Mostri contro alieni

Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo ripreso a parlare di cinema e ci siamo precipitati nel mondo dell’animazione e più precisamente in casa DreamWorks, per discutere del secondo capitolo di una delle loro saghe più famose, Madagascar 2. Alex, Marty, Gloria e Melman, grazie all’aiuto dei pinguini e di Re Julien, hanno un aereo che può riportarli a casa a New York. L’aereo però è malmesso e dopo poco inizia a precipitare. I pinguini effettuano un atterraggio di emergenza in Kenya e più precisamente in una riserva e qui i nostri protagonisti incontrano altri animali della loro stessa specie. Ed è sempre qui che Alex incontra la sua famiglia a cui era stato strappato dai bracconieri quando era un cucciolo. Intanto Makunga, un rivela del padre di Alex che vuole diventare l’alfa del branco, cercherà di usare la situazione a proprio vantaggio. Questo seguito mostra un lato tecnico sempre ottimo e funzionante, con un bel character design e delle belle ambientazioni, ma è la trama che colpisce di più in quanto hanno cercato di renderlo leggermente più articolato rispetto al primo e dando spazio a tutti i personaggi e dando loro interessanti sotto trame e mettendoli di fronte e vare difficoltà. Un seguito migliore del primo capitolo che vi consiglio.
E continuiamo a parlare di animazione e di DreamWorks, prendendo in esame un’opera che sulla carta aveva il potenziale per diventare qualcosa di eccezionale.
Ecco a voi Mostri contro alieni (Monsters Vs Aliens), pellicola animata del 2009 scritta da Rob Letterman, Maya Forbes, Wallace Wolodarsky, Jonathan Aibel e Glenn Berger e diretta da Rob Letterman e Conrad Vernon.

Trama:
Susan Murphy (Reese Witherspoon) è una giovane donna che sta per sposarsi con il giornalista Derek Dietl (Paul Rudd) ma proprio nel giorno del matrimonio lei viene colpita da un meteorite contenente una sostanza radioattiva. Per via di quest’ultimo elemento, Susan inizia a ingrandirsi, diventando alta 15 metri, e l’esercito americano interviene, rinchiudendola nell’Area 51 dove le viene appioppato il nome di Ginormica. Qui lei incontra altri mostri che nel corso degli anni sono stati catturati dal governo: L’Anello Mancante (Will Arnett), il Dottor Scarafaggio (Hugh Laurie), B.O.B. (Seth Rogen) e Insettosauro. Per loro le speranze di uscire sembrano zero, ma tutto cambia quando l’alieno Gallaxhar (Rainn Wilson) decide di attaccare la Terra attraverso un robot alieno. Il suo obiettivo è quello di recuperare la sostanza radioattiva, il Quantonium, la sostanza più potente nell’universo che adesso ha dato i poteri a Susan. L’esercito americano non riesce a scalfire il robot gigante, così decidono di andare i mostri a sconfiggerlo in cambio della libertà.

Onestamente parlando, ricordo molto poco di questo film. L’avrò visto almeno tre volte da piccolo eppure non avevo memoria di tantissime cose. In ogni caso, come avevo accennato in precedenza, sulla carta ci troviamo davanti a un’opera con un potenziale immenso, un’opera che va a toccare le mie corde, soprattutto se prendiamo in considerazione il materiale che va a omaggiare, ma partiamo con ordine.

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Una cosa che mi ha sempre è il materiale originario che ha dato vita al film. Infatti la DreamWorks a inizio anni 2000 comprò i diritti per il fumetto Rex Havoc. Questo era un fumetto horror con protagonista Rex, un cacciatore di mostri che insieme ai suoi compagni andava, appunto, a caccia di mostri. Quando la DreamWorks iniziò a lavorare al progetto, avevano deciso di mettere il protagonista, Rex, affianco a dei mostri per poter combattere gli alieni. E i mostri originali era praticamente quelli che vediamo nel film. La storia verrà riscritta più volte fino a quando non solo il protagonista venne accantonato, ma non ebbe più nulla a che fare con il fumetto.

