Prospect (2018)

Parlando di cinema, apprezzo qualsiasi genere ma tra i miei preferiti in assoluto, oltre all’horror, c’è anche la fantascienza. E noto con dispiacere che non ne ho mai parlato come dovrei, certo ho fatto qualche articolo su qualche pellicola ma nulla di più. Per questo motivo voglio provare a fare due cose: la prima è cercare di recensire più spesso i film di fantascienza, la seconda invece è parlare di come sia nata la fantascienza nel cinema e di come si sia evoluta. Quest’ultimo però è un progetto ambizioso a cui voglio lavorare con molta calma e di cui scriverò molto più in là.
Nel frattempo volevo parlarvi di una pellicola uscita da noi direttamente in home video che ho trovato interessante per molti motivi.
Ecco a voi Prospect, film di fantascienza del 2018, diretto da Zeek Earl e Chris Caldwell.

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Trama:
Cee (Sophie Thatcher), una ragazza adolescente, e suo padre, Damon (Jay Duplass), atterrano con la loro astronave su una luna verde, coperta di vegetazione e sporie velenose, per cercare delle gemme di grande valore. La loro astronave purtroppo va in avaria e atterrano lontano dal sito di scavo. I due decidono di incamminarsi nella foresta, nonostante Cee sia contraria, e a un certo punto incontrano due cacciatori di gemme e le cose non andranno per niente bene. Dopo una serie di eventi, Cee dovrà allearsi con Ezra (Pedro Pascal), uno dei due cacciatori, per poter fuggire da questa luna.

Questo film è basato sull’omonimo cortometraggio che gli stessi Earl e Caldwell diressero nel 2014. L’idea di base è identica, figlia e padre che arrivano su questa luna verde e velenoso per fare prospezione. Un corot che sono riuscito a recuperare e che vi consiglio di vedere.
Parlando del lungometraggio invece non aspettatevi un film al cardiopalma, pieno di azione, alieni mostruosi e tanta CGI. La pellicola si presenta subito come una space-odyseey, un’odissea nello spazio, in cui il tema principale è per l’appunto il viaggio.

Iniziamo subito con la regia.
Fin da subito capiamo che Prospect sarà un film lento, dove saranno presenti diversi momenti di silenzio in cui potremo osservare le emozioni dei nostri protagonisti e il paesaggio che li circonda. Per darvi un esempio, tutta la trama che ho scritto in precedenza si svolge nei primi trenta minuti della pellicola, anzi, tutta la storia dell’intero film si potrebbe riassumere in quelle righe perché è proprio di questo che parla Prospect: un viaggio per cercare di fuggire da questa luna.
Ovviamente è una trama molto semplice e lineare che però può essere sviluppata molto bene se si curano molto due dettagli: la regia e la sceneggiatura (una cosa che dovrebbe essere la norma nel cinema, ma noto sempre di più che uno dei due lati tende a mancare in certe produzioni). Da come potete aver capito in precedenza, i due registi riescono in quest’impresa. La regia è lenta e questo ci dà modo di conoscere meglio i personaggi ma è anche una regia capace di creare della tensione e lo si nota fin da subito quando il padre di Cee si imbatte in Ezra e il suo compagno. In quel momenti i registi non spettacolarizzano l’incontro, non lo rendono esagerato, anzi, il tutto avviene attraverso un fuori campo e lo sentiamo inizialmente attraverso la trasmittente di Cee e poi attraverso gli occhi della ragazza. Il tutto è reso in maniera semplice e a volte la semplicità è la chiave per creare un’ottima tensione. In questi casi la regia riceve un grande supporto anche da parte degli attori, che si dimostrano tutti molto capaci e professionali.

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Un altro punto che forte che i registi riescono a gestire egregiamente è l’ambientazione. Prospect non ha un budget molto alto e per questo motivo si sono dovuti arrangiare con con i mezzi che avevano a disposizione. La stessa cosa vale per l’ambiente. Qui non hanno cercato di creare una foresta completamente aliena con una flora stravagante o fantasiosa. A una prima occhiata la foresta dov’è ambientato il film sembra molto comune, ma poi noteremo dei piccoli particolari che la rendono strana come ad esempio il verde acceso della natura e soprattutto l’utilizzo del colore giallo, bene realizzato e che rende l’atmosfera del luogo veramente estranea.
Un piccolo particolare che riesce a dare questa sensazione sono le particelle velenose che fluttuano nella foresta. Una piccola curiosità: quelle particelle non sono fatte in CGI ma sono degli effetti pratici. Per metterle nella pellicola hanno prima gettato della polvere in un seminterrato, l’hanno ripresa e poi l’hanno sovrapposta alla pellicola. Questi sono quei piccoli dettagliche riescono a valorizzare un film.

