Eccoci tornati al nostro appuntamento con Silent Hill.
Come già detto qui, recensirò tutti i Silent Hill che ho giocato, e così farà anche The Butcher.
Io ho completato i Silent Hill 2, 3, Origins e Shattered Memories. Al momento sto giocando, con molta calma, a Silent Hill 4.
Oggi parlerò di Silent Hill 3 (che in realtà è il secondo a cui ho giocato; il primo è stato Shattered Memories).
Questo è un videogioco di genere survival horror sviluppato da Konami assieme al Team Silent. E’ il terzo capitolo della saga di Silent Hill e sequel diretto del primo capitolo.
È uscito il 22 maggio 2003 per PlayStation 2 e il 21 ottobre 2003 per Microsoft Windows. Una versione rimasterizzata intitola Silent Hill HD Collection, che comprende Silent Hill 3 e Silent Hill 2, è stata pubblicata per PlayStation 3 e Xbox 360 il 20 marzo del 2012.
Piccola nota interessante: è il primo gioco della serie (e per ora anche l’unico) ad avere un personaggio principale di sesso femminile.

Trama: Silent Hill 3 è ambientato 17 anni dopo gli avvenimenti del primo capitolo, nel quale SPOILER per Silent Hill 1: Se vuoi leggere seleziona il testo con il mouse Harry Mason riuscì a sconfiggere il dio pagano di Silent Hill e a fuggire dalla città con una neonata. Silent Hill 3 si incentra su Heather, una normale ragazza che si ritrova catapultata nella realtà alternativa di Silent Hill. Col tempo scoprirà che sono proprio il suo passato e le sue origini a richiamarla in quella città…
La cittadina di Silent Hill diventa il teatro di tante storie diverse tra loro ma che hanno in comune lo smarrimento, la pazzia e il costante voler fuggire dalla realtà. E’ difficile dare una definizione precisa di questa “Collina Silenziosa”, ognuno alla fine si crea una propria interpretazione personale ma in fondo è giusto così. Silent Hill sembra un po’ plasmarsi in base a chi decide di farci una “passeggiata”. Alla fine ogni protagonista avrà una visione personalizzata della città.
Se esiste un inferno quello potrà essere molto simile a Silent Hill; in questo caso la città risulterà ancora più tetra, rispetto ai capitoli precedenti. I luoghi e le mappe saranno gli stessi di Silent Hill 2.
Heather, una normale adolescente con una vita tranquilla, si ritroverà catapultata nell’incubo. Il suo passato è legato a Silent Hill e lei dovrà farne ritorno per affrontarlo.
Rispetto agli altri protagonisti, lei è molto legata alla città per vari motivi (che non posso dire, perché sono spoiler); una parte di lei si nasconde proprio lì.

Un caratteristica interessate di Silent Hill è la sua capacità di riuscire a spaventare. Non sono i suoni e le scene improvvise i punti forti, bensì le atmosfere opprimenti e pesanti, la continua vista di cose raccapriccianti in un contesto grafico sporco e granuloso, i luoghi surreali e monotoni, la nebbia fitta. Man mano che si gioca si entra all’interno di questo mondo, tanto che il giocatore si ritrova a vestire i panni del protagonista e a provare quasi le stesse emozioni.
Inizialmente, come Heather, non sapete bene cosa sta succedendo. La situazione, oltre alla pesantezza sopracitata, sarà confusionaria, quasi inconcludente, ricca d’informazioni apparentemente sconnesse. La sensazione che si prova è la stessa di quella che quando guardando un film horror, con una trama non chiara (lo diventa solo alla fine), ci si sente avvolti da una sensazione fredda e subdola. Proverete profonda inquietudine durante il gioco.
Proprio per questo penso che i Silent Hill hanno poche ore di gioco (al massimo 10-15 ore, più o meno); io, quando devo giocarci, non resisto molto tempo, dopo un tot devo spegnere. Questo perché mette a dura prova la mente e i nervi. (Sconsiglio di giocarci da soli, di notte e al buio xD)

Rispetto al secondo capitolo, qui troveremo un maggior numero di mostri, realizzati graficamente e nei movimenti molto meglio rispetto a prima. La maggior parte del tempo lo passeremo all’interno di edifici e il passaggio dalla realtà squallida e morta di Silent Hill al delirio dell’Otherworld sarà ben distinto. (Oddio, quanto mi fa schifo e mi terrorizza l’Otherworld)
L’Otherworld è il luogo dove gli incubi prendono vita…
Invece ci ritroveremo a camminare all’esterno molto raramente, per piccoli spostamenti, ma in quei momenti la nebbia sarà fittissima. E qui voglio fare una piccola parentesi: come già detto nell’articolo precedente, su Silent Hill 2, io ho giocato alla versione HD Collection, che contiene entrambi i giochi. Mentre in Silent Hill 2 ho avuto problemi di audio che non si sincronizzava con i dialoghi, qui i problemi risiedono in alcuni difetti grafici, come la nebbia, che risulta a tratti troppo netta (come un muro bianco). Per il resto non ho avuto grossi problemi.
La rigidità dei comandi, leggero difetto di questi giochi, è stata migliorata e i movimenti sono più naturali (forse ho storto un po’ il naso per la corsa della protagonista, ma niente di grave).
La colonna sonora, curata sempre da Akira Yamaoka, è sempre ben azzeccata e di forte impatto. Aiutano bene a caratterizzare ogni momento: da quelli tristi a quelli spaventosi e raccapriccianti. Gli effetti sonori dei mostri sono sempre fastidiosissimi e ti entrano in testa x.x

Come nei precedenti capitoli, Silent Hill 3 presenta più finali sbloccabili in funzione al comportamento del giocatore nel corso della partita. In particolare il risultato finale è determinato dal raggiungimento di precisi obiettivi o punteggi nel ranking finale.
Normal – Finale canonico del gioco.
Possessed – Finale negativo.
Revenge – È il finale speciale UFO ormai tradizionale nella saga.
In conclusione io ho apprezzato molto questo gioco. Soprattutto, passata la fase iniziale, la trama e gli eventi si faranno sempre più interessanti e coinvolgenti. Un titolo fedele alla fama di Silent Hill; il mio preferito, insieme al due.
Spero, prima o poi, di riuscire a giocare al primo capitolo di Silent Hill °-°!
Alla prossima!