Il meraviglioso mondo di Arthur e Rose – Jenny McLachlan

Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo siamo andati avanti con la maratona delle opere animate DreamWorks, arrivando a discutere di una delle loro opere più famose e apprezzate, Kung Fu Panda. Po è un panda che lavora come cameriere nel ristorante di spaghetti del padre e sogna di diventare un esperto di kung fu. Un giorno il vecchio Oogway decide di scegliere il nuovo Guerriero Dragone, il miglior combattente di arti marziali, e donargli la Pergamena del Drago in grado di donare al suo lettore un potere incredibile. Con grande sorpresa di tutti, Oogway sceglie proprio Po. Intanto Tai Lung, un pericoloso criminale, è evaso di prigione per ottenere la sua vendetta e la Pergamena e sarà compito del maestro Shifu allenare Po per farlo diventare un guerriero formidabile. Un film animato che a distanza di anni non è invecchiato per niente, mostrando un lato tecnico curato, delle ambientazioni meravigliose e un uso sapiente dei colori, per non parlare dell’ottimo connubio tra azione e commedia, senza mai mancare di rispetto alle arti marziali. I personaggi inoltre si dimostrano molto caratterizzati e con una crescita ben gestita. Forse ha dei punti in cui mostra qualche ingenuità, ma per il resto è un ottimo film che consiglio assolutamente.
E adesso non solo ci prendiamo una breve pausa dall’animazione ma anche dal cinema, per spostarci nel mondo della letteratura e parlare di un libro per ragazzi davvero simpatico.
Ecco a voi Il meraviglioso mondo di Arthur e Rose (The Land of Roar), romanzo fantasy per ragazzi del 2019, edito in Italia da DeA Planeta Libri, e scritto da Jenny McLachlan.

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Trama:
Arthur e Rose sono due gemelli di 11 anni che tra non molto inizieranno le medie. Un tempo i due erano molto uniti ma in seguito i due hanno cominciato a prendere strade differenti, specialmente Rose. Mentre si trovano in vacanza a casa del loro stravagante nonno, Arthur trova una mappa che rappresenta la Terra di Roar, un regno che avevano inventato lui e sua sorella da piccoli, e inizia a ricordare varie cose di quel posto tra cui anche il modo per arrivarci. Il nonno, che crede nel mondo dei suoi nipoti, decide di fare una provare per raggiungere la Terra di Roar, ma viene catturato da Spavagracchio, uno spaventapasseri capace di volare creato dai due gemelli. Arthur e Rose dovranno tornare così nella Terra di Roar per salvare il nonno, ma scopriranno che il regno che hanno dimenticato sta cadendo a pezzi.

Adoro esplorare qualsiasi genere quando si parla di cinema e lo stesso vale per la letteratura. Inoltre nell’ultimo periodo mi sono interessato alla letteratura per ragazzi, in quanto ero curioso di sapere che tipo di opere stessero uscendo e mi è capitato quasi per caso di trovare questo libro di cui non avevo mai sentito parlare, ma che nel suo Paese d’origine, l’Inghilterra, ha trovato un buon successo.

Lo stile di scrittura è molto semplice e accessibile a tutti, usa un linguaggio perfettamente adatto a un pubblico giovane ma senza risultare banale nella scelta delle parole. Il tutto scorre anche molto bene e riesce a trovare un buon equilibrio nella narrazione con una storia che si svolge nel giro di qualche giorno, ma che non sembra né troppo lento né troppo veloce. In generale su questo lato la scrittura funziona bene e anche la storia si dimostra interessante e divertente.

Prima di tutto apprezzo molto come è fatto il mondo di Roar, un mondo che riesce a dare l’impressione di essere uscito dalla mente di un bambino, tra i nomi dati ai luoghi (il nome stesso Roar ricorda il ruggito di un animale) e le creature che governano questo mondo, tra draghi, sirene e perfino le Bimbe Sperdute (un chiaro tributo a Peter Pan). In questo caso però ci troveremo davanti a un mondo che mantiene ancora i connotati fanciulleschi dati dai gemelli da piccolo, ma che sta pian piano crollando e che appare a pezzi e quasi spoglio da alcune delle sue creature. Anche alcuni dei suoi abitanti ricordano, nel comportamento, qualcosa che poteva creare un bambino e uno degli esempi migliori è Maja, un ragazzo di Roar e amico di Arthur, un mago-ninja un po’ imbranato con le magie, iperattivo e sempre allegro. Praticamente un personaggio molto simpatico, con comportamenti a volte un po’ infantili ma dal cuore d’oro. Anche Spavagracchio, il cattivo della storia, è molto interessante anche per il suo aspetto che si basa sulle paure di Arthur, gli spaventapasseri e i corvi, e anche la sua cattiveria che possiamo definire quasi gratuita è simile a come un bambino immaginerebbe un villain (lo facevo anch’io da piccolo), e con l’assenza dei due gemelli questa cattiveria è diventata peggiore e lui ha preso il potere di Roar, terrorizzandone gli abitanti. L’umorismo è divertente e alcuni scambi di battute tra Arthur e Maja fanno sorridere.

Quello che però mi affascina di più è il rapporto tra i due gemelli, Arthur e Rose. I due, fin da piccoli, erano molto uniti, hanno creato insieme la Terra di Roar, ne erano i signori e vivevano numerose avventure con i loro amici e affrontavano Spavagracchio. Crescendo però si sono dimenticati di Roar e hanno preso strade differenti. Mentre Arthur continuava ad amare i mondi fantasy e l’immaginazione, Rose si è allontanata quasi del tutto da questo mondo per poter essere accettata dagli altri. Il personaggio di Rose è certamente il più interessante del libro proprio per questo contrasto e l’ho trovata molto reale per questa decisione, una cosa che mi è capitato di vedere diverse volte per paura di essere isolati, e questo viaggio l’aiuterà molto a riavvicinarsi a suo fratello e a non perdere la bambina che fu un tempo.
Il libro inoltre tende a omaggiare molto libri fantasy della letteratura inglese da Peter Pan, Narnia fino ad arrivare anche a Il Signore degli Anelli. Non è un libro che rivoluziona il genere, anzi molte cose le abbiamo già viste in passato, ma riesce a gestire bene tutte queste idee derivative e si rivela una storia divertente e molto simpatica.

Per concludere, Il Meraviglioso mondo di Arthur e Rose è un buon libro per ragazzi che certamente non aggiunge nulla di nuovo al genere, ma sa onorare i classici del passato e soprattutto a dare forza alla bellezza dell’immaginazione grazie alla Terra di Roar stessa e ai suoi due protagonisti. Lo consiglio!

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!

[The Butcher]

5 pensieri riguardo “Il meraviglioso mondo di Arthur e Rose – Jenny McLachlan

  1. Anche io leggendo la tua sinossi avevo subito pensato alle molte somiglianze con i classici, ed in particolare con Narnia… però devo dire che a me questi racconti in cui i mondi di fantasia diventano veri mi prendono sempre. Non mi è mai piaciuto “Il leone, la strega e l’armadio”, ma la conclusione, quel “Mettimi alla prova”… uao.

    1. Di Narnia ne capisco veramente l’importanza, ma non sono mai stato un fan e non sono mai riuscito ad apprezzarlo appieno. L’unico libro che mi abbia preso di Narnia era La sedia d’argento. In ogni caso questo libro non crea niente di nuovo, ma nonostante ciò ha una sua forte identità e soprattutto quegli elementi del fantasy classico sono inseriti bene e non sono forzati. È una lettura piacevole e ottima per i ragazzini, ma anche un adulto può apprezzarlo.

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