Tremors 4 – Alle origini della leggenda

Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo continuato con l’animazione, portando avanti un’altra piccola maratona che trovo alquanto divertente e simpatica, arrivando al suo secondo capitolo, Hotel Transylvania 2. Il Conte Dracula ha aperto il suo hotel agli umani e Mavis e Jonathan si sono sposati. Poco tempo dopo Mavis dà alla luce il piccolo Dennis e, quando si avvicina al suo quinto compleanno, Dracula inizia a preoccuparsi perché al bambino non sono spuntati ancora i denti da vampiro e teme che possa non avere i poteri. Inoltre Mavis vorrebbe portare Dennis a vivere nel mondo degli umani, più sicuro e normale per lui. Così Dracula escogita un piano: mentre Jonathan fa visitare il mondo umano a Mavis, Dracula e i suoi amici cercheranno di far nascere i canini a Dennis e a sviluppare i suoi poteri. Un seguito quasi allo stesso livello del primo con lo stesso design e l’animazione esagerata, anche se con un ritmo più tranquillo. La storia è semplice ma divertente, i nuovi personaggi sono interessanti e soprattutto riesce a parlare delle stesse tematiche del primo senza essere ripetitivo e rimanendo fedele. Un film che consiglio!
Inoltre ci tengo a invitarvi a leggere la bellissima lettera che Fran ha dedicato ad Anne Frank QUI. Una lettera a mio avviso bellissima e dolce.
Ed eccoci nuovamente in un articolo dedicato alla saga di Tremos. Mi sto divertendo molto a scriverli e inoltre li trovo molto leggeri e in questo periodo ho bisogno di un po’ di leggerezza. In questo caso però non parliamo di un seguito ma di un prequel.
Ecco a voi Tremors 4 – Alle origini della leggenda (Tremors 4: The Legend Begins), pellicola horror fantascientifica, comica e western del 2004 scritta da Steven Seth Wilson, Brent Maddock, Nancy Roberts e Scott Buck e diretta da Steven Seth Wilson.

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Trama:
Siamo a Rejection, in Nevada, nel 1899. La piccola cittadina va avanti grazie a una miniera ricca di argento, ma un giorno i minatori vengono attaccati da qualcosa che li uccide e per questo motivo la miniera chiude. Con la sua chiusura molti abitanti se ne vanno, mettendo a rischio il futuro di Rejection. Il proprietario delle miniere, Hiram Gummer (Michael Gross), l’antenato di Burt Gummer, decide di andare personalmente nella cittadina per capire come mai i lavori si sono fermati e, insieme a Juan Pedilla (Brent Roem), va a vedere la miniera accompagnato da altri volontari. Ed è qui che vengono attaccati da dei grandi vermi capaci di muoversi sottoterra e di uscire dal terreno per lanciarsi contro le loro vittime. La situazione è più grave di quanto Hiram pensasse e quegli esseri sono molto veloci. Per questa ragione decide di ingaggiare un pistolero esperto e alla chiamata risponde Black Hand Kelly (Billy Drago). Insieme cercheranno di liberarsi di queste creature ma le cose non andranno lisce come sperano.

Da piccolo rimasi molto sorpreso di vedere un prequel di Tremos, un prequel tra l’altro ambientato nel vecchio West. Da bambino non ero molto interessato a questa tipologia di film, ma crescendo ho visto quanto questo genere abbia praticamente creato le basi del cinema e quanto abbia ancora da dire. E inoltre è stata un’aggiunta davvero interessante per Tremors, visto che i film di questa saga hanno sempre avuto un’impostazione western. Ora però parliamo del film in questione.

Si parte sempre dal lato tecnico e in particolar modo dalla regia. Una cosa che ho sempre apprezzato di questa saga è che, nonostante il budget decisamente inferiore e la distribuzione dedicata all’home video, mostrano un certo impegno nel mostrare queste nuove storie. In questo caso, come anche negli altri, la regia riesce a unire perfettamente horror, commedia e fantascienza, ma aggiunge anche un altro elemento fondamentale: il western. Tremors ha sempre avuto un’impostazione d’ispirazione western, ma con questo prequel ambientato ben 100 anni prima decidono di adottare tutte le sue caratteristiche, dai costumi alle costruzioni e anche con la colonna sonora. E ancora una volta tutto riesce ad amalgamarsi perfettamente e a dare un tocco in più a questa saga, aggiungendo qualcosa di veramente originale.

Inoltre apprezzo come hanno costruito la tensione nei confronti dei Graboid. Infatti, come nel primo capitolo, ci vorranno quasi 30 minuti prima di vederli veramente, anche se inizialmente vedremo la loro nuova forma, e l’attacco iniziale viene mostrato attraverso il punto di vista di Juan, che osserverà i suoi compagni sparire e fatti a pezzi, ma senza sapere chi o cosa stia facendo tutto ciò. E in quella mezz’ora il film ci presenta i vari personaggi e anche la situazione della cittadina di Rejection, ma di questo ne parleremo dopo. Anche in questo caso ci saranno molto idee piccole ma simpatiche che verranno messe in scena molto bene e arricchiranno di più quest’opera e, soprattutto, sapranno divertire. In certi casi ci saranno perfino delle belle riprese del tramonto o dell’alba dell’ambiente circostante che aiuteranno lo spettatore a immergersi in queste atmosfere. Per quanto riguarda i Graboid, in questo capitolo appariranno, almeno all’inizio, nella loro prima fase del ciclo vitale ossia gli Shooter (nome non ufficiale coniato dai fan), esseri piccoli, lunghi almeno un metro, capaci di saltare fuori dal terreno e trascinare le vittime sottoterra. Nonostante il loro design non mi faccia impazzire, apprezzo che assomiglino ai Trilobiti che, effettivamente, è una creatura che proviene dal periodo Cambriano (come lo sono i Graboid). Qui ci saranno dei buoni animatronics ma anche alcuni effetti in digitale pessimo come da tradizione e, non vorrei sbagliare, penso che abbiano usato la stop-motion in certe occasioni, soprattutto quando gli Shooter tornano sottoterra.

