Alla ricerca di Dory

Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo ripreso con i film in live-action e, visto che era passato molto tempo, siamo tornati nel trash, prendendo in esame un’opera che ha fatto la storia del cinema, un vero e proprio gioiello del trash, Plan 9 from Outer Space. Due piloti di aerei di servizio assistono a uno spettacolo incredibile: un disco volante passa accanto a loro per poi andarsene. I due però sono costretti a mantenere i segreto. Intanto in un cimitero, vicino alla casa di uno dei due piloti, iniziano a tornare in vita i morti, prima una donna e suo marito e poi un investigatore che stava indagando lì. Tutto ciò è opera degli alieni che hanno attuato il Piano 9 che consiste nel riportare in vita i morti attraverso onde elettromagnetiche e scagliarli contro gli umani. Questo film è sbagliato in ogni suo elemento, partendo dalle scene girate in precedenza con Bela Lugosi e quelle con la sua controfigura, dove si vede la differenza dei due attori e perfino il cambio giorno-notte. Ci sono numerosi errori e mancanze che la regia e il montaggio, invece di nascondere, enfatizzano. La storia è scritta molto male e certi dialoghi sono sia un po’ forzati che esilaranti, eppure l’idea di base era interessante e ricca di potenziale. Per quanto sia fatto male, è un film che intrattiene e diverte e di cui non si può fare a meno di apprezzarlo. Lo consiglio assolutamente!
Ancora una volta torniamo a parlare di animazione in casa Pixar e questa volta prendiamo in esame un loro seguito, un seguito di un film molto amato.
Ecco a voi Alla ricerca di Dory (Finding Dory), pellicola animata del 2016 scritta Andrew Stanton e Victoria Strouse e diretta da Andrew Stanton e Angus MacLane.

Trama:
Il film inizia con Dory (Ellen DeGeneres) da piccola mentre passa dei bei momenti con i suoi genitori, ma a un certo punto viene separata da loro e passa il suo tempo a cercarli fino a quando non trova Marlin (Albert Brooks). Passa un anno da quando hanno salvato Nemo (Hayden Rolence) e, durante una lezione di Mr Ray (Bob Peterson) sulla migrazione, Dory inizia a ricordare qualcosa dei suoi genitori come ad esempio i loro nomi, Jenny (Diane Keaton) e Charlie (Eugene Levy), e anche il luogo in cui vivevano ossia Morro Bay, California. Così Dory, accompagnata da Nemo e Marlin, si dirige lì dove però viene presa da alcuni volontari. Infatti in quella zona c’è il Marine Life Institute dove mettono i pesci in quarantena per curarli mentre altri si trovano negli acquari. Dory conosce il polipo Hank (Ed O’Neill) che l’aiuterà a cercare i suoi genitori in cambio della targhetta che lei è stata data e che lo porterà nell’acquario a Cleveland.

Un po’ come era successo per Monsters University, non sentivo alcun bisogno di un seguito de Alla ricerca di Nemo in quanto quel film riusciva a parlare bene di tutto quanto e ad avere un’ottima chiusura. Però, sempre come Monsters University, ho deciso di dargli una possibilità e infatti mi sono trovato a un’opera che aveva qualcosa da dire.

Alla-ricerca-di-dory-finding-dory-film-movie-2016-animated-pixar-animation-comedy-adventure-nemo-merlin-albert-brooks-hayden-rolence

Partendo dal lato tecnico, per l’ennesima volta la Pixar dimostra di essere uno studio di altissima qualità per come gestisce il tutto e anche per come la storia viene diretta. Stanton è un regista molto capace e l’abbiamo visto con i suoi film precedenti, facendo pure qui un ottimo lavoro e dando vita a sequenze ottime, come ad esempio quelle d’azione. In questo caso una scena ottima è l’inseguimento con il calamaro gigante in mezzo a un relitto, con i nostri personaggi che si muovono nell’imbarcazione a grande velocità e dove noi capiamo tutto quello che succede senza problemi. Lo stesso però vale per altri momenti, come i momenti comici che funzionano a livello di tempistica e riescono a far sorridere. Ci sono altre scene che però ho apprezzato maggiormente, come ad esempio il modo in cui vengono mostrati i flashback del passato di Dory che pian piano ricorda eventi della sua infanzia, ma soprattutto l’intera sequenza in cui va nel panico quando scoprirà come è stata separata dai suoi. E in questo caso la regia, i suoni ovattati e il vedere Dory completamente persa è stata resa ottimamente e fa comprendere alla perfezione i suoi sentimenti.

