Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo discusso di fantascienza e l’abbiamo fatto con un film tratto da uno dei miei libri preferiti: Dune, e per la precisione la prima trasposizione cinematografica realizzata da David Lynch, il Dune del 1984. La storia è ambientata nel decimo millennio e l’universo conosciuto è governato dall’Imperium, una sorta di governo feudale a cui delle potenti case rispondono come vassalli. In quest’universo l’elemento più importante è la Spezia, una sostanza capace di allungare la vita ma che permette soprattutto i viaggi spaziali altrimenti impossibili. L’imperatore ordina alla casa Atreides, una delle case più potenti, di andare su Arrakis, l’unico pianeta dove esiste la Spezia, e supervisionare la raccolta. In realtà è tutto un piano dell’Imperatore per sbarazzarsi degli Atreides, aiutati dalla casa Harkonnen. Gli Atreides ne sono consapevoli e per questo cercano di allearsi con i Freemen, il popolo di Arrakis, mentre il giovane Paul Atreides scopre di essere l’Eletto. La produzione di Dune fu lenta, vennero fatti due tentativi per portare quest’opera sul grande schermo e solo con Lynch ci riuscirono. Purtroppo il film mostra diversi problemi tra cui il ritmo e la sceneggiatura. Si passa da un ritmo lento, perfetto per questa storia, a uno fin troppo veloce e sbrigativo e in tutto ciò certe parti fondamentali della trama vengono omesse o raccontate male, confondendo lo spettatore. Però registicamente è fatto bene, certe scene sono ottime e memorabili, le scenografie sono molto curate e folli, il cast è ottimo e la colonna sonora è convincente. Questo Dune è imperfetto però riesce a farsi apprezzare. Lo consiglio caldamente.
Questa volta andiamo negli anni ’90 e parliamo di un film che ha fatto parte dell’infanzia di molti, me compreso. Da piccolo l’avrò visto numerose volte e ne ho un buon ricordo. Però appunto è un ricordo di quando ero bambino e crescendo certe cose possono cambiare. Ci sono casi in cui un film rimane grandioso sia che tu sia piccolo o grande, come per esempio I Goonies, ma c’è anche l’esatto opposto. Questo film sarà rimasto ottimo come lo ricordavo? Scopriamolo.
Ecco a voi Space Jam, pellicola comica, sportiva e fantascientifica realizzata con la tecnica mista del 1996, scritta da Leo Benvenuti, Steve Rudnick, Timothy Harris e Herschel Weingrod e diretta da Joe Pytka.
Trama:
Michael Jordan, uno dei più grandi campioni di basket, annuncia il suo ritiro dopo la morte del padre per diventare un giocatore di baseball. Intanto su un pianeta alieno, Mr Swackhammer (Danny DeVito) sta cercando un metodo per richiamare il pubblico nel suo parco giochi e manda i suoi sottoposti, i Nerdlucks, sulla Terra per catturare i Looney Tunes. Bugs Bunny (Billy West), per salvare tutti quanti, decide di sfidarli a basket, visto che questi alieni sono molto bassi. Però quest’ultimi hanno un’arma segreta: loro possono rubare il talento di altre persone e così rubano il talento dei migliori giocatori dell’NBA, diventando enormi e molto bravi. I Looney Tunes, messi alle strette, hanno bisogno di qualcuno che li aiuti e per questo motivo portano Michael Jordan nel loro mondo. Ora il campione di basket dovrà aiutare Bugs Bunny e i suoi amici ad allenarsi per la sfida finale.
Penso che in tanti abbiano un bel ricordo di quest’opera, soprattutto per la presenza dei Looney Tunes. Questi folli personaggi ci hanno accompagnato per buona parte della nostra infanzia e sapevano farsi amare con la loro anarchia e il loro essere scorretti. Quindi un film su di loro era qualcosa di grandioso. Però sapete com’è nato questo progetto? Grazie a due pubblicità del 1992 e del 1993 dedicate alle Nike. In questi spot infatti apparivano Michael Jordan e Bugs Bunny per sponsorizzare le scarpe e, tralasciando l’elemento commerciale, erano fatte veramente bene. I due spot ebbero un successo talmente grande che si decise di realizzare un film su Jordan e Bunny e Ivan Reitman ne fu il produttore. Il progetto era alquanto bizzarro visto che univa un giocatore della NBA con un personaggio animato senza regole.
L’idea di fondo era molto interessante, era qualcosa di effettivamente mai visto che poteva incuriosire molto il pubblico e ai tempi ebbe un ottimo successo, però Space Jam non è essente da problemi anzi, soffre di diversi problemi.
