Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo deciso di cambiare momentaneamente argomento e passare al mondo dei fumetti, continuando con la saga fantasy italiana che ormai conoscete bene, Kalya e per la precisione il volume 10. Dopo essere usciti dalla città gjaldest, Kalya e il suo gruppo continuano il loro viaggio ma Aridan è ferito e le sue condizioni si stanno aggravando. Per questo sono costretti ad andare ad Agadark, la capitale del nani, per cercare una cura, ma il loro compagno Bael è contrario: infatti lui era il principe erede del regno dei nani ma è stato costretto a fuggire quando suo cugino ha tentato di ucciderlo e ora quest’ultimo detiene il potere. Un volume divertente e che scorre velocemente, dove troviamo tanti topos visti numerose volte nel fantasy ma che riescono a funzionare grazie al ritmo e alla messa in scena. Il tratto con cui è stato disegnato, con queste linee molto marcate e quadrate, è davvero ottimo. Consigliato!
E oggi arriviamo finalmente alla conclusione della saga di Tremors. Con questo articolo diciamo addio (e in parte mi dispiace) ai Graboid e al nostro amato Burt Gummer. O forse è solo un arrivederci. Chissà!
Ecco a voi Tremors: Shrieker Island, pellicola horror fantascientifica e comica del 2020 scritta da Don Michael Paul e Brian Brightley e diretta da Don Michael Paul.

Trama:
Il proprietario della Avex-Bio Tech e amante della caccia, Bill (Richard Brake), sta guidando una battuta di caccia nella sua isola privata, Dark Island, insieme ad altri appassionati e alcuni miliardari. Questa però non è una caccia normale ma una caccia ai Graboid. Bill infatti è riuscito a mettere le mani su delle uova che ha fatto schiudere e, per rendere il tutto più interessante e divertente, lì ha geneticamente modificati per renderli ancora più aggressivi. Su un sito di ricerca vicino Dark Island la dottoressa Jasmine Welker (Caroline Langrishe) e il suo collega Jimmy (Jon Heder), notando gli strani avvenimenti sismici che hanno proprio origine sull’isola di Bill, decidono di andare a controllare, trovando il cadavere di un Graboid morto da cui sembra essere uscito fuori qualcosa. Infatti la creatura ha dato vita a degli Shrieker, anch’essi modificati, che fanno fuori un loro collega. Jasmine capisce la gravità della situazione e chiede a Jimmy di trovare Burt Gummer (Michael Gross), che in quel momento di trova in Papua Nuova Guinea per sfuggire alla civiltà, e portarlo a Dark Island per risolvere il problema.
Il capitolo finale di questa saga, almeno per il momento. Con quello che succede in quest’opera si ha veramente l’impressione di assistere all’ultimo capitolo, ma forse un seguito è ancora possibile visto quanto gli appassionati di Tremors siano attaccati a questa bizzarra saga. Per il momento posso dire che mentre scrivo provo una leggera malinconia e non avrei ma creduto di provare una sensazione simile per una saga simile che ha seguiti che si avvicinano al trash (al trash quello bello).

Partiamo come al solito dal lato tecnico e ancora una volta i complimenti vanno al regista Don Michael Paul. Sia chiaro, non parliamo di un regista eccelso ma certamente è uno che sa fare il suo lavoro e che si ingegna per far funzionare le cose. Quindi anche qui ritroviamo numerosi metodi per rendere il più divertente e interessante, passando dalle carrellate agli zoom, a primi piani sugli occhi degli attori e anche inquadrature sbilenche per descrivere stati di confusione (ad esempio quando gli Shrieker usano le loro urla per stordire le loro prede) oppure di tensione. Parlando di quest’ultima, il regista è bravo a creare momenti suggestivi capaci di creare una buona attesa per i momenti cardine e gli scontri contro i Graboid e gli Shrieker. Lo si può vedere all’inizio con Bill e i suoi cacciatori che aspettano l’arrivo del Graboid mentre un’esca (un pover’uomo) lo attira verso di loro. E qui avremo anche un buon ritmo che riesce a far scorrere molto bene la storia e a trovare anche un buon equilibrio tra la presentazione dei personaggi e le scene d’azione con i Graboid, quest’ultime scene che passano dal mostrare le creature in digitale, a scene in cui non verranno mai inquadrati, giusto per nascondere i limiti del budget e della tecnologia, e inventandosi metodi anche simpatici per creare queste sequenze. La scena della latrina ne è un esempio, horror e comica alla stesso tempo e senza che si vedano la creature neanche per un secondo.
Il lato tecnico funziona bene e anche la sceneggiatura questa volta è migliore rispetto ai film passati. Certo, anche qui ovviamente ci saranno incongruenze ma non saranno esagerati come nel capitolo precedente e tutto risulterà abbastanza verosimile nel contesto. Inoltre diciamo che questo capitolo prende ispirazione da diverse opere che amo particolarmente come Predators e Aliens – Scontro Finale. Nel primo caso possiamo dire che l’ambientazione è simile, visto che si svolge nella foresta e gli Shrieker usano il calore per rintracciare la loro preda, mentre il secondo caso riguarda la presenza della Regina dei Graboid e a un certo punto l’idea di un crossover con Burt Gummer ed Ellen Ripley sembra molto accattivante. Tra l’altro non mancano le citazioni a La Casa di Sam Raimi, cosa buona e giusta, oppure a Rambo. Ci sono tante citazioni che però usano bene e in maniera molto divertente, creando una storia semplice che non si complica la vita inutilmente.

