Benvenuti a tutti voi!
Come avrete letto nel post precedente, Shiki per un po’ non pubblicherà articoli e per ciò io, TheButcher, sarò il capo incontrastato di questo blog!
Ah, che bella sensazione sapere di avere il controllo totale.
Ma tralasciando i miei vaneggiamenti, torniamo all’argomento principale di questo post. Oggi vi parlerò di un film (sì, sono banale ok?!) del 2006 diretto nientepopodimeno da Guillermo del Toro.
Ecco a voi la recensione su Il labirinto del fauno
Trama:
La storia è ambientata in Spagna nel 1944 durante la dittatura di Francisco Franco.
Ofelia, una ragazzina con una grande immaginazione, è costretta , insieme alla madre, a raggiungere il suo patrigno, lo spietato Vidal, capitano delle forze franchista presenti in quelle zone.
Appena arrivati, Ofelia nota un insetto alato che la segue e l’accompagnerà in un labirinto dove troverà un fauno. Quest’ultimo rivelerà alla ragazza la sua vera identità; lei è Moana, figlia del re del mondo sotterraneo e, per tornare nel suo regno, dovrà affrontare tre prove.
Intanto i ribelli che si nascondono nei boschi iniziano a muoversi per conquistare la base nemica.
Una delle particolarità di questo film è in assoluto il genere. In effetti Il labirinto del fauno è difficile da catalogare. Dalla trama sembrerebbe una favola nera, ma parla di argomenti e mostra certi momenti che riguardano altre categorie. Per fare un esempio ci sono stati momenti di tensione che riguardavano la battaglia tra ribelli e l’esercito franchista che per molti versi mi hanno ricordato un thriller o altre che riguardano invece le tre prove in cui a farla da padrone sarà la componente horror (chi ha visto il film e ricorda la seconda prova concorderà con me).
Ma la pellicola non si ferma qui. Ricordiamoci che di fondo c’è anche la dittatura di Francisco Franco, che in quel periodo era da poco al potere. Quindi è un film anche storico e di guerra. E non dimentichiamoci di aggiungere anche il genere drammatico. Ci saranno tantissimi elementi drammatici nel film (non ne parlo perché saranno spoiler, ovviamente).
Come potete vedere è un film difficile da catalogare e questo è anche uno dei motivi per cui è diventato famoso.
Parlando dei personaggi sono invece rimasto molto sorpreso per l’attrice che interpretava Ofelia, ovvero Ivana Baquero. Nonostante sia molto giovane è riuscita a dare un’interpretazione ottima del suo personaggio, costretta a vivere in un luogo e con delle persone che non vuole (specialmente il padrino di cui ha molta paura) e che per fuggire da questa realtà si immerge nel suo mondo immaginario. Un’interpretazione drammatica niente male per una ragazza così giovane.
Ma l’attore che mi è piaciuto più di tutti è stato senza dubbio Sergi López nel ruolo del capitano Vidal. Scopriamo quasi da subito che il padrino di Ofelia è uno psicopatico autoritario e lo vediamo nella scena in cui trova due contadini innocenti, pensando che fossero ribelli, e si comporterà in un modo crudele e sadico.
La sua interpretazione è magistrale, basta vederlo nella sua postura da militare completamente rigida, con lo sguardo impassibile, ma dietro questa sua compostezza nasconde in realtà una furia e una crudeltà che farebbe impallidire chiunque.
Anche il resto del cast è stato magistrale, molto preparato e soprattutto molto realistico.
Passiamo adesso al lato tecnico. Questo film è stato nominato ai Premi Oscar del 2006, ricevendo ben 6 nomination. Alla fine ne ha vinti 3 tra cui: Miglior fotografia, Miglior scenografia e Miglior Trucco.
Tutti premi meritatissimi a mio avviso. Specialmente per il trucco. Una delle cose che mi sono piaciute di più nel film. Per parlarvene basterebbe presentarvi il fauno interpretato da Doug Jones, attore famoso per aver partecipato a molti film fantasy e, nella maggior parte dei casi, truccato appunto da qualche creatura fantastica (ricordiamoci che poi l’attore ha partecipato ad altri film di Del Toro come per esempio ai due capitoli di Hellboy).
Ci accorgiamo subito che il fauno non è creato per niente in digitale. E’ totalmente truccato (a parte le gambe) ed è truccato molto bene, sembra molto realistico. La stessa cosa vale per il mostro che Ofelia incontra durante la seconda prova (sempre interpretato da Doug Jones) che, oltre ad essere realizzato magistralmente, è anche molto originale.
Da notare anche alcune citazioni riguardanti la mitologia. Per esempio sempre nella seconda prova, Ofelia non doveva mangiare il cibo in tavola perché altrimenti sarebbe rimasta lì per sempre. Questo particolare ricorda molto il mito di Persefone, costretta rimanere negli Inferi dopo aver mangiato alcuni chicchi di melograno.
Giudizio finale:
Il labirinto del fauno è un film realizzato bene in ogni suo dettaglio sia nella sceneggiatura che nel lato tecnico. Gli attori sono stati magistrali e la storia emozionante. Probabilmente uno dei migliori film diretti da Guillermo del Toro. Consiglio la visione del film ai curiosi e a coloro che hanno amato i film di Del Toro.
Fine recensione! Spero che vi sia piaciuta e ci rivediamo la prossima settimana con un MIO articolo! Muahahahah (Shiki mi ammazzerà per questo XD)
Sono passati tanti anni da quando l’ho visto per la prima volta, ma continua a piacermi davvero tanto! Mi piacerebbe riuscire a scrivere storie di questo tipo :)
Questo è un film che ho recuperato poco tempo fa e mi ha piacevolmente sorpreso. Una storia del genere di per se non è originale, ma è originale il modo con cui è stato scritto. Sono sicuro che anche tu riuscirai a scrivere una storia come questa ;)
Buona serata!
La prima volta ho avuto reazioni contrastanti, un misto di piacere e delusione anche se non ricordo bene il perchè; probabilmente mi ero fatto delle aspettative sbagliate.
La seconda volta me lo sono gustato molto di più, apprezzando la trama, la sceneggiatura e soprattutto l’ambientazione ben costruita con creature affascinanti e magistralmente realizzate.
In definitiva mi è piaciuto e la tua recensione esplicita ampiamente tutti i motivi.
Mi fa molto piacere =)
Come ho detto nella recensione, io ne sono rimasto piacevolmente sorpreso perché molta gente me ne aveva parlato bene, ma non mi ero mai informato su questo film.
Buona giornata =D
[…] molto azzeccata e, se ben lavorata, può creare dei veri e propri capolavori (vedi per esempio Il labirinto del fauno). In questo caso però ci sono alcune cose che non andavano, ma iniziamo con […]