Piovono polpette

Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo deciso di spostarci in Italia e per la precisone negli anni ’70 per parlare di Dario Argento, un regista che ha regalato tanto non solo al cinema italiano ma anche al cinema a livello mondiale e lo abbiamo fatto parlando del secondo capitolo de La trilogiadegli animali, Il gatto a nove code. In un istituto di genetica avviene un’intrusione notturna ma sembra che niente sia stato rubato. Tutto cambia quando uno dei dottori che lavorava lì, che sembrava conoscere l’identità del colpevole, cade sotto un treno. All’inizio sembra un tragico incidente, ma poi un fotografo nota nella foto che ha scattato un braccio e una mano che spingono la vittima. Purtroppo anche il fotografo viene ucciso e i negativi rubati e qui il giornalista Carlo e l’ex giornalista non vedente Franco capiscono che c’è sotto qualcosa di molto grande. Un film che sottolinea ancora una volta la bravura di Argento nella regia, con alcune idee messe in scena molto bene come la prospettiva dell’assassino o i primissimi piani del suo occhio, oltre che a creare un’ottima atmosfera, una bella tensione e molta curiosità per le indagini, aggiungendoci anche un pizzico di ironia. I personaggi inoltre risultano davvero convincenti e il duo Carlo-Enzo funziona benissimo. Un film davvero ottimo che consiglio assolutamente.
E con l’articolo di oggi si ritorna a parlare di animazione ma questa volta non discutiamo dei tre principali studios di cui stiamo facendo l’intera filmografia, anzi ne introduciamo un altro anche se con questo non ho intenzione di parlare di tutte le loro pellicole. Il motivo lo spiegherò in seguito.
Ecco a voi Piovono Polpette (Cloudy with a chance of Meatballs), pellicola animata del 2009 scritta e diretta da Phil Loid e Chris Miller.

Trama:
Flint Lookwood (Bill Hader) è un ragazzo appassionato di scienza e anche un’inventore che vive nella piccola isola di Swallow Marina. Quest’isola un tempo era famosa per il commercio delle sardine ma adesso sta attraversando un forte momento di crisi. Flint, oltre che per passione, vorrebbe aiutare l’isola con le sue invenzioni, invenzioni che ogni volta finiscono nel più completo fallimento, beccandosi l’astio degli abitanti e perfino suo padre Tim (James Caan) cerca di dissuaderlo dal continuare. Mentre il sindaco inaugura Sardinalandia per rilanciare il turismo, Flint decide di attivare una nuova invenzione, il FLDSMDFR, una macchina capace di convertire l’acqua in cibo. L’esperimento non funziona come dovrebbe e il macchinario finisce tra le nuvole, ma è grazie a questo che si formano nuvoloni carichi di cibo che riempiono la città. Flint diventa subito un eroe e questo folle meteo verrà ripreso dalla stagista meteorologica Samantha Sparks (Anna Faris) che farà conoscere al mondo intero questo evento. Le persone cominceranno a chiedere così cibo a Flint ma le continue richieste rischiano di surriscaldare il macchinario. Se ciò dovesse succedere, le conseguenze potrebbero essere devastanti.

Sì, oggi introduciamo la Sony Pictures Animation. Sulla creazione di questo studio animato non c’è tanto da dire, il motivo per cui venne fondato è perché la Sony vide l’enorme successo ottenuto sia da Shrek che da Monsters & Co e quindi decise di buttarsi su questa strada. Come ho detto in precedenza non ho intenzione di parlare dell’intera filmografia per un semplice motivo: alcuni dei loro film non mi piacciono per niente e anzi una delle loro opere è a mio avviso uno dei peggiori film animati che siano finiti sul grande schermo e su quest’ultimo punto non sto affatto esagerando (e magari, visto che mi voglio male, ne parlerò pure in futuro). Allo stesso tempo questo è uno studio animato che merita di essere trattato perché ha comunque dato vita a vere e proprie perle e soprattutto perché i film animati che hanno fatto su Spider-man sono incredibili e hanno rivoluzionato l’animazione occidentale. Quindi, senza perdere altro tempo, iniziamo con la recensione.

