Redline (2009)

Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Dopo tanto tempo, nello scorso articolo siamo ritornati a parlare di cinema italiano e per la precisione di un film italiano anni ’60, una delle migliori decadi per il nostro cinema, e l’abbiamo fatto attraverso un film del grande Luigi Comencini, Tutti a casa. L’8 settembre 1943 viene proclamato via radio l’armistizio e i soldati italiani festeggiano la fine della guerra, ma questa gioia finisce subito quando i tedeschi li attaccano e prendono il controllo delle basi militari. Il sottotenente Alberto Innocenzi, che era fuori sede, viene a sapere in seguito dell’accaduto e tenta di tenere uniti i suoi uomini, ma quest’ultimi fuggono via alla prima occasione e con lui rimane solo il geniere Ceccherelli. Capendo che è tutto finito, Innocenzi tenterà di tornare a casa, ma la guerra sembrerà non voler finire. Un film veramente stupendo, un capolavoro del cinema italiano con un Comencini che mostra una regia e una messa in scena incredibile, capace di unire perfettamente la vera commedia all’italiana con la drammaticità e la tragedia della guerra, mostrando bene la follia del nazismo e del fascismo e portando su schermo un personaggio stupendo come Innocenzi. Un film che consiglio assolutamente!
Con l’articolo di oggi, come da tradizione, torniamo a parlare di animazione e questa volta ci spostiamo in Giappone per discutere di un’opera molto particolare.
Ecco a voi Redline (レドライン), pellicola animata del 2009 scritta da Katsuhito Ishii, Yoji Enokido e Yoshiki Sakurai e diretta da Takeshi Koike.

redline-レドライン-film-movie-2009-animation-madhouse-takeshi-koike-poster-locandina

Trama:
Siamo in un lontano futuro dove i mezzi di trasporto ormai funzionano solo con sistemi antigravitazionali mentre le macchine con i pneumatici vengono usate in corse ad alta velocità dove tutto è permesso. JP (Takuya Kimura) è un pilota soprannominato “Il bravo ragazzo” visto che nelle gare non fa mai uso delle armi. JP però è anche costretto a truccare le corse insieme al suo amico e meccanico Frisbee (Tadanobu Asano) per ripagare i propri debiti con la mafia. JP partecipa alla Yellowline, una gara per qualificarsi alla prestigiosa Redline, ma perde proprio alla fine contro la giovane Sonoshee McLaren (Yu Aoi). Non riesce a qualificarsi ma subito dopo riceve una notizia inaspettata: due piloti si sono ritirati e quindi lui e un altro gruppo sono stati ripescati. Il motivo per cui quei piloti hanno lasciato perdere è legato al luogo in cui la gare si svolgerà, Roboworld, un pianeta sotto dittatura militare che non vuole che questa corsa abbia luogo sia perché la considera un insulto sia perché temono che il mondo possa vedere le loro armi segrete e sono disposti a tutto per distruggere la Redline. JP e gli altri però non vogliono tornare indietro e sono pronti ad affrontare un esercito per vincere.

Di Koike avevamo già parlato in passato e l’avevamo fatto con quella perla di Animatrix. Infatti lui era stato il regista di un segmento in cui aveva dato prova del suo stile e delle sue abilità. In ogni caso ero veramente interessato a fare una recensione di questo film proprio perché è un’opera che riesce a distinguersi molto e per diverse ragioni.

redline-レドライン-film-movie-2009-animation-madhouse

Partiamo subito dal lato tecnico che è sicuramente la parte che riesce a donare al film la propria anima e a sorprendere fin dai primi minuti. Parliamo di un film prodotto dalla MadHouse, storico studio d’animazione che ha prodotto i film di Satoshi Kon o opere come Metropolis e Kaiba, e per realizzarlo ci sono voluti ben sette anni e lo sforzo si può notare fin dallo stile. Koike infatti è stato allievo di Yoshiaki Kawajiri, famoso regista che avevamo già visto anche lui in Animatrix e che ha diretto opere del calibro di Ninja Scroll o Vampire Hunter D, e da lui ha ripreso molto dello stile con questi tratti molto marcati e queste linee scure e spesse. Inoltre tende ad aggiungere molti dettagli interessanti ai personaggi, dando rilievo ad esempio alle labbra oppure alle unghie (quest’ultime mettendole perfino in rilievo). Tra l’alto in questa pellicola non ci saranno solo gli esseri umani, ma tanti popoli alieni in cui il regista si è sbizzarrito parecchio, dando tratti unici perfino a personaggi che appaiono nella folla e utilizzando un character design che possiamo definire folle tra cani antropomorfi, cyborg e vari alieni particolari come Frisbee, dal volto molto quadrato e la pelle blu, oppure l’altro meccanico che JP assolda per la Redline, con il corpo allungato, quattro braccia e dei grandi baffi folti.

