Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo parlato di animazione e abbiamo deciso di chiudere la piccola maratona dedicata a Hotel Transylvania, evitando il quarto capitolo che reputo pessimo, con il terzo film, Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa. Il Conte Dracula inizia a sentire la mancanza di un’anima gemella nella sua vita e sua figlia Mavis, credendo che sia stressato, decide di organizzare una vacanza con tutta la famiglia e i loro amici più cari su una nave da crociera. Sulla nave Dracula si innamora del capitano Ericka, ma quello che non sa è che Ericka è una Van Helsing e sta collaborando con il suo bis-nonno Abraham per distruggere i mostri una volta per tutti. Con questo capitolo si inizia a vedere diverse debolezze della saga come battute riutilizzate, uno stile animato invariato e anche scene riempitive per allungare il tutto, ma allo stesso tempo ha dei pregi legati a piccole idee simpatiche sul lato comico, un ritmo scorrevole e soprattutto la fedeltà che mostrano nel trattare la stessa tematica in maniera diversa e non ripetitiva. Non è grandioso ma ha ancora dignità.
E ancora una volta torniamo nel mondo di Tremors con un film uscito molti anni dopo rispetto ai suoi predecessori dove diverse cose sono cambiate ma per lo più a livello produttivo.
Ecco a voi Tremors 5: Bloodlines, pellicola horror fantascientifica e comica del 2015 scritta da John Whelpley e diretta da Don Michael Paul.

Trama:
Burt Gummer (Michael Gross) ormai non dà più la caccia ai Graboid ed è diventato la star di una sua web-series survivalista, The Survivalist with Burt Gummer. Da poco è arrivato un nuovo cameraman, Travis Walker (Jamie Kennedy) che sembra essere un suo grande ammiratore. I due ricevono la visita di Erick Van Wyk (Daniel Janks), un uomo della fondazione sudafricana per il rispetto dell’ambiente che dice di avere problemi con un Ass-Blaster in una riserva del Sud Africa. Gummer accetta immediatamente l’incarico, a patto che i suoi video vengano finanziati per altri anni, e così va in Africa dove viene accolto dagli uomini di Van Wyk e dalla dottoressa Nandy Montabu (Pearl Thusi). Burt si mette subito al lavoro, trovandosi faccia a faccia con un Ass-Blaster diverso e molto più grande rispetto a quelli americani, ma il peggio è che c’è anche un Graboid in giro, anch’esso più grande ma perfino più snello e veloce. Il nostro protagonista dovrà affrontare questa nuova minaccia e scoprire perché il comportamento di queste creature esce fuori dagli schemi.
Eccoci arrivati al quinto capitolo, un capitolo che in un certo senso segna un nuovo inizio per questa saga. Sono passati diversi anni e alcune cose sono cambiate e lo si può vedere chiaramente nel film senza conoscere la storia produttiva di questa pellicola. Per questo iniziamo parlando brevemente proprio della produzione.

I creatori originali della serie, Steven Seth Wilson e Brent Maddock, avevano già in mente una storia per il quinto capitolo, chiamato Gummer Down Under, che aveva come ambientazione l’Australia. Poi però il progetto venne bloccato nel 2009 e solo nel 2014 si diede il via libero al quinto capitolo, ma non in Australia bensì in Sud Africa. I creatori originali e la produttrice della Stampede Entertainment, Nancy Roberts, volevano partecipare al progetto, ma a loro non venne offerta alcun controllo creativo e furono costretti ad andarsene e la produzione passò alla Universal 1440 Entertainment. Ora, cos’è la Universal 1440? Praticamente è una divisione dell’Universal fondata nel 2005 che si occupa di film destinati solo al mercato home video che “vanta” nella sua lista diversi titoli altalenanti come i pessimi seguiti de Il Re Scorpione (non che l’originale fosse chissà che) ma anche opere di tutto rispetto come l’ottimo Il Culto di Chucky. E ovviamente i seguiti di Tremors dal quinto in poi.
Sul lato tecnico vorrei partire dalla regia che, nonostante non ci siano gli autori originali, riesce comunque a convincere, anzi è proprio grazie a essa (e allo stesso Burt) se si possono sorvolare alcune mancanze a livello di sceneggiatura. Il ritmo che utilizza funziona bene, riesce a scorrere e a gestire i numerosi eventi e in diverse occasioni la regia fa del suo meglio per dare qualcosa in più alle varie sequenze, passando da riprese dall’alto, carrellate all’indietro, un montaggio fatto per costruire la tensione, una buona messa in scena (a volte realizzata per nascondere i limiti di budget o anche la CGI), ma soprattutto scene d’azione frenetiche ma allo stesso tempo divertenti dove, grazie al digitale, sono riusciti ad avere molta più libertà di movimento e a creare sequenze ottime come nella parte finale con l’inseguimento con la moto. Inoltre uno degli elementi più belli e anche sorprendenti, visto quanto caciarone è questo film, riguarda le ambientazioni africane che vengono riprese con grande ispirazione e mostrano la bellezza della natura e della fauna locale e ripeto, visto il tipo di film che è Tremors 5, la cosa è stata una vera sorpresa. Abbiamo anche un altro elemento positivo per la prima volta in questa saga: la CGI. Non fraintendete, parliamo di un digitale fatto comunque per una pellicola destinata all’home video, con tutte le sue limitazioni, ma è comunque molto buono, la qualità delle creature funziona e soprattutto riescono a interagire con l’ambiente (nelle pellicole precedenti a volte non sembravano neanche toccare il terreno in cui si muovevano) e il design è interessante insieme ai loro movimenti (qui i Graboid saltano muovendosi a spirale). Quindi il lato tecnico funziona bene, l’unico difetto che ho trovato riguarda una fotografia troppo patinata, ma in generale riesce a convincere. La sceneggiatura invece presenta dei problemi.

