Ben ritrovati!
In quest’articolo voglio parlarvi de La principessa di ghiaccio (in svedese: Isprinsessan), un romanzo giallo scritto da Camilla Läckberg nel 2002 e arrivato in Italia nel 2010 con Marsilio Editori.
Trama:
La storia si svolge nella città di Fjällbacka, dove Erica Falck ritrova il cadavere di Alexandra Carlgren Wijkner, una sua amica d’infanzia che non vedeva da tantissimo tempo, dentro la vasca da bagno piena di acqua ghiacciata (da qui il titolo del libro). L’autopsia scopre che non si tratta di suicidio in quanto la vittima e stata prima drogata e poi uccisa. Erica, insieme all’aiuto del poliziotto Patrick Hedström, cercherà di scoprire chi sia l’assassino e il suo movente, portando anche alla luce alcune cose sulla sua vecchia amica, che credeva di conoscere.
Bisogna precisare che questo è il primo di una lunga serie di libri e, fin’ora, in Italia ne sono stati pubblicati sette (l’ultimo è il Guardiano del Faro che devo ancora leggere) mentre in Svezia passiamo a quota dieci.
La cosa migliore di questo libro e di tutti gli altri a venire è l’enorme presenza di umanità.
L’autrice si concentrerà tantissimo sui personaggi e sui loro sentimenti andando a esplorare la quotidianità, il passato e i pensieri di ognuno di essi.
I protagonisti principali della serie di Camilla Läckberg saranno Erica e Patrick che oltre a casi di omicidi dovranno vedersela anche con la loro vita privata che, andando avanti, gli procurerà momenti difficili.
Molto spazio verrà dato anche ai personaggi secondari di cui la maggior parte sarà presente in tutti i libri, specialmente i membri della polizia di Tanumshede e i membri della famiglia dei protagonisti.
Sono rimasto molto sorpreso riguardo allo spazio che riesce a dare a tutte queste persone e, sempre parlando dei personaggi secondari, sono rimasto colpito da alcuni di loro che ora elencherò:
Gösta Flygare, membro della polizia di Tanumshede, che all’apparenza sembrerebbe il classico poliziotto vecchio, stanco del suo lavoro e con la passione del golf che si vede in certe serie poliziesche. All’inizio credevo che si trattasse solo di un personaggio stereotipato, ma andando a fondo nella sua storia capiremo perché abbia questo comportamento (e vi posso assicurare che la sua mi ha colpito parecchio nonostante la semplicità).
Annika Jansson, segretaria della stazione di polizia che sembra comportarsi come una madre verso gli agenti più giovani. Inizialmente anche lei sembra uno stereotipo molto comune ma mi sono dovuto ricredere quasi subito (anche lei è rimasta ferita per un certo evento).
Da non tralasciare anche coloro che nei diversi libri saranno legati alle vittime (come amici o parenti), anche loro avranno molto spazio e molte cose da dirci.
Le storie che ci vengono narrate riescono a colpire il lettore non solo per i personaggi ma anche per il modo con cui ci vengono descritte. Nonostante alcune siano semplici, riescono a incantare sia per la suspense presente, sia per i vari colpi di scena, sia per le tematiche di cui si parlerà ogni volta. In ogni libro ci saranno molti argomenti interessanti e ne La principessa di ghiaccio si parlerà principalmente (e questo tornerà anche nei libri successivi) delle difficoltà che ci sono fra genitori e figli, del problema dell’incomunicabilità che esistono fra due mondi diversi e un altro tema di cui non posso accennare (motivazione: spoiler!).
La narrazione scorre molto bene ed è molto vivace in quanto vediamo attraverso i vari punti di vista dei personaggi. Ciò da anche vita a un momento di suspence in quanto, ogni volta che qualcuno sta per scoprire un dettaglio importante, si cambia persona e ciò ti invoglia a leggere ancor di più.
In più i casi sono molto realistici, non ci sono modus operandi di uccisione complessi o architettati nei minimi dettagli, ma omicidi molto realistici.
La storia invece non ha forzature di nessun tipo, la soluzione del caso è sempre logica e mai esagerata. Anche le motivazioni dell’assassino riescono a colpire molto il lettore.
C’è altro da dire? Credo proprio di no. Con questa si conclude la mia recensione su La principessa di ghiaccio e in generale sulla saga creata dalla nostra scrittrice. Se amate i gialli e i polizieschi consiglio vivamente questo libro. Sono sicuro che riuscirà a catturarvi.
E dopo quest’ultima opinione vi saluto!
Alla prossima!