Dai Diari di un Capitano dell’Aria – Il Tesoro di Smiley

Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo continuato a parlare di cinema spostandoci, dopo tanto tempo, in Corea del Sud e discutendo di un’opera fondamentale, Memories of Murder di Bong Joon-ho. Ispirato alla storia vera del primo serial killer coreano conosciuto, la trama vede due investigatori locali alle prese con dei brutali omicidi di donne. Inizialmente danno la colpa a una persona senza avere delle prove valide ma in seguito, con l’arrivo di un investigatore da Seul, le indagini inizieranno seriamente. Un film veramente intelligente che, com’è nello stile del regista, riesce a unire vari generi come noir, poliziesco, commedia, dramma e film storico. Inoltre la pellicola muove una forte critica sociale a una polizia violenta a cui non interessa trovare il colpevole ma un capro espiatorio a cui addossare la colpa. Ci sono anche altre tematiche sociali interessati come ad esempio la discriminazione, la misoginia e ci viene perfino mostrato uno scorcio della Corea del Sud del 1986, quando vigeva ancora la dittatura. Un’opera meravigliosa, un capolavoro da vedere assolutamente.
Dopo aver parlato di cinema, cambiamo completamente argomento. No, non discuterò di fumetti, preferisco portare qualcosa che è da molto che manca (e me ne dispiaccio) ovvero una recensione di un libro. La letteratura è una mia grande passione che ho fin da quando ero piccolo, ancor prima che mi appassionassi di cinema. Mi sembra giusto dare un po’ di spazio a questa arte. L’ultima volta avevo parlato di Galatea di Madeline Miller, un piccolo libricino molto intenso, scritto da un’autrice che nell’ultimo periodo ho imparato ad apprezzare profondamente. In questo caso volevo portare un libro leggero, viste le tematiche affrontate negli ultimi articoli dedicati alla letteratura. E penso di aver trovato un romanzo italiano perfetto al riguardo.
Ecco a voi Dai Diari di un Capitano dell’Aria – Il Tesoro di Smiley, romanzo fantascientifico, d’avventura e comico del 2021 scritto da Federico Grasso e pubblicato da Nativi Digitali Edizioni.

Trama:
La storia di svolge in un futuro lontano, dove l’Evento ha distrutto buona parte del mondo e la tecnologia ha fatto passi da gigante. Il Capitano Polluce è al comando della sua aereonave, la Rubiconda, e al suo seguito ha Amy, una bambina esperta di armi e combattimenti, e Pherfinfrenferif, un bradipo antropomorfo. Polluce è un robot e dopo aver trovato il suo creatore, il Dottor Due Vì, morente, decide di ascoltare le sue ultime parole: trovare una mappa che è stata rubata dal temibile pirata Smiley l’Immortale. Inizierà così un grande e bizzarro viaggio per recuperare la mappa e scoprire che cosa si nasconde dietro.

Avevo sentito parlare di questo libro grazie al blog di Fuliggine, di cui condivido la sua recensione (QUI). Ogni volta che sento parlare di opere fantascientifiche o fantasy italiane, mi fiondo sempre a leggerle, curioso di vedere che tipo di storia abbiano creato e soprattutto per sostenere questi due generi che nel mondo dell’editoria italiana vengono sempre snobbati. Quindi, senza perdere altro tempo, iniziamo con la recensione.

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Uno degli elementi interessanti dell’opera è il mondo in cui è ambientato. Ci ritroviamo in un pianeta post-apocalittico, cambiato dopo l’Evento, qualcosa che non ci viene specificato ma che ha reso il nostro mondo arido e pieno di creature pericolose. Esiste anche un governo chiamato Confederazione delle Cinque Città, che detiene il potere assoluto e ci sono, ovviamente, i pirati o più per la precisione i vaporsari. Il Capitano Polluce fa proprio parte di quest’ultimo gruppo ed è qui che arriviamo a uno dei punti migliori del libro: i personaggi.

Tutti i personaggi che appaiono in questa breve opera riescono a lasciare il segno, riescono a rimanere impressi nella mente del lettore sia per il loro aspetto ma, soprattutto per la loro caratterizzazione. Prendiamo ad esempio i personaggi che ho citato nella trama. Il Capitano Polluce è un robot che si perde molto spesso in profonde riflessioni riguardanti la vita, la sua natura, il concetto di esistenza e certe volte si sofferma in riflessioni più frivole in momenti poco opportuni. Questi pensieri sanno essere profondi e intelligenti ma anche divertenti per il modo in cui si interrompono, con l’intrusione di alcuni membri della ciurma o altre situazioni.
Pher, il bradipo antropomorfo, è invece una persona che non riesce a stare ferma, è felice di avere sempre qualcosa da fare ed è sempre attivo (proprio come un bradipo vero!). L’unica cosa per cui si dispiace è che il Capitano non riesce mai a dire correttamente il suo nome completo.
Amy invece, per fare un riassunto, è una specie di Hit-Girl. Una ragazzina esperta di armi e combattimenti, diretta e scorbutica e sempre pronta a entrare in azione, probabilmente uno dei membri più efficienti dell’intero gruppo.
Tutti i protagonisti di quest’opera sono fantastici e divertenti, ma mi fermo qui con loro perché non voglio rovinarvi alcune sorprese.

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Altri due elementi degni di nota sono l’umorismo e gli eventi. L’umorismo è l’elemento fondamentale di questo libro e fin dalle prime pagine, in cui ci vengono presentati i personaggi, ci ritroviamo a sorridere per le loro battute e interazioni. Ci sono alcune battute ricorrenti, come il Capitano che sbaglia il nome di Pher, alcune strane parole che dice il Capitano, che dovrebbero provenire da un antico popolo scomparso ma che gli altri pensano siano inventate, ma ci sono anche altri scambi di battute tra personaggi molto diversi che riescono a suscitare grande simpatia.
Per quanto riguarda gli eventi, quest’ultimi riescono a sorprendere per la loro imprevedibilità. La storia è semplice, devono arrivare al punto indicato dalla mappa e sfuggire a Smiley, ma nel mezzo succedono eventi davvero folli e divertenti, soprattutto nella seconda parte, con varie evoluzioni che non mi aspettavo e che hanno reso la lettura ancor più piacevole.
Inoltre vorrei sottolineare la bellezza dei disegni di Marco Calvi, che ha creato delle illustrazioni davvero affascinanti e inoltre sono presenti gli sketches dei personaggi (cosa che mi fa sempre impazzire).

Per concludere, Dai Diari di un Capitano dell’Aria è un libro davvero divertente e scorrevole, capace di intrattenere grazie a ottimi personaggi, degli eventi inaspettati e delle battute simpatiche che in certi casi rompono perfino la quarta parete.

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!

[The Butcher]

11 pensieri riguardo “Dai Diari di un Capitano dell’Aria – Il Tesoro di Smiley

  1. Conoscendo e av3ndol9mletto, non,posso che darti ragione in tutto per tutto nella tua bella recensione, personalmente sarà che sono un pò bambina, di questo libro ho apprezzato molto anche le illustrazioni 😊

  2. Ho appena visto la citazione al Blog e ne sono onorata! ti ringrazio veramente tanto e soprattutto sono felice di sapere che anche ad altri lettori è piaciuto questo libro.
    Io ho da poco recuperato il cartaceo ed ammiro gli sketches finali di Marco Calvi che fanno impazzire anche me, concordo con il tuo pensiero =)

    1. Questo era il minimo visto che sei stata tu a farmi conoscere questop9 e per questo ti ringrazio ancora. Io ho comprato subito il cartaceo e devo ammettere che l’edizione è fatta benissimo.

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