Parlando del lato tecnico, ci sono alcune cose che non mi convincono del tutto e in primis è il character design. Non tanto quello dei mostri che a mio avviso funziona molto bene perché ispirati a delle creature degli anni ’50. Loro sono visivamente tra i migliori così come lo è Gallaxhar, che tra l’altro indossa la classica tuta da alieno di quel periodo, e Susan specialmente con il design da gigantessa. Loro sono ottimi, ma gli umani non mi piacciono proprio. Hanno proporzioni fin troppo deformi, anch’essi ispirati ai fumetti anni ’50 ma che con il digitale, specialmente questo digitale, non si amalgamo perfettamente, regalandoci modelli molto strani e plasticosi. Infatti a distanza di anni posso dire che non sono invecchiati bene. I mostri sono ancora molto buoni, ma gli umani no. A livello di ritmo però il film non ha dei momenti morti, riesce ad avere delle buone tempistiche, soprattutto nelle scene d’azione e in buona parte delle scene comiche. A volte qualche momento poteva essere più corto, ma per il resto non è niente male. Quello che mi interessava di più però è la storia.

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Questo film mi aveva attratto per un motivo specifico ossia tutto l’enorme omaggio dedicato alla fantascienza americana anni ’50, citando film come Il mostro della laguna nera, L’esperimento del dottor K, Fluido Mortale, Attack of the 50 Foot Woman e perfino citazioni ai kaiju giapponesi, in particolar modo con Mothra. Questo era oro colato, un’idea che poteva dar vita a qualcosa di veramente folle. Purtroppo ciò non è avvenuto. Per certi versi il film preferisce procedere sul sicuro, concentrandosi molto sulle gag e sui momenti comici, ma senza darci qualche vera sorpresa e senza mostrare la vera follia che caratterizzava i film fantascientifici americani anni ’50. Non rischia mai, anzi questo sarebbe stata l’occasione perfetta per esagerare, per costruire qualcosa di veramente anarchico con scene fuori dai canoni. Quindi ci ritroviamo davanti a un’opera lineare che ha anche delle battute simpatiche ma che, per come è stato impostato, risulterà più infantile e con certi punti accessibili più ai bambini che agli adulti. Però ci sono di tanto in tanto dei momenti abbastanza folli e sicuramente una delle scene più memorabili è quella in cui il presidente degli Stati Uniti Hathaway (Stephen Colbert), deve parlare con il robot alieno e invece si mette a suonare. Una scena che funziona per il suo nonsense e anche la costruzione dell’intera sequenza, giustamente ricordata da tutti, ma non sempre le scene si dimostrano così memorabili o interessanti e alcune cose vengono dimenticate abbastanza in fretta. E un po’ mi dispiace perché apprezzavo i protagonisti. Non che i personaggi siano molto approfonditi, Susan è l’unica ad avere una vera e propria crescita (a livello di caratterizzazione eh), passando dall’essere una persona indecisa e sottomessa a un’altra che si rende conto delle proprie capacità e decide di trovare la sua strada, arrivando a liberarsi del suo ragazzo, un uomo egoista che pensa solo a sé stesso e non ci pensa due volte a lasciarla per i suoi comodi. Quello che però mi piaceva di più è l’affiatamento che c’era tra tutti i protagonisti e la loro amicizia che è stata gestita bene.

Per concludere, Mostri contro Alieni è un film che aveva un potenziale enorme con quest’omaggio al cinema fantascientifico americano anni ’50, ma non lo sfrutta appieno decidendo di andare sul sicuro e fare qualcosa di più infantile, anche se ha dei momenti carini. Il film è comunque carino e lo potete vedere per passare una giornata tranquilla e leggera.

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Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!

[The Butcher]

21 pensieri riguardo “Mostri contro alieni

  1. Non lo rivedo da molto tempo, ma sono d’accordo con te sul fatto che aveva un potenziale enorme che non è stato sfruttato al 100%. Il risultato è carino e simpatico, ma niente di più, avrebbe di certo potuto osare con qualche situazione più drammatica e una maggiore complessità psicologica dei personaggi.

  2. E’ per l’appunto un “vorrei ma non posso”, per quello forse non mi ha preso ne all’epoca ne tuttora (e ci hanno fatto pure una serie animata, come per Madagascar, ma anche quella si perde in un bicchier d’acqua)

    1. La DreamWorks ha fatto tantissime serie sui suoi film animati anche se non mi hanno mai affascinato perché il calo qualitativo tra film e serie era palese, specialmente con l’animazione 3D.