Uno dei difetti è sicuramente Michael Jordan. Come atleta è stato fenomenale, su questo non c’è niente da discutere, si è veramente meritato l’appellativo di leggenda, ma come attore era pessimo, con espressioni che facevano fatica a mostrare la minima emozione. Il peggio era quando doveva comportarsi in maniera comica. In quel caso sembrava quasi che si fosse appena svegliato e succede soprattutto quando deve interagire con i personaggi animati, rendendo delle volte alcune interazioni abbastanza rigide. In italiano il doppiatore, Massimo Corvo, ha fatto un ottimo lavoro, cercando di dare molte più emozioni attraverso la voce.
Un altro problema è legato a momenti nel nostro mondo e alle gag lì presenti. Diciamo che le scene nel mondo degli umani in certi casi sembrano superflui, sembrano quasi messe per cercare di allungare il minutaggio. Prendiamo per esempio i momenti con i giocatori della NBA. Loro sono stati spogliati del loro talento di giocatori e ci viene mostrato cosa fanno per capire cosa sia successo. Ci sta, è un buon momento per mettere su schermo scene comiche e anche un po’ drammatiche. Il problema è che hanno troppe scene a mio avviso. Ne sarebbero bastate la metà e sarebbe risultato migliore anche a livello di ritmo. Il problema risiede anche nelle gag stesse. Molte sono banali e deboli (ad esempio una persona alta va a sbattere contro una porta bassa, senza neanche mettere un ritmo ottimo) e in altri casi molto infantili. Le cose qui non funzionano bene e l’unico che sia riuscito a strapparmi una risata è stato Bill Murray, anche perché lui sa come far ridere.
Su questo punto il film non convince molto ma sono riusciti a rendere benissimo una cosa fondamentale: i Looney Tunes. Sono riusciti a mostrare lo spirito caotico e anarchico di questi personaggi incredibili, con interazioni stupende, gag che riescono a essere in linea con il loro essere e trovate molto divertenti. I Looney Tunes sono tanti e ovviamente non tutti hanno potuto avere molto spazio, ma anche quando uno di loro appare per due scene riesce a lasciare il segno. Coloro che riescono a rimanere di più nella mente dello spettatore sono Bugs Bunny e Daffy Duck (Dee Bradley Baker), sia perché hanno molto minutaggio sia perché hanno le battute e le scene migliori. Anche i nuovi personaggi sono stati resi bene. I Nerdlucks (che si trasformeranno poi nei Monstars) sono caratterizzati abbastanza bene e hanno un ottimo design. Lo stesso vale per Lola Bunny (Kath Soucie), una Looney Toons inventata proprio per questo film, che lascia il segno in poco tempo e grazie a degli ottimi momenti e a delle battute semplici ed efficaci. Inoltre le animazioni e i disegni sono bellissimi. Le ombre che utilizzano per i Looney Tunes sono elaborate e complesse e grazie a ciò si riesce a creare una sorta di tridimensionalità a tutti loro.
Le animazioni sono fluide e capaci di dare il giusto peso alla loro follia e al modo con cui rompono ogni regola, arrivando di tanto in tanto a distruggere la quarta parete. In questo caso il 2D è accompagnato da alcuni elementi in 3D, specialmente per quanto riguarda gli sfondi, in modo da creare scene più movimentate. Forse il 3D in certi punti è un po’ invecchiato, ma si dimostra davvero funzionale. E la partita di basket alla fine sa davvero ripagare l’attesa, ricca di scorrettezze e assurdità in linea con i personaggi e capace di divertire fino alla fine.
Per concludere, Space Jam è un’opera ricca di difetti e con dei problemi legati soprattutto alle scene con persone in carne e ossa che minano l’intera opera, visto che durano molto tempo. Però riesce a intrattenere e divertire soprattutto grazie ai Looney Tunes e le loro vicende, con momenti spassosi e folli e un’animazione di ottima qualità. Purtroppo l’opera in questione non è grandiosa come ricordavo, a tratti non convince, ma riesce comunque a essere un film molto carino e simpatico.
Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!
[The Butcher]
Allora è vero che Michael Jordan non sapeva recitare, però devo dire che il suo carisma personale, come atleta ma proprio come persona, riusciva a renderlo un protagonista credibile. LeBronn James nel sequel non aveva nemmeno quello.
Poi sì questo film alla fine era talmente strampalato da essere dolce, forse perché giocava sul nostro desiderio bambino di entrare nei cartoni, mescolando al desiderio sempre bambino di essere un divo dello sport. Ma giocava anche con la carriera personale di Michael Jordan e su quello che ha significato la sua figura per il mondo del basket e americano.
