Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo siamo tornati a parlare di cinema e in quell’occasione abbiamo deciso di discutere di un film finlandese davvero interessante, diretto da un regista che in passato era riuscito a sorprendermi e che anche con questo lavoro riesce nell’impresa. Il film è Sisu – L’immortale. Aatami è un cercatore d’oro che, durante la guerra di Lapponia, sta cercando questo metallo e alla fine riesce nell’impresa. Mentre si dirige nella città più vicina, incontra dei nazisti in fuga che si accorgono dell’oro e cercano di rubarglielo. Aatami dimostrerà grande abilità e forza, iniziano un lungo inseguimento ed è qui che i nazisti scopriranno di star affrontando un soldato veterano, una leggenda vivente in Finlandia. Il film compisce fin da subito per la regia e l’ambientazione da western, il ritmo stupendo e in generale per come la regia riesce a narrare il tutto più con le immagini che con le parole. Le scene d’azioni sono esagerate senza però superare certi limiti e hanno una sottile ironia che dona al tutto un certo black humor. La storia è semplice e lineare ma sa essere profonda, mostrando gli orrori della guerra e dei personaggi che, anche se sappiamo poco di loro, si dimostrano impattanti, soprattutto il protagonista. Lo consiglio assolutamente!
Ancora una volta cambiamo argomento e passiamo al mondo dei fumetti per discutere con la saga fantasy italiana di Kalya.
Ecco a voi Kalya volume 17, edito dalla Bugs Comics, scritto da Luca Lamberti e Leonardo Cantone e disegnato da Vittorio Santi.

Trama:
Dopo che Kalya ha scoperto le vere intenzioni di Ilion e soprattutto ha saputo che il tiranno gjaldest Hamon-Darn è ancora vivo, la ragazza si è diretta a Galdor per avvertire la sua amica dell’enorme pericolo. Ed è così che il re di Galdor, saputo che Hamon è dietro alla guerra appena scoppiata, decide di mandare Leena e i suoi compagni per recuperare il gjaldest dalla prigione di Harro e portarlo a Galdor.

Dai, questa volta non ho fatto passare così troppo tempo tra un volume di Kalya e l’altro. Decisamente meglio, vero? In ogni caso, iniziamo con la recensione.

Questa volta come disegnatore abbiamo un nome che abbiamo già incontrato in uno dei volumi precedenti di Kalya e per la precisione il quinto, in cui aveva messo in mostro il suo stile particolare e qui ritroviamo alcuni di questi elementi, come il mio preferito ossia l’uso delle ombre. Una sequenza in particolare che mi ha colpito è proprio quella in cui re Negon spiega la missione a Leena e le dà accesso ad alcuni importanti segreti. Qui le ombre sono molto forti, coprono qualsiasi oggetto, arrivano quasi a coprire del tutto lo sfondo, concentrando così l’attenzione del lettore sui personaggi e sulla discussione che stanno avendo. I disegni sono sempre rotondeggianti e con linee molto scure. I volti sono abbastanza espressivi anche se in certi casi non sono del tutto precisi, in certi punti anche per sottolineare certe sensazioni di disagio.

In questo volume non succedono eventi di grande rilievo, questo volume segna l’inizio della nuova missione del gruppo e presenta qualche piccolo elemento che sicuramente si ricollegherà con alcuni eventi già in corso. Però è molto importante perché ci spiega quasi tutta la storia di Hamon-Dern, la sua nascita (quest’ultima ancora con qualche incognita), su come sia riuscito a ottenere il potere usando la forza bruta ma anche strategie molto intelligenti e terrificanti, fino ad arrivare alla sua caduta. Ovviamente ci sono alcuni segreti che rimangono all’oscuro riguardo alla sua nascita e al fatto che è sopravvissuto e questi misteri riescono a incuriosire il lettore.

Per concludere, Kalya volume 17 è un capitolo molto interessante, con uno stile che abbiamo già incontrato e che riesce a essere affascinante. Questo è anche un capitolo che narra di un villain di grande spessore per il mondo di Theia e avvolto in parte dal mistero. Lo consiglio!

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!

[The Butcher]