Questo articolo non sarà una recensione ma, come avrete letto dal titolo, sarà una mia impressione a caldo sul remake che verrà fatto sul film The Craft (Giovani Streghe). Quindi ciò che leggerete non sarà qualcosa di preparato o studiato ma più una mia opinione generale su questa scelta.
La Blumhouse aveva annunciato un remake di questo film e negli ultimi giorni sono state anche annunciate le attrici protagoniste. Ovviamente ci sono state molte persone che hanno criticato questo nuovo rifacimento. Capisco bene questo astio visto che il film originale era diventato in poco tempo un cult, ma questa volta sono felice di questo remake.
Non fraintendete, adoro il film del 1996 di Andrew Fleming. Aveva un’ottima regia, degli effetti speciali fatti bene, un ottimo cast e dei personaggi stupendi (tutti ci ricordiamo, giustamente, di Nancy). Però a mio avviso ha sempre avuto una grande pecca che lo ha da sempre menomato e lo ha limitato, quando invece poteva dare ancor di più: il finale.
Da questo punto in poi sarò costretto a fare degli spoiler sulla pellicola, in special modo sul finale. Non sarà una recensione, per quella io vi consiglio di leggere il bellissimo articolo scritto da Lucia che troverete QUI (tra l’altro abbiamo lo stesso pensiero riguardo The Craft). Cercherò di dare un’idea a grandi linee di questo film, quindi consiglio a coloro che non hanno ancora visto questo cult di non leggere l’articolo.
Iniziamo.
The Craft è una pellicola del 1996 diretta da Andrew Fleming e narra la storia di Sarah Bailey, una giovane ragazza che si iscrive in una scuola cattolica dove fa amicizia Nancy, Bonnie e Rochelle, tre persone emarginate da tutti e che vengono considerate delle streghe. E qualche potere lo hanno pure ma non sono delle vere streghe e hanno bisogno del quarto elemento, Sarah, per diventarlo. Dopo un rituale collettivo, le ragazze riusciranno a raggiungere i loro obiettivi ma purtroppo ciò non le basterà e vorranno sempre più poteri e sarà questo a distruggerle.
Come detto in precedenza, The Craft è un film stupendo sotto ogni punto di vista ed è giustamente diventato un cult, ma non ho mai sopportato il finale, soprattutto il modo con cui viene trattato il personaggio di Nancy, interpretato da Fairuza Balk (attrice ottima che purtroppo non ha avuto una gran carriera).
Partiamo intanto dal fatto che tutte e quattro sono un po’ considerate le strambe della scuola e vengono perciò isolate. Bonnie ha delle cicatrici che le causano imbarazzo, Rochelle è una ragazza che viene bullizzata per il colore della sua pelle mentre Nancy vive in una condizione economica davvero pessima. (Anche Sarah ha i suoi problemi ma non subisce ingiustizie come le sue amiche).
E quindi quando ottengono i poteri decidono di utilzzarli per migliorare la loro vita e realizzare i loro sogni: Bonnie fa sparire l cicatrici, Rochelle ottiene la sua vendetta e Nancy migliora la sua condizione. E Sarah? Conquista il ragazzo che le piace.
E giustamente a uno viene da pensare che il suo sia un personaggio frivolo e banale ed è proprio così. Sarà pure la protagonista ma tra tutte le lei è la peggiore e viene oscurate dalle sue amiche, specialmente da Nancy.
Ed è qui che voglio fare il confronto tra Nancy e Sarah. Nancy è una ragazza che sa cosa significhi essere discriminati per la propria condizione sociale e sa quanto la scuola che frequenta, quanto la società sia sbagliata. Perché vengono mandati avanti solo persone con un certo none, con un certo prestigio, persone ricche, bianche e con un certo credo. Tutti coloro che invece non rispettano questi standard vengono allontanati e considerati strambi. E questo è sbagliato e giustamente Nancy vuole cambiare le regole perché sono regole ingiuste e crudeli.
Sarah invece utilizza i suoi enormi poteri per far innamorare Chris, il ragazzo che le piace. Un uso dei poteri abbastanza stupido, che Nancy le rinfaccerà più volte (e giustamente). Il problema di Sarah è che al contrario di Nancy vuole entrare in questa società ingiusta, ne vuole far parte. E quando il Chris tenterà perfino di violentarla si prenderà al colpa lei! E’ Nancy che farà giustizia e vendicherà l’amica.
Il punto è che alla fine la cattiva che perde il controllo dei poteri sarà Nancy mentre Sarah sarà colei che la fermerà e la punirà. Perché? Perché Nancy è quella diversa e in certi film horror anni ’90 ciò che è diverso e male. Quindi alla fine Sarah, la ragazza normale, quella più vicina agli standard della società sconfigge Nancy, la diversa e lo ritorna lo status quo di inzio film. Niente cambia.
E a me questa cosa non è mai andata giù. Voglio dire, dopo aver letto queste parole e aver visto il film, chi cavolo direbber che Nancy è la cattiva? Nancy stava facendo qualcosa di giusto e a mio avviso si sarebbe meritata più giustizia e non quel trattamento finale.
Per questo sono quasi contento del remake. Perché voglio un finale diverso, perché voglio che Nancy abbia giustizia e non sia considerata come la cattiva, ma come qualcuno che cerca di cambiare una società malsana e crudele, dando così la possibilità a chi è diverso di vivere una vita tranquilla senza aver paura di essere preso di mira dai privilegiati.
Poi come sarà il film non posso dirlo (io incrocio le dita), ma spero davvero in un cambio di finale.
So anche chi sarà la regista della pellicola: Zoe Lister-Jones. Ci sono rimasto un po’ male a sentire questo nome, non perché non consideri la regista all’altezza, ma perché da un po’ di tempo di vociferava che la regia sarebbe spettata a Leigh Janiak, la regista del bellissimo Honeymoon.
Io comunque spero tanto in un buon prodotto che riesca a emozionarmi e divertirmi come la fatto il film originale ma, soprattutto, voglio giustizia per Nancy!
Giustizia per Nancy!
[The Butcher]