Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo continuato a parlare dei classici Disney e siamo arrivati a discutere di un film con protagonista un personaggio molto conosciuto, ma che ai tempi passò quasi in sordina e anche oggi in pochi lo conoscono, Winnie the Pooh – Nuove avventure nel Bosco dei 100 Acri. Winnie the Pooh non ha più miele e mentre lo sta cercando incontra l’asino Ih-Oh che ha perso la sua coda. L’orsetto lo dice al suo amico Christopher Robin e quest’ultimo indice una gara per trovare una nuova coda a Ih-Oh e chi vince riceverà una vaso di miele. A un certo punto Christopher Robin scompare e Winnie e gli altri trovano un suo messaggio che mal interpretano e credono che il ragazzino sia stato rapito dal mostro Appresto e adesso faranno di tutto per salvarlo. Anche se ha un budget molto modesto rispetto ai recenti classici, il film mostra delle ottime animazioni, curate e fluide e dei bei colori accesi, anche se la regia poteva osare di più in certi punti. La storia tenta di essere unica e compatta, ma sembra di guardare due storie che non si uniscono perfettamente, ma almeno l’umorismo è veramente divertente e certe battute mi hanno fatto ridere di piacere. Preferisco l’originale, ma anche questo è un buon film che consiglio.
Questa volta cambiamo argomento e dal mondo del cinema torniamo a quello della letteratura per parlare di un romanzo italiano davvero interessante.
Ecco a voi La Mietitrice di Fuoco, romanzo fantasy del 2023 edito da Dark Zone Edizioni e scritto da Andrea Viaroli.

Trama:
La storia è ambientata nel mondo di Wentyr, un mondo diviso e in perenne lotta con la Strega Nera da diversi secoli, ma soprattutto un mondo flagellato dalla presenza dei Mietitori, creature terrificanti capaci da soli di mettere in crisi interi eserciti. Nella capitale di Reinessance un Tessisogni , un essere umano con poteri sovrannaturali, appartenente alla Strega Nera, crea scompiglio e distruzione, uccidendo numerosi soldati e qui Rinald, Scarlett e Alavrill, tre reclute e grandi amici, gli oppongono resistenza come meglio possono e, contro ogni previsione, riescono a ucciderlo. Da quel momento in poi le loro vite cambieranno del tutto, diventando degli eroi ma finendo anche vittime dei giochi di potere del regno, con persone di un certo rilievo che vogliono sfruttarli per il loro tornaconto, andando a mettere a dura prova loro stessi e tutto ciò in cui credono. Rinald, Scarlett e Alavrill si ritroveranno protagonisti di una storia più grande di loro che li cambierà molto, ma anche loro avranno il potere di cambiare le sorti del mondo che li circonda.
Ancora una volta devo ringraziare Fantastici Stonati per avermi fatto conoscere un’opera che ho trovato sinceramente interessante. Già in passato mi aveva fatto conoscere libri impressionanti come Malena senza sonno e Il Sognatore e ancora una volta non sono rimasto deluso dai suoi consigli e ancora una volta vi invito a leggere la sua recensione QUI. E ora cominciamo con la recensione.
Partiamo come sempre parlando dello stile di scrittura che riesce assolutamente a convincere anche se h dei punti in cui può essere migliorato. Il libro è scritto in terza persona e principalmente narra i punti di vista di Rinald, Alavrill e Scarlett anche se vedremo altri personaggi secondari protagonisti di certi eventi. Lo stile riesce a scorrere molto bene e a descrivere questo mondo pian piano e senza appesantire il lettore e soprattutto a gestire molto bene questi personaggi così diversi gli uni dagli altri. Una particolarità molto interessante del libro sono i combattimenti. Lo scrittore infatti tende a descriverli con grande attenzione e cura e parliamo di combattimenti coreografati bene sulla carta e che durano anche diverse pagine. Qui c’è sempre il rischio di creare combattimenti ripetitivi o che alla lunga possono stancare, ma ciò non accade mai non solo perché riesce a renderli interessanti grazie ai poteri particolari dei Tessisogni ma soprattutto perché il ritmo funziona benissimo, non annoia e riesce a divertire il lettore. Nonostante tutto il libro ha qualche difetto ad esempio i dialoghi. Il problema con quest’ultimi è che in certi casi sono molto lunghi e specialmente all’inizio risultano poco naturali, per poi migliorare nel corso dell’opera. E infatti alla fine diventano ottimi ma all’inizio non sono convincenti. Se poi vogliamo trovare un altro difetto, allora direi che il finale è troppo sbrigativo, l’autore vuole creare un bel cliffhanger (infatti questo è solo il primo capitolo), e ci riesce anche, ma per questo certi eventi accadono troppo in fretta e troppo improvvisamente. Per il resto però lo stile è riuscito a convincermi ma soprattutto mi ha convinto la storia.