Tra l’altro uno dei pregi maggiori è che ci saranno molte, ma molte meno battute idiote pronunciate dagli altri personaggi. E per fortuna che hanno preso questa decisione. Immagino si siano accorti quanto imbarazzanti fossero quelle del sesto capitolo e come rallentavano il ritmo e la storia. Anche i personaggi secondari sono abbastanza simpatici. Questa volta non c’è Travis a fare da spalla a Burt (con la scusa che è in prigione in Messico), ma Jimmy che non è niente male. Certo, non è un grande personaggio, ma almeno ha una sua crescita e si dimostra un passo avanti rispetto a Travis. Ci sono i soliti personaggi anonimi mentre altri avranno una certa presenza scenica come ad esempio Freddie (Jackie Cruz) oppure Anna (Cassie Clare). Anche Bill, nonostante sia parecchio sopra le righe, riesce a lasciare qualcosa. Ancora una volta però è sempre Burt Gummer che riesce a uscirne vincitore, a farsi apprezzare, ed è incredibile come Michael Gross, nonostante avesse 73 anni durante le riprese, si dimostra ancora convincente nei panni dell’uomo d’azione. Sarà passato tanto tempo ma l’attore ci ha messo sempre passione in tutti i film di Tremors.
Per concludere, Tremors: Shrieker Island è sicuramente il miglior film prodotto dalla Universal 1440. Certamente ha i suoi difetti e non si avvicina lontanamente al primo capitolo, ma riesce a divertire parecchio e intrattenere con una buona regia, un buon ritmo, delle citazioni simpatiche e dei personaggi che funzionano. E alla fine lascia anche un po’ commossi. Lo consiglio!

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!
[The Butcher]
Mi dispiace per la malinconia che provi. Succede anche a me quando arrivo verso la fine di qualcosa che mi piace. Magari faranno un sequel, o un reboot, tipo: Zorro contro Tremors, oppure Tremors sfida la corazzata Kotiomkin.
Come finale ci sta tutto e forse è un bene che si siano fermati. In ogni caso è più probabile che facciano Tremors nello spazio arrivati a questo punto XD
Che gran sollievo l’assenza di Travis! Il personaggio peggiore della saga, senza ombra di dubbio. Questo film si lascia guardare, ci sono un paio di incongruenze a cui bisogna passar sopra ma per il resto funziona. Alla fine, lo ammetto, una lacrimuccia l’ho fatta…
Sì, Travia è un personaggio gestito veramente male e l’hanno capito. In ogni caso questo è un bel finale e non avrei mai immaginato di potermi commuovere con Tremors.
Bonjour
L’été est enfin arrivé, et avec lui vient l’excitation des vacances tant attendues
Que vous partiez à la plage, à la montagne ou que vous restiez chez vous pour vous détendre
Je viens souhaiter de bonnes vacances à vos proches
Bonnes Vacances à toutes et tous !
[…] particolare e bizzarra che, pur con i suoi numerosi difetti, mi ha sempre divertito. Parliamo di Tremors: Shrieker Island, settimo e ultimo capitolo dell’omonima saga. Bill è il proprietario di una grande azienda […]