Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo deciso di fare un’altra maratona, oltre quella dei classici Diseny, e abbiamo iniziato a parlare della Pixar, partendo ovviamente con il suo primo lungometraggio animato, Toy Story. La storia inizia con Andy, un bambino che si diverte a creare storie e a giocare con i suoi amati giocattoli. Quello che non sa è che quando lui non c’è i giocattoli prendono vita. Quest’ultimo sono capitanati da Woody, il preferito di Andy. La sua vita però cambierà quando Andy riceverà come regalo un nuovo giocattolo di ultima generazione, Buzz Lightyear, che diventerà in poco tempo il preferito di Andy. Wood y diventerà sempre più geloso e pieno di rancore fino a quando un giorno non commetterà uno sbaglio e Buzz verrà smarrito. Woody dovrà fare di tutto per recuperarlo e tornare a casa prima che Andy si trasferisca. Questo film fu una rivoluzione non solo perché fu il primo lungometraggio animato in CGI ma anche per il metodo incredibile con cui questa tecnologia venne usata, facendola rimanere moderna ancora oggi. Forse qualche modello umano è invecchiato un po’ ma l’uso della CGI è impressionante e rivoluzionaria. Inoltre la storia sa colpire, un buddy movie veramente divertente che riesce a far riflettere sia i bambini che gli adulti, con messaggi legati alla fantasia e alla crescita che rimarranno immortali. Un vero capolavoro che vi consiglio di vedere.
Con l’articolo di oggi torniamo ancora una volta indietro nel tempo, questa volta negli anni ’30. La scorsa volta avevo parlato de La Iena, un horror affascinante che aveva inoltre due mostri sacri del cinema dell’orrore di quei tempi. Visto che mi sono divertito tanto a parlarne, ho deciso di recensire un’altra opera con questi due grandi attori.
Ecco a voi The Raven, pellicola horror del 1935 scritta da David Boehm, Florence Enright, Michael L. Simmons, Dore Schary, Guy Endore, Clarence Marks, Jim Tully e John Lynch, diretta da Louis Friedlander e ispirata ai racconti di Edgar Allan Poe.

Trama:
La giovane ballerina Jean Thatcher (Irene Ware) ha un grave incidente stradale e viene ricoverata in ospedale. Bisogna compiere una delicata operazione celebrale, ma nessuno lì è in grado di eseguirla, nessuno tranne il dottor Richard Vollin (Bela Lugosi), un uomo tenebroso e molto particolare. Lui accetta e riesce a salvare la vita a Jean. Vollin inizia a innamorarsi della ragazza ma il padre di Jean, il giudice Thatcher (Samuel S. Handis), è contrario a ciò visto che la figlia è innamorata di Jerry Holden (Lester Matthews) ed è promessa a lui. Vollin si infuria per questa cosa, dimostrando un’inquietante ossessione e cercando un modo per vendicarsi. L’occasione giusta gli capita quando in casa sua arriva Edmond Bateman (Boris Karloff), un rapinatore di banche in fuga dopo aver ucciso due guardie. Lui chiede al dottore di cambiargli il volto per sfuggire alla giustizia ma Vollin lo imbroglia, donandogli un volto orrendo e sfigurato. Vollin inoltre lo minaccia: Edmond dovrà obbedire a tutto ciò che gli dirà o non gli restituirà più un volto umano. E così Edmond diventerà suo malgrado parte della vendetta di Vollin.
Mi ero divertito molto con La Iena e ho deciso quindi di recensire un altro film con il duo Karloff-Lugosi. Due attori a mio avviso stupendi che avevano grandi capacità. In questo caso ci ritroviamo davanti a un’opera che si ispira agli scritti di Poe, facendo citazioni interessanti anche se non va mai a fondo con le sue opere letterarie. Possiamo infatti dire che l’opera in questione è originale e di tanto in tanto inserisce degli elementi di Poe, visto che il dottor Vollin ne è un grande stimatore.

Se dobbiamo fare un confronto tra The Raven e La Iena, quest’ultimo ne uscirebbe vincente sia per messa in scena che per i personaggi, ma The Raven rimane comunque un’opera molto valida. Bisogna anche tenere conto che è un film lungo neanche 60 minuti ma, nella sua brevità, riesce a trattare bene sia la storia che certi personaggi. In questo caso a farla da padrone sono proprio la figura di Lugosi e Karloff. Il primo interpreta un dottore geniale, uno dei migliori del suo campo, una persona ossessionata di Poe e capace di affascinare gli altri. In seguito però scopriremo altri suoi lati oscuri come ad esempio la sua natura sadica. Lui è ossessionato dalla tortura, gode nel vedere gli altri soffrire ma odia che qualcun altro gli infligga dolore. Si dimostra una persona veramente vendicativa e crudele.
Il personaggio di Karloff invece, nonostante non sia una brava persona, ha degli elementi molto drammatici. Infatti per via del suo aspetto molti lo hanno respinto e trattato con disgusto e tutto ciò ha fatto nascere in lui una ferocia e una cattiveria di cui lui stesso si vergogna. E sarà proprio ciò ad affascinare Vollin e che lo porterà a trasformare Edmon in un mostro, in modo che possa completare il suo piano di vendetta e anche per puro e semplice sadismo. Tra i due si svilupperà un rapporto malato in cui Vollin terrà Edmond continuamente in scacco. Se gli succede qualcosa, qualsiasi cosa, rimarrà un mostro per sempre.
Loro due sono i personaggi migliori della pellicola, quelli che rubano la scena a tutti e mi dispiace dire che sono gli unici di cui importerà veramente, dato che gli altri saranno abbastanza blandi. Tutti gli altri personaggi dovrebbero rappresentare quel tipo di personaggi positivi anni ’30 che non smarriscono la via e per questo motivo tendono a essere dimenticabili perché simili ad altri personaggi in altre pellicole horror del periodo. Un po’ mi dispiace perché, anche se devono rispettare dei canoni usati diverse volte in quei tempi, potevano comunque dire qualcosa di più, ma penso che l’obiettivo finale della pellicola fosse proprio concentrarsi il più possibile su Karloff e Lugosi.

