Madagascar (film)

Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo siamo tornati a parlare di horror e lo abbiamo fatto con un film particolare che univa vari generi tra cui horror, fantascienza e commedia e che con il passare del tempo è diventato un cult amato da molti, compreso me. Il film in questione è Tremors. Val ed Earl sono due tuttofare che vivono nella minuscola cittadina di Perfection e non sono contenti della vita che conducono, così decidono di andarsene. Il loro viaggio si interrompe più volte perché scoprono la morte di alcuni cittadini e alla fine scoprono che i colpevoli sono degli enormi essere simili a vermi che si muovono sottoterra a grande velocità e che stanno puntando alla cittadina di Perfection. Val, Earl e gli altri abitanti dovranno fare del loro meglio per salvarsi la vita. Nonostante il basso budget, questo film riesce a stupire per le ottime trovate registiche, per la costruzione delle tensione, del modo in cui mostra i Graboid e soprattutto l’abilità con cui vengono uniti l’horror, la fantascienza e la commedia, rendendo il tutto molto naturale. I personaggi inoltre sanno divertire e farsi amare e alcuni di loro sono diventeranno in futuro delle vere e proprie icone. Un film che adoro e che consiglio assolutamente!
Torniamo nuovamente nel mondo dell’animazione e ancora una volta in casa DreamWorks. Se tutto va bene, in questo periodo vorrei riuscire a parlare sia della saga di Tremors sia di alcuni film animati, alternandoli come meglio posso. Spero di riuscirci, ma intanto presentiamo quest’opera.
Ecco a voi Madagascar, pellicola animata del 2005 scritta da Eric Darnell, Tom McGrath, Mark Burton e Billy Frolick e diretta da Eric Darnell e Tom McGrath.

Trama:
Ci troviamo nello zoo di Central Park a New York dove vivono il leone Alex (Ben Stiller), la zebra Marty (Chris Rock), l’ippopotamo Gloria (Jada Pinkett Smith) e la giraffa Melman (David Schwimmer). I quattro sono grandi amici e Alex è la stella dello zoo, amato dal pubblico e rifornito di ogni delizia. Marty invece non è del tutto soddisfatto della propria vita e adesso che ha compiuto 10 anni inizia a chiedersi quale sia il suo posto. Un giorno incontra quattro pinguini, Skipper (Tom McGrath), Soldato (Christopher Knights), Kowalski (Chris Miller) e Rico (Jeffrey Katzenberg), che tentano di scappare da lì per andare in Antartide e questo dà l’idea a Marty per scappare e tornare nella natura per un solo giorno. Alex e gli altri lo inseguono per riportarlo indietro, ma così facendo causano il panico al Grand Central Terminal e vengono addormentati dalla polizia. Per questo evento gli ambientalisti protestano e si decide di riportare i quattro nel loro habitat naturale, in Kenya, con una nave ma quest’ultima viene dirottata dai pinguini, sempre intenzionati ad andare in Antartide, e in tutto ciò Alex e gli altri finisco in mare, approdando così nell’isolda di Madagascar.

Ammetto che da piccolo avevo un’avversione per Madagascar e non era neanche colpa del film i sé, ma della canzone Mi piace se ti muovi (I like to move it). Più che altro ho iniziato a non sopportare la canzone quando, per davvero troppo tempo, tutti non facevano che cantarla a ripetizione come se fosse la nuova hit estiva. Quindi il film non ha alcuna colpa, ma è anche per questo motivo se ho recuperato tutti i film dedicati a Madagascar (e lo spin-off) molto più tardi. Vediamo allora di parlare di quest’opera.

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Partiamo subito dal lato tecnico. La prima cosa su cui vorrei soffermarmi è il character design. Quello che ho sempre apprezzato è questo stile quasi retro che hanno voluto dargli. Le linee sono più aguzze e quadrate eppure il tutto riesce a trovare un ottimo equilibrio e a sembrare anche morbide e ho apprezzato quegli elementi profondamente cartooneschi come la forma delle narici e dei gomiti. A livello visivo funzionano veramente bene e sono piacevoli da guardare. Le animazioni non sono complesse, sono un tipo d’animazione che rispecchia appieno la commedia pura in particolar modo quella slapstick, quindi avremo per lo più momenti molto veloci ed esagerati ed altri invece più spezzettati proprio per dare quell’idea di comicità che funziona anche bene.

La regia inoltre dimostra di avere anche un buon ritmo in tutti gli sketch comici e con le varie gag, regalandoci momenti che ci faranno sorridere e altri che ci faranno ridere sinceramente.
Tra l’altro è una regia che tenta anche di creare scene interessanti e in questo caso mi viene in mente quando Alex viene addormentato dalla polizia, dove inizia a vedere immagini psichedeliche dei propri compagni, con le macchie di Melman che si trasformano nei grattacieli di New York. Sono momenti interessanti che riescono a essere in linea con la comicità del film e anche con la sua demenzialità, quest’ultima ben dosata e mai eccessiva. Tra l’altro è una pellicola molto colorata e piacevole a vedere, anche se non ha la stessa bellezza di altre opere passate della DreamWorks.

