Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo ripreso a parlare sia di cinema sia di animazione e abbiamo preso in esame la DreamWorks con il loro 13° lungometraggio animato, La gang del bosco. RJ è un procione che cercando di rubare il cibo a un orso finisce per distruggerlo. L’orso gli da un’ultima possibilità: in una settimana dovrà recuperare tutto quel cibo o lo ucciderà. Ed è qui che RJ incontra la tartaruga Verne e la sua famiglia, appena svegliati dopo un lungo letargo, i quali si ritrovano con la foresta quasi del tutto distrutta dagli esseri umani. Ed è qui che RJ suggerisce loro di rubare il cibo agli umani per sopravvivere. Devo ammettere che questo film d’intrattenimento si dimostra veramente divertente, grazie a un buon design ma soprattutto a un ottimo ritmo che crea la giusta comicità e riesce anche a dare spazio ai personaggi e alle loro relazioni. I personaggi sono simpatici e ci affezioniamo a loro e inoltre il film fa anche una critica sociale a un consumismo sfrenato davvero niente male. Lo consiglio!
E ancora una volta continuiamo a parlare della DreamWorks e arriviamo alla terza e ultima collaborazione tra questo studio e la leggendaria Aardman.
Ecco a voi Giù per il tubo (Flushed Away), pellicola animata del 2006 scritta da Dick Clement, Ian La Frenais, Chris Lloyd, Joe Keenan e Will Davies e diretta da David Bowers e Sam Fell.

Trama:
Rodderick St. James (Hugh Jackman) è un topo domestico che vive una vita agiata e con tutto quello di cui ha bisogno, visto che è accudito da una famiglia umana. Un giorno quest’ultimi se ne vanno in vacanza e gli lasciano tutto il necessario. Roddy così si gode il momento, ma quella notte dallo scarico del rubinetto arriva Sid (Shane Richie), un topo di fogna che è arrivato lì per caso. Sid occupa così l’abitazione di Roddy e quest’ultimo, infastidito, decide di far cadere Sid nel gabinetto e rispedirlo nelle fogne. Sid non cade nel tranello ed è Roddy invece a finire nelle fogne e più precisamente nella città di Ratropolis. Cercando qualcuno che possa portarlo in superficie, incontra Rita Malone (Kate Winslet), il capitano di una barca. Anche lei però è nei guai, visto che è inseguita scagnozzi del Rospo (Ian McKellen), un criminale che rivuole il rubino di Rita. Roddy e Rita riescono a scappare dalla sue grinfie e, nella fuga, si portano dietro un connettore elettrico che per il Rospo è fondamentale e farà di tutto per recuperarlo e attuare il suo piano malefico.
Un po’ mi dispiace non vedere più collaborazioni tra DreamWorks e Aardman, anche perché questi due studios ci avevano regalato due capolavori dell’animazione come Galline in fuga e Wallace & Gromitt. In futuro la Aardman farà un accordo simile con la Sony Pictures Animation, ma questo non è il momento. Concentriamoci su questo film.

Partiamo come al solito con il lato tecnico e una delle cose che ho particolarmente apprezzato sono le ambientazioni, davvero molto interessanti e fantasiose. Una delle mie preferite è certamente quella di Ratropolis, che praticamente fa il verso a Londra, ma realizzata con i rifiuti trovati nelle fogne. Devo ammettere che i risultato finale a riguardo è ottimo e penso proprio che si siano divertiti a costruirla, visto il modo in cui alcune strutture iconiche sono state realizzate e soprattutto i piccoli dettagli che rendono ancor più spassosa l’intera città. Tra l’altro sono proprio i dettagli a dar vita al tutto ma soprattutto a sottolineare quel tipo di commedia sottile tipica della Aardman, riempiendo il film anche di citazioni ai loro lavori e a quelli della DreamWorks e andando a onorare e scherzare su altre pellicola famose. Il ritmo è ben fatto e rende la visione dell’opera molto godibile e divertente, senza mai risultare troppo veloce e dando vivacità a certe gag comiche, specialmente quelle slapstick. Un altro elemento che trovo ottimo è l’acqua. In questo film l’acqua sarà un elemento centrale sia a livello tecnico che di trama ed è stata realizzata in maniera ottima e con grande cura e, a distanza di anni, devo ammettere che non è invecchiata affatto. L’acqua è anche un elemento chiave per capire la decisione che prese la Aardman di realizzare il film in CGI e non in claymotion come i precedenti.
Realizzare l’acqua in claymotion è possibile ma in questa storia c’era una quantità tale d’acqua che avrebbe reso il lavoro con quella tecnica impossibile. Per questo decisero di usare la CGI e soprattutto decisero di applicare il loro character design tipico a questa tecnologia, arrivando perfino a creare un programma che creava le stesse “imperfezioni” della claymotion. E qui devo dire la mia personalissima opinione a riguardo: il risultato del design non mi è mai piaciuto così tanto. Abbiamo gli occhi rotondi e attaccati, i denti ben definiti e le mani rotonde, tutto tipico della Aardman, ma reso in CGI. A mio avviso non funziona a dovere perché quel design era stato creato appositamente per la claymotion, per la particolarità di quella tecnica e vederla usata nella CGI in certi punti stona parecchio. Prendiamo ad esempio un film della Disney, Ralph spacca l’internet. Non è un film che trovo eccellente, ma qui ci vennero presentate tutte le principesse Disney insieme e tutte realizzate in CGI. Molte di loro erano nate con un design fatto appositamente per l’animazione tradizionale e infatti per adattarle meglio al digitale hanno modificato un po’ il loro design, in particolar modo quello di Biancaneve. Qui invece non l’hanno fatto e lo stile cozza con la tecnica animata. E questo per me è il difetto più grande di tutti.