Ovviamente ci sono altri elementi di grandi qualità e come al solito la bellezza del mare è una di questo, anche se in questo film lo vedremo di meno, in quanto per la maggior parte il film sarà ambientato nell’istituto, che saprà differenziarsi molto, mostrando un misto di fauna e flora marina uniti agli ambienti umani e dove i nostri protagonisti dovranno muoversi, ingegnandosi diverse volte. E anche in questo caso, come il primo capitolo, il character design è uno degli elementi migliori. Qui ripetono lo stessa cosa de Alla ricerca di Nemo, dando un corpo ai pesci e alla creature acquatiche molto realistico e allo stesso tempo dandogli un volto più stilizzato e cartoonesco con i classici occhi a palla, creando visibili differenziazioni tra pesci della stessa specie (basti guardare i genitori di Dory) e il design dei nuovi personaggi colpisce in pieno come appunto Hank (che immagino sia stato difficile da animare ma allo stesso tempo molto divertente) e lo stesso vale per Destiny (Kaitlin Olson), lo squalo balena. Il lato tecnico è quindi stupendo e la sceneggiatura ha degli elementi interessanti.

Alla-ricerca-di-dory-finding-dory-film-movie-2016-animated-pixar-animation-comedy-adventure-ellen-degeneres-hank-ed-o'neill

Devo ammettere che Dory come protagonista funziona molto bene. Inizialmente temevo che non sarebbero riusciti a gestirla per via della sua peculiarità e per il fatto che era un personaggio di supporto, ma invece hanno fatto un ottimo lavoro anche grazie ai personaggi secondari che l’accompagneranno nel suo viaggio, in particolar modo Hank che sarà il contrario di lei, cinico e pessimista, e quando saranno insieme formeranno una simpatica coppia da buddy movie. In generale ho apprezzato anche come hanno trattato in maniera più ampia la condizione di Dory con la perdita di memoria a breve termine. Ovviamente anche qui ci saranno gag a riguardo, ma si concentreranno molto di più sulla difficoltà di questa condizione e sulla sua drammaticità visto che Dory rischia di perdere le persone che ama e rimanere sola. Apprezzo come ciò viene costruito, perché c’è dietro grande attenzione e il tutto viene trattato con tatto, dando una giusta drammaticità a questa storia che comunque sa divertire e intrattenere. Ci sono molte belle idee, soprattutto nel modo in cui Dory e gli altri si dovranno muovere negli ambienti umani e ho apprezzato anche le idee sul mimetismo di Hank. I nuovi personaggi sono ottimi, specialmente Hank anche se avrei voluto tanto conoscere la sua storia. Il film infatti ha un difetto legato al ritmo e la velocità con cui si svolgono e concludono certe situazioni. Tutte le situazioni che vedremo sono gestite a volte troppo in fretta e quindi non si sente tantissimo il senso del pericolo o la difficoltà e a mio avviso questo ritmo veloce non ci permette di conoscere appieno i nuovi personaggi proprio com’è successo con Hank, di cui avrei voluto conoscere la storia e il motivo per cui odia il mare.

Per concludere, Alla ricerca di Dory è un film tecnicamente eccellente che riesce a colpire sia nella regia che nel character design e la storia sa divertire e intrattenere, anche se certe cose potevano essere più approfondite e trattate con più calma, ma nonostante tutto anche la storia è molto valida. Lo consiglio assolutamente!

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!

[The Butcher]

17 pensieri riguardo “Alla ricerca di Dory

  1. Hai raccontato il film in un modo così vivido che quasi sentivo l’odore di salsedine e il rumore delle vasche del Marine Life Institute. Mi è piaciuto soprattutto come hai parlato della fragilità di Dory e di quanto la Pixar riesca sempre a farci ridere mentre ci strattona il cuore. Grazie per questa immersione così bella

    1. Sono veramente felice che la recensione ti sia piaciuta così tanto! Nonostante abbia i suoi difetti è pur sempre un film che ha una grande forza emotiva nei suoi personaggi e questa cosa è presente anche adesso nonostante non abbia più quella scintilla e quel coraggio.

    1. Non penso affatto che sia insignificante. La pixar comunque sapeva come creare dei personaggi con cui empatizzare e farti emozionare. Il punto è che gli mancava quella scintilla e quel coraggio che li caratterizzava. Diciamo che è un’occasione sprecata.

  2. a differenza di Monsters University, che tra i film è il migliore della saga Monster ma se contiamo la serie va in seconda posizione Alla ricerca di dory non mi ha mai preso

Scrivi una risposta a Libri per Oggi - Tamiris Cancella risposta