Insomma, era un film interessantissimo, seppur pieno di difetti come dici tu.
Questo film ha fatto la mia infanzia e da piccolo l’avrò visto tantissime volte, ma alla fine bisogna essere onesti e purtroppo Space Jam mostra tantissimi difetti, in special modo con gli esseri umani. Alla fine quando siamo nel mondo dei Looney Toones le cose sono rese abbastanza bene e la partita finale riesce a divertirmi ancora oggi. Space Jam 2 neanche lo voglio nominare, quel film non aveva assolutamente niente di interessante ed era solo un modo della Warner per mostrare tutti i personaggi del loro mondo. Voglio dire, molti Looney Tones rimangono nell’ombra e purtroppo il digitale non è adatto a questi personaggi.
No, io avrei lasciato Space Jam negli anni 90 dove era nato, non sarei andato a riscaldare quella minestra a caso
Purtroppo ormai è una legge di Hollywood andare a riscaldare la stessa minestra. Non hanno più la volontà di fare qualcosa di nuovo, ci sono purtroppo pochi progetti nuovi e si tende a puntare solo sul cavallo vincente o sulla nostalgia.
La nostalgia è untunnel senza uscita
E purtroppo anche un grande male odierno a livello artistico.
Grazie per questa recensione. Il film non è esente da difetti, ma svolge egregiamente il suo lavoro, quello di intrattenere, in compagnia del buon umore. Questo lungometraggio lo considero l’ultimo buon lavoro della divisione animata della Warner, a cui seguirà un periodo troppo lungo di apatia. Ed è stato un peccato, perché adoravo i Looney Toons, che, all’epoca, preferivo alla Disney. Infatti, il mio sogno da bambino, era quello, un giorno, di poter lavorare e creare proprio i Looney Toons. Tornando al film, i difetti si riscontrano principalmente per aver puntato troppo sui nomi “sportivi umani”. Fu una scelta di marketing, senza dubbio. Una storia identica, con veri attori al posto degli sportivi, probabilmente non avrebbe riscosso troppo successo, soprattutto tra il pubblico a stelle e strisce e a quello amante del basket.
Space Jam 2 è una bestemmia.
La parte che adoravo molto di questo film era specialmente legata ai Looney Toons in quanto riuscivano a cogliere abbastanza bene la loro anarchia e follia. E sì, i loro personaggi sono incredibili e straordinari, sicuramente è molto divertente lavorare su di loro. Inoltre io adoro Looney Toons Back in Action, film a mio avviso tremendamente sottovalutato ma che riusciva a essere più dinamico e folle di quest’opera. Io tuo breve commento su Space Jam 2 è perfetto.
Looney Toons Back in Action non l’ho apprezzato. L’ho trovato piuttosto piatto. A livello di animazione, la Warner si è risollevata con The Lego Movie. Immagino che il grosso d’inizio millennio fosse investito su Harry Potter.
Bisogna anche pensare che a inizio millennio ci fu una nuova crisi con l’animazione a livello di incassi. Probabilmente perché la gente iniziava a interessarsi molto di più all’animazione 3D ma comunque l’animazione in 2D ebbe un brutto colpo, basti vedere i flop della Dreamworks con El Dorado e Sinbad oppure con la Disney (l’unico vero grande successo infatti fu il bellissimo Lilo & Stitch). The Lego Movie è veramente una piccola perla e un film che mi fa ridere tantissimo.
Il primo decennio del millennio fu una guerra tra DreamWorks e la purtroppo ora defunta BlueSky. La Disney si riprese davvero solo dopo Tangled, anche se iniziò già a muoversi con la Principessa e il Ranocchio. La Warner, ancora oggi, va a momenti, ed è un peccato.
Sì, se si guarda al panorama odierno dell’animazione ormai sono rimaste solo Disney, Pixar e di tanto in tanto Dreamworks. Purtroppo c’è poca varietà sia nelle case di produzione che nell’animazione stessa (per questo il film animato di Spider-vere è stata una boccata d’aria fresca).
Non l’ho ancora visto. Non sono mai stato amante dei super eroi, ma gli darò una possibilità.
Guarda, ora come ora sono molto deluso dalla piega che hanno preso i cinecomic in questi ultimi anno. Sono molto infantili, ormai il loro essere collegati crea più problemi che altro e sono fatti con lo stampino. Solo pochi film si salvano il resto è molto deludente (e ne parla uno che apprezza tantissimo i comics). Spider Verse è stato invece un film molto coraggioso non solo per quanto riguarda l’animazione ma anche per la storia visto che parla di diverse cose e con una certa maturità.