A livello di storia non raggiungiamo i livelli di genialità dei due lavori precedenti della Aardman, ma ci ritroviamo davanti a una storia più tranquilla, basata tutta sulla crescita del personaggio principale che in precedenza viveva una vita fatta di agi ma completamente isolata mentre, scendendo nelle fogne, riesce a incontrare qualcuno a cui tiene, Rita e la sua famiglia, e a sentirsi parte di qualcosa. Tutto il film metterà in mostra la crescita del protagonista che da viziato, snob ed egoista diventerà qualcuno di più intraprendente e altruista verso gli altri. Inoltre, anche se non ci troviamo davanti a personaggi incredibili come in precedenza, anche qui avremo personaggi bizzarri molto divertenti e simpatici che si faranno ricordare, come Bianchino (Bill Nighy) e Arpio (Andy Serkis), gli scagnozzi di Rospo che saranno protagonisti di gag comiche che mi hanno divertito di gusto.
Per concludere, Giù per il tubo è un film veramente simpatico e divertente con un’ottima comicità, un ottimo ritmo e personaggi ben fatti. Le ambientazioni sono ottime così come l’acqua, ma non sono mai riuscito ad apprezzare lo stile Aardman applicato alla CGI che non trovo affatto armonioso. Nonostante ciò è un buon film che consiglio.

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!
[The Butcher]
Il film non è male, ricordo alcune scene molto divertenti e uno svolgimento godibile, ma certo dal confronto con Galline in Fuga o Wallace e Gromit ne esce con le ossa rotte.
Assolutamente. Quei due sono dei veri capolavori. Giù per il tubo è un bel film, anche se io ho sempre avuto problemi con il design.
Un film che ho iniziato a vedere, ma, a causa di una scea per me visivamente devastante, ho dovuto interrompere poco dopo l’inizio. Sono consapevole che probabilmente quella particolare cosa non sarebbe stata più riproposta, ma non ce l’ho più fatta. E non sai quanto mi dispiace perdermi un prodotto di uno dei miei studios preferiti.
Non so a che scena ti riferisci di preciso, ma posso capire che se ti ha lasciato qualcosa di simile allora è stato meglio non continuarlo. Magari un giorno, sapendo di quella cosa, potrai rivederlo. Ti mando tanti abbracci, amica mia!
Credo di averlo visto, ma non ne ho un buon ricordo. Non mi ha lasciato una buona impressione, anche se sinceramente non ricordo perché.
Diciamo che era una storia più semplice e tranquilla rispetto a Galline in fuga o Wallace e Gormit. E forse anche lo stile può aver avuto un tale effetto visto che quello stile della Aardman è perfetto con la claymotion e non era nato per l’animazione 3D.
Altro film visto molte volte quando il figlio era piccolo, ma in effetti altre pellicole riscuotevano maggior successo a casa nostra, come Madagascar , La Gang del Bosco, Galline in fuga e Wallace e Gromit.
Sì, purtroppo questo non ebbe lo stesso successo ed è stato un po’ dimenticato, anche se non lo meritava. Ha tanti difetti, ma era un buon film.
grazie lo cerco! Buon fine settimana.
un film molto simpatico
anni fa avevo pensato di parlarne sul blog, ma la cosa non divenne realtà; rimasi folgorato nello scoprire che era CGI e non argilla! cmq, quelle lumache mi hanno sempre fatto altamente schifo anche se il film in generale si lascia guardare
Interessante. Potresti parlarne sul blog, sono curioso di sapere la tua opinione approfondita.
Non so. Ho altro per la mente al momento
Ok, nessun problema!
[…] dellla loro terza e ultima collaborazione con lo straordinario studio Aardman con il film Giù per il tubo. Roddy è un topo domestico che vive una vita agiata, grazie ai suoi padroni umani, ma un giorno la […]