La danza dei numeri
Partecipante al Concorso Bisarca 2020
LP suona le sue canzoni rilassanti, incise con passione.
Io danzo nel salone del mio appartamento, con le tapparelle abbassate per impedire che il sole penetrante mi accechi. Ondeggio i fianchi esili, piego e stendo le gambe magre facendo appello alle poche forze che mi rimangono.
In questo momento non ho alcun pensiero, nessuna ossessione o desiderio. Sono completamente vuota. Sono libera dalle mie catene, in un certo senso.
Il pensiero costante, l’alternarsi delle ossessioni per il cibo, gli allenamenti e la bilancia. Il desiderio di pesarsi ancora e ancora. Ogni cosa sembra per un momento svanita, lasciando spazio solo a quelle note di poesia e passione. Non ho parole da ripetere, solo strumenti musicali da accompagnare con il mio ballo molto probabilmente poco aggraziato. Ma a chi importa? Sono qui, da sola, al buio, nel mio appartamento e sono in procinto di spiccare il volo.
Appartengo più a questo mondo? Una realtà dove il tempo scorre veloce e inesorabile, dove non si ha più la possibilità di essere se stessi, dove non si può nemmeno ballare solo per sentirsi liberi?
Che fine hanno fatto quelle belle sensazioni che mi appartenevano quando ero bambina? Dove il mondo era popolato da creature immaginarie, mie amiche e confidenti?
“Credi di poterti prendere il permesso di essere imperfetta e credi di poterti concedere una pausa dove pensi ancora alle fate ma non sai che sono morte insieme alla tua infanzia”.
Ogni cosa è svanita all’interno di quei numeri che mi ossessionano e mi incatenano la mente. Ma adesso posso prendermi quello spazio per me e danzare.
Un ballo di vita, un ballo di morte. In ogni caso, un ballo di libertà.
[Shiki Ryougi]
Un problema sempre attuale, affrontato con molta delicatezza e poesia :)
Grazie!
Spero tu non abbia di questi problemi, perché l’anoressia e la bulimia ti tolgono progressivamente tutto impedendoti sempre più di vivere. Così magari a uno sembra di sentirsi leggero, senza peso, libero, ma in realtà sta solo scivolando in delle sabbie mobili da cui potrebbe esser molto arduo uscire.
Bel racconto. Un abbraccio.
In parte soffro di problemi alimentari e con il mio corpo, ma sono seguita da psicologa e nutrizionista.
Grazie :)
La mente è capace di creare prigioni spietate…il buio, gli spazi chiusi, stare in mezzo la gente, il cibo, il corpo…..molte sono le prigioni….bisogna avere una gran voglia di libertà e cominciare ad attraversare la vita, non come fosse un nemico, ma qualcosa di pazzesco che vale la pena affrontare. 😘