E ora passimao al secondo punto che dò forza a questa pellicola: la sceneggiatura. Come ho già detto, la storia è semplice e lineare ma riesce comunque a colpire e a interessare lo spettatore grazie ai personaggi, alle loro interazioni e alle tematiche che portano in scena. Parliamo per esempio del rapporto tra Cee e suo padre. Quando ci vengono mostrati e li vediamo parlare, abbiamo l’impressione che i due siano molto distanti l’uno dall’altra. C’è un rapporto molto freddo tra i due e Cee cerca timidamente di avvicinarsi al padre ma senza successo. Quest’ultimo pensa solamente al lavoro che deve svolgere e alle gemme che potrebbero migliorare la loro situazione economica. Questo personaggio ci introduce così a un’altra tematica molto importante in Prospect: l’avidità.
L’avidità è un argomento fondamentale nel film ed è anche il motivo per cui la storia prende piede. Dopo aver trovato una di quelle gemme, Cee e Damon potevano pure andarsene, visto i vari problemi che stavano avendo, ma lui ha deciso di andare avanti. E questa tematica non ci verrà mostrata solo in questa parte ma continuerà ad avere un ruolo fondamentale soprattutto nel finale.

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Tra i personaggi qui presenti i più importanti e caratterizzati sono Ezra e Cee. Ezra, interpretato da Pedro Pascal, si presenta subito come un personaggio molto interessante e carismatico. Nonostante il lavoro che fa e le persone con cui lavora, si dimostra molto intelligente e colto, con un’ottima parlata e un certo umorismo. Ovviamente all’inizio Cee non si fiderà per niente di lui e sia Cee sia noi spettatori saremo sempre sull’attenti con lui perché non abbiamo la certezza che rimarrà dalla parte della protagonista. Pedro Pascal ha fatto un ottimo lavoro con il suo personaggio, gli ha dato il giusto carisma e allo stesso tempo, sotto quell’ironia, è riuscito a mostrare anche la faccia di un uomo vissuto che ha visto cose tremende.
Con Cee invece assistiamo a una crescita del personaggio insieme a una maggiore consapevolezza di se. Inizialmente si limiterà a seguire il padre, ma in seguito dovrà prendere delle decisioni, dovrà mettersi in gioco e cercare di tirarsi fuori da questa situazione. Per un bel po’ terrà d’occhio Ezra e non si fiderà per niente di lui ma con il tempo tra i due si formerà un legame molto forte e ciò li avvicinerà. Bisogna sottolineare come il rapporto tra i due, seppur turbolento e pieno di problemi, è molto vicino a quello tra genitore e figlia. E infatti l’affetto tra i due si sente al contrario della situazione con Damon.
Questo dettaglio è molto importante visto che il viaggio servirà a entrambi per scoprire o riscoprire alcuni lati della loro personalità e a diventare persone migliori.

E’ un film lento che basa tutto sulla messa in scena e sui personaggi e quindi non aspettatevi un film di fantascienza con effetti speciali giganteschi o grandi scene d’azione. Anche se in questo film ci sono due o tre scene d’azione ma non sono esagerate e anzi sono molto veloci e soprattutto dirette. Questo a mio avviso riesce a colpire di più lo spettatore, quando una cosa viene mostrata in maniera diretta ha un effetto molto più impattante.
Per finire Prospect è un ottimo film di fantascienza a basso budget con una trama semplice ma che viene valorizzata dai due registi e dai personaggi. Personalmente questa è una di quelle pellicole di fantascienza che apprezzo molto, dove viene messo al centro l’uomo e il suo posto nell’universo. E’ un film molto più profondo di quel che sembra e non sarà perfetto ma vale sicuramente la pena di vederlo.

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Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!

[The Butcher]

14 pensieri riguardo “Prospect (2018)

  1. Non lo conoscevo, per il semplice motivo che non amo la fantascienza.
    Bello che abbiano ripreso un loro corto precedente, bella anche l’idea di una luna ricoperta di vegetazione.
    Forse potrebbe essere interessante proprio perché lento e basato sul rapporto tra i due personaggi :)

    Moz-

    1. Questo è uno di quei film di fantascienza che si interroga sull’uomo e su chi è veramente. E poi per entrambi i personaggi è un viaggio alla riscoperta di loro stessi. Credo proprio che possa interessarti anche se non è perfetto.

