Pirati! Briganti da strapazzo

Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo fatto una piccola pausa dal mondo del cinema per parlare di fumetti e siamo andati avanti con la saga fantasy italiana di Kayla, arrivando al suo 13° volume. Il morbo pallido a Horbur è stato debellato ma il gruppo si è sciolto e ora sono rimasti solo Leena e Tagh. Leena viene nominata Alto Alchimista per l’impresa svolta e intanto il Re di Galdor si prepara per sposarsi con l’egemone Yurah e legare così la potenza di Galdor con quella del Sarabri. Un sicario però tenta di uccidere Yurah e toccherà a Leena e Tagh, aiutati dal giovane alchimista Vellrich, scoprire chi è il sicario e chi lo ha mandato. Questo volume ha un tratto molto stilizzato, con linee molto spesse e aguzze che rendono le scene comiche simpatiche e aiutano molto nel dinamismo, anche se in certi casi i disegni erano confusionari. Anche l’impostazione delle pagine era molto interessante e piena di inventiva. La storia si differenzia dai volumi precedenti, concentrandosi di più sulla politica e gli intrighi di corte e con due protagonisti inaspettati che però funzionano bene e sono molto in sintonia. Infatti una delle cose migliori è proprio il loro rapporto di amicizia, oltre che dei misteri che vengono inseriti in questi eventi. Lo consiglio!
E adesso si ritorna nel mondo del cinema e per la precisione torniamo a parlare di animazione. In questo caso parliamo di due studi animati molto importanti e della loro seconda collaborazione ossia la Sony Pictures Animation e la Aardman, con un film davvero interessante.
Ecco a voi Pirati! Briganti da strapazzo (The Pirates! In an Adventure with Scientists o conosciuto anche come The Pirates! Band of Misfits), pellicola animata del 2012 scritta da Gideon Defoe e diretta da Peter Lord.

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Trama:
Siamo nel 1837 il Capitan Pirata (Hugh Grant) è a capo di una ciurma di pirati allo sbando ma pronta a tutto per lui. Ciò che desidera il Capitano infatti è vincere il prezioso premio di Pirata dell’Anno, che si può ottenere solo se si saccheggia più oro degli altri. Lui decide di partecipare, ma si rende conto di non poter vincere contro gli altri concorrenti e quindi decide di attaccare varie navi che incontra per prendersi il loro bottino e durante uno di questi assalti incappa nella nave di Charles Darwin (David Tennant). Grazie a questo incontro il Capitan Pirata scopre che Polly, l’animale delle sua ciurma che credeva un pappagallo, in realtà è un Dodo, un tipo di uccello che si credeva ormai estinto. Darwin gli rivela che se Polly fosse presentata al premio scientifico di Londra, sicuramente vincerebbe il ricco bottino. Così Capitan Pirata si reca a Londra senza rendersi conto che anche la Regina Vittoria (Imelda Staunton), che odia a morte i pirati, è molto interessata al Dodo.

Parlare della Aardman è sempre un piacere, soprattutto quando torna a usare la stop-motion, regalandoci sempre qualcosa di unico e interessante. La Aardman si è sempre differenziata dagli altri non solo per lo stile ma anche nel modo di narrare le loro storie e anche qui non fanno eccezione. Quindi iniziamo subito con la recensione.

Come al solito iniziamo parlato del lato tecnico e specialmente della tecnica animata utilizzata, lo stop-motion, che in questo caso specifico viene valorizzato anche dall’uso della CGI. Originariamente infatti il film doveva essere fatto in digitale, ma la Sony cambiò idea quando vide i modellini dei personaggi creati come riferimento. Ne rimasero così colpiti che chiesero che il film venisse realizzato in stop-motion. Ovviamente però c’erano dei problemi e uno dei principali riguardava la realizzazione del mare e creare tutta quell’acqua con la stop-motion era un’impresa quasi impossibile. Per questo decisero di combinare la stop-motion con la CGI e attraverso quest’ultima creare un mondo molto più vasto e regalandoci anche immagini bellissime come la nave del Capitan Pirata, un modellino impressionante  e ricco di elementi, che viaggia in questo vasto oceano. E onestamente avrei tanto voluto che avessero fatto la stessa scelta anche per Giù per il tubo. Uno degli elementi che amo di più di questo film è sicuramente il character design.

