Kalya volume 8

Benvenuti o bentornato sul nostro blog. Nello scorso articolo, visto l’enorme quantità di film discussi, abbiamo deciso di parlare di un’opera decisamente brutta, giusto per equilibrare le cose, ossia Gli Occhi del Diavolo. Negli ultimi anni le possessioni demoniache sono aumentate e quindi la Chiesa ha deciso di aprire scuole di esorcismo fuori dal Vaticano. In una di queste scuole si trova suor Ann che segue le lezioni nonostante lei non possa praticare esorcismi. In quella struttura inoltre ci sono anche pazienti sospettati di essere posseduti e qui incontra una bambina di nome Natalie, a cui si affeziona molto. La bambina però viene posseduta da un demone e Ann farà di tutto per salvarla, senza sapere che il demone in realtà vuole proprio lei. Un film che non funziona in niente. La regia è anonima e abusa dei jumpscares in maniera banale e anche in contesti non legati alla storia, le sequenze di esorcismo sono talmente esagerate da risultare esilaranti e la fotografia è desaturata. Il film pretende anche di essere originale, ma non fa altro che copiare altre opere sull’esorcismo e in malo modo, con colpi di scena prevedibili e personaggi piatti. Tremendo.
E dopo aver parlato di qualcosa di brutto, torniamo a un’opera più seria che, anche se non è perfetta, prova seriamente a portare qualcosa che possa interessare. In questo caso però ci spostiamo dal cinema ai fumetti.
Ecco a voi Kalya volume 8, pubblicato dalla Bugs Comics, scritto da Luca Lamberti e Leonardo Cantone e disegnato da Alessio Cammardella.

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Trama:
Dopo lo scontro con Varnon, che controllava il corpo del Corrotto, Kalya è rimasta gravemente ferita e deve riposare. I nostri protagonisti si trovano nelle steppe di Muzurak e senza più il carro e il loro animale di trasporto, si muovono con difficoltà. Come se non bastasse adesso devono vedersela con una tribù di orchi, furiosi con lor per aver rubato animali considerati sacri durante la fuga dal Corrotto. La situazione non volge a loro favore e dovranno difendersi come meglio possono.

Pian piano si continua con questa serie a fumetti italiana che certamente mostra i suoi difetti, ma sa ancora affascinare e continua a tirare fuori idee che, se utilizzate a dovere, potrebbero davvero elevare quest’opera a cui sto iniziando ad affezionarmi. Ora però iniziamo con la recensione.

Come al solito cominciamo parlando dei disegni che, come al solito, sono stati affidati a un nuovo disegnatore, in questo caso ad Alessio Cammardella. Dei suoi disegni ho apprezzato i momenti all’inizio, quando sono accampati nelle rovine di notte. L’uso dei chiaroscuri in quelle scene è davvero ottimo, crea la giusta atmosfera e aiuta il lettore a concentrarsi molto sui personaggi. Durante il giorno invece ho notato diverse tavole con sfondi completamente bianchi, il che non è nemmeno un vero e proprio problema, ma crea un certo contrasto con l’inizio. In compenso Cammardella riesce a creare alcune tavole a pagina intera davvero molto belle e capaci di sorprendere. E anche il design creato per gli orchi, nonostante non sia originale, si dimostra comunque ben pensato e costruito a dovere.

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Parlando invece della storia, semplicemente il volume mostra i nostri protagonisti difendersi dagli orchi. A un primo acchito sembrerebbe quasi un volume di passaggio, se non ci fossero vari elementi sparsi qua e là che lo rendono molti interessanti. Ad esempio l’evoluzione di relazioni tra certi personaggi oppure la presentazione del popolo degli orchi che, anche in questo caso, non è originale in quanto parliamo di tribù guerriere che basano la loro cultura sulla battaglia e la morte onorevole, ma almeno sono caratterizzati e costruiti bene nel contesto. Abbiamo anche eventi di breve durata che aggiungono ulteriore mistero all’avventura che stanno vivendo, su Kalya stessa e su persone che si stanno muovendo nell’ombra. Tra tutto però, quello che ho preferito è Tagh. Tagh è un personaggi adorabile che però spesso veniva relegato a elemento comico del gruppo. Quindi mi ha fatto piacere vederlo non solo molto più attivo e partecipe ma anche fondamentale in certi punti.

Per concludere, Kalya volume 8 è un buon capitolo di questa saga che sa comunque intrattenere e aggiunge qualche momento che incuriosisce lo spettatore, accompagnato da disegni davvero niente male. Un buon volume che consiglio!

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!

[The Butcher]

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