  2. Ancora una volta, Butcher, te ne sei uscito con un film che non ho assolutamente né visto, né messo nemmeno sotto la mia attenzione!

    Siccome, però, tu sei tu, ho già deciso di rimediare e vedermi Prospect per questo periodo natalizio: infatti amo la fantascienza (non è un caso che come secondo lavoro umilmente faccio episodicamente l’anonimo correttore di bozze per una piccola casa editrice di Bologna specializzata in Sci-Fi), anche se negli ultimi decenni ho trovato un continuo impoverimento delle produzioni cinematografici, mentre invece la pagina scritta ha continuato ad evolversi in modo prestigioso e dopo il cyber-punk adesso siamo già da un po’ in zona post-human e prima ancora era esplosa il New Weird, grazie alla trilogia Southern Reach Trilogy del grande Jeff VanderMeer, nella quale spiccava il primo dei tre romanzi, dal quale, molto (molto) liberamente Alex Garland trasse il suo bellissimo film Annihilation, con Natalie Portman.

    Ed è proprio ad Annihilation che, con questa lunga premessa, volevo arrivare: sia nei trailer (che dopo il tuo post sono subito corso a guardare), sia dalla sinossi e dalla descrizione senza spoiler che tu fai del film scritto e diretto dalla coppia
    Zeek Earl e Chris Caldwell, ho avuto una vaga impressione che in qualche modo esso abbia una sorta di debito visivo o strutturale, anche nel ritmo, con la pellicola di Graland… Secondo te, è questa mia un’impressione fallace, generata magari dal montaggio del trailer oppure c’è qualcosa di vero?

    Ultima nota: mi piace molto Pedro Pascal (l’ho apprezzato in quel gioiello di Rogue One di Edwards e rido ogni volta pensando che dietro alla maschera del soldato mandaloriano della fiction di Favreau ci sia sempre lui!), mentre non conosco Sophie Thatcher («è la Emma Watson di cui abbiamo sempre avuto bisogno» ha scritto Stanlio su i 400 Calci, sito di cinema che leggo spesso, ma di cui in genere non condivido quasi nulla nei giudizi, infinitamente più attendibile di quella fogna a cielo aperto di Wired o del Post, ma sempre troppo con i paraocchi).

    1. Ti ringrazio tanto per il tuo commento! Prospect è un film molto interessante e sono sicuro che potrà colpirti. Per quanto riguarda il tuo confronto con Annihilation è in parte corretto. Nel ritmo ha un che di simile e anche se alcune cose possono dare una certa somiglianza, Prospect si discosta parecchio. Vedilo più come un sci-fi con qualche elemento da western.
      Pedro Pascal è un ottimo attore e non vedo l’ora di vederlo in nuove pellicole. Invece Sophie Thatcher la conosco solo per questa pellicola e qui se l’è cavata molti bene. Non so cosa intendano i 400calci con la Emma Watson di cui abbiamo sempre avuto bisogno.
      Per il resto spero vivamente che il film ti piaccia!

      1. Sarà assolutamente mia cura farti sapere cosa ne penso del film una volta visto, perché come ti dicevo non mancherò di guardarlo!

        Sulla frase di “400 Calci”, purtroppo, si registra il solito meccanismo di moltissime testate online (usato anche da valenti blogger, ahimè, qui su WordPress) ovvero quello di ricercare frasi ad effetto, montando immagini o gif solo per colpire e catturare like: nello specifico, in una lunga digressione del film (più lunga ma più vuota di contenuti filmiii della tua, tanto per farti capire cosa intendo per “fuffa” di molti redattori), hanno inserito uno screenshot della Tatcher in cui di viso sembrava davvero Hermione Granger… E da lì subito lo stupido giochino di fare affermazioni decontestualizzate per strappare un sorriso..
        Squallido, davvero squallido.
        Buona Domenica, amico mio.

          1. Ed è proprio questa la cosa triste!! Tu che il film l’hai visto, sai che in realtà il nesso non c’è! L’articolista ha voluto giocare soltanto con le immagini e fare una delle solite associazioni che non hanno niente a che fare con il cinema, con il film, con nulla, ma servono solo per parlare e per far parlare la gente che si beve tutto quello che viene scritto…
            Lascia stare.

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