Shrek e vissero felici e contenti

Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo siamo tornati a parlare di cinema italiano e lo abbiamo fatto con un’opera che portava allo spettatore un genere che negli ultimi tempi si vede molto poco, specialmente nel nostro Paese, ossia il gotico. Il film in questione è Hai mai avuto Paura? Siamo nel 1813 e il piccolo Orazio è figlio di aristocratici che passa tutto il tempo con la sorella minore e il fratello maggiore Giacomo. Negli ultimi tempi i contadini sono spaventati perché una bestia sta uccidendo il bestiame. I genitori di Orazio non danno molto peso alla cosa, ma gli attacchi si fanno sempre più frequenti e i contadini sempre più spaventati. La bestia infatti non mangia le carni del bestiame ma ne beve il sangue fino a prosciugarlo. E Orazio nota che suo fratello Giacomo si sta comportando in modo strano. Un film da un budget molto ridotto che però si dimostra diretto veramente bene, con un ritmo lento e ottimo, delle atmosfere bellissime e una fotografia molto curata e con bei dettagli. Sulla storia ci sono pregi e difetti. Tra i pregi abbiamo dei personaggi caratterizzati veramente bene e con varie sfumature, oltre che ad essere interpretati da bravi attori, e inoltre parla molto bene del folklore e del concetto di paura nella sua forma più antica. Purtroppo però ha anche delle cose che non tornano a livello narrativo e delle sotto trame che non si chiudono, risultando quasi superflue. Ha i suoi difetti, ma è un ottimo film che consiglio assolutamente!
Come di consueto torniamo a parlare di animazione e ancora una volta torniamo dalla DreamWorks per discutere di quello che per molto tempo era considerato l’ultimo capitolo di una saga molto famosa, la saga simbolo di questo studio.
Ecco a voi Shrek e vissero felici e contenti (Shrek Forever After), pellicola animata del 2010 scritta da John Klausner e Darren Lemke e diretta da Mike Mitchell.

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Trama:
Shrek (Mike Myers) è diventato padre e vive nella sua palude con la moglie Fiona (Cameron Diaz) e i suoi tre figli e molto spesso riceve la visita dei suoi migliori amici, Ciuchino (Eddie Murphy) e Il Gatto con gli Stivali (Antonio Banderas). Questa vita monotona però pian piano sta iniziando a deprimere Shrek che sfoga tutta la sua frustrazione alla feste per i suoi figli. Lui infatti rivela a Fiona che vorrebbe riavere la sua vecchia vita in cui terrorizzava le persone ed era solo. Questo discorso però viene ascoltato da Tremotino (Walt Dohrn), che vuole sfruttare la situazione a suo vantaggio e liberarsi dell’orco. Infatti anni prima stava per firmare con i genitori di Fiona un contratto che avrebbe risolto i loro problemi e la maledizione di Fiona ma in cambio del regno. Proprio quando stavano per firmare, ricevono la notizia che loro figlia è stata salvata da Shrek, mandando all’aria i piani di Tremotino e facendolo cadere in disgrazia. Così decide di fare un accordo con l’orco in cui gli promette di dargli un giorno in cui potrò tornare a essere l’orco di un tempo e in cambio Tremotino si prenderà uno dei suoi giorni. Shrek accetta e viene trasportato in un altro mondo dove si diverte a spaventare un intero villaggio, ma qui si rende conto che c’è qualcosa che non va. Infatti Tremotino ha preso il potere di Molto Molto Lontano e sta dando la caccia a tutti gli orchi e questo perché il giorno che ha preso da Shrek è quello della sua nascita. E ora il protagonista dovrà risolvere tutto.

Adoro veramente tanto Shrek per il coraggio e per quello che portò ai tempi e il primo capitolo rimane per me qualcosa a cui sono molto affezionato così come il secondo capitolo, un’opera esilarante e divertente. Purtroppo però a livello artistico ha avuto un tracollo con il terzo capitolo e purtroppo con il quarto le cose non sono migliorate, ma partiamo con ordine.

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Parlando del lato tecnico, ancora una volta non si può far altro che elogiare l’uso che il film fa del digitale. Tutti i capitoli di Shrek hanno sempre avuto un lato tecnico ottimo e con una tecnologia sempre in crescita e attraverso un alto budget e l’abilità degli animatori ha sempre sorpreso, anche nel terzo capitolo. In questo caso conosciamo bene il character design dei soliti personaggi, ma sono quelli nuovi che funzionano molto bene in questo contesto, come ad esempio le streghe di Tremotino, prese da Il Mago di Oz, che, nonostante abbiano tutte elementi tipici come il vestiario, il naso esagerato e la pelle verde, riescono a essere differenti le une dalle altre. Lo stesso dicasi per gli orchi della resistenza che riescono a distinguersi a una prima occhiata e possiedono caratteristiche uniche come ad esempio Cuciny (Craig Robinson) con un corpo molto robusto e flaccido e una barba lunga ricoperta da numerose cipolle oppure Brogan (Jon Hamm) che invece sembra quasi un culturista e con un mento quadrato e grande.

