Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo siamo passati all’animazione, cercando di fare alternanza, e per cambiare abbiamo deciso di prendere in esame la Sony Animation Pictures con una delle loro commedie che trovo interessante, Hotel Transylvania. Il Conte Dracula, per proteggere sua figlia Mavis dagli umani, decide di costruire un hotel dedicato ai soli mostri e che possa essere un luogo sicuro per tutti loro. Passano gli anni e ora che Mavis ha compiuto 118 anni vorrebbe vedere il mondo degli umani, cosa che suo padre le ha sempre negato. Il Conte però questa volta accetta la sua richiesta ma la manda in un villaggio falso, dove gli umani sono zombi travestiti che spaventano Mavis. Tutto sembrerebbe andare bene, ma poi all’hotel arriva Jonathan, un umano che passava di lì per caso. Il film ha un design molto bello e animazioni interessanti, tutto quanto ispirato all’animazione tradizionale, nonostante sia realizzato in digitale, prendendo come spunti i cartoni animati anni ’40 di Tex Avery, con uno stile stilizzato, esagerato e molto unico. La storia è simpatica, le gag sono divertenti anche se a volte troppo infantili, ma nonostante ciò riesce anche ad avere un momento drammatico ben fatto e gestito. Un film simpatico che vi consiglio.
E adesso torniamo ancora una volta a parlare della saga di Tremors e lo facciamo con il terzo capitolo, dove torniamo nel luogo in cui tutto ebbe inizio.
Ecco a voi Tremors 3 – Ritorno a Perfection (Tremors 3: Return to Perfection), pellicola horror fantascientifica e comica del 2001 scritta da John Whelpley e diretta da Brent Maddock.
Trama:
Burt Gummer (Michael Gross) ritorna nella piccolissima cittadina di Perfection dopo essere stato in Argentina a caccia di shriekers. Grazie alle sue direttiva, la cittadina si è munita di sistemi per poter controllare i movimenti di possibili Graboid, ma ormai sono ben 11 anni che questi non si fanno vivi. Perfection riesce ad andare avanti grazie ai gadget sulle creature e grazie anche a Jack Sawyer (Shawn Christian), un nuovo residente che imbroglia i turisti creando falsi attacchi dei Graboid durante i tour guidati. Un giorno però i Graboid tornano veramente e Burt si prepara ad affrontarli, anche se si scontra con alcuni federali che ne vorrebbero un esemplare vivo e, essendo i Graboid una specie in via d’estinzione, dovrebbero anche proteggerli. Intanto alcune di queste creature hanno generato degli shrieckers e, come se non bastasse, sembrerebbe che perfino quest’ultimi possano evolversi in un’ulteriore forma.
Anche questo era un capitolo che mi capitava di vedere spesso in televisione e che mi divertiva parecchio. Da piccolo adoravo vedere le nuove forme dei Graboid e le loro caratteristiche e di certo non andavo a cercare certi difetti. Rivedendolo non possa fare a meno di notare alcuni problemi, nonostante alla fine riesce sempre a centrare il proprio obiettivo, ma adesso parliamo del film.
Come con il suo predecessore, ci ritroviamo davanti a un prodotto per l’home video a basso budget, molto basso, dove i suoi creatori tornano alla produzione, alla storia e alla regia. Quindi troveremo ancora una volta Steven Seth Wilson e Brent Maddock, solo che sarà quest’ultimo a dirigere la pellicola (Wilson tornerà come regista nel quarto capitolo).
Parlando della regia, troviamo i soliti pregi che c’erano nel secondo capitolo, quindi abbiamo un buon ritmo che riesce a far scorrere la storia e gli eventi e, contando che questo è il capitolo più lungo dei Tremors, ha fatto davvero un bel lavoro. Anche in questo caso si cercherà sempre di usare delle idee piccole ma funzionali che sappiano divertire e che vengano mostrati bene anche nella loro semplicità. E nonostante rispetto al secondo capitolo risulti a volte sottotono, fa del suo meglio per non deludere e certe scene rimangono impresse, in primis quella di Burt che esce fuori dal Graboid, la scena più emblematica del film. È interessante anche il modo di muoversi e comportarsi delle nuove creature, gli Ass-Blaster (Culi Volanti in italiano), capaci di darsi la spinta per volare (sì, qui sanno volare) emettendo del fuoco, attraverso due liquidi presenti nel loro corpo, dalla parte posteriore (ho cercato di metterla in maniera poco volgare, ma credo che abbiate capito).
