Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo dedicato al cinema siamo finalmente giunti alla conclusione di una saga particolare e bizzarra che, pur con i suoi numerosi difetti, mi ha sempre divertito. Parliamo di Tremors: Shrieker Island, settimo e ultimo capitolo dell’omonima saga. Bill è il proprietario di una grande azienda bio-tecnologica e un grande amante della caccia e, insieme ad altri appassionati e alcuni miliardari, sta tenendo una battuta di caccia di Graboid modificati nella sua isola privata. Jasmine e Jimmy, due ricercatori che lavorano si un sito adiacente, capiscono che c’è qualcosa che non va e scoprono che dai Graboid sono nati numerosi Shrieker. Per questo motivo Jasmine decide di chiamare Burt Gummer per risolvere questo enorme problema. Un capitolo finale davvero niente male, di gran lunga migliore del sesto, con la regia che riesce a fare il proprio lavoro e a creare momenti interessanti con diverse tecniche, mettendo in scena momenti d’azione niente male e nascondendo diverse mancanze dettate dal budget. A livello di storia si prende spunto da film come Predator e Aliens – Scontro Finale, oltre che ad altre grandi pellicole, e i personaggi questa volta non sono antipatici, anche se ancora una volta è Burt Gummer a essere la cosa migliore della pellicola. Lo consiglio!
E questa volta cambiamo ancora argomento e passiamo dal cinema al mondo della letteratura. L’ultimo articolo che parlava di letteratura era dedicato al Frankenstein di Mary Shelley, un’opera che non smetterò mai di amare. Il libro di oggi invece è uno scritto recente che mi ha stupito dall’inizio alla fine.
Ecco a voi Piranesi, romanzo fantasy del 2020 edito in Inghilterra dalla Bloomsbury Pubblishing e in Italia da Fazi editore e scritto da Susanna Clarke.

Trama:
Il protagonista della storia, Piranesi, vive nella Casa. Quest’ultimo è un luogo immenso composto da numerosi saloni nei quali sono presenti a loro volta numerose statue, tutte uniche. Ci sono alcune zone in cui Piranesi non riesce ad accedere, inoltre in questa Casa sono presenti le maree che gli portano il cibo ma che a volte rischiano di creare delle vere e proprie inondazioni, l’unico vero pericolo di questo mondo. Ogni giorno annota sul suo diario quello che succede e soprattutto qualsiasi evento degno di nota. Gli unici abitanti che vivono con lui e con cui Piranesi interagisce sono gli uccelli. Loro e l’Altro. Quest’ultimo è l’unico essere umano presente nella Casa insieme a Piranesi e i due si vedono sempre il martedì e il venerdì per parlare. Piranesi condivide con lui le piccole scoperte che fa, mentre l’Altro continua la sua ricerca su un’Antica Conoscenza che sempre trovarsi proprio in quelle stanze. La vita scorre in questo modo per Piranesi da diverso tempo, ma tutto cambierà con la scoperta di alcuni misteriosi messaggi.
Ho scoperto questo libro grazie all’ottimo articolo scritto da Baylee del blog La siepe di more (trovate il suo articolo QUI). La sua recensione mi ha molto incuriosito e, visto che vedevo spesso questo romanzo nella mia libreria di fiducia, ho deciso di prenderlo. C’è una cosa che Baylee tende a sottolineare nel suo articolo e non possa far altro che concordare: parlare di questo libro sarà molto difficile non perché la lettura in sé sia complessa, ma perché è molto semplice fare spoiler. Quindi sarà costretto a limitarmi parecchio, ma spero comunque di interessarvi.
Il libro riesce a colpire il lettore fin dalla primissime pagine. Il romanzo infatti è strutturato come un diario scritto in prima persona da Piranesi, che tende a descrivere i luoghi che visita, le stanze e, come di lui, lo fa in maniera razionale e scientifica, anche se in poi sono molto presenti le emozioni che prova nei confronti della Casa, delle Stanze, delle Statue e dell’Altro. Quello che salta subito all’occhio sono due elementi: le date e come lui si riferisce alla Casa. Nel primo caso il protagonista utilizza un sistema di date tutto suo come ad esempio “Primo giorno del quinto mese dell’anno in cui l’Albatros è arrivato nei saloni sud-occidentali“. Inoltre è il modo con cui parla della Casa a colpire molto. Infatti quando si riferisce alla Casa, alle Stanze, alla Statue, ai Vestiboli e così via, la prima lettera è sempre maiuscola come a dare loro una sorta di profondo rispetto. Piranesi ama la Casa, ama questo mondo e lo rispetta per tutto quello che gli offre tra cibo e bellezza ed è sempre pronto a scoprire cose nuove e nuove Stanze di cui è arrivato a contarne diverse centinaia. La Casa in un certo senso è un vero e proprio personaggio della storia, non un semplice luogo dall’architettura particolare. Parlando della sua architettura, il tutto avrà l’aspetto delle opere greche del periodo classico, stessa cosa dicasi per le Statue, e il tutto a volte sarà adornato dai nidi degli uccelli oppure dalle alghe e dalle stelle marine portati dalle maree. Ci sono anche altri elementi interessanti che non vi dirò, ma una delle prime cose che colpisce di più è il contrasto tra Piranesi e l’Altro.