Anche Tremotino ha un design molto riconoscibile e in questo caso più stilizzato come le creature magiche, al contrario del terzo capitolo che invece aveva fattezze più realistiche (sì, l’hanno cambiato e su questo ci torneremo dopo). In ogni caso qui saranno presenti numerosi dettagli, anche piccoli, che mostrano le capacità del digitale, come i vestiti e i loro tessuti, le loro pieghe e il modo in cui si muovono, o anche solo elementi come l’acqua, il fuoco e il fango, sempre ottimi e curati. Stessa cosa dicasi per le ambientazioni come luoghi che conosciamo bene ma che in questo caso hanno un’aria totalmente diversa, oppure la foresta dov’è presente la resistenza guidata da Fiona. Anche il ritmo è molto buono e riesce a far scorrere questa storia senza problemi. Il vero problema però lo abbiamo in alcune parti della sceneggiatura.

In questo caso vorrei partire dagli elementi positivi. L’idea di base di un mondo dove Shrek non è mai nato, e le conseguenze che ciò comporta, mi piace molto e sì, è qualcosa che si è visto in altre opere, ma rimane  pur sempre molto affascinante, soprattutto se vediamo che fine hanno fatto alcuni personaggi e alcune di queste trovate mi sono piaciute molto, come appunto Fiona che si libera da sola dalla Torre e diventa il capo di questa ribellione di orchi e ho trovato divertente vedere Il Gatto con gli Stivali in versione addomesticata. Qualche buona idea c’è, ma mi sono piaciuti di più i momenti drammatici, quei momenti in cui Shrek realizza che cosa ha perso, in cui vorrebbe tornare alla sua vita. Come dice lui stesso, non capiva quanto fosse bello quello che aveva finché non l’ha perso e a mio avviso lancia anche un bel messaggio. Però la storia ha dei problemi che possiamo definire gravi.

Infatti il tutto inizia con una forzatura di trama, con i genitori di Fiona che vanno da Tremotino. Loro hanno già stretto un patto con la Fata Madrina e magari la Regina poteva anche avere questa idea, ma se avete visto il secondo capitolo saprete certamente che il Re non lo avrebbe permesso perché doveva essere Azzurro a salvare Fiona secondo gli accordi. Quindi abbiamo un buco di sceneggiatura importante e lo stesso vale per Tremotino. Lui è apparso nel terzo e faceva parte dei villain arruolati da Azzurro e alla fine diventava tecnicamente buono. Il problema principale è che questo film sembra essersi dimenticato della continuità con i capitoli precedenti e in generale, nonostante abbia buone idee, non ha la stessa forza e lo stesso coraggio dei primi due capitoli e sono felice che ai tempi abbiano deciso di non fare il quinto capitolo e, a distanza di anni, spero che adesso ritrovino un po’ del coraggio che avevano in origine, portando però qualcosa di nuovo come hanno fatto con quella perla de Il Gatto con gli Stivali 2 – L’ultimo desiderio.

Per concludere, Shrek e vissero felici e contenti mostra un lato tecnico impeccabile nel design, nelle animazione e anche nei dettagli e nella storia ha dei bei momenti, ma anche dei buchi di trama e incoerenza con i capitoli precedenti, oltre che una mancanza di forza e coraggio. Non è un brutto film, ma poteva fare decisamente di più.

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!

37 pensieri riguardo “Shrek e vissero felici e contenti

        1. Io adoro i primi due. Erano film strabilianti. Purtroppo il terzo e il quarto avevano perso quella scintilla e quella creatività. Avevano ancora qualcosa da dire, ma potevano farlo meglio.

            1. Anche questo è vero. Però essendo dei personaggi con un così grande carisma, ci si aspetta anche una storia ottima. Non dico qualcosa di incredibile come i primi due, ma che abbiano un certo valore.

    1. I primi due a mio avviso rimangono delle opere incredibili, opere con una scrittura veramente curata e impressionante che mostrava una grande intelligenza. Purtroppo con il terzo e il quarto c’è stato un crollo proprio da quel punto di vista. Non sono brutti, ma gli manca quella scintilla creativa dei primi due.

        1. Speriamo che il quinto capitolo abbia qualcosina in più. Visivamente si è evoluto (e non capisco le critiche che hanno fatto i giorni scorsi), l’unica cosa che mi preoccupa sono le persone che ci stanno lavorando.

