47 Ronin

Nonostante gli impegni universitari, la connessione internet inesistente e la stanchezza, il vostro caro TheButcher è tornato con un nuovo articolo!

Quest’oggi, cari fanciulli, parleremo di 47 Ronin, film storico-fantasy del 2013 diretto da Carl Rinsch.

Trama:

Ispirato alla vera storia dei quarantasette Ronin, il film inizia con Kai, un mezzosangue, che viene accolto sotto il servizio di Asano, daimyō di Ako.
Il ragazzo non viene visto di buon occhio dagli abitanti di Ako in quanto lo considerano un demone. Solo Mika, la figlia di Asano, lo tratta come una persona normale e si innamora di lui.
Alcuni anni dopo Asano accoglie nel suo dominio Kira, il kōke dello Shogun (maestro delle cerimonie) e lo Shogun stesso. Kira però vuole riuscire a mettere le mani sulla terra di Ako e, attraverso l’aiuto di un strega, fa cadere il daimyō sotto un’illusione e cerca di uccidere Kira. Lo Shogun per questo crimine esorta Asano a fare seppukku per mantenere intatto l’onore della sua famiglia.
Lo Shogun darà Mika e le terre di Ako a Kira e proibisce ai ronin di cercare vendetta per la morte del proprio signore. Kira bandisce quest’ultimi dalle sue terre e rinchiude in prigione il capo di essi, Oishi, per un anno in modo da spezzargli l’animo mentre Kai viene venduto come schiavo.
Dopo un anno, Oishi viene liberato e decide di partire alla ricerca dei suoi compagni e di Kai per cercare vendetta, nonostante sappia che ciò comporterà per loro la morte.

Cos’è che mi ha incuriosito di questo film? Certamente il fatto che parlasse di uno degli argomenti storici più famosi della storia giapponese in chiava fantasy, ma non solo. Questo film è stato uno dei flop più grandi del 2013 e per giunta non ha ricevuto critiche molto positive. A questo punto volevo capire che cosa avessero sbagliato per essere martoriato in questo modo così vedo il film e…meh.
Sì, meh è stato il mio commento finale. Questo film sembrava gridare dall’inizio alla fine “Potevo essere di più!”, però alla fine si è rivelato diciamo discreto(?).
Da dove iniziare?
Partiamo dagli argomenti principali del film: la parte storica e la parte fantasy.

Durante i momenti storici ero incredibilmente interessato. Le scene della tradizioni e dei costumi giapponesi di quell’epoca erano fatte davvero bene e mi affascinava vedere tutto ciò curato nei minimi particolari.
Quindi, dato che su questo argomento non avrei nient’altro da dire (è fatto bene. Punto.), passiamo alla pecca più grande di tutte: l’elemento fantasy.
Veramente, una delle caratteristiche del film che avrebbe dovuto attirare la maggior parte del pubblico… sembra fatta totalmente a caso. E non sto scherzando. Durante la visione mi sono visto sparato davanti creature buttate lì come per dire “Mettiamolo perché fa figo!”. Questa cosa è sbagliatissima! Se fai un film storico e vuoi aggiungerci il fantasy per va benissimo, ma deve avere un senso. Il mondo fantasy non è fatto di streghe, orchi, fate ecc… che incontri per puro caso. Un mondo fantasy deve avere delle regole bene precise perché altrimenti si creerebbe il caos più totale e sarebbe possibile trovare pure delle forzature per andare avanti con la trama…e diciamo che qui ce ne è una.
In conclusione il fantasy ha rovinato molto la pellicola e questo per via di una sceneggiatura mal costruita.

Passiamo ora invece al regista. Quando sono andato a informarmi sul regista mi sono messo le mani sui capelli. Dare la regia di un film di 175 milioni di dollari a un regista emergente (specialmente nel suo primo film!) è una cosa da evitare sempre! Facendo così non si fa altro che danneggiare il regista perché, non avendo nessuna esperienza con altre piccole produzioni, si ritrova un progetto più grande di lui e non sa come gestirlo. Ne avevo brevemente parlato con kasabake mentre PizzaDog ci aveva fatto un articolo molto approfondito (QUI se ti interessa) e non capisco come si facciano a fare ancora errori così madornali (se volete un esempio di questi sbagli guardatevi il nuovo Fantastic 4).
La regia infatti non è nulla di che, in molti punti era totalmente anonima anche se c’è stato qualche breve momento in cui Carl Rinsch ha provato a fare qualcosa di particolare senza avere troppo successo.

Neanche i personaggi si salvano più di tanto. Keanu Reeves mi sembra un po’ sottotono nel ruolo di protagonista mentre gli altri personaggi potevano essere molto interessanti, peccato che non ci abbiano dedicato il tempo necessario. Invece per quanto riguarda gli antagonisti, Kira e la strega, posso dire che il primo è in tutto e per tutto una macchietta mentre la seconda è fin troppo esagerata nel suo comportamento a volte quasi grottesco.

Del lato tecnico posso invece dire di essere stato molto felice dei costumi e delle scenografie. C’è stata una cura nella realizzazione di entrambi che mi ha reso molto felice. Lì sì che c’è stato un lavoro attento!

Che altro dire? Il film aveva buone chance di essere un ottimo prodotto ma è stato tutto buttato alle ortiche. Posso però dire che se avessero tolto la parte fantasy e si fossero decisi di fare un film storico… credo che sarebbe potuto venire fuori una piccola perla. Come ho detto in precedenza, la parte storica è stata curata molto bene ed era riuscita a colpirmi molto.
Mi dispiace solo per il regista. Spero che questo “incidente di percorso” non gli crei problemi per la carriera.

