Free Fire (2016)

Noto con un po’ di dispiacere che tendo a parlare poco di film d’azione nel blog. E’ un genere che mi piace molto e che è incredibilmente difficile da fare e gestire. Ultimamente poi vedo che molti film d’azione vengono girati proprio male, con clichè vecchi d’anni, montaggio confuso e personaggi piatti e banali (e sono parecchie le pellicole che rispettano queste regole).
Fortunatamente in quest’articolo ho intenzione di parlare di un film molto curato nel lato tecnico e che alla fine si è rivelato molto più intelligente di quanto mi aspettassi.
Ecco a voi Free Fire, pellicola del 2016 diretta da Ben Wheatley.

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Trama:
Siamo a Boston nel 1978 e due gruppi di trafficanti d’armi si incontrano per uno scambio. Il primo gruppo, capeggiato da Chris e Frank, vuole delle armi e ha pronta una valigietta piena di soldi da dare alla squadra di Vernon. I loro tramiti sono Justine e Ord che devono controllare che l’affare vada a buon fine. L’incontro inizia male quando si scopre che le armi non sono quelle promesse e, come dice la legge di Murphy, se qualcosa può andare male, andrà male. Infatti due membri dei gruppi hanno un conto in sospeso e, dopo un’accesa discussione, causano una sparatoria. Come se non bastasse nel magazzino in cui è avvenuto l’incontro ci sono due cecchini che stanno causando ancor più scompiglio.

Come ho detto all’inizio, Free Fire andando avanti si dimostra sempre più intelligente specialmente nella caratterizzazione dei personaggi. Tutti sono riconoscibili, hanno delle personalità ben distinte e difficilmente ci si dimentica di loro.
Nei primi 20 minuti facciamo la loro conoscenza e subito, attraverso il loro modo di fare e le loro parole, capiamo che tipo di persone sono. Per fare alcuni esempi, Chris (interpretato da Cillian Murphy) è una persona attenta che non si fida di nessuno e nel suo gruppo è quello più responsabile; poi abbiamo Ord (Armie Hammer) che invece si crede superiore agli altri, ha un suo fascino, sa convincere le persone, si dimostra affabile e ha ottime conoscenze delle armi da fuoco; per finire gli esempi ecco Vernon (il grande Sharlto Copley), un personaggio stupendo che si crede un genio, affascinante e amichevole quando invece è un codardo, impulsivo e deve sempre far affidamento sugli altri.

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Questi sono solo alcuni dei tantissimi personaggi presenti, ma tutti quanti avranno il loro spazio, anche personaggi stupidi o che di solito sono i primi a morire. Tra l’altro più si andrà avanti con la sparatoria più vedremo alcune di queste persone mostrare lati che neanche loro pensavano di avere. Alcuni rimarranno fedeli al proprio personaggio mentre altri avranno una sorta di crescita , come accade al nostro Vernon. C’è anche chi invece fino alla fine rimarrà un’incognita tipo la misteriosa Christine (Brie Larson) che sembra la più normale tra tutti quanti.

La cosa che comunque mi ha sorpreso è il modo in cui tutto il film è gestito a livello di azione. La pellicola dura un’ora e venti e solo nei primi 20 minuti vediamo i personaggi parlare di affari, mentre nell’ora restante c’è l’intera sparatoria. Fare sequenze d’azione del genere così lunghe è una scelta rischiosa e molto difficile ed è ancor peggio se il tutto è ambientato in un’unica location. Infatti tutta l’azione si svolgerà esclusivamente nel magazzino abbandonato. Ed è qui che regia e montaggio devono essere rese al meglio. Quando inizierà la sparatoria ovviamente tutti tutti quanti cercheranno un rifugio e nella fretta finiranno lontani gli uni dagli altri e dovranno cercare di avvicinarsiai propri alleati, trovare una postazione migliore e provare a far fuori i loro rivali.
Quindi avremo diversi momenti d’azione in cui alcuni cercheranno di raggiungere un determinato luogo o di recuperare oggetti a loro utili o di valore (come ad esempio la valigetta con il denaro).
Ovviamente ci saranno anche momenti di pausa in cui i vari gruppi si organizzeranno per la loro prossima mossa o anche solo per ricaricare le armi o vedere come stanno i propri compagni.
Ci saranno diverse fasi in questi scontri armati e riusciranno sempre a intrattenere e divertire fino agli ultimi minuti dove tutti daranno il tutto per tutto.