Quest’ultimo vestirà in maniera elegante e avrà un aspetto curato mentre Piranesi avrà i vestiti ridotti a brandelli e la barba e i capelli trasandati (per quanto si sforzi avere un minimo cura di sé). Piranesi lo considera un amico non solo perché è l’unico umano che ha incontrato finora ma perché lo considera un uomo che ama la Ragione e la Scienza in quanto l’Altro sta cercando di scoprire i segreti della Casa ma soprattutto sta cercando questa Conoscenza. Il contrasto maggiore tra i due però sta nel modo in cui l’Altro parla della Casa, tutto il contrario di Piranesi in quanto la considera quasi una scocciatura, infastidendo il protagonista.
Su queste parti è sicuramente la scrittura a sorprende. All’inizio si potrebbe rimanere spiazzati dal modo in cui è scritto, visto che Piranesi ha il suo modo di parlare della Casa e della sua particolare struttura, ma è una sensazione che sparirà abbastanza in fretta e riusciremo subito ad abituarci a questo linguaggio che in realtà è molto più semplice di quello che si pensi (ma allo stesso tempo è usato in maniera incredibilmente intelligente). Tra l’altro è proprio l’abilità della scrittrice che riesce a catturarci e incuriosirci riguardo i misteri di questa storia. Troviamo delle piccole stranezze non solo in quel che dice l’Altro ma perfino in quel che dice Piranesi. A volte sono degli elementi volutamente evidenti ma molto spesso sono invece delle piccole parole inserite in un discorso naturale, piccolezze che notiamo appena ma che dopo ci fanno riflettere e aumenteranno il senso di mistero che si prova per questa vicenda. Che cos’è la Casa? Dove si trova? Perché ci sono tutte quelle Statue? Dove si trova l’Altro nei giorni restanti? Ma soprattutto chi è Piranesi?
Infatti tutto questo viaggio lo porterà a farsi delle domande molto importanti su sé stesso, mettendo in dubbio tutto ciò in cui credeva e aprendo nuovi orizzonti. Non mancheranno i colpi di scena, inseriti molto bene e al momento giusto e soprattutto capaci di sorprendere in maniera intelligente. Ci sarebbe molto altro da dire, soprattutto per quanto riguarda le tematiche perché, nonostante la sua brevità, Piranesi riesce a parlare di tematiche universali come l’Io, la conoscenza, la vita e lo fa senza alcuna retorica spicciola. Inoltre si può notare una certa ispirazione legata a il Mito della Caverna di Platone, ma non voglio andare oltre e mi dispiace perché questo libro meriterebbe di essere analizzato a fondo ma, come ho detto, non voglio fare spoiler.
Per concludere, Piranesi è un fantasy molto particolare che riesce a colpire per l’enorme abilità della scrittrice nel costruire questo mondo e nell’affascinare il lettore con misteri che verranno pian piano risolti e attraverso tematiche profonde e legate molto a noi, narrate attraverso una storia veramente originale e stupenda. Lo consiglio assolutamente!

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!
[The Butcher]
Mi fa molto piacere che ti sia piaciuto. Clarke è decisamente un’autrice da tenere d’occhio!💜
Assolutamente! Appena ne avrò l’occasione comprerò altre sue opere. Con questo libro ha dimostrato una grande forza narrativa.
Ha scritto pochissimo oltre a Piranesi: solo “Jonathan Strange & il signor Norrell” e alcuni racconti.
Perfetto. Recupererò quelli e speriamo di sentire nuovamente il suo nome.
[…] e passare al mondo della letteratura con un libro recente che mi ha profondamente sorpreso, Piranesi di Susanna Clarke. Piranesi è un uomo che vive nella Casa, un luogo immenso, composto da innumerevoli saloni, […]