Kalya volume 13

Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo siamo tornati a parlare di live-action e per la precisione di un horror americano molto recente, un nuovo capitolo di una saga a cui sono molto legato, ossia La Casa – Il risveglio del male. Beth scopre di essere rimasta e incinta e cerca consiglio andando a trovare sua sorella Ellie. Quest’ultima si è appena lasciata con il marito e deve occuparsi dei suoi tre figli in un appartamento che prestò verrà demolito. Dopo un forte terremoto, il figlio maggiore nota una crepa nel parcheggio sotterraneo e scopre un vecchio caveau bancario dove rinviene un libro e tre vecchi dischi. Attraverso i dischi scopre che il nome del libro è Naturam Demonto e il prete che li ha scoperti pronuncia nella registrazione le parole per evocare gli spiriti, ma in realtà evoca delle entità malvagie che attaccano Ellie e prendono possesso del suo corpo. Beth e gli altri dovranno sopravvivere e scappare di lì. Ovviamente quest’opera non raggiunge la bellezza dei capitoli di Raimi, ma si dimostra più che valido con un comparto tecnico buono nella regia, nella fotografia e negli effetti speciali. Inoltre mostra anche di avere delle idee interessanti, ambientando il tutto in un palazzo invece che nella classica baita, così come altri piccoli elementi hanno reso la visione più piacevole. Lo consiglio assolutamente!
Questa volta ci spostiamo dal mondo del cinema a quello dei fumetti per continuare a parlare della saga fantasy italiana che conoscete bene.
Ecco a voi Kalya volume 13, edito dalla Bugs Comics, scritto da Luca Lamberti e Leonardo Cantone e disegnato da Fabio Violante.

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Trama:
Il morbo pallido è stato debellato da Horbur, ma il gruppo di Kalya si è sciolto. Kalya stessa se ne è andata con i gjaldest per imparare a controllare i propri poteri, Calon è morto e Aridan è rimasto gravemente ferito e ora è sotto le cure della sorella. Sono rimasti solo Leena e Tagh. La prima viene premiata dal Re di Galdor con il ruolo di Alto Alchimista e nel frattempo il Re stesso si prepara per le nozze con l’egemone di Agamath, Yarah, in modo che le potenze di Galdor e del Sarabri si alleino. Qualcuno però attenta alla vita di Yarah e toccherà a Leen a e Tagh scoprire chi è il colpevole, aiutati dal giovane alchimista Vellrich.

Con questo volume si ricomincia con un nuovo ciclo dopo gli eventi dello scorso numero e varie cose sono cambiate, da come avete potuto leggere nella trama. Anche in questo caso sono molto curioso di vedere che strada hanno intenzione di prendere. Non ho molto altro da aggiungere, quindi iniziamo con questa mini-recensione.

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Come al solito iniziamo a parlare dei disegni curati in quest’occasione da Fabio Violante. Qui ci ritroviamo davanti a dei disegni molto diversi dai volumi precedenti, in quanto più stilizzati nonostante sia stato fatto un lavoro per dare ai personaggi un aspetto semi-realistico. Inoltre i tratti sono molto più spessi e aguzzi, dando così ancor più forza a questa stilizzazione. Come stile non mi dispiace affatto e per i momenti comici funziona bene, dando ai personaggi espressioni buffe e cartoonesche. Questo disegno aiuta anche per le scene più dinamiche anche se in certi punti lo trovato abbastanza confusionario. Quello che ho trovato interessante era l’impostazione di alcune pagine e come venivano poste le vignette, rendendo la sua lettura certamente affascinante.

Parlando della storia invece abbiamo tanti cambiamenti, come il fatto che i protagonisti assoluti siano Leena e Tagh e che, con mia grande sorpresa, funzionano bene insieme. In questa storia ci si concentra di più sugli intrighi di corte e sulla politica, attraverso un matrimonio per unire due potenze e anche la volontà del Re di Galdor di apparire come un eroe dopo l’impresa di Kalya. In tutto questo vedremo i due personaggi protagonisti cercare il sicario e tentare di scoprire chi l’abbia assoldato e perché. Sarà presente un nuovo personaggio ad accompagnarli, Vellrich, un ragazzo facente parte di una prestigiosa famiglia, molto intelligente e gentile ma anche timido. Sicuramente in futuro verrà approfondito di più, visto l’importanza data alla sua famiglia. Ciò che però ho apprezzato di più sono le interazioni tra Leena e Tagh, su come venga mostrata la loro amicizia e come Leena si faccia avanti per proteggere l’amico quando questi è vittima di discriminazione. Così com’è interessante vedere personaggi sconosciuti architettare qualcosa nell’ombra, qualcosa che vedremo nei futuri volumi.

Per concludere, Kalya volume 13 è un buon numero con dei disegni interessanti, anche se a volte confusionari, e una storia che si differenzia da quelle precedenti ma comunque affascinante e con due protagonisti ottimi e inaspettati. Lo consiglio!

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!

[The Butcher]

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