Detto questo vi lascio alle vostre faccende!
Alla prossima, comuni mortali!

 

[The Butcher]

10 pensieri riguardo “47 Ronin

  1. Ciao Butcher! Che bello vedere che trovi il tempo per scrivere qualcosa, ogni tanto!
    Allora, parlando del film, mi trovo perfettamente d’accordo con te: l’unico motivo per riguardarlo (o, nel caso dovessi consigliarlo, di guardarlo una prima volta) è l’accoppiata costumi/ambientazione che sono stupendi, soprattutto nelle scene iniziali e finali.
    Il resto fa piuttosto schifo, la trama fa acqua da tutte le parti e i personaggi sono sagome inanimate; ad esempio, cosa c’entra il tipo tatuato da scheletro che anni fa piaceva tanto sul web? Lo mettono pure nella locandina, ma poi lo vedi forse 10 secondi, non ha neppure un ruolo!
    E i tengu? Messi lì per mostrare qualcosa di “magico”, più che per avanzare con la trama; non parliamo poi della creatura all’inizio del film, bella ma inutile.
    In fin dei conti, banale e fallimentare. Penso tu abbia proprio ragione: se avessero puntato sul realismo storico sarebbe venuto molto meglio, ma così proprio non ci siamo.
    Peccato, mi piacciono i film sui samurai…

    P.s.: però la strega con eterocromia non è male, esteticamente parlando, eh?

    1. Esteticamente parlando la strega non è male, non va bene però come personaggio. Non so neanche perché fa tutto quello che fa e perché si comporti in quel modo esagerato. Kira invece (l’altro antagonista) è pure peggio. Ora voglio, anzi, pretendo film decente sui samurai! Subito! Dategli il giusto onore!

      1. Giusto! Ce ne sono troppo pochi, e io ho una katana che esige rispetto! Senza un bel film non è la stessa cosa sfoderarla e agitarla come un folle in giro per la stanza…

  2. Grazie 1000 per la menzione :)
    Riguardo la tua rece non c’è nulla da dire, sono d’accordo con te al 200%.
    Salvando le belle scenografie e i bellissimi costumi, la storia è veramente sprecata, gli elementi fantasy usati malissimo, i personaggi bidimensionali e Keanu Reeves sembra che non ci provi neanche a fare un bel film [se usavano un cartonato era uguale]!

    Detto questo però ti confesso che il film non mi ha fatto proprio proprio proprio schivo come avrebbe dovuto…..nonostante l’immonde schifezza messa in atto io non mi sono annoiato più di tanto, anzi ci sono parti che mi sono anche piaciute :D
    https://ilblogdipizzadog.wordpress.com/2014/12/08/47-ronin-recensione-di-un-guilty-pleasure/

    1. Anche a me ci sono state parti che mi hanno intrigato. Principalmente però quelle storiche. Come ho detto nella rece, se solo fosse stato un film SOLO storico…

  3. Grande Butcher, mi scuso con te, come ho già fatto anche con altri amici blogger che stimo e che leggo sempre, per non essere stato molto presente su WP e quindi di aver dato l’impressione di snobbare il tuo post…
    Sto attraversando un periodo di impegni stressanti che mi lasciano senza tempo libero e quando ne ho, faccio persino fatica ad aggiornare il mio stesso blog (fermo dai primissimi giorni di Ottobre).
    Sappi però che ti leggo sempre affascinato ed incuriosito.
    Sul film in questione io sono molto più severo di PizzaDog, perché l’ho trovato letteralmente un tradimento, ma questo anche per il mio amore sfegatato verso la cultura nipponica, filtrato da anni di manga ed anime: paradossalmente preferisco qualcosa che si distacchi completamente, pur traendone ispirazione: come scrissi a suo tempo nel mio post su Godzilla, ad esempio, meglio un “Pacific Rim” di Del Toro (ispirato in parte sia ad Evangelion che ai kaijū) che non quella fetecchia del Godzilla americano di Emmerich oppure, con la stessa unità di misura, meglio il sogno lucido di un lettore di comics e maga come lo Zack Snyder di “Sucker Punch”, dove l’omaggio ai samurai, ai ronin ed ai robot guerrieri è fatto più con il cuore che non con la ragione).
    Grande recensione del film e sottoscrivo sia la tua delusione per le ottime premesse (la storicità del fatto ed i nomi coinvolti), sia la speranza che ikl regista possa riscattatarsi.
    Alla prossima Butch!

    1. Grazie mille per il tuo commento. Sappi che non ti devi scusare di niente se non commenti i miei articoli! Ognuno di noi ha i propri impegni ed è normale non riuscire a stare dietro a tutto quanto, quindi non preoccuparti.

  4. […] Non ho letto il libro da cui è tratto quindi la recensione si concentrerà solo sul film in sé. Una cosa che mi ha preoccupato di Macchine Mortali è stata la decisione di affidare la regia a Christian Rivers, un bravissimo tecnico degli effetti speciali che aveva già collaborato con Peter Jackson per gli effetti visivi di King Kong. Questo perché, per Rivers, è il suo debutto alla regia e affidare un blockbuster a una persona senza esperienza non mi sembra una buona idea (basta vedere 47 Ronin.). […]

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