Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo deciso di cambiare momentaneamente argomento, passando dal mondo del cinema a quello della letteratura per discutere di un libro scritto da Stephen King, un libro che mi aveva sempre affascinato per la sua ambientazione, Joyland. Dev è un ragazzo universitario che, per guadagnare qualcosa per gli studi, decide di lavorare part-time nel parco divertimenti di Joyland. Lui è stato lasciato malamente dalla sua ragazza e quindi si butta anima e corpo nel lavoro, iniziando ad amare quel mondo e tutte le persone che ci lavorano. Dopo un po’ però scopre una storia terrificante. In una delle attrazioni, anni prima, è stata uccisa una ragazza e sembra che il suo spirito sia ancora intrappolata lì. Dev quindi vuole scoprire il mistero dietro tutto ciò. Lo stile di King ormai è riconoscibile e qui è gestito benissimo, capace di creare un ritmo stupendo ma soprattutto di passare dalla storia principale alle riflessioni di Dev adulto senza rompere il ritmo o perdere il fulcro centrale. La storia è affascinante e non solo si concentra sul mistero del parco ma anche sulla crescita del protagonista, un giovane adulto che si sente perso ma che qui ritroverà la sua strada. I personaggi secondari sono stupendi e l’ambientazione riesce a regalarci un’atmosfera unica. Lo consiglio assolutamente!
Torniamo quindi nel mondo del cinema per parlare di un film finlandese che fin da subito era riuscito ad attirarmi. D’altronde cosa c’è di meglio di vedere dei nazisti presi a calci dove non batte il sole?
Ecco a voi Sisu – L’Immortale (Sisu), pellicola d’azione del 2022 scritta e diretta da Jalmeri Helander.

Trama:
Siamo in Finlandia nel 1944 durante la guerra di Lapponia e la fine della seconda guerra mondiale. Aatami Korpi (Jorma Tommila) è un cercatore d’oro impegnato nella ricerca di questo metallo prezioso e, dopo tanta fatica, finalmente riesce a trovarlo. Mentre si sta dirigendo nella città più vicina, Aatami incontra un convoglio di nazisti che sta fuggendo dalla Finlandia, facendo terra bruciata, per dirigersi in Norvegia. In quel momento i nazisti, guidati da Bruno Helldorf (Aksel Hennie), si accorgono dell’oro che si porta dietro e tentano di rubarglielo, considerandolo solo un vecchio uomo. Ed è allora che Aatami si ribella, mostrando una grande forza e abilità e dando inizio a un lungo inseguimento tra le due parti. I nazisti scopriranno che lui in realtà è una sorta di leggenda, un soldato veterano soprannominato da tutti l’Immortale.
Jalmeri Helander è un regista veramente interessante che era riuscito a colpirmi dai tempi del suo primo film, Trasporto eccezionale – Un racconto di Natale, un film veramente folle con un Babbo Natale malvagio e simile a un demone, ispirato alle leggende precristiane. Anche lì mi aveva sorpreso molto (dovrò parlare un giorno di quel film) e con questo nuovo lungometraggio si è riconfermato un regista davvero ottimo. Partiamo con ordine.

Come sempre cominciamo dal lato tecnico che in questo caso riesce a dare una grande anima a questo film e a mostrarci situazioni alquanto affascinanti. Il primo elemento che sicuramente colpisce fin dall’inizio è la bellissima ambientazione, con questo paesaggio privo di alberi e pianeggiante, dove la poca natura lì presente sa incantare con sfumature di colori che vanno dal verde, al giallo e al rosso. Un luogo straordinario e particolari che non ha spazi in cui nascondersi che in un certo qual modo ricorda alcuni paesaggi western con la loro grande vastità. Ed è proprio questo uno degli aspetti interessanti di questo film ossia che assomiglia in vari elementi a un vero western. Anche ciò aiuta parecchio a dare anima e stile a questa storia e sicuramente rendono gli inseguimenti più interessanti e ricchi di tensione proprio per la mancanza di elementi naturali che possano essere usati come rifugio. Inoltre la regia stessa è fatta veramente bene in quanto capace di donare delle inquadrature veramente belle e suggestive con il paesaggio e soprattutto una regia capace di catturare i piccoli dettagli e di narrare la storia più attraverso le immagini che attraverso le parole.
Ad esempio Aatami non parla quasi mai, è un personaggio silenzioso e prima che ci venga spiegata parte della sua storia possiamo capire alcune cose di lui, come il fatto che abbia perso la famiglia e cose simili, proprio grazie a delle inquadrature che ci concentrano sul volto, sulle mani e così via (inoltre l’attore è veramente bravo). Anche il ritmo è gestito benissimo in quanto non è troppo veloce, è abbastanza lento e non solo ciò aiuta con l’atmosfera ma anche con la costruzione della tensione e dell’attesa per i momenti più importati. Inoltre le scene d’azione sono veramente ottime, montate bene senza mai essere frenetiche e mostrandoci tutti i combattimenti molto bene e facendoci così comprendere le varie sequenze. Ed anche in questo caso possiamo vedere la mano e lo stile del regista per come sono state girate. Infatti questi momenti e le morti dei nazisti sono volutamente esagerati, soprattutto per la quantità di sangue. Quindi saranno molto violenti, riuscendo a non andare mai oltre e soprattutto ad aggiungere perfino un po’ di ironia in queste uccisioni, dandoci delle sensazioni di black humor davvero divertenti. A livello tecnico quindi il film è stupendo.