Non dimentichiamoci dell’animazione europea. Negli ultimi vent’anni Francia (non è una novità), Spagna e Germania stanno sfornando film di ottima qualità. Anche Regno Unito e Irlanda ovviamente. L’Italia… beh, non possiamo fargliene una colpa se ogni tanto ci prova.
Ben detto. Ovviamente io mi stavo riferendo all’animazione americana, visto che ha una grande influenza nel mondo. A livello europeo, quando avrò finito con le case animate americane e magari anche con Ghibli, mi piacerebbe parlare ampiamente di opere nostrane. In Italia l’ultimo lavoro veramente degno di nota è stata La Famosa Invasione degli Orsi in Sicilia, anche se era una co-produzione con la Francia.
Penso che tra non molto realizzerò un capitolo sul mio rapporto con gli anime.
Sarei molto felice di leggerlo! Sono davvero interessato alla tua opinione =)
Bella recensione come sempre, hai detto bene è un film carino e simpatico 😏
Assolutamente. Purtroppo ha vari difetti e molte parti sono infantili, ma sa farsi ancora apprezzare.
un classicone della mia infanzia :D
e non sapevo delle sue origini ancora più commerciali, stupendo!
Se ti capita, guarda quelle pubblicità che sono davvero molto divertenti.
Cartone della mia infanzia, che certamente guardato a distanza di venti e passa anni mostra le sue debolezze di trama o recitazione. Tutto sommato gradevole, e parlo da fan della Disney anni ’90. :-)
È un film piacevole, anche se ogni volta che vedo gli umani attendo con pazienza che spariscano e che la storia torni nel mondo dei Looney Toons
E’ successa una cosa simile alla mia compagna giusto l’anno scorso. Lei da piccola andava matta per “Howard e il destino del mondo”, uno dei suoi film preferiti. L’ha rivisto da adulta e si è resa conto di quanto sia terribile come film XD
Purtroppo è il problema dei film della nostra infanzia. Li idolatriamo quando in realtà sono pieni di difetti, abbiamo una percezione totalmente distorta. Non sto neanche a elencare i film che ho dovuto rivalutare da adulto perché fa male al cuore XD
Space Jam l’ho rivisto qualche tempo fa in vista dell’uscita del sequel (che ho trovato pessimo) e devo ammettere che non mi è dispiaciuto poi molto. Al di là del progetto commerciale (tra Jordan, Nike, WB ecc) la storia scorre bene, ci sono delle belle gag (ovviamente il target è quello che è), alcune battute le ho apprezzate persino di più da grande che da piccolo (tutte le battute di Murray sul suo agente, la sua carriera, ecc).
Sicuramente non è il capolavoro che ricordavamo però devo dire che lo considero ancora un bel film.
Ah poi la colonna sonora…ancora mi gasa tantissimo :D
Anch’io da piccolo avevo un buon ricordo di Howard ma, crescendo, mi resi conto che aveva migliaia di problemi e che non mi trasmetteva assolutamente niente. Da piccoli forse ci accorgiamo meno di certi elementi in determinati film e siamo più propensi ad accettare certe cose. Per fare un esempio, io da piccolo andavo matto per Godzilla, ma il film americano del 1998. In parte gli sono grato perché così ho conosciuto Godzilla, ma ora lo considero un film tremendo, con dei personaggi odiosi e stereotipati e una trama a volte inconcludente e infantile. Per questo I Goonies a mio avviso è l’esempio perfetto per quanto riguarda quei film che sono perfetti per tutte le età. Non importa se lo si guarda da piccolo o da adulti, risulta un film piacevole, divertente e pieno di inventiva.
Ecco, Godzilla di Emmerich è un altro film che da piccolo mi era piaciuto tanto ma che a rivederlo oggi…rabbrividisco. Pur essendogli molto affezionato.
Infatti ci sono tutta una serie di film (specialmente animati) che non voglio riguardare da grande per paura di rovinarmi il ricordo che ho XD
Perché purtroppo per ogni Goonies (che è bello sia da piccoli che da grandi) ci sono almeno 10 Howard e Godzilla…
Ahahahahahah
Il commento finale è perfetto. Io invece voglio riguardare tutto quello che ha fatto parte della mia infanzia. Voglio capire se certe cose sono cambiate oppure no. Ciò non cancellerà il ricordo che avevo da piccolo, però saprò essere oggettivo e dire se valgono oppure no.
[…] anni ’90 per parlare di un’opera che ha fatto parte dell’infanzia di molti ossia Space Jam. La storia narra di Michael Jordan che decide di abbandonare il basket per entrare nel mondo del […]