Apprezzo molto l’autoironia della pellicola e come non voglia mai prendersi sul serio, a partire dall’inizio con il programma di Burt, un’ottima parodia dei programmi di sopravvivenza che fa davvero sorridere o in seguito la presenza di personaggi assurdi ed esagerati. Questi sono alcuni elementi positivi, ma ce ne sono altri che invece mettono chiaramente in luce delle mancanze. Certe situazioni presentano buchi di sceneggiatura evidenti e in generali certi avvenimenti non hanno tanto senso così come qualche colpo di scena che poteva essere gestito meglio. Inoltre passiamo da alcuni personaggi abbastanza piatti e dimenticabili che serviranno come carne da macello ad altri che poteva essere molto di più, come appunto Travis, un personaggio che farà da spalla a Burt. Considero questo personaggio decisamente meglio di Grady di Tremors 2, dato che ha molta più personalità, ma ha il suo stesso difetto: fare batture che non fanno ridere. Qualche volta riesce a dire qualcosa di simpatico, ma solo dopo numerosi tentativi imbarazzanti. Come ho detto, la sceneggiatura e alcuni eventi sono messi un po’ a caso però riescono a funzionare in parte proprio grazie alla regia che sa quasi sempre come risolvere o almeno a nascondere tutto ciò, ma è soprattutto grazie a Burt Gummer. Ancora una volta è lui a risplendere, a mostrare una forte personalità, a far sorridere con i suoi modi di fare e le sue battute semplici ma divertenti. Ancora una volta è Burt a reggere tutta la baracca e a farsi amare sinceramente e certamente Michael Gross riesce sempre a fare un lavoro eccelso con questo personaggio.
Per concludere, Tremors 5: Bloodlines è un film che aveva un grande potenziale, poteva diventare uno dei seguiti più divertenti in assoluto di questa saga, ma non riesce a emergere del tutto per via di una sceneggiatura molto altalenante e personaggi dimenticabili. Eppure sa intrattenere bene, scorre ottimamente e la regia si dimostra ispirata per un film simile, con scene d’azioni ben fatte e il protagonista che sa sempre farsi amare. Lo consiglio!