I personaggi mi fanno impazzire, sono tutti diversi gli uni dagli altri, con caratteristiche uniche e in perfetta sintonia con la loro personalità. Prendiamo proprio come esempio Capitan Pirata. Oltre a indossare i classici vestiti da capitano, con il cappotto ben rifinito e ricco di dettagli, quello che lascia stupito è la sua barba. Nel film farà diverse battute su quanto la sua barba sia magnifica e in realtà ha anche ragione. La barba è resa benissimo, sembra veramente morbida e segue bene i movimenti del personaggio oltre che mostrare ottimamente la varie peluria. Inoltre su di lui (ma anche di altri personaggi) saranno presente tipici elementi della Aardman come gli occhi tondi e ravvicinati, i denti e l’ampio sorriso e le grandi mani. Tutti i personaggi sono ricchi di dettagli e un altro ottimo esempio è la ciurma di Capitan Pirata come il Pirata Albino (Russell Tovey) con gli occhi rossi e pelle e capelli bianchi oltre che possedere un fisico asciutto e magrolino, o il Pirata con la gotta (Brendan Gleeson), basso, robusto, con un grande naso bitorzoluto e con una stampella sempre sotto braccio, stessa cosa dicasi per il Pirata sorprendentemente procace (Ashely Jansen), una donna che si finge un uomo e indossa un’enorme barba arancione finta che, volutamente, stona con il suo aspetto. E sì, i pirati di questo film hanno dei nomi veramente buffi.

La messa in scena è stupenda, ricca di tantissimi dettagli a partire dagli interni delle abitazioni, alla città portuale di Isola Sanguinaria e all’inquinata Londra, dove la regia si muove benissimo, arrivando a creare sequenze ottime, che siano comiche o d’azione. E da sottolineare anche l’importanza del ritmo. Nel film succedono vari eventi, possiamo dire che è un’opera ricca di sequenze interessanti ma grazie a un ritmo ben studiato evitano di fare un errore tipico di certe opere animate in cui accadono tante cose senza permettere allo spettatore di riposare. Qui il tutto è veramente ottimo, si da spazio ai personaggi, alle gag, all’azione e anche a momenti drammatici. A livello tecnico funziona alla grande e anche la storia riesce a convincere.

Su questo punto uno degli elementi migliori riguarda sicuramente i personaggi. Non solo questi possiedono un design ricco e originale, ma hanno una spiccata personalità e non parlo solo di personaggi primari come Capitan Pirata, Darwin o la Regina Vittoria, ma anche di quelli secondari. Non si può fare a meno di amare la ciurma di Capita Pirata per la loro unicità e personalità, ma anche per il modo in cui si rapportano e il loro forte legame. Inoltre è un film pieno di idee e con un umorismo stupendo. Per quanto riguarda il primo, basti solo vedere il modo con cui vengono presentati gli sfidanti per il premio Pirata dell’Anno, in maniera esagerata, folle ma allo stesso tempo esilarante, oppure nelle divertenti scene di transizione, dove ci viene mostrato il loro viaggio attraverso la classica mappa animata, con la nave che attraversa varie zone e in questi punti hanno mostrato totale anarchia, il che ha reso il tutto più divertente. Ed è anche l’umorismo uno degli elementi migliori e che donano anima all’opera. Si passa da un umorismo più slapstick e un altro molto più sottile e intelligente, a volte arrivando anche a essere leggermente cattivo ma senza esagerare e portando avanti vari follie, arrivando a interagire con diversi personaggi storici, non solo Darwin e la Regina Vittoria, ma anche Jane Austen e The Elephant Man. Questo film è pieno di inventiva, visibile e anche nascosta, e sono sicuro che riuscirà a sorprendervi.

Per concludere Pirati! Briganti da strapazzo è un film animato molto divertente, con un lato tecnico curato e un character design veramente straordinario e una storia ricca di idee e con un umorismo molto vario ed esilarante che riuscirà a strapparvi diverse risate. Lo consiglio assolutamente!

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!

[The Butcher]

19 pensieri riguardo “Pirati! Briganti da strapazzo

    1. Sono piccoli dettagli che a una prima visione posso essere non notati, è assolutamente normale. Inoltre sono proprio i piccoli dettagli che rendono grande un’opera e che mostra l’impegno e la capacità di chi ci ha lavorato.

  1. Ma che scoperta interessante! Non conoscevo questo film, ma ora mi hai davvero incuriosito. La combinazione di stop-motion e CGI sembra incredibile, e adoro quando l’animazione riesce a mescolare umorismo intelligente con dettagli visivi così curati. Capitan Pirata e la sua ciurma sembrano già dei personaggi indimenticabili! Lo metto subito nella mia lista, grazie per aver condiviso questa piccola gemma. 😊

    1. Ti ringrazio per questo commento! Effettivamente il film è molto divertente ma allo stesso tempo intelligente e questo è sempre stato uno dei tanti elementi che hanno reso la Aardman una grande casa d’animazione.

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