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Il lato tecnico funziona bene mentre la sceneggiatura convince più per i personaggi che per la storia. Il quartetto protagonista infatti riesce fin da subito a catturare le simpatie del pubblico con le loro particolarità. Alex è un leone che ama il suo successo, ama la vita di città e le sue comodità ma è anche affettuoso verso gli altri, specialmente Marty. Quest’ultimo invece è un sognatore pieno di energie che riesce sempre a vedere il lato positivo delle cose o riesce comunque ad adattarsi. Gloria è un ippopotamo che mostra grande fiducia in sé stessa e ha una grande forza, ma sa essere anche supportiva. Melmar invece è una giraffa ipocondriaca e con il terrore dei germi che crede costantemente di avere qualche nuovo tipo di malattia. Sono tutti molto diversi tra loro ma funzionano bene insieme e c’è grande affiatamento, soprattutto tra Alex e Marty. Anche i personaggi secondari riescono a brillare per la loro presenza e tra tutti penso proprio che i miei preferiti in assoluto siano i pinguini, un misto perfetto tra agenti segreti e criminali in fuga (tra l’altro, nelle idee originali dovevano essere loro i protagonisti, in un progetto antecedente Madagascar che purtroppo venne scartato e l’idea dei pinguini venne riproposta da McGrath e usata qui).

Tutti i personaggi sono stupendi e si fanno apprezzare, ma la storia presenta enormi limiti. Infatti il problema più grande di quest’opera è che non vuole mai andare oltre alla basilare commedia slapstick. Diciamo che il film preferisce andare sul sicuro e non rischiare mai, concentrandosi sulla commedia e senza mai mettere dei veri e propri momenti di difficoltà o drammatici e quei pochi che ci sono vengono superati senza troppi problemi. Anche il litigio tra Alex e Marty per il fatto di trovarsi in natura non ha un vero e proprio peso e i due si riappacificano nel giro di qualche minuto. Anche il finale non crea alcun climax proprio per la velocità e la semplicità con cui tutto si conclude. So bene che probabilmente gli stessi creatori non avevano alcuna intenzione di spingersi oltre, ma questo limite mina la pellicola, soprattutto se si pensa alle opere animate che stavano uscendo in quel periodo.

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Per concludere, Madagascar è un film d’intrattenimento semplice e senza troppe pretese che però riesce a catturare il pubblico grazie a un ottimo ritmo, delle belle gag (e anche citazioni a film cult, elemento ormai simbolo della DreamWorks dei tempi) e soprattutto a dei personaggi ben caratterizzati. Un’opera che consiglio se si vuole passare 90 minuti tranquilli.

Spero che la recensione vi sia piaciuta.
Alla prossima!

[The Butcher]

15 pensieri riguardo “Madagascar (film)

  1. Sono molto affezionata a Madagascar (molto meno ai suoi seguiti e spin-off, anche se la serie animata sui Pinguini è fatta benissimo), lo trovo divertente e ben fatto, come dici tu molto leggero in virtù della sua anima slapstick. Apprezzo anche il doppiaggio italiano, credo che Ale e Franz abbiano fatto un ottimo lavoro con Alex e Marty (lo stesso purtroppo non si può dire di Michelle Hunziker con Gloria, che per fortuna ha poche battute).

    1. Io non sono affezionato a Madagascar, ma ne riconosco alcuni punti di forza dato dai personaggi e dall’umorismo. Il quartetto protagonista ha sempre funzionato e sono felice che nel secondo Melman e Gloria abbiano avuto molto più spazio. Concordo anche sul fatto che Ale e Franz abbiano fatto un buon lavoro come doppiatori. La Hunziker è tremenda, veramente tremenda e per fortuna che nei seguiti è stata sostituita da Chiara Colizzi che invece è una vera doppiatrice con una grande esperienza. Per quanto riguarda i seguiti, io apprezzo molto di più il secondo capitolo, mentre invece non sopporto affatto il terzo. Lo spin-off sui pinguini era simpatico ma in generale potevano fare di meglio.

  2. mah, mai fatto follie

    il primo se c’è lo guardo, il secondo lo schifo e mi piace molto il terzo (con la canzone di Katy <3 )

    l’unico personaggio iconico della saga è la vecchina pazza

    1. Io il primo lo apprezzo abbastanza, il secondo è il mio preferito mentre il terzo non lo sopporto. Amico mio, abbiamo fatto completamente l’inverso XD
      E comunque sì, la vecchia pazza diverte parecchio.

  3. Per me è uno dei lavori più riusciti della Dreamworks sotto molti aspetti. Dal punto di vista grafico è originalissimo, il character design dei personaggi funziona (ovviamente sono un fan dei pinguini). Per quel che riguarda la canzone: la ballavo in disco quando avevo 18 anni, quindi sentirla di nuovo e vedere che tutti la cantano non può che avermi fatto piacere, sono un appassionato della dance anni ’90.

    1. Io non lo considero uno dei più riusciti, a mio avviso poteva dare molto di più e apprezzo molto quelle opere che partendo come una commedia si dimostrano poi molto mature e ricche di tematiche (come poteva essere El Dorado). Però lo stile lo apprezzo profondamente ed è uno dei punti di forza della pellicola.

  4. Grazie per la recensione. Non è brutto, ma non è mai stato capace di prendermi. Probabilmente proprio per l’estrema semplicità della trama, facilmente intuibile fin dall’inizio. I personaggi sono diversificati, ma piuttosto piatti. I pinguini sono i Minions ante litteram, un diversivo comico, ma che, a differenza dei loro colleghi gialli, funzionano e alla grande. Loro sono la nota migliore del film. Nei seguiti forse li hanno stiracchiati un po’ troppo, ma era prevedibile quando cercano di sfruttare al massimo qualcosa che funziona.

    1. L’unico che apprezzo abbastanza della trilogia è il secondo dove comunque hanno cercato di metterci qualcosa in più. I pinguini sono decisamente migliori rispetto ai Minions, hanno più personalità.

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