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!
[The Butcher]
Mi trovi completamente d’accordo riguardo i grossissimi problemi della sceneggiatura: ci sono buchi enormi e incongruenze, oltre a personaggi le cui motivazioni non sono affatto chiare, dialoghi insulsi e battute tremende (il personaggio di Travis soprattutto, è scritto male e fa battute imbarazzanti per tutto il tempo, il più antipatico della saga senza dubbio). Per carità, nessuno si aspetta una sceneggiatura da Oscar per film di questo genere, ma la storia e i personaggi, per quanto semplici, devono essere almeno coerenti. In ogni caso l’ho visto con divertimento.
Sì, se fosse solo per la sceneggiatura questo film sarebbe da bocciare ma grazie al protagonista e alla regia diverte tantissimo e intrattiene.
Con tutti questi sequels direct-to-video, fra un po’ eguaglia Alla ricerca della valle incantata.
Nah, è impossibile eguagliare i sequel de Alla ricerca della valle incantata. Com Tremors hanno fatto “solo” sei seguiti e un serie televisiva da una stagione. Con quel film animato ho perso il conto si quanti seguiti abbiano sfornato (e anche lì hanno realizzato una serie animata da due stagioni).
Anch’io ho perso il conto del franchise. L’hanno spremuto troppo, scadendo nel ridicolo. Non so se esista una spremuta di film così intensa nella storia del cinema.
Ora come ora mi verrebbe quasi da dire i film Marvel nello scorso periodo. A parte Guardiani della Galassia 3, il resto erano opere fatte con lo stampino e vuote che sfruttavano ormai i loro supereroi senza ritegno.
Se poi parliamo di Don Bluth, I suoi primi film ebbero un sacco di seguiti e serie. Nimh, Fievel, perfino Charlie.
E non dimentichiamo franchise di vecchia data come Jurassic Park, Fast and Furious e così via. Ormai penso che non abbiano più nulla da dire da diverso tempo.
Ormai viviamo in un’epoca di sequel, reboot, remake. Tra le troppe proposte delle troppe piattaforme, le operazioni nostalgia, lo “svecchiamento”, uccidono la creatività.
E onestamente la tecnica nostalgia mi ha veramente stancato. Sembra anche un modo per dire che tutto quello che c’era prima era meglio e che non ci potranno essere cose belle in queste generazioni. Eppure ci sono tanti artisti là fuori con grande idee. Però le produzioni preferiscono puntare sul sicuro. Onestamente io preferirei che spendessero meno soldi (certi blockbusters costano troppo) e si concentrassero molto sulla scrittura. Con un buon regista e una sceneggiatura valida si possono creare opere capaci di durare nel tempo.
E poi ora c’è la minaccia delle intelligenze artificiali, il che significa che molti scrittori e molte scrittrici si troveranno senza lavoro. Per non parlare anche della generazione dei contenuti animati, che sta bruciando le tappe. Credo che la creatività umana sia destinata non a scomparire, ma a divenire un prodotto di nicchia. Per il momento, si stanno spendendo troppi soldi, concordo, per produzioni che alla fine non ne valgono abbastanza, in quanto producono film vuoti che non lasciano niente. Il film di Super Mario lo prendo ad esempio come il simbolo di questo periodo.
Io non sono contro l’IA, quello che non sopporto è l’utilizzo che ne stiano facendo. Invece che usarla per aiutare l’essere umano sta togliendo la creatività dalle mani delle persone. Questa cosa è quasi paradossale. E il film di Super Mario… io adoro i videogiochi di Super Mario, ma quel film era il vuoto totale.
Anch’io non sono contro l’AI, ma si sta iniziando ad abusarne, e non solo in ambito artistico. Nella storia ci sono stati tanti film che hanno predetto questo, tra gli ultimi degni di nota ho trovato M3gan.
Mi sono divertito un sacco con M3GAN. Non mi aspettavo niente di che e invece aveva tanto da dire. Inoltre è un film uscito nel momento giusto.
Anche a me è piaciuto, e concordo con te sul momento giusto. Avrei voluto vederlo al cinema.
Io sono stato abbastanza fortunato. Certo, sono stato costretto ad andare in un altro cinema un pò distante, ma ne è valsa la pena. Mi ha divertito parecchio e spero che nel secondo capitolo non facciano l’errore tipico dei seguiti ossia creare qualcosa di più grosso ma che racconta di meno. Devono puntare sulla questione IA e il rapporto con l’umano.
Non sapevo fosse in programma un sequel. Si sa quando uscirà?
Uscirà a inizio 2025. Speriamo in bene. La Blumhouse mi è sempre piaciuta ma ultimamente ha sfornato dei film che non mi sono piaciuti affatto. Gli unici due che abbia realmente apprezzato sono Black Phone e M3GAN.
Realizzare un sequel continuativo sarà difficile, però potrebbe prendere un corso narrativo diverso. Lo scopriremo nel 2025.
Speriamo in bene. Ormai quando annunciano un sequel sono sempre teso proprio perché ho visto come puntano poco sulla storia.
Sapessi come sto in angoscia per Frozen.
Che poi hanno annunciato non solo il terzo ma anche il quarto capitolo. Speriamo in bene, speriamo che abbiano deciso di puntare sulla storia e i personaggi. Voglio dire, Anna è simpatica ed Elsa ha una bella caratterizzazione. A questo punto devono puntare su di loro e su nuovi personaggi ben definiti come in passato (perché una cosa che manca da molto tempo nella Disney sono i personaggi secondari che possano farsi ricordare).
So tutto, anche del quarto. Spero che non snaturino messaggio e personaggi. Il prossimo classico è Moana 2, e sono dovuta uscire dalla sala al trailer. Non li sopporto più, spoilerano troppo, per fortuna ho fatto in tempo.
Diciamo che il trailer non mi ha emozionato così tanto, ma ho buone aspettative perché sembrerebbe puntare molto sull’avventura, un elemento che purtroppo era debole nel film originale (nonostante io lo apprezzi molto).
[…] arrivando a un punto dove le cose a livello produttivo sono cambiate parecchio e dando vita a Tremors 5: Bloodlines. Burt Gummer non dà più la caccia ai Graboid, adesso è il protagonista della sua web-series sul […]
Tu es une personne formidable et je suis heureux(se) de t’avoir comme ami(e)

J’espère que tout va bien pour toi
Passe une excellente journée, remplie de joie et de bonne humeur
Je t’envoie plein de bonnes ondes positives pour éclairer ta journée
je voulais juste te dire bonjour