La storia di per sé è molto semplice, alla fine è una storia di vendetta in cui il nostro protagonista si vendica sui nazisti che gli hanno rubato l’oro. Questa è l’idea di base ma in realtà il film riesce a fare molto di più. Infatti i personaggi, seppur sappiamo poco su di loro, si dimostrano davvero interessanti come appunto il protagonista, di cui vediamo la sofferenza e la solitudine, oppure Bruno che come antagonista si dimostra convincente, qualcuno che ha capito come sta andando la guerra e per salvarsi è pronto a commettere altre atrocità. Il tutto mostrato appunto più attraverso le immagini che attraverso le parole. Il film riesce a mostrare la crudeltà della guerra attraverso la morte e la distruzione che i nazisti si lasciano alle spalle e anche con le donne catturate da loro. Oltre a ciò è affascinante il concetto di Sisu, una parola finlandese che, come ci viene spiegato, è impossibile da tradurre ma che indica un tipo particolare di coraggio, un coraggio e una forza di volontà che nasce nella situazioni critiche, quando si è disperati, una totale rifiuto di arrendersi. Ed è proprio questa forza che caratterizza Aatami, un uomo che ha perso tutto e che cerca un futuro con l’oro e no si fermerà mai, si rifiuta di morire, come dice Aino (Mimosa Willamo) spiegando chi sia lui.
Per concludere, Sisu – L’Immortale è un film stupendo che riesce a intrattenere dall’inizio alla fine grazie alle sue bellissime ambientazioni, con un ritmo ottimo, delle scene d’azioni bellissime e con un pizzico di ironia, ma soprattutto con una storia semplice ma molto interessanti per come viene narrata. Lo consiglio assolutamente!

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!
[The Butcher]
Devo dire che da titolo e poster ero partito prevenuto, ma leggendoti non sembra male
Questo film è stata una vera sorpresa. Te la consiglio con piacere!
L’ho visto e anche io l’ho trovato ben fatto, coinvolgente e a tratti anche molto divertente. Si distingue dai moltissimi altri film d’azione solo all’apparenza simile proprio per il ritmo meno frenetico, l’attenzione a i personaggi, l’ambientazione suggestiva e particolare, e l’ironia usata molto bene. Un bel film, davvero.
Sono veramente felice che ti sia piaciuto. Come hai giustamente detto, si distingue dagli altri proprio perché ha un suo stile e tiene conto dei personaggi e dell’ambientazione.
Non l’ho mai sentito nominare, ma ricorda vagamente Don’t breathe.
No, è molto diverso da Don’t Breathe. Il vecchio ad esempio non è cattivo, ma un antieroe e inoltre non è un home invasion ma è ambientato in campo aperto. Secondo me potrebbe sorprenderti, per me è stata una piacevole sorpresa.
Filmone
Sono davvero felice che ti sia piaciuto così tanto!
Film e recensione mi sono piaciuti moltissimo
Sono veramente contento! Questo è un film davvero ottimo e anche una grande sorpresa.
[…] era riuscito a sorprendermi e che anche con questo lavoro riesce nell’impresa. Il film è Sisu – L’immortale. Aatami è un cercatore d’oro che, durante la guerra di Lapponia, sta cercando questo metallo […]