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Una cosa divertente che riguarda i personaggi è che sono incredibilmente resistenti. Vengono colpiti dappertutto: spalle, braccia, gambe eppure continuano a muoversi e a combattere; certo, un po’ a pezzi e doloranti, eppure continuano.
Per di più è incredibile vedere come in molti casi lo scontro cambi sempre tono. In alcuni casi riesce a tenerti in tensione con sparatorie emozionanti e montate benissimo, in altre certe scene d’azione sono comiche e in certi casi pure grottesche. Esatto, abbiamo una scena grottesca, fuori di testa che mi ha colpito e che ha sicuramente lasciato sorpresi anche i vari protagonisti della pellicola.

Free Fire è un ottimo film d’azione che si può definire come un vero e proprio gangster movie. Ha una scrittura molto più intelligente e curata di quanto mi aspettassi un regia e un montaggio che danno il meglio di se nelle scena d’azione e ha anche una buona fotografia.
Il punto di forza maggiore sono proprio i personaggi molto caratterizzati e pieni di carisma che vi faranno affezionare a loro.

Insomma un film che riesce a intrattenere e a divertire e che vi farà passare degli ottimo 80 minuti. Tra l’altro adoro il finale ma è meglio se la finisco qui.

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Grazie mille per aver letto l’articolo. Alla prossima!

 [The Butcher]

6 pensieri riguardo “Free Fire (2016)

  1. Ma sai che io invece questo film l’ho schifato massimamente?
    Nelle etichette mentali con ci mi diverto a bollare i film, l’ho “taggato” come action-movie-psicologico perchè sarà pure un action movie ma i personaggi parlano parlano parlano e ancora parlano. Un altro po’ e parlavano pure da morti. E quando fai parlare tanto i personaggi o sei Tarantino oppure il tanto diventa facilmente TROPPO.
    Poi, per carità, avrà pure qualità tecniche rilevanti (montaggio, suono, etc) però boh, io proprio non lo digerii.
    D’altronde è a Natale che bisogna essere più buoni e oggi invece e Pasqua (a proposito, AUGURI!!!!) quindi posso fare il rompipalle :D
    A parte gli scherzi, sono uno dei pochi che non l’ha apprezzato e comunque, di tutte le recensioni positive che ne ho lette, questa è per distacco la più compiuta e brillante. Quindi: chapeau!!!!

    1. Grazie mille per il commento. Capisco il perché non ti sia piaciuto. Io lo reputo un ottimo film d’intrattenimento perché non si prende mai sul serio ma riesce a creare dei personaggi tutto sommato caratterizzati e affascinanti. Ti ringrazio ancora per il tuo commento e ti auguro una buona Pasqua!

  2. Devo assolutamente rinraziarti per avermi spinto a vedere questa perla di cinema visivamente anarchica e scoppiettante, che senza la tua recensione non avrei mai e dico MAI visto, come spesso capita a pellicole che per qualche motivo si saltano nel loro momento (al cinema, in un passaggio televisivo o altro) e poi cadono nel dimenticatoio, finché non diventano troppo vecchie per essere recuperate: Free Fire è pura coreografia e puro montaggio, due elementi che sovrastano tutto il resto tanto sono straordinari, compresi gli ottimi dialoghi, incisivi e taglienti (fantastico il Babou Ceesay di Rough One che dopo essersi preso una pallottola spiega: «I’m not dead, I’m just regrouping…» Mi sto solo organizzando… Fantastico!), così come l’ottima regia.

    Tutto girato in un deposito sgangherato, con munizioni infinte e colpi su colpi e la narrazione ridotta all’osso (presente di fatto solo all’inizio ed alla fine del film) di questi due britannici geniali Amy Jump e Ben Wheatley, così che sia solo la cinetica del cinema puro a parlare, come nel primo The Evil Dead di Sam Raimi.

    Grazie ancora, Butcher!

    1. Ben Wheatley è un regista veramente stupendo ed è riuscito a dirigere alla grande un film da cui non mi aspettavo nulla di che. All’inizio ero incuriosito visto che conosco il regista per High Rise e Kill List ma leggendo la trama della pellicola sembrava qualcosa di tranquillo e nella norma. Invece è incredibilmente divertente e fuori di testa. Mi ha veramente sorpreso.
      Grazie a te per il tuo commento!

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