Aenigma

Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo cambiato argomento passando dal mondo del cinema a quello dei fumetti e prendendo in esame un’opera della DC molto interessante, una storia su Wonder Woman che narra le vicende prima della sua nascita ossia Wonder Woman: Historia – Le Amazzoni. Siamo nell’antica Grecia e per tantissimi anni le donne sono state umiliate, schiavizzate e uccise senza pietà e la dea Era è stufa di questa situazione così, insieme ad altre dee, decide di andare a parlare con suo marito Zeus, il re degli dei, per cambiare le cose. Zeus però non vuole cambiare niente e allora le dee decidono di creare di nascosto le amazzoni, per salvare quante più donne possibili. Tutto cambierà quando Ippolita, un’umana, deciderà di unirsi a loro. Il fumetto è composto da tre capitoli disegnati da tre artisti differenti che riescono a portare uno stile unico e magnifico, uno stile carico di dettagli che dimostrano la loro enorme bravura e a stupire il lettore. La storia ha veramente poco di supereroe e si concentra a narrare una storia femminista in cui si parla delle sofferenze delle ingiustizie che hanno subito le donne, una storia drammatica fatta anche di ribellione e amore che riuscirà a sorprendere. Lo consiglio assolutamente!
Questa volta torniamo nel mondo del cinema e, dopo un po’, torniamo a parlare di film live-action e torniamo a discutere nuovamente di un grande regista che amo profondamente, portando una sua opere che, seppur con dei difetti, trovo interessante.
Ecco a voi Aenigma, pellicola horror del 1987 scritto da Lucio Fulci e Giorgio Mariuzzo e diretto da Lucio Fulci.

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Trama:
Kathy (Milijana Zirojevic) è una studentessa del collegio femminile di Saint Mary a Boston ed è una ragazza costantemente presa di mira dalle compagne per il suo aspetto e perché è la figlia della donna delle pulizia, Mary (Dusica Zegarac). Un giorno Kathy viene invitata a un appuntamento dal professore di ginnastica Fred Vernon (Riccardo Acerbi), di cui è innamorata. L’appuntamento in realtà è una trappola delle compagne e del professore, che l’hanno imbrogliata e si mettono a inseguirla. Lo scherzo finisce in tragedia quando Kathy viene investita da un auto e finisce in coma. Andando in coma però si risvegliano anche dei poteri telecinetici e attraverso di essi Kathy si impossessa di Eva (Lara Naszinski), una studentessa appena entrata nel collegio e attraverso tutto ciò lei potrà portare avanti la sua vendetta contro coloro che l’hanno derisa e mandata in coma, oltre che a voler continuare a vivere a tutti i costi attraverso questa ragazza.

Torniamo ancora una volta a parlare di Fulci e probabilmente parliamo di uno dei suoi ultimi film per il grande cinema prima della sua breve parentesi con i film per la televisione e poi l’altrettanto breve ritorno al grande schermo. Inoltre era anche una delle opere da lui dirette dopo più di due anni di fermo (insieme a Il miele del diavolo) per via della sua malattia. E nonostante tutti i problemi che aveva, il regista è riuscito a creare un’opera dignitosa.

Questa volta vorrei iniziare a parlare della storia invece che del lato tecnico. In molti considerano Aenigma una sorta di Carrie nostrano, visto i diversi elementi in comune e inoltre può ricordare anche un altro film interessante, Patrick del 1978, dove anche lì il protagonista era in coma e in quella condizione usava i propri poteri sovrannaturali. In questo caso, a parte l’ispirazione, la storia non si dimostra ricca di elementi. Sicuramente è interessante il metodo con cui i poteri di Kathy si sono risvegliati, così come riesce a colpire particolarmente tutta la parte horror, ma il film non offre personaggi in grado di dire qualcosa che ci affascini. L’unica è Kathy/Eva che convince appieno, ma gli altri sono abbastanza dimenticabili e alcuni di loro sono persone di cui Kathy dovrà vendicarsi e niente più. Neanche il dottor Robert (Jared Martin) riuscirà a interessare, nonostante segua molto da vicino il caso di Kathy e tra lui ed Eva nasca perfino una relazione particolare. Quindi in generale ci ritroviamo davanti a una storia derivativa (che non è un difetto) ma che poteva svilupparsi meglio in quanto certe parti non convincono del tutto, come appunto la storia d’amore tra il dottore ed Eva e un’altra relazione che si svilupperà verso la fine, mentre invece con gli omicidi e la tensione saprà colpire. Infatti se a livello di sceneggiatura non troviamo tanti elementi ricchi di fascino, quello che salva il film e lo rende degno di nota è proprio il lato tecnico e la regia di Fulci.

