Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo continuato con il mondo dell’animazione e in particolar modo di un’interessante accordo tra DreamWorks e la Aardam, che diedero vita a una pellicola davvero affascinante, Galline in fuga. La storia è ambientata in un allevamento di polli gestito dalla spietata Signora Tweedy, che prende le uova delle galline per guadagnare il più possibile e, quando queste non producono più, le uccide senza pietà. Gaia è una gallina che cerca in tutti i modi di salvare le sue amiche da quel posto, escogitando diversi piani che purtroppo tendono a fallire. Le cose cambiano quando però vede un gallo, Rocky Bulboa, volare sopra il loro recinto. Gaia farà di tutto affinché quel gallo insegni a tutte il volto e finalmente ottenere la loro libertà. Ancora oggi questo è il film in stop-motion con il più grande incasso della storia e inoltre è una pellicola molto matura e sorprendente, realizzata con una claymotion di grande qualità, con un design unico e riconoscibile e della animazione molto fluide. La storia inoltre è veramente intelligente, una forte critica al fascismo mostrato attraverso questo allevamento che assomiglia in tutto e per tutto a un campo di prigionia, e fatto con divertimento ma anche con una grande drammaticità. I personaggi sono stupendi e la protagonista si dimostra molto forte e con una forte personalità. Un film stupendo che consiglio assolutamente.
E con l’articolo di oggi torniamo nel mondo dei fumetti e, come di consuetudine, parliamo della seria a fumetti italiane che ormai conoscete bene.
Ecco a voi Kalya volume 7, pubblicato dalla Bugs Comics, scritto da Luca Lamberti e Leonardo Cantone e disegnato da Lorenzo Re.
Trama:
Kalya e il suo gruppo riescono a fuggire dalle grinfie di Raal e del suo esercito di infetti, ma purtroppo rimangono senza la loro casa-carro e sono costretti a viaggiare a piedi e sul loro animale da traino. Varnon, saputo del fallimento di Raal, decide di utilizzare un’arma che ha finalmente ultimato: attraverso il suo elixir, crea un legame con il corpo corrotto di un gjaldest e si mette a inseguire i nostri protagonisti. Kalya e gli altri dovranno fare del loro meglio per sopravvivere.
Ed eccoci così arrivati al settimo volume e ancora una volta sono felice di poter dire che fino ad adesso Kalya è una serie molto simpatica e soprattutto una serie che riesco a portare avanti in maniera abbastanza equilibrata. E in questo volume ci sono alcune cose che sono riuscite a cogliere la mia attenzione.

Partiamo come al solito dal disegno, un disegno realizzato questa volta da Lorenzo Re e forse tra i miei preferiti finora. Il motivo è semplice, il tratto di Re è molto sporco, un tipo di stile che purtroppo non vedo spesso negli ultimi anni ma che personalmente ho sempre apprezzato anche nell’animazione. Qui il disegno avrà tratti molto squadrati e spigolosi e ciò non solo aiuterà molto con l’atmosfera cupa e soffocante ma anche con le scene d’azione, davvero dinamiche e dove si può avvertire il senso di pericolo e lo slancio dei personaggi. Ci sono anche dei chiaroscuri molto forti che rendono il tutto molto più oscuro e creando nei passaggi giusti una forte drammaticità. C’è un altro punto interessante che mi ha molto colpito di questo volume ossia che è stato disegnato in analogico, quindi direttamente su carta e non attraverso l’uso di tavolette grafiche. Riuscire a fare un tratto così sporco è alquanto difficile con una tavoletta grafica ma riesce perfettamente disegnando su carta e con l’uso dell’inchiostro di china.
Il disegno è ottimo e la storia prosegue in maniera interessante. Verso la fine abbiamo un piccolo indizio su chi possa essere colui che sta aiutando Varnon a cacciare l’Alkest, ma per il resto è una storia di sopravvivenza dove i protagonisti dovranno salvarsi dalla furia di questo corrotto (e ammetto che certe volte, per via del design, mi ha ricordato molto Doomsday di Superman). E forse questo volume è anche uno di quelli in cui ho percepito più chiaramente il senso del pericolo rispetto ai precedenti. Infatti avremo un momento molto drammatico che demoralizzerà molto questa compagnia e loro si ritroveranno sempre più in difficoltà e con il peso della missione sempre più gravoso. Come se non bastasse, qui hanno introdotto gli orchi che a quanto pare saranno anche protagonisti del prossimo volume e in un certo modo sono curioso di vedere come saranno trattati.
Per concludere, Kalya volume 7 è un ottimo capitolo con uno stile sporco e spigoloso che ho apprezzato , uno stile sporco che non si vede spesso oggi e che si dimostra in sintonia con gli eventi della storia. L’azione è carica di drammaticità e, nonostante la sua semplicità, è riuscita a intrattenere.
Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!
[The Butcher]

Bonjour OU bonsoir
Le jour vient de se lever ou de se coucher
Des mots me viennent à l’esprit
Pour te dire bonjour en toute amitié
Pour te souhaiter une bonne journée ou une bonne soirée
Une belle semaine à venir
Que chaque seconde de ce jour te soit de bonheur et de repos
Ainsi que pour ceux qui travail j’offre ces mots amicaux
Qu’ils vous accompagnent du matin au soir
Certains vont à l’école, d’autres au boulot, à chacun sa vie
Que ces petits mots de tendresse vous accompagnent
Bise amicale Bernard
[…] ripreso una serie che, nonostante i suoi difetti, continua ad affascinarmi, Kalya con il suo settimo volume. Dopo il fallimento di Raal nel prendere l’Alkest, Varnon decide di usare l’arma che ha […]
[…] volume è per la maggior parte una fuga continua (un po’ com’era successo nel settimo volume), una fuga che viene gestita molto bene ma che comunque riesce a mostrare eventi di trama molto […]