Iniziamo come al solito dal lato tecnico. La prima cosa che vorrei introdurre in questo caso è il character design e le animazioni. Il character design è molto cartoonesco e abbastanza semplice, un design volutamente impreciso e sproporzionato e lo possiamo vedere per esempio nel protagonista con la testa, gli occhi e il naso enormi, le mani grandi e un corpo sottile e piccolo. Onestamente preferisco design migliori con il 3D ma questo funziona molto bene anche perché tutti i vari personaggi riescono a essere molto riconoscibili e descrivono perfettamente le loro personalità. E anche le animazioni in un certo senso sono molto cartoonesche e quindi molto veloci e rapide, ottime soprattutto per i momenti comici. Sono animazioni davvero molto buone ma non sono complesse come alcune presenti nei film Pixar o DreamWorks.

Quello che a mio avviso al massimo tutti questi elementi è la regia che trovo molto ispirata. La regia riesce a eccellere molto nei momenti comici non solo per la situazione assurda a cui ci ritroviamo ad assistere ma anche per il ritmo azzeccato. Non c’è una scena che sia fuori posto o che sia stata messa solo per far ridere a tutti i costi senza seguire un filo narrativo. C’è molto dinamismo nei vari momenti e nel montaggio ma qui i registi evitano di fare un errore che nell’animazione tende a essere troppo comune. Per non annoiare il pubblico certi prodotti animati tendono sempre a mettere qualcosa, a far accadere eventi in continuazione senza fermarsi mai. L’ho visto accadere spesso soprattutto in pellicole con uno stile simile a Piovono Polpette ma per fortuna qui non succede. Infatti ci saranno momenti in cui il ritmo rallenterà per concentrarsi meglio sui momenti drammatici e di introspezione dei vari personaggi e anche queste parti sono rese molto bene e aiutano molto nella narrazione. La pellicola poi tende a non essere ripetitiva, in certi punti ha anche delle evoluzioni inaspettate e verso la fine diventa perfino una parodia dei film catastrofici. I colori sono molto accesi e apprezzo come, prima dell’invenzione di Flint, nella parte iniziale sia tutto spento per poi esplodere quando la macchina inizia a funzionare, arrivando a delle scene visivamente belle.

Quello che però rende stupendo il film sono i personaggi e il modo con cui viene affrontata la tematica principale. Flint è un protagonista adorabile, un personaggio che ha una grande passione che vuole portare avanti e lo fa certamente per amore ma anche per essere di aiuto. Non è un folle, sa bene quello che fa anche se fallisce tante volte, lui è un sognatore dal cuore d’oro che vorrebbe fare la cosa giusta. Inoltre anche i personaggi secondari sono bellissimi. Il personaggio di Samantha è molto più profondo e interessante di quanto si possa immaginare e il poliziotto Earl Devereaux (Mr. T) mi è tremendamente simpatico con la sua energia esagerata e l’affetto che prova per suo figlio. Ho anche apprezzato il rapporto padre-figlio tra Tim e Flint. In questo caso tra i due ci sono problemi di comunicabilità, non si disprezzano anzi entrambi cercano di trovare un modo per avvicinare l’altro ma i loro mondi e il loro modo di parlare sono completamente differenti (uno è un pescatore che fa continuamente metafore sulla pesca e l’altro è uno scienziato che parla un linguaggio complesso) e questo crea delle difficoltà, difficoltà che con il tempo proveranno ad arginare.

Quello che però amo è l’intelligenza con cui sono riusciti a parlare del consumismo sfrenato del cibo (e in generale del consumismo). Riuscire a far piovere cibo dal cielo è un’idea magnifica e risolverebbe tantissimi problemi nel mondo, ma ho apprezzato come siano riusciti con questa storia ha rappresentare l’utilizzo sbagliato ed egoistico che si fa di questa manna dal cielo. Infatti l’intera isola, nonostante si ritrovi piena di cibo, continua a fare numerose richieste a Flint, senza mai essere soddisfatti e tutti gli avanzi vengono buttati in una specie di discarica che non fa che crescere sempre di più e in maniera pericolosa e solo una diga impedisce a questa montagna di avanzi di ricoprire l’intera città. Il tutto viene mostrato al pubblico, non spiegato con lunghi paroloni, e grazie a ciò si percepisce la critica sociale legata parecchio agli Stati Uniti (ma anche ai Paesi più ricchi), una critica sociale realizzata in maniera davvero ben ponderata e che viene anche rappresentata bene dal sindaco Shelbourne (Bruce Campbell) che vuole usare la macchina finché può, senza pensare alle conseguenze.