Parlando del lato tecnico infatti si possono ammirare tanti lati positivi che, seppur con un budget veramente ridotto, riescono a risplendere con grande forza in special modo nelle sequenze horror e di tensione. Una delle prime sequenze che rimangono impresse e che mette in mostra l’invettiva del regista è quando Kathy, in ospedale, va in coma e qui osserviamo la sua anima che abbandona il corpo. Il tutto è girato dal punto di vista dell’anima, che non vediamo mai, e la osserviamo mentre si alza, con il corpo di Kathy e la sala d’ospedale che si fanno sempre più lontane e piccole, per poi passare a un’altra stanza del piano superiore, sempre con quest’inquadratura dall’alto per poi uscire dall’edificio e osserva il collegio con alle spalle la città, il tutto realizzato attraverso dei modellini. Una sequenza che ancora oggi rimane impressionante ma non è la sola.

In tutte le scene horror c’è un’ottima tensione e un’ottima costruzione delle scene ma soprattutto troviamo molta fantasia nelle scene degli omicidi. Una di quelle che rimangono impresse è sicuramente la scene con le lumache che ricoprono del tutto una ragazza e ce ne sono altre che meriterebbero di essere menzionate, ma non voglio rovinarvi la sorpresa. In generale il film funziona per il ritmo e anche per la colonna sonora che riesce a variare parecchio nei generi ma soprattutto ha una fotografia veramente ottima che trovo interessante soprattutto per come utilizza le ombre. Ci ritroveremo scene con sfondi completamente neri dove solo i personaggi sono illuminati e altre dove invece ci saranno giochi di luce e ombre che creeranno un’atmosfera claustrofobica e anche surreale. Il lato tecnico, nonostante i limiti, riesce a convincere appieno ed è grazie a ciò se la storia risulterà interessante.

Per concludere, Aenigma è un film che a livello di trama offre qualche spunto interessante ma non ha tanto da aggiungere, soprattutto con i personaggi, infatti è proprio la regia che riesce a valorizzare la storia, creando atmosfere stupende e delle sequenze che rimarranno impresse nella mente dello spettatore. Lo consiglio!

Spero che la recensione vi sia piaciuto.
Alla prossima!

[The Butcher]

25 pensieri riguardo “Aenigma

    1. Nessun problema. Mi piace molto parla di film poco conosciuti e particolari che meritano una possibilità. E poi parliamo di Fulci e io lo adoro per come riusciva a fare opere interessanti e anche rivoluzionarie con nulla.

      1. di questa serie mi ricordo anche un vecchio “quella scala verso il buio” o giù di lì… vado a memoria senza google :D
        però sono film che andrebbero rivisti e capiti … oppure trasposti in racconto, forse

            1. In molti casi quando questi registi non avevano niente riuscivano a trovare delle soluzioni incredibili. Mi viene sempre in mente Mario Bava che, usando gli specchi, dava l’illusione di avere dei set enormi quando in certi casi (vedi Diabolik) il set neanche c’era.

    1. Recuperare tutto Fulci sarà una bella impresa! In un certo qual modo è più semplice recuperare Bava. E i finali di Fulci non sono così male. Sono leggermente pessimisti e talvolta nichilisti XD

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