            1. Perché è osceno? Lo stile è più vicino a quello di Puss in Boots 2, Shreck e Ciuchino sembrano veramente invecchiati e inoltre c’è un’ottima illuminazione e la si può vedere quando appare Pinocchio. Guarda, il livello è molto buono e i modelli funzionano. Siamo solo abituati a vedere Shrek in un certo modo, ma preferisco di gran lunga questo design piuttosto che rivedere il solito Shrek solo con una qualità grafica un po’ più alta. Alla fine sono passati quasi 16 anni dal quarto capitolo, le cose e la tecnologia sono cambiate.

  1. La tua recensione coglie in pieno tutti i difetti di questo capitolo, che a me personalmente non è piaciuto. Ma è un difetto tipico dei sequel, di perde l’originalità del primo, la novità e la freschezza dell’idea iniziale. Sul lato tecnico non saprei dire nulla, perché non me ne intendo, ma il risultato sa di minestra riscaldata.

    1. Nel lato tecnico certamente i modelli sono migliorati, si vede un miglioramento della tecnologia anche se non c’è alcuna innovazione. La storia in realtà aveva qualcosa da dire, ma il problema sta alla base, con una scrittura non proprio brillante quando invece era il punto di forza nei primi due capitoli.

  2. Se già il terzo era dimenticabile, in questo perdono proprio la dignità. A parte che mi ricordava la brutta copia parodiata di un film in bianco e nero, mi pare fosse La vita è meravigliosa, poi manca di continuità, coerenza, stravolge il franchise, il messaggio e, diciamolo, in questo capitolo la caratterizzazione dei personaggi è davvero monodimensionale e spesso stereotipata. Salvo solo la caratterizzazione del Gatto con gli stivali. Nonostante sia un film d’animazione, sembrano tutti troppo vicchi per questo (anche questo mi ricorda un altro film). Anche se non ho mai apprezzato il franchise di Shrek, almeno i primi due avevano una dignità artistica ed un’importanza storica che riconosco loro. Questo film è davvero ridicolo. E se non sbaglio, uscì in 3D, per sfruttare la moda aperta con Avatar.

    1. Sì, quello era il periodo in cui tutto veniva fatto in 3D per cercare di seguire la scia del successo di Avatar. Forse il tuo giudizio è molto più severo del mio, però dal mio punto di vista avevano ancora qualcosa da raccontare, ma non l’hanno fatto nel modo giusto. Non avevano più quella scintilla e anche le idee stupende dei primi due capitoli sono completamente svanite qui. Mi dispiace molto, ma a questo punto dovevano fermarsi con il tre. Spero solo che il quinto capitolo possa dare qualcosina in più, anche se sono molto preoccupato visto che sia nella sceneggiatura che nella regia sono presenti persone che hanno lavorato a Trolls a Baby Boss.

        1. Il primo era abbastanza mediocre ma aveva una seconda parte che, a mio avviso, lo salvava. Il secondo Baby Boss è stato terrificante per me. E i vari Trolls… sono stati una visione veramente faticosa.

                1. Io vorrei dimenticare il terzo film così come tutti i precedenti XD
                  Io invece guardo fino in fondo. Alla fine è pur sempre esperienza e voglio sempre vedere quanto si possano fare male certe cose.

  3. mi trovo d’accordo con le osservazioni fatti, anche per me è il capitolo più debole (i primi due capolavori, il terzo godibile), sia per evidenti buchi di sceneggiatura con la continuity dei precedenti film, sia per una trama che sente un po la stanchezza della saga.

    1. A mio avviso dovevano fermarsi con il terzo capitolo perché già da lì si sentiva una carenza di idee. Magari le tematiche erano interessanti, ma mancavano le meravigliose idee come i primi due.

  4. Sono d’accordo con te quando dici che i primi due capitoli spiccano sui due successivi per originalità ed efficacia della trama e dei personaggi, oltre che per divertimento, c’è proprio un abisso tra i due, anche se dal punti di vista strettamente tecnico non si può criticare niente. Ma i primi due li so a memoria, canzoni comprese, mentre il terzo e il quarto li ho visti giusto una volta con fatica e non ho sentito il desiderio di rivederli.

    1. I primi due sono semplicemente magnifici. Erano originali, avevano idee incredibili e un perfetto equilibrio tra le folli battute che coinvolgevano anche rimandi alla nostra società e le tematiche profonde. Erano magnifici.

  5. Di Shrek ho visto i primi due film, e solo di recente grazie al mio nipotino. In effetti sono adorabili. Del terzo e quarto episodio non so: spesso però le serie, a furia di allungarsi, perdono un po’ di mordente!

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