Nonostante questo mondo non sia complesso, viene strutturato benissimo con le nazioni, le loro alleanze, le loro rivalità e la questione dei Tessisogni e dei Mietitori. Soprattutto ho apprezzato molto come riesce a gestire tutte le questioni politiche con grande bravura ma soprattutto con grande maturità, spiegando con cura le difficoltà di certe nazioni nell’allearsi, le diatribe legate agli eredi e al nome delle famiglie e ovviamente anche qualche personaggio all’interno che muove i fili di tutto e vuole continuare a farlo. Tutto questo è trattato con grande cura e rende questo mondo molto solido e interessante, ma una delle cose che ho veramente amato di quest’opera sono i tre protagonisti. Tutti loro sono molto differenti gli uni dagli altri e riescono a risplendere per la loro personalità. Com’è successo per Fantastici Stonati, anch’io all’inizio ho trovato delle difficoltà con il personaggio di Alavrill per via della sua sfacciataggine e soprattutto per la sua passione per le donne (e all’inizio parla solo di quello), ma in seguito si farà apprezzare molto grazie al suo umorismo, alle sue battute, alla sua natura caotica e libera che non può essere incatenata, ma specialmente per la sua amicizia con gli altri due personaggi.
Scarlett invece è un personaggio femminile forte ma non alla Rey di Star Wars o alla Capitan Marvel, lei è un personaggio che dimostra una grande forza e altrettanta volontà, che crede nell’onore e nella gloria sul campo di battaglia, ma è comunque una persona fallace che compie errori, è un personaggio imperfetto e proprio per questa ragione risulta molto umana ai nostri occhi e riusciamo a empatizzare con lei, un personaggio che attraverso i propri errori riesce a maturare.
Infine abbiamo Rinald che rappresenta il classico personaggio dal cuore d’oro, un po’ ingenuo, che vuole difendere il prossimo e i più deboli. Eppure, per quanto sia classico, è probabilmente il personaggio con cui si riesce a legare di più, un personaggio che ho adorato e che trovo scritto benissimo, anzi trovo che riuscire a parlare di personaggi come lui sia abbastanza complesso, eppure Viaroli sa bene come renderlo reale e molto umano. Ovviamente anche i personaggi secondari sono scritti bene, ognuno con le proprie sfumature e la loro personalità. Insomma, i personaggi sono sicuramente l’elemento migliore del libro.

Per concludere, La Mietitrice di Fuoco è un libro fantasy ottimo, che ha i suoi difetti, ma scritto molto bene, con un mondo solido e ben costruito ma soprattutto con dei personaggi interessanti e ben caratterizzati. Onestamente non vedo l’ora di leggere il seguito e nel frattempo non posso far altro che consigliarvi questo primo capitolo.
Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!
[The Butcher]
Arriverà il suo momento, è nella lista da quando ne ha parlato Henye. Di solito ci troviamo molto per i fantasy.
Lo stesso vale per me. Apprezzo molto le sue recensioni sui romanzi fantasy e di solito anche io concordo con il suo punto di vista. In ogni caso te lo consiglio perché è un primo capitolo davvero molto valido e il secondo è anche migliore.
[…] italiano davvero molto interessante, un primo capitolo ricco di idee e che è riuscito a colpirmi, La Mietitrice di Fuoco di Andrea Viaroli. Siamo nel mondo di Wentyr, un mondo flagellato dai Mietitori, creature terrificanti e capaci di […]