Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo fatto un salto nel tempo negli anni ’60 per parlare di una pellicola horror fantascientifica, co-prodotta da Italia e USA, e tratta da uno dei miei libri preferiti in assoluto, ossia L’ultimo uomo della Terra. La storia parla di Robert, uno scienziato sopravvissuto a una grave epidemia che ha trasformato tutte le persone in vampiri. Per tre anni ha continuato a lottare da solo, procurandosi il materiale per andare avanti e, di giorno, andando a caccia delle creature di quartiere in quartiere per eliminarle. In questa situazione vedremo il suo passato e anche un evento che non si sarebbe mai aspettato e che cambierà ogni cosa. Questa pellicola è tratta da Io sono Leggenda di Robert Matheson (che qui scrive anche la sceneggiatura) e finora è la trasposizione più fedele che ci sia. Un film girato molto bene, con una messa in scena che funziona sempre e riesce a dare alo spettatore la sensazione che Robert sia l’unico umano rimasto. La fotografia è ottima, con dei bellissimi tagli di luce che riescono a creare tensione e claustrofobia, e una recitazione da parte di Vincent Price molto convincente. Anche con qualche modifica, la storia è fedele al libro in special nel significato che sta alla base e riesce ad affascinare lo spettatore nonostante il budget misero. Un film che consiglio a tutti di recuperare.
E dopo l’horror fantascientifico passiamo invece alla sola fantascienza, un altro genere che amo moltissimo soprattutto quando riflette sulla vita, sull’uomo e in generali su tutti quegli argomenti legati alla sfera umana. Li adoro e in molte occasioni sono riusciti a centrare in pieno il punto.
Ecco a voi L’ultimo uomo sulla Terra (Le dernier voyage), pellicola fantascientifica del 2020 scritta da Romain Quirot, Antoine Juanin e Laurent Turner e diretta da Romain Quirot.

Trama:
In un futuro non troppo lontano il pianeta Terra sta attraversando un momento difficile. Le temperature sono aumentate, il mondo sta andando verso la desertificazione, le piogge non si vedono più e molte specie animali sono scomparse del tutto. Inoltre anni prima una luna rossa è apparsa vicino alla Terra, una luna ricca di un nuovo materiale, il Lumio, capace di sostituire tutte le altre fonti di energia. Così gli umani hanno iniziato a depredare la luna, seguendo il progetto di Henri W. R. (Jean Reno). Adesso però sta succedendo qualcosa di strano: la luna rossa improvvisamente è entrata in rotta di collisione con la Terra e minaccia di distruggerla. L’unica persona al mondo in grado di fermare ciò e di superare il campo magnetico della luna è Paul R. W. (Hugo Becker), ma questo astronauta è scomparso nel nulla. infatti lui ha un collegamento particolare con la luna rossa e crede che non bisogna farle del male. Con l’aiuto della giovane Elma (Lya Oussadit-Lessert), inizierà un viaggio alla ricerca di risposte prima che la luna distrugga la Terra. A inseguirlo ci sarà suo fratello, Eliott (Paul Hamy), che vorrà riportarlo indietro usando anche la forza.
Questo film sono riuscito a vederlo in sala quando uscì (una vera fortuna visto che l’hanno tenuto al cinema per pochissimo tempo). Ero rimasto colpito dal trailer e in un certo qual modo la storia suscitava un profondo interesse. Inoltre questo è anche il primo lungometraggio per il grande schermo del regista che in passato fece un lungometraggio con una storia simile, Le dernier voyage de l’énignatique Paul W. R. , e da quel corto ha poi realizzato questo film che ha anche prodotto e montato.

Come al solito si parte dal lato tecnico e fin da subito possiamo notare come tutto sia molto curato. La prima cosa che cade all’occhio è la messa in scena e di come sia capace di ricreare appieno un’ambientazione post-apocalittica. Siamo in Francia ma tutte le zone sono desertiche e i pochi centri abitati che vediamo sono isolati e sembrano più insediamenti costruiti in maniera precaria. Questi luoghi mostrano tutto il degrado e la povertà in cui l’umanità è giunta con la crisi climatica e il tutto viene messo davanti alla macchina da presa con un grande realismo, riuscendo a convincere lo spettatore. Sottolineo questo perché comunque il film in questione ha un budget veramente risicato eppure riesce a non dare questa sensazione. Ciò è dovuto anche alla regia di Quirot che si dimostra molto abile nell’immergere lo spettatore in questo mondo sull’orlo della distruzione e a creare anche delle belle immagini.
Ad esempio per tutta la durata della pellicola abbiamo quest’enorme luna rossa costantemente presente sullo sfondo ovunque vadano i personaggi, una sorta di Spada di Damocle che ricorderà perennemente ai protagonisti che il tempo è quasi scaduto e avrò un impatto visivo notevole con quel rosso che diventa sempre più scuro al centro. Un altro elemento positivo della pellicola è sicuramente la fotografia che riesce a essere interessante soprattutto attraverso l’uso di colori come il rosso e il blu, ma che mostra la propria forza anche nei flashback di Paul, qui presentati sempre con un ottimo bianco e nero (e inoltre anche con una messa in scena quasi onirica che rendono questi momenti affascinanti). Gli effetti speciali digitali sono stati fatti bene e non sono mai abusati, anzi vengono utilizzati in momenti ben specifici e in particolar modo per riempire lo sfondo di dettagli (come la luna rossa o ad esempio la Torre Eiffel crollata all’inizio).