Tra l’altro viene prestata molto attenzione ai piloti della Redline che non solo avranno tutti i loro momenti di gloria, ma saranno parecchio caratterizzati nei tratti, differenziandosi parecchio gli uni dagli altri, come ad esempio Lynchman (Tatsuya Gashuin) e il suo assistente Johnny Boya (Yoshimori Okada) che possono ricordare una versione criminale di Batman e Robin. Perfino le macchina avranno la loro caratterizzazione e rispecchieranno la personalità del guidatore. JP per esempio sembrerà una via di mezzo tra Danny Zucco di Grease ed Elvis Presley e la sua auto infatti ha un aspetto retrò preso da una muscle car americana che trovo veramente magnifica. Un altro dettaglio importante è l’uso delle ombre, ombre molto scure e pesanti che saranno sempre presenti nelle ambientazioni e sui personaggi che ricordano tanto quelle usate da Mike Mignola.

redline-レドライン-film-movie-2009-animation-madhouse-JP-Sonoshee-mclaren

Inoltre la regia è veramente stupenda, una regia frenetica, dinamica e anche anarchica in certi punti che esce fuori dai canoni, ma che ha l’enorme pregio di far capire allo spettatore cosa sta succedendo su schermo e sa riprendere delle corse veramente fuori di testa in cui tutti i partecipanti useranno mille trucchi per vincere oppure uscire da situazione spiacevoli, come turbo, missili, ganci e anche diverse trasformazioni oltre che capacità uniche per ogni veicolo. Inoltre sarà bravo a rendere il senso della velocità, con le vetture che a volte sembrano quasi ribaltarsi, il volto dei guidatori che vengono distorti dall’alta velocità oppure dalle sequenze in cui, usando il turbo, la vettura e i personaggi si allungano. Il lato tecnico di questa pellicola è veramente grandiosa e ora è il momento di passare alla sceneggiatura.

La storia è molto semplice e lineare. Non è per niente complessa e neanche articolata e qualcuno potrebbe definirla banale, ma anche qui ci sono dei punti che trovo davvero molto interessanti. I piloti ad esempio sono tanti e sicuramente non hanno modo di essere particolarmente approfonditi ma, per quello che si vedono, riusciremo a capire bene le loro personalità e tutto ciò in poco tempo. Anche la relazione tra JP e Sonoshee, per quanto scontata, sarà molto dolce e simpatica, ma la cosa che mi ha interessato è proprio come l’anarchia della Redline vada a scontrarsi con la dittatura di Roboworld. In un certo senso era come vedere la pura e semplice libertà della Redline distruggere e sconfiggere la dittatura di un gruppo di militari senza scrupoli, un tipo di libertà rischiosa e senza garanzie, ma capace di regalare pure emozioni e un profondo piacere della vita stessa. Forse sono io che vedo queste cose, ma non ho potuto fare a meno di notarlo, anche perché alla fine per molti di loro l’importante era veramente partecipare a questa gara e trovo che la scena finale descriva perfettamente tutto ciò.

redline-レドライン-film-movie-2009-animation-madhouse-JP-Sonoshee-mclaren-1

Per concludere, Redline è un film con una trama molto semplice e lineare ma valorizzata al massimo da un lato tecnico incredibile, con una regia veramente folle e anarchica e uno stile meraviglioso e riconoscibile immediatamente. Un film che consiglio con piacere.

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!

[The Butcher]

9 pensieri riguardo “Redline (2009)

    1. TI consiglio comunque di dargli un’occhiata. Magari non tocca le tue corde, ma sicuramente è un film che prova a essere qualcosa di diverso e le animazioni lo dimostrano appiano. Grazie per il commento, amica mia!

Lascia un commento