Cara Anne Frank…


Nel 2021 ho iniziato a scrivere il mio diario un po’ come Anne… scrivendo delle lettere. Specialmente a un amico immaginario, di nome Eli.
Ma ho anche scritto alcune lettere ad Anne Frank.
In occasione del suo 95 esimo compleanno, 12 giugno 2024, vi riporto la prima e poi ne scriverò una in occasione di questa giornata.

1 agosto 2021
Cara Anne, oggi voglio scrivere una lettera a te.
Il 9 agosto compirò 30 anni, il doppio degli anni che avevi tu quando hai scritto la tua ultima lettera a Kitty, in questo giorno, nel 1944.
Da allora non hai più vissuto una vera vita e dopo 7 mesi sei morta.
Io vivo ancora e vorrei a volte morire, suicidarmi come una stupida. E perché? Perché il mondo rimane un luogo oscuro in cui vivere, ma quella luce, che risplende fioca nel buio, la stessa speranza che alimentava il tuo cuore, mi tiene ancorata alla vita che mi è stata concessa.
Io non credo nel destino e nel volere di Dio, perché questo significherebbe che tutto il male e la sofferenza sono una sua macchinazione inevitabile. Ma credo che dopo la morte non finisca tutto… è un discorso troppo lungo da portare avanti ora ma io voglio pensare che la mia esistenza non sia inutile, anche se è solo un chicco di sabbia in questo immenso mondo.
Spesso siamo solo in balia di eventi più grandi di noi e ciò che possiamo fare è trovare un modo per andare avanti come meglio è possibile. Quasi sempre mi ritrovo a pensare che la mia vita è stata inutile e sprecata e che sto continuando a perdere tempo. Anzi, sento di continuo di essere già al capolinea, alla fine. Temo la morte e temo il tempo che avanza inesorabile ma mi ritrovo comunque a pensare al suicidio come a una via di fuga che però, per ora, rimane solo una fantasia perversa.
Soprattutto ultimamente mi sono ritrovata a immaginarmi mentre sono in procinto di buttarmi dalla torre della facoltà di ingegneria.
Sì, pesa ancora pensare di aver buttato via tutti quegli anni (dieci anni della mia vita) in quella facoltà. Anche se cerco di continuo di non pensare a cosa pensa la gente, secondo l’opinione di molti io sono una fallita. Ma anche fosse, per questo io meriterei la morte? No, anche perché ho sempre creduto che nessuno meriti di morire, però comincio a non esserne più tanto sicura. Oltre alla mia morte, spesso penso alla rabbia che ho dentro, repressa da una vita, e al male che essa potrebbe portarmi a desiderare di fare. Dentro di me ho cominciato ad augurare la morte di alcune persone, spesso che nemmeno conosco. Mi vergogno di ciò e voglio reprimerlo a tutti i costi ma questo porta a farmi del male, perché in un modo o nell’altro la rabbia deve uscire e accecare il dolore. Ma non sto smettendo di lottare, anche se a volte è davvero difficile azzittire le voci e ragionare lucidamente.
Voglio guarire dai miei mali, riparare il mio cuore ferito e vivere, finché mi sarà concesso. Al momento dell’inevitabile fine, non voglio avere nessun rimpianto. Lo sto dicendo proprio a te perché, nonostante la tua breve vita, hai davvero fatto tanto per moltissime persone. Giuro, desidero davvero tanto che possa esistere un modo per salvarti, ma non c’è, e chissà dove sei adesso…
Pensando a te e a tutte le persone che desiderano vivere, mi sento un mostro a pensare di porre fine a tutto. Anche perché farei soffrire chi mi ama e ciò non posso accettarlo.
Ma non basta questo per poter davvero vivere, perché devo bastarmi da sola, amarmi per come sono e lavorare duro per migliorarmi.
A volte penso molto a te e le tue parole mi sono di conforto e per questo ti ringrazio. Non so quanto ancora noi esseri umani vivremo su questa Terra, non so niente… e ho paura del futuro, ma voglio continuare a tentare di vivere nel presente mentre però creo le basi per il prossimo scalino verso il mio futuro. Tu sei una parte dei miei motivi per cui continuo a lottare.
Grazie di cuore.

12 giugno 2024
Sento a volte di perdere la bussola.
Capisco che vado nella direzione sbagliata… quindi mi fermo e piango, ma dentro me stessa, perché in realtà non piango mai.
Sfogliando le pagine del tuo diario, ritrovo la via.
Uno scopo e la forza.
Tu sei il mio angelo custode… ma di certo non sei l’unica. Ho delle persone splendide accanto a me.
Dalla prima lettera che ti ho scritto, alcune cose sono cambiate e molte sono rimaste uguali.
Ma di certo non voglio morire.
E sono tornata a frequentare ingegneria, ma nel ramo dell’informatica per i videogiochi. Poi studio la lingua russa, faccio un corso per diventare un editor e mi dedico a molte cose.

La depressione e i problemi dovuti al disturbo da stress post traumatico, sono ancora con me.
Ma ho davvero tanta voglia dare un signficato alla mia vita.
E ciò non vuol dire che devo fare grandi cose od ottenere chissà ché risultati. Voglio solo sentirmi bene con ciò che posso dare a me stessa e agli altri.
Tu sarai al mio fianco.
Io porterò avanti il tuo messaggio e soprattutto la tua reale immagine: un’adolescente, iperattiva, intelligente, testarda, riflessiva e simpatica.
Sei nel mio cuore.
Tanti auguri, piccola mia.

Fran Ryougi

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