Kara no kyoukai (movie 5): Paradox Spiral

[The Butcher]

Finalmente ecco il nuovo articolo su Kara no Kyoukai!
Di questo capitolo si potrebbe semplicemente dire due parole: un capolavoro.

NB —> Per visionare le recensioni sui capitoli precedenti andate qui: The Hollow Shrine.

Kara no Kyoukai: Paradox Spiral (spirale di contraddizioni) è il quinto capitolo dell’omonima opera e a nostro parere il migliore di tutti (insieme al settimo film).

Il film inizia con un ragazzo, Tomoe Enjou, che scappa di casa poiché ha ucciso i suoi genitori.
Dopo che Shiki lo ha tratto in salvo da un paio di tempisti, Tomoe va a vivere nel piccolo appartamento della ragazza, che lo ospita senza troppi indugi, nonostante lui le ripeta di essere un assassino. Shiki accetta la cosa con estrema calma.
Mentre trascorre i giorni con la nostra protagonista, il ragazzo aspetta che i telegiornali parlino del ritrovamento dei suoi genitori, ma il tempo passa e non viene data nessuna notizia. Un giorno però Tomoe vede per strada la figura della madre e, sconvolto, chiede aiuto a Shiki.
I due decidono di andare nel luogo in cui viveva…
Si rileverà essere un enorme palazzo dalle forme e colori molto strani, che instaurano una sorte di senso ipnotico e le persone che ci vivono ne vengono influenzate.

Rispetto ai capitoli precedenti, Paradox Spiral sarà lungo il doppio e darà in questo modo la possibilità di approfondire molto certi argomenti.
Nella prima metà sono sicuro che in molto di voi diranno: “Ma che diavolo sta succedendo?”.
L’iniziale susseguirsi degli avvenimenti e le situazioni saranno molto complessi. Nella seconda metà avremo invece le risposte a tutte le nostre domande e potremo gridare al vero e proprio capolavoro.

Il film si avvale di una scelta registica molto particolare, tra cui anche i vari flashback che vivacizzano molto l’opera e il suo modo di raccontare la storia.
Tratterà vari argomenti tra cui quello della famiglia, della monotonia, della quotidianità e dell’individuo in generale.
Su quest’ultimo punto vorrei soffermarmi cercando di non fare troppi spoiler: uno dei personaggi si rileverà essere un falso, la copia del suo vero io. Nonostante questo e nonostante sia stato creato per uno scopo ben preciso (dopodiché smetterà di esistere), lui si ritiene un essere vivente perché, anche se certi sentimenti gli sono stati inseriti artificialmente da un altro, lui comunque è un qualcuno che pensa e vive.
Probabilmente una delle parti più profonde e filosofiche dell’opera che farà riflettere sulla differenza tra il vero e la copia.
Riguardo invece la monotonia della quotidianità è un argomento che viene curato anche grazie all’aiuto della regia. Infatti vedremo il ripetersi della giornata di Shiki e di Tomoe; ci verrà mostrata ripetutamente e ogni volta sempre a velocità maggiore.
Infine si può dire che il significato della stessa vita degli uomini sarà messo in discussione, in quanto si rileva essere una spirale di paradossi.

[Shiki]

Dopo l’introduzione del nostro macellaio di fiducia, entro in gioco io.
Quanto amo questo film!
Proprio questo ha portato la serie alla vetta dei miei anime preferiti. Il settimo film ha poi dato il colpo di grazia. Ma di lui parleremo in seguito…