Per concludere, Piovono polpette non è un capolavoro ma è un film davvero spassoso e molto intelligente. Lo stile animato è molto simpatico ma è la regia che riesce a rendere le dinamiche divertenti e a creare ottime sequenze e il messaggio di fondo viene trasmesso con grande maturità e attraverso la storia stessa. Un film da vedere assolutamente.

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!

[The Butcher]

24 pensieri riguardo “Piovono polpette

    1. È un film che basa tutto sulla commedia, ma apprezzo che comunque non si limitino a gag spassose e situazioni simpatiche, ma ho sempre apprezzato questo desiderio di voler condividere un messaggio, fatto anche in maniera abbastanza intelligente.

  1. Un film molto bello e, purtroppo, finito un po’ nel dimenticatoio. Anche secondo me il punto di forza non sono solo i personaggi, ma come interagiscono. Anche se la trama potrebbe risultare semplice, non è affatto un difetto, ma il suo punto di forza, utilizzandola come perno per ruotare tutta la giostra della narrazione. Il design e le animazioni mi sono piaciute molto, riuscendo egregiamente a intersecare la CGI con un vecchio stile d’animazione tipico degli anni ’80 (non come certe produzioni estremamente recenti e vergognose). Film promosso a pieno. E secondo me la Pixar si ispirata a Tim per creare Massimo Marcovaldo in Luca. Me l’ha sempre ricordato tantissimo.

    1. Purtroppo hai ragione quando dici che è caduto nel dimenticatoio e onestamente non si meritava una cosa simile. Rivedendolo ad anni di distanza è invecchiato bene e soprattutto la tematica che affronta è più che attuale che mai. E poi questa tematica è raccontata in maniera molto più intelligente di quanto si pensi. Gli voglio un sacco bene, non è un capolavoro, ma sicuramente è un film degno di nota. Per quanto riguarda Tim la penso alla stessa maniera. Che poi un personaggio simile era apparso anche nel corto animato La Luna, sempre diretto da Enrico Casarosa.

          1. Ho apprezzato molto anche Lightyear e pure Elemental. Luca meritava la sala, sarebbe stato spettacolare vederlo sul grande schermo, con tutti quei colori. Non sarebbe costato niente attendere la fine della pandemia, invece hanno voluto puntare a trarre più profitto possibile dal canale televisivo a pagamento. E la cosa mi spaventa. Chissà se fra un decennio esisteranno ancora le sale, o se sarà tutto in streaming, elaborato dalle intelligenze artificiali, mentre non si uscirà più di casa perché i droni ti consegnano tutto a domicilio. Sembra la trama di un B movie horror anni ’80, ma si sta trasformando in realtà.

            1. Lightyear ed Elemental sono molto carini, anche se hanno diversi difetti, in particolar modo Elemental. Di quest’ultimo ho apprezzato tantissimo la relazione tra i due protagonisti e il rapporto padre-figlia, ma non ho apprezzato come hanno trattato il tema del razzismo. Poi un giorno ne parlerò di sicuro. Per quanto riguarda Luca ti do ragione, avrebbe meritato la sala e sono felice che quest’anno Luca, Soul e Red verranno portati in sala. La scelta dello streaming per la Disney si è rivelato un fallimento enorme comunque. La Disney ha voluto puntare tutto sullo streaming, mettendo tantissime opere lì, tra cui i film animati che ho citato in precedenza (che tra l’altro la Disney è stata un po’ infame perché Raya l’hanno portato al cinema, questi no). Soltanto che il cinema fa guadagnare molto di più rispetto allo streaming e mettere in streaming opere costate tantissimi milioni si è rivelato una grande perdita e a subirne le conseguenze è stata la Pixar. Lo streaming è entrato nella nostra vita, ma il cinema è ancora molto forte e soprattutto fa guadagnare molto di più rispetto allo streaming, quindi penso proprio che le sale riusciranno a cavarsela ancora.

              1. Parleremo di Elemental quando lo recensirai. Come al solito sarà interessante ^_^
                Non sapevo che Luca verrà riproposto nelle sale. Sai quando? Comunque oggi il cinema regge ancora, ma mi chiedo per quanto tempo riuscirà a cavarsela. Potrà diventare un settore di nicchia, molto ridimensionato.

                1. Sarà interessante parlare con te di quel film! Certo, ci vorrà del tempo ma prima o poi ne parlerò.
                  Comunque ti do tutte le date:
                  Red esce il 7 marzo
                  Soul esce l’11 di aprile
                  Luca esce il 25 aprile.

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