A livello tecnico il film è fatto bene, anche se riesce a raggiungere livelli ottimi in certe scene specifiche. Ci sono soprattutto due sequenze che ho apprezzato e che sono state costruite con cura. La prima è quando Edmond scopre di essere diventato un mostro. Dopo l’operazione si rende lentamente conto che c’è qualcosa che non va e qui Vollin lo chiude nella stanza dell’operazione, alzando i teli e mostrando numerosi specchi che riflettono il volto deforme di Edmond, facendolo impazzire mentre Vollin guarda il tutto ridendo. Una scena ottima in cui si può percepire l’orrore e la rabbia che prova Edmond per quello che è diventato. C’è dietro una buona costruzione con la tensione e attraverso varie inquadrature si riescono a provare varie emozioni.
La seconda sequenza invece è legata alla parte finale, quando il film raggiunge il suo culmine e qui ciò che riesce a colpire maggiormente è la follia di Vollin che esplode con oggetti di tortura ispirati a Poe e soprattutto la sua casa che diventa una vera e propria trappola mortale con congegni assurdi che sapranno divertire lo spettatore. La fotografia è molto buona, in certi punti si ispira molto a quella espressionista, ha dei tagli di luce interessanti anche se onestamente si poteva fare di più. Finisco qui la recensione perché rischierei di dire troppo, visto che il film dura poco, e non vorrei rovinare piccole sorprese a chi non l’ha visto.

Per concludere, The Raven è certamente una pellicola interessante, non perfetta ma che riesce a intrattenere grazie alla prova attoriale di Karloff e Lugosi, ai loro personaggi e a dei momenti ben fatti che sapranno colpire lo spettatore e sapranno soprattutto divertirlo.
Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!
[The Butcher]
Hmm… I was kind of sceptical about pursuing any more of the 1930s adaptations of Edgar Allan Poe after watching Murders in the Rue Morgue (also featuring Legosi) but this doesn’t sound bad.
It’s pratically the story of a mad man that is also a fan of Poe and, to get his revenge, use some of the most iconic tales of the writer. It is interesting and well done.
Rue Morgue stuck closer to the source story but the addition of a mad doctor and the extra characters didn’t make for entertaining or interesting elements. Doing something totally different might have been more interesting.
I really hope you will like this movie then!
Piaciuta! Grazie a te!
Grazie mille per la gentilezza, sono contenta che ti sia piaciuta!
Ma grazie a te per il tuo lavoro!!
Grazie ancora. Buona giornata!
Qui sì che c’erano autentiche atmosfere cupe senza tanto effetti speciali.
La fotografia in bianco e nero, soprattutto se fatta bene, riusciva a creare delle atmosfere incredibili. Non a caso Nosferatu rimane uno dei film più importanti per quanto riguarda fotografia e atmosfere.
Mi piace che ultimamente stai esplorando i classici
Grazie mille! Diciamo che tendo a esplorare di tutto e in questo periodo ero molto attratto da alcuni grandi classici.
Ciao, la recensione mi è piaciuta molto, anche se la perfidia umana può essere davvero inquietante. Immagino il risveglio del povero individuo e non invidio la donna della quale il terribile dottore si era invaghito, che spavento 😨
Toy Story lo vidi al Cinema, quando è uscito, fu bellissimo.
Una buona giornata
Sì, il personaggio interpretato da Lugosi mostrava un enorme sadismo e in questo caso l’attore ha fatto un lavoro eccellente. Toy Story è un’opera da ricordare e amare.
Incredibile come fosse tanto sadico nell’infliggere torture e ne godesse fino a ridere, però non voleva che gli facessero del male, guarda un po’ che tipo.
Sono perfettamente d’accordo con te su Toy Story.
Bellissima recensione.
In realtà non è una cosa così strana. In certi serial killer realmente esistiti si era notato questo comportamento.
Certamente, mi fa rabbrividire il solo pensiero. Considerando poi che fosse un Dottore, è ancora più sconvolgente.
Pensando anche al periodo in cui era stato girato, era un film coraggioso.
Indubbiamente sì, molto coraggioso.
Dal titolo avevo intuito che fosse ispirato dal racconto di Poe. Non lo ricordo molto, ma non sembra c’entrare troppo col libro, o sbaglio?
No, non c’entra per niente. La storia parla di un folle dottore che, ossessionato da Poe, decide di mettere in pratica certe sue trappole di tortura per vendicarsi. Diciamo che si ispira a Poe ma non lo riprende nelle tematiche.
Infatti avevo paura di non aver compreso. Grazie per la spiegazione Amico mio ^_^
Di nulla! Spero che il film possa piacerti!
My mad, confesso subito!!! Non ho avuto ne un attimo per respirare, immagina se posso permettermi di leggere, volevo ringraziarti di essere entrato nel mio mondo, spero essere alla altezza delle tue aspettative 🙏 ti prometto che leggerò, in italiano però 😉🌷Frida
Nessun problema, non c’è alcuna fretta! Spero vivamente che il mio blog possa piacerti e non preoccuparti, non mi deluderai =)
Ti ringrazio in anticipo 🙏🌷
🖤🖤
[…] ’30 per parlare di un horror interessante con protagonisti la coppia Karloff-Lugosi ossia The Raven. La storia parla del dottor Vollin, un uomo geniale e rinomato che un giorno salva la vita di una […]