L’idea di rendere Perfection un luogo turistico è carina e penso si siano divertiti molto a creare i numerosi gadget dedicati ai Graboid, tra action figures, cabinati (quest’ultimo presente anche nel secondo film), tazze, magliette e perfino dei fumetti (ammetto che questi potrei leggerli con molto piacere). Il lato comico è sempre alla base dell’opera e, anche se alcune battute sono già state usate, l’umorismo funziona bene. Riguardo agli effetti speciali, in questo film si fa un utilizzo maggiore della CGI e purtroppo il risultato finale non è dei migliori. Qui appare anche per la prima volta un Graboid realizzato in digitale, El Blanco, il Graboid albino (voleva essere una citazione a Moby Dick, ma non aspettatevi minimamente la stessa profondità di quel capolavoro) e ovviamente anche gli shrieckers, anche se qui compaiono per lo più all’inizio. E ovviamente ci sono gli Ass-Blasters che hanno comunque un buon design e vengono spesso realizzati con la CGI, anche se sono presenti degli ottimi animatronics (non sono però sicuro che abbiano creato animatronics completi come nel secondo, ma solo parti specifiche). Il lato tecnico è in generale buono e quindi passiamo alla sceneggiatura.
In questo capitolo abbiamo un nuovo cambio nel protagonista che questa volta è appunto Burt Gummer. Nonostante Ealr nel secondo fosse un buon protagonista, Burt riesce sicuramente a reggere perfettamente l’intero film sulle proprie spalle grazie alla sua follia, alla sua paranoia, al suo grande umorismo e all’energia che Michael Gross riesce a sprigionare ogni volta. Da solo è capace di portare avanti la storia ma anche gli altri personaggi non saranno male. Vediamo vecchie conoscenze interpretati dagli attori originali come Mindy (Ariana Richards) o Miguel (Tony Genaro) e anche nuovi personaggi come il già citato Jack e Jodi Chang (Susan Chuang), la nipote di Walter che ha ereditato il suo emporio. Come personaggi non sono male, certamente non sono brillanti e carismatici come Val, Earl o appunto Burt, ma sono decisamente migliori rispetto a Grady nel secondo. Qui inoltre ripeteranno la formula del capitolo precedente, introducendo una nuova evoluzione che tende a spiegare più o meno perché nel corso degli anni si sono visti pochi Graboid, nonostante sia palese che è un’aggiunta forzata pensata in seguito ed è una scelta che verrà sempre usata. Ciò darà vita probabilmente all’essere fantascientifico con l’evoluzione biologica più strana e assurda (e forzata) che si sia mai visto.
Per concludere, Tremors 3 – Ritorno a Perfection è un film che ha diversi difetti e li dimostra tutti ma che comunque sa come intrattenere e mostra di avere una voglia enorme di divertire il pubblico nel proprio piccolo, grazie a delle piccole idee niente male e un protagonista assolutamente azzeccato. Lo consiglio!
Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!
[The Butcher]
Mi chiedo come mai, malgrado il successo e i numerosi sequel, il budget fosse sempre così risicato.
In realtà il primo film non ebbe un grande successo al botteghino ma venne riscoperto grazie all’home video e alle videoteche. E così per i seguiti hanno deciso di puntare tutto su quest’ultime anche se inizialmente avevano pensato di portare il secondo Tremors al cinema.
Il terzo è ancora un divertente capitolo, mi sono piaciuti meno la seconda evoluzione dei graboid, ma grazie a Gross, il film regge abbastanza bene
Hai detto una cosa che sarà praticamente valida per quasi tutti i seguiti: grazie a Gross, il film regge ben. E ridendo e scherzando, lui è veramente magnifico.
boh il terzo è quello dei seguiti che preferisco, i dragonetti sono bellini assai
ora vado a leggermi su wikipedia il ciclo biologico dei tremors xD
un po’ ricorda quello delle libellule, dai
Il ciclo vitale dei Graboids è veramente strano. Però adoro come abbiano sempre cercato di farlo sembrare studiato e preciso. Gli voglio bene anche per questo.
dai, un po ricordano i pokemon :)
Quindi mi stai dicendo che più vanno avanti con i film più diventano meno fantasiosi? No, poveri pokemon. Anche se ancora sto rosicando per Scarlatto e Violetto.
😂😂
[…] con tutti i difetti che ha e con l’articolo precedente siamo arrivati al suo terzo capitolo, Tremors 3 – Ritorno a Perfection. Dopo essere stato via per un po’, Burt Gummer torna a Perfetion. La cittadina ha installato […]
Anche voi siete finiti a Tremors!!! C’è un revival di questi film. Sinceramente mi è stato consigliato di fermarmi al 1°, gli altri vanno a decadere… Però sono indubbiamente divertenti.
Ovviamente gli altri sono nettamente inferiori al primo, ma sono tutti molto divertenti e simpatici (tranne il sesto capitolo, che mi ha veramente annoiato).