Facciamo una precisazione: mentre nei film precedenti le vicende si sono svolte, con vari salti temporali e ordine sparso, tra il marzo del 1995 e il settembre del 1998, qui facciamo un salto in avanti, visto che il film sarà ambientato nel novembre del 1998.
L’inizio e la prima metà del film saranno forse un po’ duri da digerire; questo perché fin dal principio ci verranno mostrate molte scene, sconnesse tra di loro, in ordine sparso, che a noi in questo modo non diranno niente, quando in realtà sono molto significative. Questi sono per la maggior parte eventi precedenti o futuri al momento della narrazione, che una volta uniti daranno un senso al tutto.
Costanti sono poi le ripetizioni della vita che tutti i giorni si sussegue, sempre uguale. Una quotidianità monotona che ognuno di noi vive. Anche se può sembrare frustante e molti tendono a voler uscire da questa spirale che si ripete, essa deve invece essere protetta. Una quotidianità fatta di una famiglia, una casa e un luogo sicuro a cui tornare, deve assolutamente essere protetta e non ignorata o distrutta.
Purtroppo proprio questo vedremo con gli occhi di Tomoe: la distruzione della sua vita, della sua quotidianità. In parte a causa di un uomo che però non farà altro che accelerare un processo che era già iniziato.
Questo uomo, Araya Souren, si rivelerà essere il vero antagonista di tutto Kara no kyoukai. Colui che ha sempre agito nel buio con il solo scopo di avere Shiki. Il palazzo non è altro che la gabbia perfetta per la nostra protagonista.
Lo scopo di questo uomo qual’è? In parole molto povere è trovare l’origine e dare un senso alle morti degli uomini.
Un desiderio contorto per raggiungere un qualcosa a cui tutti i maghi mirano; la vera saggezza.
Siccome gli occhi di Shiki possono vedere la morte con essi la strada per arrivare all’origine è già tracciata.
Il palazzo poi, oltre a essere una trappola, è un esperimento che mette sempre alla prova gli uomini e la loro costante e testarda volontà di percorrere quel destino che li porterà a una morte inutile e insignificante.

Ora smetto di parlare della trama, sennò rischio di passare da semplici premesse a veri e propri spoiler.
Su questo film e in generale su Kara no kyoukai, c’è molto da dire e riflettere.
Un altro tema molto esplicito durante questo episodio (ci viene sbattuto in faccia diverse volte) è lo yin e yang, collegato al dualismo che caratterizza Shiki fin dal secondo film. Lo stesso palazzo rappresenta lo yin e yang, come la natura caotica di Shiki.
Ognuno di noi ha una sua origine, di qualche tipo: Shiki è il caos, Araya la quiete.

Posso concludere dicendo che questo film, come l’intera serie, deve essere visto più di una volta per essere compreso a fondo.
Riferimenti, completamente dislocati dalla trama momentanea, alla serie in generale e ai significati nascosti dell’anime, sono sparsi per tutti i film e solo rivedendoli tutti una seconda volta potrete dire: “Ah, ecco perché!”.
E ovviamente, in questo quinto episodio, il centrale e più importante, non proprio tutti i nodi verranno al pettine, perché Araya ha saputo posizionare bene le sue pedine sulla scacchiera.

Ci vediamo nel prossimo articolo!
Buon pomeriggio :)

[Shiki&TheButcher]

7 pensieri riguardo “Kara no kyoukai (movie 5): Paradox Spiral

  1. Woooooow devo dire che da questa recensione mi è venuta ancor più voglia di vedere questi film!! Cioè, come dite voi, questo sembra davvero stra figo xD. Uffaaa maledetto tempo, giuro che quest’estate mi metterò d’impegno e me li guarderò tutti tutti U_U . Ciau! ^^ Killerrrr

    1. Lol xD Guarda, poi magari non ti piacciono xD Comunque quando vuoi puoi scaricarli da qui: http://www.fate-subs.com/blog/le-nostre-serie/serie-completate/ tra i vari anime ci sono i film di Kara no Kyoukai (se vedi un certo Kara no kyoukai: Remix questo è un film che ricapitola gli eventi dal primo al sesto film, prima della conclusione, cioè il settimo, che in questo sito hanno enumerato come l’ottavo, perché è uscito dopo il Remix). Ciao e buona giornata :D

        1. Io penso che invece potrebbero piacerti anche se (sicuramente) dovrai revisionarli due volte o tre. Dai che prima o poi riuscirai a scaricarli e a vederli!
          Ciao killer!

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