Vorrei anche approfittarne per parlare del cicli vitale dei Graboid che si è creato finora. Loro nascono da delle uova che possono arrivare a schiudersi dopo 300 anni e quando nascono sono nella forma di Shooter. Poi crescono e assumono la forma dei Graboid. Dopo diverso tempo compiono una mutazione nel quale nasceranno tre Shrieker, esseri ermafroditi e capace di moltiplicarsi se mangiano abbastanza. Anche questi subiranno una metamorfosi, divenendo Ass-Blaster, che avranno la capacità di volare e soprattutto saranno loro a deporre le uova che daranno inizio a un nuovo ciclo. Capisco che parliamo di un essere fantascientifico, ma questa creatura a livello biologico è veramente incasinata.

Quello che mi ha sempre colpito di questo seguito non è tanto il lato tecnico o gli stessi Graboid, ma i suoi personaggi, una cosa che non accadeva dal primo capitolo. Mi piacevano le loro storie e i rapporti che c’erano tra loro, come ad esempio la famiglia Chang, che prima lavorava alle ferrovie e hanno speso tutto quello che avevano per costruire l’emporio oppure il personaggio di Christine Lord (Susan Botsford) che si rivela piena di grinta e personalità, per non parlare di Black Hand Kelly che in questo caso sarà una sorta di mentore per Gummer. Ed è proprio Gummer uno degli elementi migliori, ma questa volta non ci ritroveremo con Burt ma il suo antenato Hiram che sarà completamente diverso. Qui infatti non abbiamo il survivalista paranoico, dalla battuta pronta ed esaltato delle armi, ma qualcuno che potremo definire l’esatto opposto. Hiram infatti è erudito, raffinato, preciso, con dei modi da fare aristocratici, molto goffo e impacciato e soprattutto completamente negato con le armi. Nonostante ci troviamo con un personaggio del tutto diverso, Hiram riesce a essere un protagonista convincente e stupendo. Michael Gross si è calato alla grande in questo ruolo, rendendolo veramente spassoso. Tra l’altro è anche un personaggio che ha una crescita, visto che all’inizio si dimostra un freddo uomo d’affari a cui interessa solo la miniera d’argento, ma poi si scoprono dei retroscena curiosi e soprattutto Hiram inizia ad affezionarsi agli abitanti di Rejection e il modo con cui interagisce con loro diventa sempre più naturale e sincero.

Per concludere, Tremors 4 – Alle origini della leggenda è un ottimo prequel che nel suo piccolo riesce a intrattenere con l’ambientazione western, delle ottime idee ma soprattutto attraverso una storia e dei personaggi a cui ci affezioniamo. Lo consiglio assolutamente!

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!

[The Butcher]

19 pensieri riguardo “Tremors 4 – Alle origini della leggenda

  1. Anche questo non l’ho visto, ma la fotografia mi pare buona. Anche a me piacciono certe atmosfere western, anche se il genere, a parte qualche eccezione, non mi ha mai fatta impazzire. Comunque un low budget movie può essere capace di stupire, come sembra che questa saga abbia fatto con te, quindi merita tutto il rispetto, più di tante produzioni mainstream.

    1. Hai detto una cosa giustissima. Questo è un prodotto low budget, ma si vede chiaramente un certo impegno da parte dei suoi creatori per fare qualcosa di ben fatto. L’ambientazione western convince appieno così come convincono i personaggi secondari che in questo capitolo sono tra i punto forza della storia. Questi seguiti hanno i loro difetti, ma comunque cercano sempre di dare qualcosa di interessante e si vede un certo impegno.

  2. Questo è uno dei miei film preferiti della saga, sarà che l’ambientazione western mi compra sempre. Adoro la scena in cui mostrano la cittadina di Rejection al nuovo arrivato, Hiram, ma la telecamera rimane su un lato della strada, che evidentemente è vuoto e non ha costruzioni, nemmeno in facciata: ma in questo modo sembra di muoversi un una vera cittadina del far west! Eccezionale.

    1. Lo adoro anch’io. Probabilmente dei primi sequel questo è quello che preferisco di più sia per come hanno gestito l’ambientazione che il western e soprattutto i personaggi. Diciamo che in quasi tutti i capitoli successivi della saga i personaggi secondari sono sempre stati deboli, ma qui invece sono uno dei punti di forza.

  3. beh parlando di evoluzioni e cicli vitali incasinati, non hai visto certe vespe o alcuni pokemon :)

    di questo film ho visto la prima metà, trashino ma non abbastanza divertente

    cmq, mi vedrai finalmente parlare di Tremors, per la mia partecipazione alla Notte Horror 2024 ^^

        1. Sì, ho parlato anche di loro sul blog. Dal quinto in poi sono stati realizzati da altre persone rispetto agli autori originali. Il quinto e il settimo sono molto validi, il sesto è il peggiore della saga.

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