you so much for your comment! This film is a real gem, a work that knows how to intrigue, with an unexpected villain, a prepared cast and great atmospheres. It surprised me and continues to surprise me every time I see it again. For me it is a great film and I am happy to know that there is someone who knows it. I hope, in my small way, to let others discover this film as well. And what you said in the forum is absolutely great!

          1. I’m sure I will with those actors, the story line seems intriguing

            I think I have a friend that movie be perfect to watch with. 👏🙌❤️

            Just so I won’t be scared or anything ✌️ ..cause alone I would freak myself out 😮 every noise or creak lol … so best if I watch with someone 😊😉

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