Il lato tecnico è fatto bene e lo stesso vale per la scrittura. Una cosa che ho apprezzato è come riescono in maniera semplice e diretta a far capire in che situazione si trova la Terra, attraverso poche spiegazioni (come il prologo) ma soprattutto attraverso le scene e le immagini. Mi sono piaciuti anche i personaggi, in particolar modo Paul ed Elma e la relazione che si verrà a formare tra i due. E apprezzo anche il modo con cui viene sviluppata la storia, dove all’inizio c’è una sorta di mistero su questa luna rossa e se sia giusto o no distruggerla, e su come verremo a scoprire vari elementi interessanti quali il passato di Paul e il rapporto con il padre e il fratello. Quello che mi è piaciuto in assoluto è il modo con cui hanno trattato la tematica principale. Ciò di cui parla è lo sfruttamento sconsiderato della Terra da parte dell’uomo e come ciò stia causando la sua distruzione. Lo stesso accade qui con la luna rossa e quest’ultima, che è quasi un essere senziente, sembra quasi rispondere a questo comportamento. Quello che mi è piaciuto è come non perdono mai di vista questo concetto e attraverso la storia, il viaggio alla riscoperta di sé stesso e della verità che compie Paul e tutto ciò che fanno gli altri personaggi, la tematica ambientale rimane al centro di tutto.
Per concludere, L’ultimo giorno sulla Terra è un film ottimo, certamente non esente da problemi ma che riesce a fare il suo dovere fino alla fine. Un film fatto bene a livello tecnico e capace di parlare di una tematica attuale e fondamentale senza perdere mai di vista l’obiettivo e facendo arrivare con forza il messaggio tramite la storia e i personaggi. Una pellicola che consiglio assolutamente.

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!
[The Butcher]
Mi ero imbattuta solo mezza volta nella fantascienza francese. Ma non mi capita nemmeno così frequentemente di imbattermi in quella a stelle e strisce. È un genere che, se capita, lo guardo e lo posso anche apprezzare, ma di solito non lo cerco spontaneamente.
La fantascienza invece è tra i miei generi preferiti in assoluto. Penso che sia un genere perfetto per poter parlare del nostro mondo, di noi stessi e della vita. Ovviamente è anche perfetto come intrattenimento, se hai abbastanza fantasia per immaginarti nuovi mondi e nuove creature. Questo film fa parte del primo esempio e secondo me tratta molto bene queste tematiche.
Anche a me non dispiace, ma non è un genere per il quale impazzisco. Alcune volte non lo capisco.
Non c’è problema! A volte può essere un genere complesso che richiede più visioni. Questo film invece non è impossibile da comprendere, anzi è abbastanza chiaro il messaggio che vuole dare.
Ma dai, questo lo avevo totalmente perso! Non credo di aver mai visto nulla di fantascienza francese, sembra interessante. Però due personaggi che si chiamano uno W.R. e l’altro R.W.? Qui c’è sicuramente qualcosa sotto!
Magari si tratta di umorismo francese! A parte gli scherzi penso che questo film potrà piacerti pur con i suoi difetti.
🧡🧡
Mi manca completamente. Devo recuperare, grazie per la dritta.
Di nulla! Spero tanto che possa piacerti.
mai sentita nominare
cmq, come luna incombente niente batterà i capolavori: Moonfall e La maledizione della sedicesima luna 😛😛
Moonfall è stato tremendo per me. Il mio cervello si stava letteralmente squagliando per quanto era sciocco quel film. Invece con la sedicesima luna intendi Beautiful Creatures, vero? Perché in quel caso mi verrebbe da dire che quel film è un po’ sottovalutato. Non è certamente un film grandioso, ma non è così brutto come molti affermavano.
entrambi film giusti^^
e adorati entrambi, non sai quante risate con moonfall 😂😂😂
Io invece non ce la faccio, mi dispiace. Penso che se mi vedevi durante la visione del film scoppiavi veramente a ridere.
LOL
[…] pellicola francese molto interessante che, a mio avviso, è stata fin troppo sottovalutata ossia L’ultimo giorno sulla Terra. In un futuro non troppo lontano la Terra sta affrontando una grave crisi climatica: non ci sono […]
❤️
Excellent post.
Have a great and blessed day 🌞
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A cordial greeting from the south of Spain 🇪🇦
David López Moncada. Blog. pk 🌏