  3. Ho apprezzato moltissimo la tua recensione, anche, ma forse soprattutto, perché questa volta mi trovo in disaccordo. Questo film mi è piaciuto da impazzire ed è tra i miei film della DreamWorks preferiti. Non so cosa avrebbero potuto fare di più. Il materiale “d’epoca” c’era, e la cosa saggia, a mio avviso, che l’hanno usato, senza abusarne, mischiandolo con la modernità. I personaggi funzionano tutti, anche se Seth Rogen spicca su tutti. Caspita, B.O.B. sembra proprio fatto per lui (un po’ come il genio di Aladdin). L’evoluzione di Ginormica è davvero ben gestita, ma apprezzo anche quelle degli altri protagonisti, seppur meno marcate. Per il design degli umani, credo di avere una spiegazione, visto che è stato realizzato in 3D (era l’epoca di Avatar, qualsiasi cosa usciva in 3D), hanno cercato di snaturarli, per rendere un miglior impatto tridimensionale, in contrasto alla loro cartoonesca realizzazione.
    Monsters vs. Aliens mi rimarrà sempre nel cuore e spero di poter essere presto dell’umore giusto per tornare a godermelo.
    Grazie per aver regalato tanti spunti di confronto ^_^

    1. Ciao! Ricordo perfettamente che in passato avevamo già parlato di Monsters vs Aliens e avevamo avuto modo di discutere in maniera interessante. Dal mio punto di vista avrebbero potuto fare molto di più proprio perché andavano a prendere un tipo di fantascienza davvero interessante come quella anni ’50. Qui le citazioni ci sono, ma nonostante tutto sono quasi superficiali che siano i mostri stessi, gli alieni e qualche scena (tipo i due adolescenti in macchina che vanno a vedere l’ufo). Io conosco abbastanza bene quel tipo di fantascienza e onestamente potevano prendere tantissimo da altri cult tipo L’invasione degli ultracorpi per rendere la trama ancor più accattivante e folle, perché comunque quella decade ebbe diverse follie interessanti. E avrei davvero preferito vedere di più i personaggi interagire perché il gruppo era moto affiatato e funzionava bene. Ti do anche ragione per quanto riguarda il discorso 3D, ma sta di fatto che quella cosa ha rovinato diversi film dei tempi, costringendo molte persone a creare delle scene che volevano far uscire le immagini dallo schermo, il che era sbagliato (ad esempio Avatar di Cameron non faceva mai una cosa simile, ma basava il tutto sulla profondità di campo). Per me è un’occasione mancata di aver un film davvero stupendo. Aveva talmente tanto potenziale da poter diventare uno dei più iconici della DreamWorks.

      1. A me piace soprattutto per il motivo che hanno utilizzato la scienza anni ’50 solo come spunto, per creare qualcosa di nuovo. Penso che se fossero andati più verso quella direzione, non avrebbero fatto altro che replicare degli episodi televisivi a riguardo, come per esempio Futurama. Quindi sono molto felice per come sia stato sviluppato ^_^
        Per il 3D, fu un’epoca davvero tristissima. A me piace il tridimensionale, ma in certi film è stato realizzato senza alcuno scopo, solo per cavalcare l’onda di ciò che andava di moda. Se posso trovare un difetto in questo film, è proprio questo.

        1. In quel periodo, dopo aver visto il successo enorme di Avatar, in tanti decisero di usare quella tecnologia senza però capire veramente come usarla e dando vita a film in 3D abbastanza imbarazzanti. Era solo un modo per guadagnare di più e cercavano di spendere perfino poco per la tecnologia 3D, limitandosi a convertire il film in quel modo invece che farlo direttamente in 3D (infatti dopo Avatar uno dei film più belli in 3D è stato Hugo Cabret).

          1. Pure il Grande Gatsby uscì in 3D, uno dei film più imbarazzanti per utilizzare questa tecnologia. A mio avviso Frozen sarebbe stato spettacolare, soprattutto durante la creazione del palazzo di ghiaccio. Comunque sia, avrei voluto vederlo al cinema, in qualsiasi formato. Spero sempre che lo ripropongano, ma non lo becco mai.

            1. Sono sicuro che un giorno riproporranno Frozen. È uno dei più grandi successi della Disney e sono sicuro che prima o poi faranno qualcosa di speciale, magari in concomitanza con l’uscita del terzo e quarto capitolo o di un nuovo anniversario. Voglio dire, Il re leone lo hanno riproposto parecchie volte.

                1. Mi dispiace molto, però sono sicuro che un giorno lo faranno. Si tratta pur sempre del loro film più famoso. Voglio dire, da una parte ci sono tutte le principesse Disney e dall’altra c’è Elsa. Questo dovrebbe bastare a convincerli.

  4. Molto bello questo articolo e molto ben fatto. Mostri contro Alieni quando l’ ho visto per la prima volta mi era piaciuto. Certo alcune cose del film potevano essere fatte meglio però era un bel film che divertiva

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